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Con Api si vola, al Centro.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda pianogrande il 27/02/2011, 12:43

Eh! Sì! I farmacisti.
Ecco altri obiettori per conto terzi.
La licenza per il pubblico servizio l'hanno avuta.
Il pubblico servizio non lo fanno e lo usano come braccio armato di un potere politico.
Quando qualcuno faceva obiezione di coscienza per il servizio militare, impegnava solo se stesso e ne subiva (solo lui) tutte le conseguenze.
Se vogliamo fare un parallelo, il farmacista obiettore dovrebbe rinunciare alla licenza di pubblico servizio.
In questo modo soddisferebbe alle esigenze della propria coscienza ma senza scaricarle su altri che la pensano diversamente e che hanno lo stesso diritto.
Farmacisti di questa specie avrebbero tutto il mio rispetto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Loredana Poncini il 27/02/2011, 13:05

Perché "obiettori per conto terzi ?"
Possibile che siamo ridotti a buttar tutto in politica partitica ?
Sì, è possibile ! Infatti silvio c'è, e ci distrugge, dentro ! :cry:
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda annalu il 27/02/2011, 16:59

Loredana Poncini ha scritto:Perché "obiettori per conto terzi ?"
Possibile che siamo ridotti a buttar tutto in politica partitica ?
Sì, è possibile ! Infatti silvio c'è, e ci distrugge, dentro ! :cry:

Cara Loredana, forse dire che sono obiettori per conto terzi può essere un'espressione poco chiara, ma certo è una scelta squisitamente politica il "diritto all'obiezione" ai farmacisti per non fornire un servizio ben retribuito (vendere farmaci autorizzati per legge), scegliendo tra i farmaci che possono non vendere quelli non graditi alla chiesa cattolica e non, che so, quelli non graditi ai testimoni di Geova (per esempio, gli emoderivati)!
Silvio in questo caso purtroppo c'entra, c'entra perché corrompe anche i valori di chi è credente davvero, in quanto trasforma in leggi che penalizzano tutti quelle che dovrebbero essere scelte etiche individuali e private.
Ma Berlusconi non ha scrupoli: con quelle leggi cerca di comprarsi le gerarchie ecclesiastiche e tutti i cattolici: putroppo in larga parte ci riesce anche!

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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Loredana Poncini il 27/02/2011, 18:45

Gli obiettori in coscienza, sia militari, che farmacisti che ginecologi obiettano contro il "NON UCCIDERE", e non lo fanno per sfizio o per conto terzi, perché in vario modo mettono in gioco il loro status e la loro professione .
"La banalità del male "che la Arendt ha scoperto durante il processo al nazista Eichmann è diffusa e ci tocca.
Le pillole del giorno dopo, e quelle del giorno prima, non sono terapie. E' IL DRAMMA DELLA NOSTRA CONTEMPORANEITA'
la completa scissione fra sessualità e procreazione. La maternità e la paternità responsabile si estende ad aiutare i nostri giovani a non lasciarsi ingoiare dal bungabunga quotidiano che ci mortifica sempre più nella convivenza E NELLE RELAZIONI.
fARNE UNA QUESTIONE DI CONVENIENZA DEL VATICANO A TENERSI BUONA LA COMBRICCOLA AL GOVERNO PER NON PAGARE LE ICI DEI BENI ECCLESIASTICI, NON RIESCE A FARMI DIMENTICARE I RISVOLTI CHE LE PILLOLE ABORTIVE POSSONO AVERE SUL CORPO FEMMINILE, ED I RISVOLTI PSICHICI DEL LORO USO.
p.s. scusate queste ultime maiuscole: non mi ero accorta di aver schiacciato il tasto sbagliato !
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda chango il 27/02/2011, 19:02

Loredana Poncini ha scritto:Gli obiettori in coscienza, sia militari, che farmacisti che ginecologi obiettano contro il "NON UCCIDERE", e non lo fanno per sfizio o per conto terzi, perché in vario modo mettono in gioco il loro status e la loro professione .


gli obiettori al servizio militare erano cittadini che assolvevano un obbligo impostogli dalla legge in base ad alcune carattersitche (italiano, maschio, maggiorenne, fisciamente abile al servizio militare) che il soggetto non aveva volontariamente scelto.
un farmacista, un medico, un infermiere sono persone che SCELGONO VOLONTARIAMENTE di svolgere una determinata professione che li mette a contatto con situazioni delicate da punto di vista etico.

Gli obiettori al servizio militare la propira coscienza la disturbavano PRIMA di scegliere se svoglere o meno il servizio militare, non DOPO come invece pretendono farmacisti, medici e infermieri e limitatamente ai loro personali gusti.

