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8 Luglio : visto come è andata???

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda matthelm il 13/07/2008, 18:35

Concordo. Spiegazione ineccepibile.

Se in questa "civiltà" della comunicazione non se ne sono capito ancora i meccnismi vuol dire che siamo messi davvero male.

C'è un vecchio detto che dice che fa notizia non l'uomo morsicato dal cane ma l'uomo che morsica il cane.

Basta con leinutili giustificazioni e con questo sinistrismo infantile-chic che chiama le "attrazioni" per fare numero.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda gabriele il 13/07/2008, 19:07

Quindi, secondo quanto affermi, la TV è un mezzo di informazione inutile?

Io credo che non si voglia entrare sul serio nella notizia e rimanere a forza in superficie. Che i buoni giornalisti e il buon giornalismo sia messo fuori dai sistemi comunicativi classici perché meno controllabile dalla classe politica e dagli interessi economici che la controllano.

Qualcuno potrebbe bollarmi come "grillino"!?!?!? :-O

Certo è che è meglio informarsi alla fonte...quando è possibile, ovviamente.

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guidoparietti ha scritto:
gabriele ha scritto:Guido, non so te, ma io posso solo appurare che la strumentalizzazione è stata esclusivamente a carico del sistema televisivo.

Spero possa preoccupare anche a te una situazione del genere.

Di 4 ore e passa di manifestazione i media hanno puntato il dito solo che su 4 polemiche insulse.

La cosa è molto più preoccupante delle esternazioni di Grillo o della Guzzanti

Io non la penso così, è normale ed è ovvio che gli organi di informazione enfatizzino gli aspetti che fanno più notizia. Se un importante manager, mentre tiene un keynote comincia a saltellare e ballonzolare come un deficiente, è normale che sarà quello a far notizia e nessuno si lamenterà che i media non abbiano riportato correttamente quel che ha detto ma si siano concentrati solo su quel minuto e dodici secondi di follia.
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Se i mezzi di informazione dessero una cronaca degli eventi non secondo ciò che fa più notizia ma secondo ciò che conviene agli organizzatori (e persino quando come in questo caso gli organizzatori ce l'hanno messa tutta per ricoprirsi da soli di fango) si tratterebbe di informazione controllata e/o asservita, come tanto spesso è nei confronti di Berlusconi ad esempio. Invece, ribadisco, che si enfatizzino certi aspetti "scandalosi" è del tutto normale e siccome è normale e gli organizzatori lo sapevano benissimo, sono loro che strumentalizzano i partecipanti, e in qualche misura in modo suicida persino se medesimi, per dare un palcoscenico alla Guzzati e a Grillo. Il risultato, ampiamente previsto e prevedibile, invece di parlare degli obbrobri berlusconiani ci tocca parlare di Grillo e della Guzzanti. Dare la colpa ai media di questo sarebbe proprio un atto di vittimismo in puro stile berlusconiano.
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda carlo gualtieri il 13/07/2008, 19:13

francamente tutta questa discussione mi sembra esagerata, io sto ai dati di fatto che sono, secondo me (premesso che non mi sento di condividere la medaglia di "intellettuale serio e preparato" che Franz attribuisce al D'Arcais):
!: l'evento ha certamente fatto più comodo a Berlusconi che a noi, tant'é vero che ci stiamo massacrando da soli;
2: che ci sia una TV unica é cosa che mi stupisce qualcuno scopra solo oggi (quello é stato il vero capolavoro di Berlusconi);
3: ne abbiamo viste, di piazze strapiene, ma al dunque quelle piazze non si sono mai tradotte in percentuali di voti significative; per cui é giusto e necessario dare alle persone che ne sentono il bisogno la possibilità di manifestare, ma ci vuole una accorta regia politica, non certo alla D'Arcais;
4: quello che dicono i costituzionalisti é importante e interessante, ma ogni argomento ha la sua sede naturale di valutazione, che in questo caso, come dice Franz, in Italia è solo ed esclusivamente la Corte Costituzionale;
5: primo compito dell'opposizione é quello non di dare visibilità a singoli personaggi, ma di cercare di condizionare l'agenda politica;
6: primo compito del Capo dello Stato è garantire tutti i cittadini italiani senza distinzione fra la maggioranza che ha votato Berlusconi e gli altri, nonchè di operare in difesa del nostro sistema costituzionale in vigore, evitando il tanto peggio tanto meglio che si sarebbe verificato prima con un inutile rinvio alle Camere del lodo Alfano, poi con un altrettanto inutile rinvio alle Camere della norma bloccaprocessi. Giustamente anche Ciampi aveva firmato il lodo Schifani, poi la Corte Costituzionale l'ha bocciato. Fermo restando che tutti sappiamo che Berlusconi, essendo in grado di far approvare la norma bloccaprocessi, ha potuto con inevitabile successo portare avanti il suo ricatto, va anche detto che la norma in sé non é assurda, tant'é vero che esiste anche in altri paesi certamente democratici.

