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La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda Stefano'62 il 02/12/2009, 16:46

ranvit ha scritto:A me non sfugge affatto....piuttosto tu dimentichi che mentre i politici ed i giornalisti possono esporre le proprie idee in pubblico, i Magistrati devono parlare solo ed esclusivamente con le sentenze.
Se vogliono parlare devono lasciare la Magistratura....e mettersi in politica.

Vittorio

No.
I magistrati sono persone come tutte le altre e possono parlare come tutti gli altri,e non hanno meno diritti politici degli altri;anzi data la loro esperienza vale la pena ascoltarli sugli argomenti di loro pertinenza.
E' solo nello svolgimento delle loro funzioni che sono obbligati alla equidistanza.

Di più,dai miei studi di diritto ricordo che una delle funzioni della magistratura sia di stimolare risposte in caso di mancanze ed omissioni da parte del potere legislativo,forti del fatto che a loro più difficilmente possono sfuggire eventuali lacune dell'ordinamento.
Un pò come il pilota di formula uno che da consigli ai suoi meccanici,perchè in fondo è lui che la pilota la macchina.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda franz il 02/12/2009, 17:01

ranvit ha scritto:A me non sfugge affatto....piuttosto tu dimentichi che mentre i politici ed i giornalisti possono esporre le proprie idee in pubblico, i Magistrati devono parlare solo ed esclusivamente con le sentenze.
Se vogliono parlare devono lasciare la Magistratura....e mettersi in politica.

Vittorio

Negativo. Questa è una opinione sbagliata. I magistrati sono cittadini come tutti gli altri e sono comunque molto esperti del sistema legislativo. Quindi il loro parere è altamente utile e consigliabile. Quella che riferisci è una delle mille palle inventate da Berlusconi che a fura di ripeterle vengono fatte passare per autorevoli. I magistrati, fuori dai truibunali, come i poliziotti quando non sono in divisa, o qualsasi altri funzionario, hanno diritto di parola e per loro valgnono i diritti civili.
Certo che se vogliono farsi eleggere allora devono abbandonare toga o divisa.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda ranvit il 02/12/2009, 17:47

franz ha scritto:Negativo. Questa è una opinione sbagliata. I magistrati sono cittadini come tutti gli altri e sono comunque molto esperti del sistema legislativo. Quindi il loro parere è altamente utile e consigliabile. Quella che riferisci è una delle mille palle inventate da Berlusconi che a fura di ripeterle vengono fatte passare per autorevoli. I magistrati, fuori dai truibunali, come i poliziotti quando non sono in divisa, o qualsasi altri funzionario, hanno diritto di parola e per loro valgnono i diritti civili.
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Dipende da quello che dicono! Altro che palle!

Certo che possono parlare....di calcio, di filosofia e di cazzate varie, ma non di politica, nè di critica alle leggi che poi loro stessi devono applicare.
Se lo fanno (perchè non è vietato), siamo nel campo di Berlusconi : Magistrati politicizzati e quindi non "terzi".
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda Iafran il 02/12/2009, 17:57

Iafran ha scritto:"Le vite degli altri" hanno interessato i nostri potenti già dall’inchiesta di Mani pulite.

Una notizia delle 16:30. Stavolta toccherebbe a De Benedetti.

Carlo De Benedetti forse spiato
Il pm di Roma apre fascicolo dopo denuncia auto manomessa
(ANSA) - ROMA, 2 DIC - Danneggiamento. Per ora e' questa l'ipotesi formalizzata dalla procura di Roma dopo la denuncia di De Benedetti di manomissione dell'auto. Il manager ha presentato infatti denuncia dopo la manomissione dell'auto di cui si serve a Roma. Tuttavia,le ipotesi di reato potrebbero mutare. All'interno della vettura sarebbe stata ricavata una sorta di nicchia utile per la collocazione di un oggetto per ora non identificato. Il fascicolo e' stato affidato al pool dei reati contro la pirateria informatica.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda Iafran il 02/12/2009, 18:25

ranvit ha scritto:Certo che possono parlare ... ma non di politica, nè di critica alle leggi che poi loro stessi devono applicare.
...

Se lo facessero si creerebbe ... un vero e proprio conflitto d’interessi (secondo il "Capo")(sic!).
Non si tratta manco della pagliuzza negli occhi degli altri, quanto di un’ipotetica pagliuzza che il "Capo ed i suoi seguaci" potrebbero vedere (la loro trave no, non c’è!), perché i magistrati hanno parlato qualche volta solo perché erano stati chiamati in causa, loro malgrado.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda chango il 02/12/2009, 19:47

ranvit ha scritto:
franz ha scritto:Negativo. Questa è una opinione sbagliata. I magistrati sono cittadini come tutti gli altri e sono comunque molto esperti del sistema legislativo. Quindi il loro parere è altamente utile e consigliabile. Quella che riferisci è una delle mille palle inventate da Berlusconi che a fura di ripeterle vengono fatte passare per autorevoli. I magistrati, fuori dai truibunali, come i poliziotti quando non sono in divisa, o qualsasi altri funzionario, hanno diritto di parola e per loro valgnono i diritti civili.
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Certo che possono parlare....di calcio, di filosofia e di cazzate varie, ma non di politica, nè di critica alle leggi che poi loro stessi devono applicare.
Se lo fanno (perchè non è vietato), siamo nel campo di Berlusconi : Magistrati politicizzati e quindi non "terzi".
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quindi i medici non possono parlare di leggi che poi loro devono applicare, come per esempio il testamento biologico?
se criticano la legge vuol dire che sono medici politicizzati e non "terzi"?

che poi andrebbe chiarito il concetto di indipendenza della magistratura, che con l'idea di terzietà che hai in mente tu e i pseudo-liberali italiani non c'entra nulla.

criticare una legge è legittimo e non fa venire meno l'indipendenza e l'essere terzi di un magistrato.
l'andare a cena con l'imputato mentre il processo è in corso, invece non depone a favore del magistrato.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda franz il 02/12/2009, 19:56

chango ha scritto:quindi i medici non possono parlare di leggi che poi loro devono applicare, come per esempio il testamento biologico?
se criticano la legge vuol dire che sono medici politicizzati e non "terzi"?

