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DiPietro: meglio perderlo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda Iafran il 31/12/2009, 10:00

pierodm ha scritto:C'è un errore fondamentale nel discorso di Disallineato. Una premessa sbagliata: quella della sua "diversità".
Il nostro personaggio la pone come postulato, anzi come assioma, ma - se fosse in buona fede - sarebbe più corretto chiamarla una sua illusione, mentre nel nostro caso la definirei una capziosità.

Su molte questioni, Disallineato non è "minoritario", come gli piace rappresentarsi, ma estraneo a questo centro-sinistra, che pure di alieni ne ha dentro il corpaccione.
Il suo "essere controcorrente", poi, pretende di essere originale e di proporre idee che avrebbero l'effetto di far pensare: ma si tratta di roba vecchia e stantìa, che di originale non ha niente.
La figura che Disallineato vuole accreditare di se stesso mi ricorda molto quella di certi miei vecchi compagni, che pensavano di "stupire il borghese" con atteggiamenti e affermazioni che immaginavano scandalose e dirompenti, e che finivano solo per fare la figura dei rompicoglioni.

A me ha scocciato!
Bisogna dimostrargli che sta abusando di tutto e di tutti, alla faccia della democrazia.
Anche il suo capo risulterebbe pure simpatico a tanti (apparentemente), però fa solo i porci comodi suoi, in barba al rispetto delle leggi e delle persone.
Il nostro personaggio, ripetendoci sempre le stesse cose, che stima può avere di noi?
Vuole avere ragione a tutti i costi? Forse, ma anche deriderci: quello che dovremmo fare noi delle "pulsioni" del suo capo. La derisione, poi, scopriremo che è la migliore arma per sputtanare le persone, se non le si vuole ignorare.
Ma questo personaggio e il suo capo non vogliono essere ignorati, vogliono essere osannati e ... obbediti ... anche dagli avversari.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda pierodm il 31/12/2009, 16:25

Spett.le Contessa, ignorarti - come sarebbe utile e giusto, e come altri più o meno prospettano - è difficile, se non altro perché è arduo ignorare un'inondazione che ci fa stare con i piedi a mollo.

Se poi per compagni intendi invece tuoi amici, allora il discorso cambia e mi sento sollevato.
Gli unici compagni cui mi sentivo "allineato" erano i menscevichi con i quali condivido la filosofia e la voglia di lottare.
Sul fatto che sono minoritario è una realtà. Conta quanti post di critica al riguardo.


Lascia perdere. I miei amici, visti dal tuo punto di vista, risulterebbero comunisti e bolscevichi anche se fossero sulle stesse posizioni di Montanelli.
Quanto al "minoritario", conteggiato a quel modo, anche qui lascerei perdere: se vai in un posto frequentato da persone intelligenti, con le pagliacciate farai sicuramente la tua porca figura minoritaria. Un successone.

PS
Lascerei perdere anche la storiella dei menscevichi, che tu usi rozzamente solo per definire la tua distanza da ciò che ritieni "troppo di sinistra", ignorando o fingendo di ignorare che il movimento menscevico fu molto articolato e la dizione in se stessa dice poco sul piano propositivo. E comunque, alla fine, in grande maggioranza aderirono ai bolscevichi.
Vedi, Contessa, infiltrato o no, il tuo problema è che da questa parte bisogna alzare l'asticella per avere un buon punteggio.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda antonio bianco il 31/12/2009, 18:15

E qui Disiallineato mi risponde da berluschino:
Caro Antonio,
noto che i vizietti di etichettare come simpatizzante degli avversari chi dissente dal pensiero comune, non muore mai. E' un antico vizio e difetto che la sinistra si porta appresso, forse perchè parte del proprio dna. Accadeva ai tempi dei soviet durante i vari congressi, è continato ad accadere nel vecchio PCI e succede anche oggi nel PD che si è spogliato quasi del tutto dai vecchi peccati originali impresentabili e inaccettabili del comunismo. Ma i vizietti rimangono.

In sintesi: mi da del "Comunista"! Tipico e ingenuo attacco berluschino .
Caro professore,
Evita l'inutile tesi di non essere allineato con tutti su tutto e poi raccontare di essere di sinistra! Quale sinistra? La mano sinistra di Bondi ?
Non temere, vieni allo scoperto! Il confronto tra idee diverse, ho già detto, arricchisce il dialogo, pertanto ritengo che sarebbe piacevole per tutti noi democratici confrontarci onestamente soprattutto con un berluschino.
Avere il coraggio di ammettere di aver raccontato una piccola bugia penso che sia un valore per un uomo, specialmente se uomo di cultura come ti dichiari.
Questo è l'ultimo commento che farò su questo argomento. Fiducioso rimango in attesa che tu ristabilisca la verità.
Ciao...
auguro a te, e a tutti i forumisti
uno strepitoso 2010.
Antonio.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:13

pierodm ha scritto:Spett.le Contessa, ignorarti - come sarebbe utile e giusto, e come altri più o meno prospettano - è difficile, se non altro perché è arduo ignorare un'inondazione che ci fa stare con i piedi a mollo.

Se poi per compagni intendi invece tuoi amici, allora il discorso cambia e mi sento sollevato.
Gli unici compagni cui mi sentivo "allineato" erano i menscevichi con i quali condivido la filosofia e la voglia di lottare.
Sul fatto che sono minoritario è una realtà. Conta quanti post di critica al riguardo.