Chissà se ce la faremo a parlare di altre cose ben più importanti!
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda gabriele il 13/07/2008, 19:17

Alla luce di una tecnologia che stravolge il concetto stesso di comunicazione qual'è appunto la Rete, cioè da forma passiva ad attiva, capire i meccanismi in una obsoleta civiltà della comunicazione, mi sembra un gran bel sofismo.

Capisco che a cert'uni il comportamento di taluni sia motivo di schifo, ma da ciò ad evitare i temi che i primi pongono in primo piano, credo sia un vero e proprio delitto intellettivo.

In poche parole, sarebbe bene cominciare ad interessarci del perché l'uomo a morsicare il cane, ma, purtroppo, con questa informazione intervallata da editti pubblicitari generati dai peggiori politici che il Nostro Paese abbia mai avuto e da proclami per un'Italia migliore cantati da coloro che l'Italia l'hanno ormai distrutta (a sprazzi) fin dal 94, c'è ben poco da sperare.

Sarà "stupido", ma ormai la TV la guardo poco. Vedere troppa cosa che puzza, a lungo andare dà il mal di testa...

Gabrive

matthelm ha scritto:Concordo. Spiegazione ineccepibile.

Se in questa "civiltà" della comunicazione non se ne sono capito ancora i meccnismi vuol dire che siamo messi davvero male.

C'è un vecchio detto che dice che fa notizia non l'uomo morsicato dal cane ma l'uomo che morsica il cane.

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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda gabriele il 13/07/2008, 19:23

Ciao Carlo.

Purtroppo quanto affermi sarebbe cosa ottimale in un Paese "normale".

Da quando B è stato riconfermato per l'ennesima volta al Governo, noi italiani siamo entrati nell'era del "si salvi chi può".

Certuni non ci stanno e scendono in piazza ad urlare. Altri invece credono che un'opposizione "ragionata" sia indispensabile.

Ti ammiro, come ammiro coloro che "urlano" la loro disperazione, ma al manovratore non interessa nulla.

Chi è il manovratore? Berlusconi!?!?!?

Ma no! il manovratore impazzito è quella maggioranza di italiani che l'ha voluto, pensando magari che sia nel panorama "politico" nazionale sia il meno peggio...

Gabrive

carlo gualtieri ha scritto:francamente tutta questa discussione mi sembra esagerata, io sto ai dati di fatto che sono, secondo me (premesso che non mi sento di condividere la medaglia di "intellettuale serio e preparato" che Franz attribuisce al D'Arcais):
!: l'evento ha certamente fatto più comodo a Berlusconi che a noi, tant'é vero che ci stiamo massacrando da soli;
2: che ci sia una TV unica é cosa che mi stupisce qualcuno scopra solo oggi (quello é stato il vero capolavoro di Berlusconi);
3: ne abbiamo viste, di piazze strapiene, ma al dunque quelle piazze non si sono mai tradotte in percentuali di voti significative; per cui é giusto e necessario dare alle persone che ne sentono il bisogno la possibilità di manifestare, ma ci vuole una accorta regia politica, non certo alla D'Arcais;
4: quello che dicono i costituzionalisti é importante e interessante, ma ogni argomento ha la sua sede naturale di valutazione, che in questo caso, come dice Franz, in Italia è solo ed esclusivamente la Corte Costituzionale;
5: primo compito dell'opposizione é quello non di dare visibilità a singoli personaggi, ma di cercare di condizionare l'agenda politica;
6: primo compito del Capo dello Stato è garantire tutti i cittadini italiani senza distinzione fra la maggioranza che ha votato Berlusconi e gli altri, nonchè di operare in difesa del nostro sistema costituzionale in vigore, evitando il tanto peggio tanto meglio che si sarebbe verificato prima con un inutile rinvio alle Camere del lodo Alfano, poi con un altrettanto inutile rinvio alle Camere della norma bloccaprocessi. Giustamente anche Ciampi aveva firmato il lodo Schifani, poi la Corte Costituzionale l'ha bocciato. Fermo restando che tutti sappiamo che Berlusconi, essendo in grado di far approvare la norma bloccaprocessi, ha potuto con inevitabile successo portare avanti il suo ricatto, va anche detto che la norma in sé non é assurda, tant'é vero che esiste anche in altri paesi certamente democratici.

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Re: L'attacco di Europa e le buone ragioni della Democrazia

Messaggioda Red il 13/07/2008, 22:29

Mah...che dire? Mi chiedo se Padellaro non abbia letto o ascoltato le motivazioni di Veltroni sulla mancata partecipazione del PD al No Cav(olate)! Ho l'impressione che nessuno ascolta ciò che non gli piace e vorrebbe sentirsi sempre protetto. Allora se lei non ha partecipato perchè c'era quel predicatore qualunquista di Grillo, cos'altro dovrebbe dire, Veltroni? A me, francamente, questa smania de l'Unità di volersi sempre dimostrare - a prescindere - più vicino a Travaglio e ai movimentisti piuttosto che alla politica del PD non mi piace.

Non capisco perché non si possano criticare i paladni del diritto di critica, come se il diritto di critica da loro tanto invocato si debba per forza stoppare dove inizia la loro critica.

