franz ha scritto:ma non è cambiato il concetto di pudore (qualità) ma la soglia quantitiva.
Francesco, a questo punto non so cosa intendi per "pudore"...
franz ha scritto:Mi pare invece che estedere il concetto di coniugi a persone dello stesso sesso sia una modifica qualitativa.
Forse non mi son spiegato bene. Non esistono modifiche qualitative o quantitative. Esistono modi di percepire ciò che ci circonda.
In questo caso il termine è un elemento oggettivo (unire assieme), la sua "interpretazione" dipende dalla persona. La Costituzione, si voglia per volontà o meno della Costituente, o per puro caso lascia libertà al legislatore odierno.
franz ha scritto:Ma penso che possiamo (spero) essere d'accordo che il concetto e sottolineo "concetto" di coniugi 60 anni fa escludesse categoricamente l'essere entrambi dello stesso sesso.
Con questo in mente hanno usato quel termine.
Se siamo d'accordo almeno su questo, poi vediamo se al cambio di significato qualitativo di un concetto occorra cambiare e precisare (per estendere) la norma oppure no.
Prendiamo per esempio la frase "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." Metti per esempio che un significato moderno di popolo includa, per graduale estensione di significato, che oltre agli umani sono compresi anche i primati. È lecito oggi (ed è un movimento in crescita) assegnare diritti che prima erano assegnati solo all'homo sapiens, anche ai primati ed altri animali. Per esempio il concetto che non sono più "cose" ma "persone" (e che quindi far male agli animai non è piu' un reato di danneggiamento a cose ma un reato contro la persona). Ora se noi volessimo assegnare il diritto di voti ai primati sarebbe lecito dire che la Cost, parlando di "popolo" intende oggi anche i primati? Non credo. 60 anni fa con popolo non lo si intendeva assolutaamente. la coostituzione non fissa parle ma concetti, storicizzati. Per questo va aggiornata.
Francesco, mi ripeto per l’ennesima volta. La Costituzione, soprattutto negli articoli di ordine sociale, definisce in poche parole paletti legislativi. Paletti che sono interpretati e adattati dal legislatore in una società in movimento.
Se il legislatore democraticamente eletto ritiene che i primati siano parte del popolo italiano, emana una legge apposita nella quale lo sancisce.
Se invece preferisce sancire che 2 persone dello stesso sesso possono sposarsi, può farlo perché una siffatta legge non andrebbe in contrasto con la Costituzione italiana.
Sai quante leggi “arcaiche”, dei tempi del Regno, sono tuttora in vigore e applicate secondo i canoni interpretativi odierni?
La Costituzione quindi non fissa concetti storicizzati, non è un libro di storia, non ha questa funzione. Fissa regole basilari col fine, anche, di poter creare norme atte alla convivenza fra i membri della società italiana.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.