La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda Stefano'62 il 28/01/2011, 14:39

ranvit ha scritto:Ancora una volta apprezzo gabriele che ritorna al punto della discussione : fa schifo il popolo o è la sinistra che non sa ottenere il consenso necessario per battere il populismo berlusconiano?

A me sembra abbastanza chiaro che è un pò tutte e due le cose,difficile stabilire però in che misura.
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda pierodm il 28/01/2011, 15:15

Gabriele, hai ragione. Avresti ragione.
Sulle mancanze e sulle colpe della sinistra parlo da anni: ma trovo grottesco che nello sforzo di comprensione della realtà italiana un ruolo centrale abbia la sinistra.
Così come trovo grottesco che il problema dell'economia italiana un ruolo centrale venga attribuito al sindacato.
E' una questione di semplice logica, non altro.

L'articolo di Battista è particolarmente banale, ma il suo valore sintomatico è elevato, nel senso che mostra come e quanto la nostra classe dirigente (e molti che pure partecipano con buona volontà alla politica) è dedita soltanto ad un'eterna polemica di basso profilo, e non ha il coraggio di vedere la realtà, la società, per quello che è. La retorica la fa da padrona.


Sedersi davanti allo scrigno dei desideri e affermare che l'Italia così non va, non serve ad una beneamata mazza.

Certo, non serve. Ma non credo che in molti nostri discorsi ci si limiti a dire che così non va. Tentiamo anche di dire cosa non va, e non mi sembra poco.
D'altra parte ancora meno serve - anzi è un'indecente sciocchezza - chiudere con una manata lo scrigno dei desideri, e affermare che tutto va bene e che le colpe vecchie e quelle attuali sono da scaricare sul quel 25-30 % di elettorato e di politica di sinistra.

Vogliamo liberarci la coscienza buttando lì dei nomi? O elencando - alla Veltroni - quattro cinque obiettivi "epocali"?

Io, per quello che vale, il mio realismo lo esercito nel tentativo di fare una diagnosi dei nostri mali, a costo di accettarne la complessità e talvolta la contradditorietà, senza semplificare ad ogni costo.
D'altra parte non credo che la politica la facciano i leader, o - se si preferisce - non credo che i leader spuntino fuori come i carciofi selvatici: credo che siano il prodotto di una società, di un clima culturale e politico.
La politica che abbiamo è quella che ci regala questa società e questo elettorato.
Possiamo migliorare, possiamo sperare? Forse sì, ma non sono sicuro, o meglio, non sono ancora riuscito a individuare una strada, una soluzione.
A chiacchiere ovviamente sono in grado di proporne una decina, ma nessuna la sento come seria, come vera.
Non sono un politico: se lo fossi non mi preoccuperei di "sentire veramente", ma mi butterei a fare quello che mi riesce di fare, e dove arrivo direi "qui volevo arrivare".

Per altro, confesso una cosa che nessuno mi ha obiettato e mi ha chiesto: la mia critica non è rivolta solo agli elettori berlusconiani, ma vale per tutto un clima socio-culturale.
Il "popolo berlusconiano" è certamente il peggiore, ma quasi altrettanto scamuffo sarebbe l'elettorato che si lascisse entusiasmare da una demagogia di sinistra, o dall'ipocrisia clericale e dal cerchiobottismo dei cosiddetti "moderati".

Gabriele, ti ripeto che capisco la tua esigenza. Ma credo che la cosa migliore che noi possiamo fare è quella di esercitare il nostro mestiere: guardare, riflettere e capire ciò che succede, e prendere sul serio la realtà che ci sta intorno e che viviamo ogni giorno.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda gabriele il 28/01/2011, 15:20

pierodm ha scritto:Gabriele, ti ripeto che capisco la tua esigenza. Ma credo che la cosa migliore che noi possiamo fare è quella di esercitare il nostro mestiere: guardare, riflettere e capire ciò che succede, e prendere sul serio la realtà che ci sta intorno e che viviamo ogni giorno.