Io credo che una delle ragioni della nostra sconfitta sia statta proprio l'aver seguito alcune sirene di piazza, perché la vera, nuova sinistra è soltanto quella. La vera, nuova sinistra è Grillo, Travaglio e tutti coloro che stanno in mezzo senza mai avere il coraggio di esporsi direttamente se non in qualche piazza, dove scaricare le loro bile contro tutto ciò che si muove: il papa, il presidente della repbblica e, va di moda, il PD; che dovrebbe farsi dettare l'agenda da questi 4 gatti che hanno fatto più danni alla sx di quanti ne avrebbe fatti uno sciame di locuste.

Io non sono dirigente di Partito, faccio politica nei pochissimi ritagli di tempo libero, ma vi assicuro che sono arcistufo di personaggi spocchiosi come Travaglio, Grillo, la Guzzanti non meno di quanto lo sia di Berlusconi e di tutta la sua combriccola.

Basta, lasciateci vivere in un paese normale, con una politica normale. E se questa politica non è normale, non è certo colpa del PD, ma di coloro che hanno lavorato giorno e notte per minare le fondamenta del governo Prodi.

Quando gli si veniva fatto notare che dopo Prodi ci sarebbe stato Brerlusconi, ci accusavano di agitare uno spauracchio per restare al Governo. Allora non sapevano chi era lo "spopauraccio"? Ma per piacere!!!

Scusate lo sfogo.

Sandra Zampa ha scritto:Vi segnalo questo articolo, pubblicato da L'Unità di oggi a pagina 26.


L'ATTACCO DI EUROPA E LE BUONE RAGIONI DELLA DEMOCRAZIA

Caro direttore, cari colleghi e amici dell`Unità,
l`attacco di Europa al vostro storico e bel giornale è, ahimè, un segno dei brutti tempi che nel centro sinistra attraversiamo.

Mancanza di rispetto di persone e culture, individualismi esasperati, incapacità di ascoltare e di capire le ragioni degli altri, autoreferenzialità, hanno segnato, anzi ferito, la nostra storia di questi recenti anni.

Di questa guerra "fratricida" sono molte le vittime. Ma ciò che non mi è chiaro è quali siano le finalità di tanto spreco di energie. Di volta in volta si fornisce una spiegazione: far largo a una nuova e più fresca generazione (come se fosse un bene in sè), innovare sul fronte dei valori e della cultura (come se il nuovo non dovesse avere radici), distinguere e prendere le distanze (perchè noi sì che la sappiamo lunga!).

Da studiosa e appassionata di storia, mi ripeto che, appunto, la storia ha i suoi tempi. Ma la storia non perdona: errori, vittorie e responsabilità vengono alla luce infallibilmente. In questa vicenda di piazza Navona l`Unita` ha, giustamente, saputo tenere un filo con tanti e tanti nostri elettori o anche`simpatizzanti`traditi da qualche comportamento.

Ma soprattutto ha saputo cogliere e`salvare` il valore delle ragioni ideali che l`hanno ispirata. Dunque, ha fatto bene.

E lo dico doppiamente convinta delle mie parole visto che, a causa della presenza di Grillo, con il suo inevitabile messaggio qualunquista, ho rinunciato ad andarci. Ma con molto dispiacere per i tanti `amici` che non ho potuto incontrare su quella piazza.

E poichè il direttore dell`Unità, Antonio Padellaro, chiede oggi se non c`è nel Pd chi abbia qualcosa da dire, rispondo: sono con voi, pienamente solidale.

Resistete, resistiamo, recuperando spirito unitario nella certezza delle buone ragioni della democrazia.

Sandra Zampa
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Re: L'attacco di Europa e le buone ragioni della Democrazia

Messaggioda franz il 14/07/2008, 8:47

Red ha scritto:Non capisco perché non si possano criticare i paladni del diritto di critica, come se il diritto di critica da loro tanto invocato si debba per forza stoppare dove inizia la loro critica.

Condivido il tuo intervento ma credo che il punto sia un altro.
Quello che noto è una escalation nelle critiche tra giornali (critiche che poi soggettivamente vengono vissute come "attacchi") e questa è una cosa inusuale su cui ragionare. Ma non attacchi tra giornali.
Non so se qualcuno di noi ricorda casi in cui il corriere critica la repubblica o la stampa crititica il sole24ore.
Ci possono essere interessanti dibattiti a distanza tra illustri articolisti sulle rispettive colonne, botta e risposta nel merito.
Mai fuoco incrociato tra giornali e critche alle rispettive testate ed al loro posizionamento politico.
Anche questo è indicatore sia di una competizione sia di un imbarbarimento "berlusconiano".

Ciao,
Franz
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Re: L'attacco di Europa e le buone ragioni della Democrazia

Messaggioda Red il 14/07/2008, 10:42

franz ha scritto:
Red ha scritto:Non capisco perché non si possano criticare i paladni del diritto di critica, come se il diritto di critica da loro tanto invocato si debba per forza stoppare dove inizia la loro critica.