Scegliere determinate professioni implica inevitabilmente il dover svolgere compiti che possono non piacere, ma che devono comunque essere fatti nel rispetto dei diritti altrui.
se non si è in grado di farlo, allora è meglio cambiare professione piuttosto che arrograsi il privilegio di intervenire a sproposito nelle scelte di vita di altre persone, solo perchè non si condividono.

evitamo di mischiare l'obiezione di coscienza vera (quella al servizio militare) con la pretestuosa imposizione di coscienza rivendicata da un certo mondo cattolico.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Loredana Poncini il 27/02/2011, 19:33

Non lo evito, changio, perché l'obiezione è una scelta che ha sempre un prima ed un dopo, cioè delle motivazioni e delle conseguenze.
Come medico, il servizio pubblico in cui opero può e deve controllare che io operi secondo il codice deontologico della mia professione, ma NON PUO' OBBLIGARMI AD OPERARE QUELLO CHE LA MIA COSCIENZA RITIENE NON UNA TERAPIA.
Ne sono convintissima.
E qui il mondo politico viene molto, molto dopo , anzi, a pensarci bene, rispetto alla mia personale convinzione non c'entra per nulla, e non permetto che c'entri.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda chango il 27/02/2011, 20:03

Loredana Poncini ha scritto:Non lo evito, changio, perché l'obiezione è una sceta che ha sepre un prima ed un dopo, cioè delle motivazioni e delle conseguenze. Come medico, il servizio pubblico in cui opero può e deve controllare che io operi secondo il codice deontologico della mia professione, ma NON PUO' OBBLIGARMI AD OPERARE QUELLO CHE LA MIA COSCIENZA RITIENE NON UNA TERAPIA. Ne sono convintissima.




l'obieizioni che rivendichi, avrà pure delle nobili motivazioni, ma scarica le conseguenze delle tue scelte principalmente su altre persone. se poi teniamo conto che non si generano particolari conseguenze negative sul lato professionale, l' obiezione passa da un'assunzione di responsabilità (questo dovrebbe essere) ad un atto sostanzialmente deresponsabilizzato.

certo il servizio pubblico non può obbligarti a fare quello che non vuoi, ma proprio per questo dovrebbe impedirti di lavorare al suo interno.
se di un organizzazione non solo non si condividono certe decisoni, ma ci si rifuta pure di applicare quelle decisioni non condivise, allora non ha senso che una persona lavori al suo interno.
ma soprattutto non capisco perchè una persona dovrebbe voler lavorare all'interno di un sistema di cui non condivide i principi di fondo.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Manuela il 27/02/2011, 21:43

Non credo che l'obiezione di coscienza, così come è praticata oggi in Italia - e solo, guarda caso, su argomenti che riguardano la sessualità: ci fosse uno che si è dichiarato obiettore di fronte all'obbligo di denunciare i clandestini! - abbia un senso.
Permettere l'obiezione di coscienza - che significa non rispettare una legge dello Stato perché quella legge confligge con la mia coscienza... le mie opinioni, le mie credenze, ecc. ecc... - senza che lo Stato abbia nulla a pretendere da coloro che la professano è un'assurdità che in un paese laico non sarebbe tollerata, prefigurandosi come un gratuito permesso di evadere la legge. E come un indebito aggravio di lavoro per coloro che obiettori non sono, e che risultano essere i capri espiatori di una legge (quella sull'obiezione di coscienza, intendo) assurdamente permissiva.
Mi permetto di ricordare che agli obiettori è sempre stato richiesto una contropartita; per esempio l'obiezione contro il servizio militare, quando è stata depenalizzata, ha preteso in cambio un servizio civile di lunghezza superiore a quello militare.
Sarebbe sensato parlare di obiezione di coscienza, dunque, qualora si chiedesse agli obiettori una seria contropartita: che ne so, un certo numero di ore di lavoro gratuito, per esempio. In caso contrario, poiché a nessuno di noi è dato di penetrare nella coscienza altrui, resta molto difficile riuscire a distinguere gli obiettori dai furbacchioni.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda pianogrande il 28/02/2011, 0:29

Per conto terzi

Un paio di esempi:

- Fare una scelta al posto di chi avrebbe il sacrosanto diritto di farla a livello personale (e solo a livello personale)

- Diventare il braccio armato del fondamentalismo religioso rendendo difficoltoso e, a volte, umiliante l'espletamento di un diritto che il fondamentalismo religioso in questione non vuole sia riconosciuto.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda cardif il 28/02/2011, 3:00

Ormai il tema è questo, e allora vorrei che Loredana Poncini mi chiarisse:
- nei casi di aborto consentiti dalla legge è un diritto per la donna ottenerlo?
- lo stato che ha sancito questo diritto con una legge deve garantire l'esercizio di questo diritto?
La legge prevede che un ginecologo possa esercitare l'obiezione di coscienza (che è quindi un suo diritto), anche se non nel caso che sia "indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo" (art. 9, comma 5).
Vuol dire che sarà un altro ad intervenire negli altri casi. Questo è legittimo?
- può un libero cittadino lasciare la sua volontà che non gli venga praticata una alimentazione forzata in stato di incoscienza per il semplice mantenimento in vita? O la propria coscienza di operare per la vita impone al medico di infilare comunque il sondino, anche contro la volontà del paziente?
Nel giuramento una volta di Ippocrate (nella versione 2007) si giura "di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza,...!"
Questa l'ho copiata da wikipedia, ma spero che sia "sollievo dalla sofferenza"!
Comunque non si giura di mantenere in vita comunque sia, ma si giura anche di tutelare la salute fisica e psichica. E se questa non c'è?
Non ho capito il senso del 'mondo politico che viene dopo'; quello viene prima, e poi scompare dopo che ha fatto una legge: è questa che resta e che conta, sia per il dottore che per il paziente (che per chiunque altro; mica è lecito ritenere che se una legge non piace si ha il diritto di non applicarla).
Ma mo' mi so' capito bene?
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