Piero, scusa la battuta ma mi viene da dentro: campa cavallo, che l'erba cresce!

La realtà è che se non ci svegliamo e i se i politici che votiamo non si danno una svegliata, magari con qualche calcio nel di dietro, fra 100 anni saremo ancora qua a chiederci come mai gli italiani sono più propensi al nipote di Berlusconi invece che al csx.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda ranvit il 28/01/2011, 17:13

Si continua a mistificare su chi disprezza chi e cosa; e a ragionare come se fossimo nella prima Repubblica e con un sistema proporzionale.

Parto da quest'ultimo punto. In un sistema bipolare a decidere la vittoria dell'uno o dell'altro Polo è circa un 10% dell'elettorato. Si vince o si perde per qualche punto percentuale o sbaglio? E non solo in Italia ma ovunque vige un sistema classificabile come bipolare o bipartitico.
Allora logica vuole che si concentri l'attenzione su quel 10%....o no?
Quel 10% (in realtà sono il 30% circa dell'elettorato ma il 20% circa non vota) è composto da persone che possono votare indifferentemente sia l'uno che l'altro Polo. Perchè con Prodi hanno votato per noi e senza Prodi no?

Passiamo al primo punto. Battista e gli "accodati" (complimenti per l'offesa intrinseca!) hanno solo sostenuto che il disprezzo di tanta sinistra verso l'elettorato pro-berlusconiano è un grosso errore ed è tipico della sinistrasinistra (non certo di tutto l'elettorato di sinistra. Anche io sono di sinistra e sono 40 anni che vengo disprezzato dai duri e puri e....mi sono rotto i coglioni!).


Per il resto mi associo a gabrive : campa cavallo, che l'erba cresce!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda pierodm il 28/01/2011, 19:20

Gabrie', il cavallo è campato e l'erba è cresciuta: eccola la prateria dove galoppano e dove brucano mandrie di portaborse, di sottosegretari, di disonorevoli e dissennatori della repubblica.

Seriamente, io vorrei capire di cosa stiamo parlando.
Parliamo di ciò che noi dobbiamo o possiamo fare?
Parliamo di cosa i politici possono o devono fare?
Parliamo di cosa noi possiamo o dobbiamo dire qui nel forum o altrove?

Sul fare nostro.
Noi - i cittadini - votano, guardano, ascoltano, ragionano, o in alternativa impugnano i forconi come adesso in Tunisia o in Egitto.
Questo è l'ambito di cui parlavo.
Escludendo i forconi, ci vuole tempo? C'è una grande dispersione di energia? Certo che sì, ma questo è il problema della democrazia.
La dispersione di energia, in particolare, dipende non solo dai meccanismi peculiari della democrazia, ma soprattutto dal fatto che al "diritto" non corrisponde in tutti i cittadini un uguale livello di "coscienza", informazione e capacità di giudizio.

Sul fare dei politici.
In base a quello che ci deriva dall'aver guardato e pensato, ci rivolgiamo ai politici facendo sentire la nostra pressione.
Se ci è piaciuto, una pressione di consenso. Se non ci piace, una pressione di dissenso.
O li vogliamo cercare casa per casa, ammanettare, fucilare, o sospingere con il pungolo delle vacche?

Sul dire nostro.
Se qualcuno mi dà dieci euro sono disposto a scrivere qualunque proclama. Costo poco.
Un'esortazione a emigrare, una filippica contro Bertinotti, o contro D'Alema, o contro Franceschini, o i testimoni di geova, o quelli che vanno in barca a vela, o i vegetariani, invitando tutti ad una febbricitante mobilitazione perché è compito indefettibile di noi tutti quello di essere sembre teesi al bene comune e all'insonne attività ...
Costo poco e mi costa poco.
D'altra parte, noi tutti qui altro non si fa che "dire": qualcuno, di nascosto, sta per caso organizzando cellule carbonare o preparando lo sbarco dei mille ad Arcore?