Condivido il tuo intervento ma credo che il punto sia una altro.
Quello che noto è una escalation nelle critiche tra giornali (critiche che poi soggettivamente vengono vissute come "attacchi") e questa è una cosa inusuale su cui ragionare.
Non so se qualcuno di noi ricorda casi in cui il corriere critica la repubblica o la stampa crititica il sole24ore.
Ci possono essere interessanti dibattiti a distanza tra illustri articolisti sulle rispettive colonne, botta e risposta nel merito.
Mai fuoco incrociato tra giornali e critche alle rispettive testate ed al loro posizionamento politico.
Anche questo è indicatore sia di una competizione sia di un imbarbarimento "berlusconiano".

Ciao,
Franz

Sì, però ho come l'impressione che loro tendano ad accomunare la "gente" da una parte e tutta l'informazione dall'altra, per poi dividerre le due componenti: la gente (tutta) è con noi; la stampa (tutta asservita) è con loro.
Non è così! Devono rendersi conto che loro, e chi va in piazza con loro, non rappresentano la totalità delle posizioni della gente comune, mentre è vero che il fuoco incrociato dell'informazione ha guardato più il dito che la luna...perché è sulla luna che dovevano guardare...

Ad ogni modo, condivido molto questa lettera di Paolo Barnard, riportata da vari quotidiani all'epoca del V_Day di Grillo. Ve la ripropongo, scusandomi con chi ha già avuto modo di leggerla:

Cari amici,
sono Paolo Barnard, giornalista ex inviato di Report e scrittore (Perché ci Odiano ecc.),
impegnato da molti anni nei temi che ci stanno a cuore. Queste righe sono un appello molto più che
accorato, sono piuttosto un grido per ostacolare la rovinosa deriva nella quale la Società Civile
Organizzata italiana* è franata, e di cui il terribile V-day di Beppe Grillo è solo l’espressione più
visibile.

Sta accadendo che noi, la Società Civile Organizzata di questo Paese, ci stiamo facendo
annullare dai metodi e dalle strutture di rapporto di alcune personalità divenute nostri leader, e
dal fumo negli occhi che costoro sono riusciti a soffiarci. Siamo ridotti oggi a poca cosa, ci stiamo
auto consegnando all’irrilevanza, nonostante l’apparenza sulla superficie sembri dimostrare
l’esatto contrario. Eravamo invece l’unica speranza rimasta a fronteggiare il trionfo internazionale
del Sistema massmediatico e neoliberista, davvero l’ultima spiaggia. L’annullamento di quella
speranza è per me una tragedia enorme, ma è indicibilmente più tragico che questa rovina si stia
consumando per mano dei nostri stessi leader alternativi e con il nostro pieno ed euforico consenso.
Questo, mentre il Sistema se ne sta tranquillo a guardare in piacevole stupore (il Sistema, amici,
quello vero, quello che non sta a Palazzo Chigi).

È accaduto che noi, gli antagonisti, abbiamo riprodotto al nostro interno le medesime strutture
del Sistema che volevamo contrastare.
* per Società Civile Organizzata si intendono sia i pochi attivisti che i tanti simpatizzanti raccoltisi attorno ai
Movimenti e ai gruppi di protesta italiani.
L’annullamento verticale

Anche fra noi dilaga oggi la struttura chiamata Cultura della Visibilità, che è la cultura dei
Personaggi, cioè dei Vip, e che nel nostro caso è rigorosamente alternativa, certo, ma sempre
identica all’equivalente struttura del Sistema massmediatico. E cioè la nefasta separazione fra pochi
onnipresenti famosi, e tanti seguaci. Ne siamo pervasi totalmente.
I nostri Personaggi e gli eventi che essi gestiscono (i Grillo, Travaglio, Guzzanti, Strada,
Zanotelli, Ciotti, Moretti ecc., con le loro marce, manifestazioni, spettacoli di piazza, film ecc.)
producono singolarmente cose (talvolta) egregie, ma collettivamente fomentano quella struttura
compiendo un danno devastante, e che pochi ancora comprendono nella sua ampiezza e
implicazioni. Quale danno? Essi di fatto svuotano l’Io dei loro seguaci impedendogli di divenire
singole entità autonome e potenti, rendendoli (rendendoci) un esercito di anime incapaci, dunque
minando la Società Civile Organizzata e la speranza che essa rappresenta. Ecco come:

