lucameni ha scritto:Bè secondo me Martinazzoli fece benissimo a tenere ferma la posizione del PPI lontano dai due "poli".
Ragionare nel 2012 come se fossimo nel 1994 non ha senso. Oltretutto con diverso sistema elettorale che poteva anche portare a risultati sorprendenti.
Accodandosi senza testimoniare l'esistenza di un elettorato non di sinistra diverso da quello che ha foraggiato il berlusconismo Martinazzoli avrebbe regalato ancor più praterie di elettori a Berlusconi e una piena legittimazione ad un personaggio che non poteva nemmeno essere eletto.
Ragionare delegittimando chi voleva altro rispetto il polo berlusconiano e i progressisti è tipico di coloro che poi hanno descritto B. come personaggio che ha positivamente dato impulso al nostro "bipolarismo".
Insomma in questo modo, nel difendere un sistema che delegittimava i "martinazzoliani", B. è stato funzionale anche a sinistra.
A volte lodato appunto in quanto uno dei cardini di un sistema che stava bene anche alla sinistra, a volte attaccato in quanto "destra" (senza distinguo tra destra e destra).
Giochetto ipocrita che non aveva niente a che fare con la volontà di difendere un "bipolarismo virtuoso", che poi auspicava un bipartitismo imbastito delegittimando chi non si atteneva al nuovo dogma.
Comunque nel 1994, prima che il berlusconismo, anche grazie a questa sinistra, diventasse qualcosa di stabile, c'erano e ci sono elettori che legittimamente non sono di sinistra e che con quella sinistra avevano poco a che spartire. Era poi giusto offrire ad elettori naturalmente di centrodestra una sponda che non fosse il berlusconismo (anche se spesso qui si fa l'equazione destra-Berlusconi senza alcun distinguo).
E' l'idea assurda di un bipolarismo granitico che non lascia spazio e legittimazione ad altre forze, come fosse un dogma la competizione tra una sinistra sinistra e una destra destra. Delegittimando terze forze che aspirano ad essere competitive e a scalzare uno dei contendenti per la vittoria alle urne.
Ovvero una visione che non ha nulla di democratico e che è in contraddizione con quel bipolarismo europeo del quale tanti si riempiono la bocca (si veda la GB dove negli anni '80 l'alleanza liberali-socialdemocratici quasi stava per sostituire i laburisti come principali antagonisti dei conservatori, senza per questo ricevere alcuna delegittimazione, anzi mostrando che il bipartitismo non vuol dire impedire ad altri partiti di accedere alla competizione elettorale).
Pensare di costringere elettori liberali o moderati a votare necessariamente o Berlusconi o un'alleanza con Bertinotti è ridicolo. Ridicolo delegittimare la possibilità che si voglia o si possa votare qualcosa più vicino alle proprie idee.
Sono le urne a decidere chi può governare o meno, non tesi (uliviste o non uliviste che siano o la voglia - ideologica - di due grandi ammucchiate senza confini) che delegittimano a priori chi può o non può presentarsi alle elezioni.
Democrazia vuol dire che possibilità che si presentino più di due "poli".
Sono le urne che decideranno quali saranno i due poli che concretamente potranno contendersi il governo del paese; non altri.
Quanto poi alla "miopia", fermo restando le mie forti critiche a Monti e compagnia (e non faccio questione di destra o sinistra ma di contenuti concreti dei provvedimenti adottati e degli intendimenti del governo) a questo punto mi aspetto che nel mazzo dei destri miopi (abbinamento di diritto a quanto pare) sia messo pure De Gasperi.
Ognuno è a destra di qualcosa. Figuriamoci poi quando dall'altra parte c'è una sinistra senza confini.
Mah... non ha senso...
Comunque io ero iscritto al PPI e ho fatto pure la campagna elettorale..
Per Martinazzoli, nel 1994.
Quindi non devi spiegarmi tu come maturo` quella decisione.
Decisione che allora, grazie ai "mai coi comunisti" fra noi (quelli che poi fecero la scissione con buttiglione), sembrava strategica.
E invece fu un gravissimo errore.
Che vuoi farci.
Queste sono le conseguenze a voler vedere rosso ovunque.
E tutto cio` nulla ha a che fare con la delegittimazione di un eventuale polo o partito centrista.
E` il giudizio politico, la dinamica politica, del "mai coi comunisti" che si contesta.
Perche` poi ci sono le conseguenze delle non scelte o delle scelte sbagliate, come 20 anni di Berlusconi insegnano.
E di quelle conseguenze e` responsabile chi rifiuta qualunque logica di elaborazione politica con la sinistra.
Qua nessuno chiede di tornare al comunismo.
Eppure c'e` ancora un mondo cosiddetto liberale, oggi come allora nel 1994, che ancora si ostina a vedere il diavolo in vendola, mentre B&B ci seppelliscono tutti nella misera da 20 anni.
Noi e i nostri figli e nipoti.
Una vera vergogna, questo cerchiobottismo centrista.
Degna degli stessi errori fatti ai tempi del Duce.
Ciao.
soloo42001