Seriamente, di nuovo. Oltre a formarsi una coscienza e una consapevolezza delle cose intorno, un'altra cosa rimane - questa sì, veramente - da fare: applicare questa coscienza e questa consapevolezza alla propria vita, personale e professionale.
Questa sarebbe - è - la più forte azione politica che possiamo fare: purtroppo è anche la più costosa. Ci può costare una carriera, una famiglia, amicizie, vacanze, affari, soldi, tranquillità.
Rinunciare al "posto sicuro" non avendo cercato raccomandazioni, o non avendo fatto anticamere.
Evitare una frequentazione - e dunque un implicito riconoscimento - di persone o ambienti corrotti.
Rinunciare a fare affari con interlocutori discutibili.
Dare voce senza tanti compromessi a ciò che pensiamo.
Rifiutare la nostra complicità, o la nostra acquiescienza, a comportamenti iniqui...
Ciò vale soprattutto per i laici, perché i cattolici già avrebbero l'obbligo di un simile comportamento - e comunque hanno la confessione e possono sanare tutto con una giaculatoria di penitenza: questo forse è il problema di un paese come l'Italia, cattolico e sconsacrato, che si sente sollevato dall'obbligo della coerenza e dell'impegno personale dall'uscita di sicurezza offerta dalla "penitenza" che monda la coscienza da ogni peccato.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 28/01/2011, 19:50

Vittorio, è proprio così. Eppure lo scritto riportato era semplice, forse troppo semplice per chi è abituato a ben altro…

Il solo proporlo ha scatenato i “soliti” che così facendo hanno avvalorato proprio ciò che volevano smentire.

Ma per quale strano maleficio avranno quella spocchia?

Ecco perché, ed hai ragione tu, non ci si dovrebbe affannare a spiegare l’evidenza.

Certo gli italiani, tutti, non possono aspettare decenni… e intanto votano gli “altri”. Purtroppo.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 28/01/2011, 20:03

Vittorio:
sembra quasi che il disprezzo verso l'elettorato berlusconiano me lo sia inventato io o matthelm o Battista).


Una parte dell'elettorato berlusconiano, come ho già ripetuto più volte, è ben informata e consapevole che sta mettendo i destini del paese in mano a un criminale, ma pensa che le convenga. Questa parte è costituita dai ceti più abbienti, da chi ha interesse a ridurre le (proprie) tasse fregandosene delle conseguenze, magari ad avere una mano libera per evadere, far rientrare capitali sporchi dall'estero, fregarsene delle regole e aggirare o meglio abrogare le leggi più scomode. Vogliamo disprezzarla? Disprezziamola, ma è una buona parte della borghesia italiana, che in alcune regioni è anche borghesia mafiosa e comunque nel nostro paese si caratterizza per il familismo amorale di cui già abbiamo parlato e che negli hanni ha messo in atto (non solo in Italia, ma in occidente) una vera e propria 'secessione della borghesia': scuole private, servizi privati, sanità privata, pressioni per ridurre il proprio carico fiscale e per ottenere contemporaneamente fondi statali a favore dei servizi privati di cui si usufruisce; quartieri per ricchi (emblematico il caso di Segrate, ovvero Milano 2, di cui fa parte tra l'altro la famigerata 'via Orgettina') talmente potenti da far deviare le rotte del traffico aereo (di Linate), speculazioni, tangenti, concussioni. Una società chiusa, parallela, esclusiva.