1) I Personaggi, ponendosi come tali, inevitabilmente ci trasmettono la sensazione di sapere
sempre più di noi, di poter fare più di noi, di contare più di noi, di aver sempre più carisma di noi,
più coraggio, più visibilità. E più sapere, capacità, importanza, carisma, coraggio e visibilità noi gli
attribuiamo meno ne attribuiamo a noi stessi. Il paragone inevitabile fra la nostra (generalmente
fragile) autostima e l’immagine di ‘grandezza’ dei Personaggi, fra il nostro limitato potere e
quello invece di chi è famoso, è ciò che finisce per annullarci. Tantissimi di noi infatti pensano
“ma da solo cosa posso mai fare? cosa conto? chi mi ascolta?”, e in sol colpo ci auto annulliamo.
Smettiamo così di pensare e di agire autonomamente e corriamo ad affidarci ai suddetti Personaggi,
che prontamente ci forniscono un pensare e un agire preconfezionati, che noi fotocopiamo in
un’adesione adorante e acritica. E questa è, insieme, una rovina per noi e la salvezza del Sistema,
per le ragioni che esporrò a breve.
Riguardatevi la folla del V-day di Bologna e ragionate solamente su tutte quelle mani alzate e
sulle ovazioni. Cosa trasmettevano se non una colossale attribuzione di potere a coloro che
cavalcavano quel palco?
Abbiamo così ricreato una verticalità e nuove Caste. È tutto lì, la cosa peggiore è proprio
questa. La loro imponenza, cultura, e visibilità rimpiccioliscono noi, che deleghiamo loro
praticamente tutto.
E infatti in assenza dei personaggi, delle loro analisi e delle loro iniziative, la maggioranza di
noi diviene inerte, anzi, scompare. Ecco perché le migliaia di noi che si riversano nelle piazze ogni
anno sembrano regolarmente sparire nel nulla all’indomani. Ecco perché questa Società Civile non
cambierà alcunché.
Beppe Grillo, come tutti i trascinatori, fa crescere (o piuttosto fanatizza?) alcuni suoi attivi
seguaci ma contemporaneamente svuota centinaia di migliaia, ed ecco il fumo che egli ci getta negli
occhi quando ci convince invece che tanto sta accadendo.
E non fatevi ingannare dal fatto che i nostri Personaggi denunciano cose spesso sacrosante, o
che alcune loro iniziative sono anche benefiche. Questo vi oscura una visione più obiettiva, poiché
siete assetati di qualcosa che finalmente spezzi il Sistema e vi gettate con entusiasmo sulla prima
offerta disponibile che ‘suoni’ come giusta. Ma il giusto che costoro invocano e operano è ben
poca cosa di fronte al danno che nell’insieme (e più o meno consapevolmente) essi causano
attraverso l’annullamento di così tanti. Esattamente come nel caso, a voi noto, dell’ingannevole
giustezza e natura benefica dei cosiddetti aiuti al Terzo Mondo: ineccepibili e sacrosanti
all’apparenza, ma nella realtà essi sono la vera causa della rovina e della morte di milioni di derelitti
nel mondo.

2) Tutti i sopraccitati Personaggi, dai comici ai preti ai giornalisti, hanno dato l’avvio in Italia
a una forsennata industria della denuncia e dell’indignazione, ovvero la febbre della denuncia dei
misfatti politici a mezzo stampa o editoria, con tanto di pubblici inquisitori che ne sfornano a ritmo
incessante, nella incomprensibile convinzione che aggiungere la cinquecentesima denuncia alla
quattrocentonovantanove in un martellamento ossessivo serva a cambiare l’Italia. Eppure, che la
politica italiana fosse laida, ladra e corrotta, milioni di italiani lo sapevano benissimo già prima che
molti di questi industriali dell’indignazione nascessero, e assai poco è cambiato. Allora, a che serve
procedere compulsivamente ad aggiungere denuncia e denuncia e indignazione a indignazione? In
realtà questo modo di agire serve a giustificare (oltre agli incassi degli autori) l’auto assoluzione di
masse enormi di italiani, noi italiani come sempre entusiasti di incolpare qualcun altro, e mai noi
stessi e la nostra becera inerzia, per ciò che accade. E badate bene che è proprio questa auto
assoluzione scodellataci dai nostri Personaggi che ci annulla ulteriormente, poiché ci impedisce di
imbatterci nell’unica verità in grado di farci agire, e cioè che alla fine della strada la responsabilità
ultima per tutto quello che accade di sporco e corrotto in questo Paese è nostra. Direbbe Truman:
The buck stops here.
La vera Casta in Italia sono i milioni di bravi cittadini che evadono più di 270 miliardi di euro
all’anno, quelli che fanno politica una volta ogni cinque anni, quelli che ogni cinque anni
consegnano masse di potere a pochi rappresentanti e poi si occupano solo dei fatti propri (come
affidare a un bambino le chiavi del magazzino della Nutella e non controllarlo più, e poi lamentarsi
che il bimbo ha finito col papparsela tutta). Ma anche quelli che, e parlo ora delle adoranti folle del
V-day, si sentono 'belle anime' in lotta per Un Mondo Migliore perché si riversano nelle piazze ad
applaudire l'istrione egomaniacale di turno, ma che chissà perché non compaiono mai nei luoghi del
grigio vivere quotidiano a fare il lavoro noioso, paziente, un po' opaco dell'impegno civico, del
controllo sui poteri, della partecipazione continua, del reclamo incessante di standard morali e
democratici, e della creazione di consenso fra la vera Casta.
E invece a braccetto con l’industria della denuncia e dell’indignazione ci auto assolviamo e ci
ri-annulliamo.

Si doveva fare altro.