... e gli arbitri non potrebbero parlare di partite truccate?
... e i mafiosi non dovrebbero parlare di collusioni con la politica?
... i poliziotti non potrebbero parlare di inefficenze nell'amministrazione, di abusi, di corruzione.

ma che bel mondo, quello di berlusconia.
I magistrati parlano di calcio, i calciatori di leggi, i giornalisti di veline, le veline ..... opps, chiedo venia! ;)
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda cardif il 02/12/2009, 20:39

Chissà che non si venga a sapere qualcosa in più della tanto decantata capacità dell'imprenditore di farsi da solo.
Il mistero che da tanti anni lui ha coperto col silenzio.
Così, tanto per sapere, non per fare politica.

A ranvit
Si sentono spesso politici che dicono di non condividere scelte fatte con delle leggi (lo so, avranno votato contro, ma la legge è passata lo stesso). Questo non significa che quei politici dicono che non vanno rispettate.
Docenti criticano programmi calati dal ministero; mica non li applicano.
Automobilisti criticano segnali messi male, ma non significa che ritengono di non doverli rispettare (lo so, è un esempio banale, ma questo m'è venuto).
Perché i magistrati non potrebbero criticare una legge, se non la ritengono giusta o utile o altro?
Che diano un contributo nel dibattito pubblico alla formazione di una legge penso che possa essere utile, proprio per le loro competenze. Sono comunque i politici a decidere.
L'importante è che poi applichino la legge nella loro veste di magistrati. E se c'è una falla che dà possibilità di interpretazioni divergenti, è colpa di chi l'ha scritta male.
E comunque la tutela contro un magistrato che sbaglia c'è, vista la possibilità di ricorsi e controricorsi.
A pretendere la loro astensione è stato Bondi ieri sera, e già questo dimostra che il concetto è sbagliato.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda annalu il 02/12/2009, 21:02

chango ha scritto:quindi i medici non possono parlare di leggi che poi loro devono applicare, come per esempio il testamento biologico?
se criticano la legge vuol dire che sono medici politicizzati e non "terzi"?

che poi andrebbe chiarito il concetto di indipendenza della magistratura, che con l'idea di terzietà che hai in mente tu e i pseudo-liberali italiani non c'entra nulla.

criticare una legge è legittimo e non fa venire meno l'indipendenza e l'essere terzi di un magistrato.
l'andare a cena con l'imputato mentre il processo è in corso, invece non depone a favore del magistrato.

Ho l'impressione che Vittorio abbia recepito e fatto proprio il concetto berlusconiano delle regole del vivere civile.
Mentre invece:
- I medici possono e devono parlare di malattie, terapie e regole sanitarie, testamento biologico compreso.
Ma NON possono parlare del caso specifico di un singolo ammalato, non rispettandone la privacy.
- I magistrati possono parlare di leggi e legislazione (anzi, fanno bene a parlarne, data la loro competenza).
Ma NON possono parlare di un singolo caso giudiziario sul quale devono giudicare (e tanto meno, parlarne con chi sia in qualsiasi modo parte in causa).
- I poliziotti possono parlare proficuamente delle regole di controllo della delinquenza.
Ma NON di una singola indagine in corso.
- Quanto ai mafiosi, direi che invece è meglio si astengano dall'interloquire su problemi di carattere generale, se vogliono invece parlino e dicano tutto sui singoli casi di cui sono a conoscenza.
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Re: La Mafia e Berlusconi: cosa ci aspetta?

Messaggioda ranvit il 02/12/2009, 21:37

Io non ho fatto proprio alcun concetto berlusconiano....chi mi legge da tempo dovrebbe ricordare quante volte ho parlato (male) dei magistrati :evil: .
Nell'occasione poi non ho affatto detto che medici, poliziotti e mafiosi non possano parlare.
Pregherei ancora una volta annalu' di astenersi dall'affibbiarmi idee o convincimenti. Lo trovo terribilmente scorretto e mi costringe questa volta (perchè mi sono stancato) a ribaltare l'accusa dicendo che evidentemente questo giochino rivela l'assorbimento da parte di annalù dei metodi di staliniana memoria : chi non la pensa esattamente come "noi" è un nemico e come tale va "eliminato".

Ma veniamo al dunque : qui si continua a girarci intorno.
Le cose stanno cosi' : il Sig Berlusconi non ritiene di farsi processare perchè è convinto che i giudici siano politicizzati (....io aggiungo che pur non avendo commesso alcun reato anche io non vorrei farmi processare....).
Berlusconi fin'ora ha la maggioranza parlamentare per cambiare le leggi.
L'opinione pubblica lo sostiene perchè pensa la stessa cosa che pensa Mr. B.

E a proposito di palle.....perchè ci sono quelle di destra e quelle di sinistra....la gente pensa (e un po' anch'io...) che l'idea che Berlusconi possa avere un processo equo è una gigantesca palla della sinistra.

Vittorio
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