Un'altra parte dell'elettorato berlusconiano non ha gli stessi strumenti, di informazione 'selettiva' (basterebbero i quotidiani), di possibilità di studiare, ha redditi molto bassi e fa una vita abbastanza difficile. Questa parte, se sceglie di votare Bunga Old Boy, lo fa perché sottoposta a un forte condizionamento mediatico e culturale (nel senso più esteso di cultura che ha citato Ranvit, che è semplicemente la definizione antropologica della cultura stessa).
E' la parte 'proletaria' del voto FI-PDL, ma in buona parte anche leghista. E' la parte più condizionabile emotivamente, dalla paura del diverso, dell'immigrato che ci fotte il lavoro, le case popolari, non paga il biglietto sul tram, stupra le nostre femmine, concorre con noi per i diritti sociali e ce li fotte, perché le risorse sono limitate.
Le risorse sono sempre più limitate, però, grazie alla secessione della borghesia di cui sopra: per cui è un perfetto circolo vizioso che rinforza ancora di più il senso di precarietà ed insicurezza sociale ed alimenta le pulsioni più becere del populismo di destra (leghista al nord, fascista nel centro-sud). Possiamo disprezzare questa parte di elettorato, ingannata e sfruttata per portare acqua al mulino dei ricchi, violentata da un modello di consumi a cui può aspirare soltanto indebitandosi attraverso il credito che spesso si avvicina e talvolta supera lo strozzinaggio? Sarebbe criminale pensare di disprezzare costoro, tuttavia non si può riconoscere che senza l'appoggio (inconsapevolmente masochista) dei ceti più poveri, Berlusconi finirebbe col culo per terra.
Tutte le colpe sono ascrivibili alla sinistra? Il sistema mediatico è troppo potente, anche una sinistra 'perfetta' oggi in Italia avrebbe delle grosse difficoltà a far arrivare il proprio autentico messaggio a tutti; tra l'altro non è un messaggio semplice o semplicistico ne' di facile lettura: esige una capacità di analisi e un contesto scevro da forti pulsioni irrazionali, ovvero l'esatto contrario dell'Italia di oggi.

A Matthelm: sei sicuro che i tuoi messaggi non esprimano disprezzo per le posizioni diverse dalle tue? Non c'è solo il disprezzo per il 'nemico' che vota a destra, ma anche molto astio per chi sta da tutt'altra parte politica, in molti scritti qui... Spocchia del resto è un termine che indica disprezzo, non trovi?

La ricerca di un leader? Davvero pensiamo che un volto potrebbe risolvere il problema del consenso, di fronte a pulsioni emotive tanto forti e a un disagio profondo ma spesso inesprimibile e irrisolvibile tra i ceti più poveri che da vent'anni scivolano inesorabilmente verso il fondo della scala sociale? E se si cominciasse invece a proporre un programma serio di riforme concrete e a spiegare alla gente più umile, a tutti capillarmente, che questi passi vanno fatti per ritrovare dignità e solidarietà sociale? Non è quello che sta cercando di fare Vendola, per caso?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda gabriele il 28/01/2011, 20:10

pierodm ha scritto:Gabrie', il cavallo è campato e l'erba è cresciuta: eccola la prateria dove galoppano e dove brucano mandrie di portaborse, di sottosegretari, di disonorevoli e dissennatori della repubblica.



Piero, però gnanca esser tolto par mona.

Le idee partono sempre dal basso. Facciamoci sentire. Distogliamo la "pennichella" dei leaders del csx. Forse una protesta potrebbe far iniziare un vero cambiamento.

E' da più di 15 anni che osserviamo. Altro che cavallo campato e erba cresciuta. In questo Paese non cambia mai niente.

Per il resto del mio pensiero, vedi più in alto. Sono stufo di ripetermi
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda lodes il 28/01/2011, 20:36

Ho letto con attenzione gli interventi e senza nessuna pretesa di rispondere alle varie argomentazioni provo a precisare meglio il mio pensiero avendo sempre come riferimento l'articolo di Battista.