La struttura orizzontale*. Solo Fonti, non Star.
Dovevamo invece essere aiutati a crescere per divenire ciascuno singolarmente il
Personaggio di se stesso, il Leader di se stesso, il Travaglio-Grillo-Ciotti-Zanotelli ecc. di se
stesso. Dovevamo imparare a ‘scrivere’, ciascuno di noi a suo modo, il ‘libro’ della propria
denuncia dei fatti e della propria analisi accurata dei fatti, dovevamo imparare a fare ogni giorno il
nostro personale Tg, ad essere i presidenti del consiglio di noi stessi, i politici di noi stessi, unici
e soli referenti di noi stessi, a credere solo nella propria verità, senza mai, mai e mai aderire
acriticamente alla verità di alcuno, chiunque esso/a sia, qualunque sia la sua fama, provenienza,
carisma o potere. Ciascuno di noi sul proprio palco, sotto i propri riflettori, in prima serata, non
importa quanto colti, quanto intelligenti, quanto connessi, poiché l’unico motore del nostro
agire doveva essere la fede nell’insostituibile importanza di ciascuno di noi.
Non dovevamo permettere la nascita di Star alternative perennemente citate, adorate, ospitate
in tv, inseguite nelle piazze fin al delirio da stadio, e detentori del ‘cosa si deve fare’, se non
addirittura dell’organizzazione nostro futuro. Semmai esse dovevano invece fungere da semplici
individui che si mettevano a nostra disposizione unicamente come fonti. Semplici fonti, da
consultare con sana distanza, da usare come si usa Google, ovvero pagine fra le tante di una
enciclopedia che può esserci utile ma il cui ruolo doveva rimanere più modesto. A scintillare non
dovevano essere i Grillo e i Travaglio, doveva essere ogni singola persona comune, per sé, in sé.

Tutto ciò, in un rapporto sempre e solo orizzontale.
Solo il percorso sopraccitato avrebbe garantito la nascita di un insieme di cittadini capaci di
agire sempre, indipendentemente da qualsiasi cosa, capaci di combattere anche da soli, anche in
assenza dei trascinatori, per sé e con sé, dunque potenti, affidabili e durevoli, sani in una dialettica
sociale sana. Gente in grado di analisi attente e indipendenti di ogni evento, alla ricerca della giusta
soluzione, e che mai si farebbe trascinare dall’errore fatale dell’adesione acritica all’analisi di
qualcun altro.

Questo avrebbe fatto tremare i palazzi, questo li avrebbe spazzati via, questo e solo
questo avrebbe cambiato la nostra Italia.
* ho preso in prestito il termine ‘orizzontale’ da uno scritto di Gherardo Colombo, che ringrazio. nda
Il gregge e il precipizio
Fra i nostri Vip alternativi si agitano alcuni personaggi meschinamente in malafede, ed è
davanti agli occhi di tutti. Altri sono meno equivoci, ma tristemente incapaci di vedere una verità
che vale la pena ripetere: non possono incitare le persone ad agire mentre, per i motivi sopraccitati,
li svuotano della capacità di agire. Il V-day e i suoi Vip hanno offerto uno spettacolo indecente
quando incitavano la cittadinanza a fare politica dopo averla per anni annullata fino
all’intontimento. Ed eccolo l’intontimento risultante: sentiamo e accettiamo da costoro cose che
solo pochi anni fa ci avrebbero fatto trasecolare e indignare, come
- le proposte di omologazione culturale degli immigrati che neppure Le Pen ha mai fatto;
- l’esaltazione del criminale di guerra Tony Blair come leader illuminato (sic) e della Fallaci
come “unica vera giornalista italiana”;
- la schedatura del DNA;
- l’assoluzione delle condotte disumane e dei crimini internazionali d’Israele perché
“sappiamo di cosa sono capaci gli arabi”;
- l’inammissibile retorica sull’esistenza di un presunto ‘regime’ in Italia, che offende la
memoria dei milioni che sono morti sotto le vere torture nelle vere carceri dei veri regimi, e che
espone la frode di certi nostri attuali ‘oppositori del regime’ perennemente in prima serata Tv, o nei
salotti letterari, o nelle piazze o sui maggiori quotidiani nazionali, quando non mi risulta che Steve
Biko o Santiago Consalvi o ancor prima Gramsci o i fratelli Rosselli si siano mai opposti in quel
modo ai rispettivi regimi;
- e poi guazzabugli sgangherati di concetti come democrazia e partecipazione, con, solo per
citare un esempio recentissimo, sconsolanti assurdità come questa (profferta da una fra i nostri idoli
in prima serata): “L’Italia non è una democrazia, lo dimostra il fatto che dopo ogni inchiesta di
Report non accade mai nulla!”. E’ desolante che questa opinion leader alternativa confonda una
trasmissione Tv col risultato di un referendum. È a questo livello di competenza che affidiamo le
nostre convinzioni? E non si tratta di bazzecole; immaginate solo come avrebbe ironizzato quella
stessa opinion leader se Calderoli avesse detto “L’Italia non è una democrazia, lo dimostra il fatto
che dopo ogni denuncia della Padania non accade mai nulla!”.
- cadute di stile terribili, come l’augurio di morte al politico urlato dal palco e accolto
dall’applauso scrosciante (sic) del pubblico dei ‘giusti e nuovi cittadini’;
- tirate isteriche all’insegna del miglior imperialismo culturale in pieno stile Bush/Huntington
spacciate per difesa dei diritti umani e della legalità in Afghanistan;
- intolleranza ed esclusione delle opinioni dissidenti espresse dall’interno da parte dei grandi
paladini anti imperialisti come Lettera 22 o Peacereporter o il Manifesto, o Diario, o Liberazione o
Radio Popolare, esattamente come accadrebbe su Libero, il Foglio, Matrix o a Porta a Porta;
- il noto programma d’inchiesta “coraggioso” che sopravvive e prospera 4 anni in prima serata
Tv sotto il governo Berlusconi, mentre il noto ‘oppositore del regime’ pontifica che “chi non ha il
guinzaglio in televisione in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un
suo guinzaglio ce l’ha….”, salvo poi rifiutarsi con spregio e arroganza di spiegare questa
contraddizione;
- il giornalista moralizzatore che salta dalla RAI a Mediaset alla RAI al parlamento europeo a
suon di denaro pubblico e con mandato popolare, per poi dire grazie tante e piantarci in asso per
riprendersi il suo giocattolo preferito alla faccia del nostro mandato e dei nostri soldi;
- il quotidiano ‘diverso’ e i suoi fans che abbracciano l’eroe Calipari perché ha salvato una di
loro, ma che alla domanda “cosa avreste detto di questo ‘sbirro’ se fosse morto salvando
Quattrocchi o Agliana?” si rifiutano sia di rispondere che di aprire una riflessione tremendamente
importante;
- i preti attivisti che chiedono ai potenti del mondo il ripudio, senza se né ma,
dell’imperialismo, del capitale selvaggio, dei mercati di armi, delle mafie, in quanto irriformabili e
osceni, ma che non accennano ad alcun ripudio senza se né ma del loro Vaticano, non meno
irriformabile e osceno;
- gli insulti a raffica come strumento dialettico del nuovo Guru, in totale sintonia con le
dialettiche ‘celoduriste’;
- il pressappochismo delle denunce, le sparate nel mucchio, l’urlo come garante di affidabilità
di un’affermazione, che ha rimpiazzato del tutto l’analisi critica con cui dovremmo sezionare
ciascuna affermazione prima di promuoverla a verità. E tanto, tristemente, altro.
E noi in deliquio per questa roba, la chiamiamo rivoluzione, democrazia, giustizia.
Ma proprio più nessuno si sta rendendo conto che il V-day è stato lo scioccante apogeo di
questa disastrosa deriva? O che Beppe Grillo è andato fuori di testa, detto come va detto, che si
sente e si pone come l’Unto del Signore che salverà l’Italia (vi ricorda qualcuno?). Quell’uomo
dilaga e straripa e mescola e pasticcia e spara e si contraddice e impera e fa e disfa, e persino delira
di un futuro a sua immagine per tutti, e ce lo sta imponendo a urli e insulti.
Noi persone civicamente impegnate siamo finiti a berci tutto questo senza neppure più
vederlo. E il pericolo è che un affidamento così sciagurato a figure così ipertrofiche con tali metodi
e con quella struttura di relazione verticale ci sta portando tutti insieme nel baratro, al loro
seguito.

I sonni tranquilli del Potere.
Vi prego di riflettere. Credete veramente che il Potere sia così sciocco e impreparato da poter
essere, non dico sconfitto, ma anche solo disturbato da questo sgangherato esercito alla deriva? Ma
credete veramente che coloro che in soli 35 anni hanno saputo ribaltare due secoli e mezzo di
Storia, coloro che hanno reso di nuovo plausibile l’inimmaginabile nella quotidiana vita di 800
milioni di cittadini occidentali, coloro che muovono 1,5 trilioni di dollari di capitale al giorno,
coloro che tengono ben salde nelle loro mani tutte le leve della nostra Esistenza Commerciale
stiano perdendo anche un singolo secondo di sonno per noi e per i nostri Guru? Ma avete un’idea di
come lavorano questi? Dovete capire, proprio visualizzare, il potere di chi è riuscito in un attimo
della Storia a compattare migliaia di destre economiche eterogenee sotto un’unica egida e sotto un
pugno di semplicissime ma ferree regole, per poi travolgere il pianeta ribaltandolo da cima a fondo.
Il Potere è ed è stato coeso, annullando ogni individualismo fra i potenti, è ed è stato disciplinato
all’inverosimile, ossessivamente preciso in ogni analisi, immensamente competente, sempre
silenzioso, al lavoro 24 ore su 24 senza mai un respiro di pausa, comunicatore raffinato, con a
disposizione i cervelli più abili del pianeta e mezzi colossali. Aprite gli occhi. Secondo voi questa
immensa macchina infernale può preoccuparsi dell’incedere di un nugolo di personaggi o istrioni
più o meno credibili con al seguito una minoranza di adepti/fans/seguaci persi nell’ingenua buona
fede quando non già del tutto disattivati dei loro stessi leader?