Il "disprezzo" per chi vota a favore di Berlusconi non mi appartiene, non fa parte delle mie sensibilità attribuire definizioni offensive: tanto più quando sono in ballo gli elettori.
Tuttavia alla domanda sul perchè gli italiani continuano a votare Berlusconi una risposta bisogna pur tentare di darla. Per inciso il New York Times on line ha avviato un forum proprio su questa domanda.
Battista se la prende con gli "intellettuali di sx" perchè a suo dire praticherebbero un "razzismo etico" ed è su questo che ho cercato e cerco di ragionare. E qui vengo al punto: gli elettori che continuano a votare Berlusconi non sono "disprezzabili" ma sono fortemente criticabili. Criticabili non perchè votano diversamente da me (da noi), ma perchè con il loro voto vengono meno al rispetto di alcuni presupposti fondamentali (che non sono ne di destra ne di sinistra) per la vita democratica del paese. L'elenco a sostegno di ciò che dico sarebbe lungo ma mi limito a questo: cosa ha che fare con la giusta adesione ad un progetto di governo di destra "legittimare" un presidente del consiglio che "corrompe" testimoni, giudici? Che compra deputati? Che rifiuta l'esercizio dei contropoteri previsti dalla costituzione? Che prima fa della sua vita privata una "bandiera politica" poi pretende di nascondere conportamenti che offendono in primo luogo le donne e le istituzioni? E, in fine, che "frequenta minorenni"? Un fatto inqualificabile!
Rispetto a questi che sono fatti, e non opinioni, credo sia giusto chiedere conto agli elettori di cd. Chiedere conto vuol dire anche criticare, vuol dire che un siffatto consenso contribuisce a minare le basi del sistema democratico italiano. E su questo punto non si dice nulla di nuovo se si afferma che Berlusconi rappresenta una italianità che nella storia del paese ha prodotto solo guasti. Guasti che impediscono al paese di sentirsi unito a 150 anni dalla creazione dello Stato italiano.
Ma qui torna, appunto, la storia del nostro paese. Un paese che purtroppo mostra un deficit di "senso civico", di riconoscimento del bene comune, del rispetto delle regole e che adirittura che non riconosce le radici della Repubblica nell'antifascismo e nella resistenza. E' rispetto a questo che l'elettorato di destra italiano mostra la propria diversità nel confronto con quello degli altri paesi europei, dove è semplicemente impensabile ciò che accade in Italia.
Ma detto questo, su un piano più generale c'è poi da domandarsi: ma è proprio vero che gli italiani continuano imperterriti a votare per Berlusconi? A me sembra che non sia proprio così. Non confondiamo la maggioranza parlamentare con la maggioranza degli italiani; sappiamo bene che essa è frutto di una legge elettorale che garantisce un consistente premio di maggioranza. Come possiamo ignorare che nei sondaggi l'area degli indecisi ha superato il 40%? Questo per dire che il paese è sbandato, incerto, impaurito e anche rispetto al sultano c'è un evidente imbarazzo.
Ma su dato più politico dobbiamo dirci che non c'è solo un problema che riguarda gli intelettuali di sx o la sx tout court: riguarda l'intero sistema politico italiano che non riesce ad uscire da una lunga transizione che in realtà non è tale. Certo, se guardiamo nel campo della sx sono chiare le responsabilità di un ceto politico che di "innovativo" non ha più nulla da dire e da offrire. L'unica pensata innovativa che si è avuta è l'Ulivo del '96, dopo di allora buio totale. Ed è del tutto evidente che l'antiberlusconismo è stato l'unico collante per i partiti del cs. E Berlusconi ha sempre prontamente alimentato la greppia dell'antiberlusconismo. E i nostri eroi invece di lavorare ad un progetto per l'Italia del nuovo secolo hanno continuato a guardare ai riferimenti culturali del '900, a cercare lì i padri nobilii perchè appunto incapaci di nuove elaborazioni. D'altro canto qui mi sento di usare lo schema che afferma che la classe politica è lo specchio del paese. Siamo un paese che invecchia sempre più e che è costantemente rivolto al passato, che pratica quotidianamente la nostalgia.