E allora capite la mia disperazione nel vedere che forze già così fragili e sparute come le
nostre vengono eviscerate e si fanno eviscerare dall’interno? Vi prego, fermatevi, fermiamoci tutti.
L’unica speranza.
Dobbiamo fermarci, fermare tutta la nostra macchina di oppositori civici, Movimenti inclusi, e
guardarci dentro. Forse non siamo tanto migliori o differenti dal Sistema che vorremmo contrastare,
dalle persone che tanto detestiamo. Forse abbiamo replicato il loro sciagurato modello di rapporti, e
per alcuni dei nostri leader alternativi vale la considerazione di Brecht che “Il nemico talvolta
marcia alla vostra testa”.
Io ho suggerito una strada, che è quella descritta precedentemente, e cioè il percorso di
crescita individuale in consapevolezza e in autostima di ciascuna persona in assenza di Guru e di
Vip, e in assoluta orizzontalità critica. Ma con un’aggiunta: è ora di piantarla con questa febbre
autoassolutoria nutrita dall’industria della denuncia per nutrire le sue Star e che paralizza noi. Lo
sappiamo già alla nausea cosa non va, basta. È ora di farsi carico, e prima di tutto
- FARSI CARICO DEI PROPRI TALENTI, NON IMPORTA SE MOLTI O POCHI, CON PARI
DIGNITA' RISPETTO A CHIUNQUE ALTRO
- FARSI CARICO DELLE PROPRIE RESPONSABILITA', SENZA SCARICARE LE COLPE SOLO
SUI POTENTI
- E POI ACCETTARE CIASCUNO DI NOI DI PAGARE OGNI PREZZO LUNGO LA STRADA PER
UN MONDO MIGLIORE
- E INFINE CREARE CONSENSO FRA LA GENTE SUI VALORI COMUNI E SU QUEI PREZZI
DA PAGARE
- DIVENIRE IN ALTRE PAROLE CITTADINI ADULTI CHE, SENZA GURU E SENZA VIP,
SAPPIANO PARTECIPARE IN ORIZZONTALE
Grazie per avermi letto.
Paolo Barnard
dpbarnard@libero.it
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Re: 8 Luglio : visto come è andata???

Messaggioda annalu il 14/07/2008, 18:14

carlo gualtieri ha scritto: l'evento ha certamente fatto più comodo a Berlusconi che a noi, tant'é vero che ci stiamo massacrando da soli;

Forse qui confondi la causa con l'effetto.
Io farei un'affermazione leggermente diversa: ci stiamo massacrando da soli, quindi stiamo facendo in modo che ci guadagni Berlusconi.

Tra l'altro, penso che, se Veltroni avesse fatto partecipare in qualche modo il PD alla manifestazione, si sarebbero potute limitare le esagerazioni della Guzzanti e Grillo forse non sarebbe intervenuto affatto: la "regia" di una manifestazione la si controlla essendo presenti, e non criticandola a cose fatte.
Governare la piazza non è uno scherzo, e direi che a conti fatti poteva andare molto peggio ... in piazza; sulla stampa ed in TV peggio era difficile che andasse, ma anche per responsabilità dello stesso PD assente, ma pronto a rimarcare le carenze altrui.
carlo gualtieri ha scritto: Chissà se ce la faremo a parlare di altre cose ben più importanti!

Speriamo di sì, ma dipende anche da noi.

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Re: L'attacco di Europa e le buone ragioni della Democrazia

Messaggioda annalu il 14/07/2008, 18:28

Red ha scritto: vi assicuro che sono arcistufo di personaggi spocchiosi come Travaglio, Grillo, la Guzzanti non meno di quanto lo sia di Berlusconi e di tutta la sua combriccola.

Parli seriamente?
Se metti sullo stesso piano Berlusconi, coi danni che fa al paese, e un giornalista come Travaglio (che stimo anche se spesso non ne condivido le idee), un'attrice comica come la Guzzanti, ed anche un populista capopolo come Grillo, direi che le tue opinioni mi sembrano populiste alla pari di quelle di Grillo, ed è tutto dire.

Quanto al vivere in un paese normale, mi sembra abbastanza ridicolo imputarne la responsabilità ai tre personaggi in questione, per quanta importanza si voglia dare loro.

Penso che si farebbe un gran passo avanti se concentrassimo tutti gli sforzi nel fare opposizione sul serio, e magari anche nella costruzione di un PD "democratico davvero", invece di arrabbiarci con chi ci è vicino su molte cose, ma ha un modo diverso di interpretare la funzione dell'opposizione.

Scomunicare gli eretici, non è da persone democratiche.
Un Pd davvero forte e con le idee chiare dovrebbe saper tenere vicino a sé chi ha anche solo alcuni (ma fondamentali) obiettivi comuni, anche se con un diverso modo di procedere.

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