Allora parlare di razzismo etico è veramente fuorviante. Lo è anche perchè Battista mette tutti dentro al calderone della sx senza tante distinzioni. Poi, come ho detto nell'altro intervento, vorrei da questi commentatori moderati altrettanta attenzione verso quel "razzismo" che sta macerando il nostro paese. Il razzismo per il diverso, per lo straniero, per l'altro. Perchè a leggere Battista sembra che il problema del paese sia ciò che pensa Camilleri e non il pranzo negato ai bambini nelle scuole, le graduatorie per accedere alle borse di studio in base alla residenza o, piuttosto, il revisionismo storico che equipara "partigiani e "repubblichini". Insomma va bene discutere degli errori della sx e parlo di errori storici di cui stiamo pagando ancora le conseguenze, ma rimane inalterato tutto il macigno "eversivo" di cui è portatore Berlusconi e di conseguenza non possiamo esimerci dalla critica e dal richiamo all'elettorato di cd perchè il nostro paese sia ricondotto sui binari di una normale dialettica democratica: ma in questa prospettiva Berlusconi non può avere posto. Tuttavia a valle rimane la responsabilità delle forze politiche del cs. Responsabilità che investe in pieno l'intero gruppo dirigente. Responsabilità per non aver operato in termini di rinnovamento ma, lasciatemelo dire, di conservatorismo (questo è il contraltare al conservatorismo berlusconiano e di cui Battista non parla). Penso alla incapacità di critica dell'esistente, di analisi dei nuovi problemi posti dalla globalizzazione che ha condotto la sx a presentarsi per l'appunto come "conservatrice". Ma se c'è una responsabilità del ceto politico c'è anche una responsabilità degli elettori del cs.che hanno continuato a legittimare questo personale politico. Ma i nodi stanno venendo al pettine e i dati sull'astensionismo sono, da questo punto di vista, emblematici. Questo è il punto, se parliamo di responsabilità a ciascuno la sua: siamo dunque chiamati in causa anche noi elettori. Non basta criticare duramente il berlusconismo, non basta dire che gli elettori di destra "accettano" tutto il peggio di ciò che esprime il sultano, non basta perchè quella giusta critica chiama specularmente in causa anche l'elettorato di sinistra. Che a sua volta da un ventennio legittima e sostiene i D'Alema, i Veltroni, i Franceschini, i Fioroni (per citare solo alcuni) e tutta la schiera dei politici della sinistra massimalista. Insomma un ceto politico che ha sbagliato tutto e che si è nascosto dietro l'antiberlusconismo. Serve allora un new deal della sinistra. Serve un profondo rinnovamento politico e di personale politico. I porti della vecchia sinistra vanno abbandonati perchè il terreno culturale politico che li circondava sono inariditi. Vanno abbandonate le nostalgie per un "sol dell'avvenire" che non sorgerà mai. Possono esserci nuovi orizzonti per la sinistra, ma non possono vederli quelli che hanno lo sguardo rivolto all'indietro, non possono vederlo quelli che hanno fallito e che non sono in grado di dare più nulla.
Ma c'è una responsabilità anche di noi elettori di cs. E' giunto il tempo di dire basta a questa nomenclatura. Certo gli strumenti per dire basta sono limitati, ma vanno usati. Da elettore di sinistra quale credo di essere ho detto basta al PD. Lo faccio con sofferenza perchè credo che il paese abbia un gran bisogno di un grande partito riformista e di governo, che tenga assieme due chiavi di registro: la radicalità nella difesa dei diritti della persona, dell'etica pubblica, della difesa dei principii universali, della democrazia e la capacità di incidere sui meccanismi economici e sociali in favore della tutela dei più deboli. Questo secondo me vuol dire andre oltre il '900.
lodes
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 208
Iscritto il: 18/01/2011, 18:26

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 28/01/2011, 21:09

flaviomob ha scritto:A Matthelm: sei sicuro che i tuoi messaggi non esprimano disprezzo per le posizioni diverse dalle tue? Non c'è solo il disprezzo per il 'nemico' che vota a destra, ma anche molto astio per chi sta da tutt'altra parte politica, in molti scritti qui... Spocchia del resto è un termine che indica disprezzo, non trovi?


Flavio, sei sicuro che i tuoi messaggi non esprimano grave pregiudizio ( il termine disprezzo non mi appartiene) per chi hai individuato come non in linea con le tue preferenze di sinistra "doc"?

Spocchia vuol dire: "atteggiamento di chi ha eccessiva considerazione di sé e tratta altezzosamente gli altri; boria, alterigia" . Esattamente quello che intendevo dire.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 47 ospiti