Lascia perdere. I miei amici, visti dal tuo punto di vista, risulterebbero comunisti e bolscevichi anche se fossero sulle stesse posizioni di Montanelli.
Quanto al "minoritario", conteggiato a quel modo, anche qui lascerei perdere: se vai in un posto frequentato da persone intelligenti, con le pagliacciate farai sicuramente la tua porca figura minoritaria. Un successone.

PS
Lascerei perdere anche la storiella dei menscevichi, che tu usi rozzamente solo per definire la tua distanza da ciò che ritieni "troppo di sinistra", ignorando o fingendo di ignorare che il movimento menscevico fu molto articolato e la dizione in se stessa dice poco sul piano propositivo. E comunque, alla fine, in grande maggioranza aderirono ai bolscevichi.
Vedi, Contessa, infiltrato o no, il tuo problema è che da questa parte bisogna alzare l'asticella per avere un buon punteggio.



Caro Piero,
sei liberisimo di ignorare l’interlocutore che tu consideri scomodo o antipatico, nessuno ti ammonirà ne’ il moderatore ti riprenderà per questo. Io preferisco dibattere più che ignorare, ma ognuno è libero di pensare ed agire come vuole.

Se lascio perdere tutto ciò che non ti piace, come pure le “battute” a cui sovente ricorri, viene meno il dibattito. Proviamo a rimanere sui temi seri o preferisci le esternazioni da osteria?

I menscevichi non furono affatto una storiella e amo sentirmi dalla loro parte, perché, come avrai avuto modo di informarti dopo che ti ho incentivato a farlo, queste persone furono dileggiate, diffamate, osteggiate e anche uccise in molti casi dai bolscevichi che essendo appunto in maggioranza, si sentirono in diritto di calpestare le minoranze, fra cui i menscevichi appunto.
Nella fretta di informarti (forse su wikipedia o su google?) forse ti è sfuggito il fatto che nei bolscevichi si arruolarono in molti non tanto per convinzione ma per quieto vivere o per viltà. Un po’ come nel ventennio fascista nostrale dove la stragrande maggioranza erano fascisti e poi alla fine della guerra, di fascisti non c’era più traccia. Credi davvero che fossero fascisti tutti gli italiani che si dichiaravano tali? O che fossero tutti antifascisti nel dopoguerra? Praticamente tutto il mondo è paese.
Prova a leggere i libri sulla rivoluzione d’ottobre, su Lenin, sui congressi del PCUS e scoprirai che i bolscevichi di allora, in quanto a crudeltà e violenze, non avevano nulla da invidiare ai fascisti del nostro ventennio o a quei “partigiani” comunisti, protagonisti di tanti crimini nel triangolo rosso dell’immediato dopo guerra. Da una attenta lettura di ciò, non ti sarà difficile dedurre perché una vasta maggioranza divenne bolscevica.

Riguardo l’asticella mettila pure dove vuoi. Ognuno è libero di gratificarsi come ne sente il bisogno. Anche considerare pagliacciate le azioni degli altri può gratificare. E’ comprensibile se si ha poc’altro da dire.
Ma io che sono un po’ ottimista, confido che possa riuscire anche a discutere sui contenuti evitando gli attacchi all’interlocutore.
Dai, io ho fiducia in te. Ti aspetto dopo che avrai letto qualcosa di istruttivo.
E se senti il bisogno di scrivermi in privato ti comunico la mail: professorluchetti@libero.it
Cordiali saluti a te e la tua contessa.
disallineato
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 05/01/2010, 16:20

antonio bianco ha scritto:E qui Disiallineato mi risponde da berluschino:
Caro Antonio,
noto che i vizietti di etichettare come simpatizzante degli avversari chi dissente dal pensiero comune, non muore mai. E' un antico vizio e difetto che la sinistra si porta appresso, forse perchè parte del proprio dna. Accadeva ai tempi dei soviet durante i vari congressi, è continato ad accadere nel vecchio PCI e succede anche oggi nel PD che si è spogliato quasi del tutto dai vecchi peccati originali impresentabili e inaccettabili del comunismo. Ma i vizietti rimangono.

In sintesi: mi da del "Comunista"! Tipico e ingenuo attacco berluschino .
Caro professore,
Evita l'inutile tesi di non essere allineato con tutti su tutto e poi raccontare di essere di sinistra! Quale sinistra? La mano sinistra di Bondi ?
Non temere, vieni allo scoperto! Il confronto tra idee diverse, ho già detto, arricchisce il dialogo, pertanto ritengo che sarebbe piacevole per tutti noi democratici confrontarci onestamente soprattutto con un berluschino.
Avere il coraggio di ammettere di aver raccontato una piccola bugia penso che sia un valore per un uomo, specialmente se uomo di cultura come ti dichiari.
Questo è l'ultimo commento che farò su questo argomento. Fiducioso rimango in attesa che tu ristabilisca la verità.
Ciao...
auguro a te, e a tutti i forumisti
uno strepitoso 2010.
Antonio.


Caro amico Antonio buon anno 2010 pure a te ed ai tuoi cari,
voglio premettere che non ti ho dato del comunista, perché ritengo questo troppo offensivo e volgare. Diciamo che sarebbe una delle ultime offese che farei solo in preda all’ira o se colpito gravemente nella mia dignità.
Stavo riflettendo che non accettare che ci possono essere persone disallineate dal pensiero unico è un antico male della sinistra. E questo termine non significa solo comunismo. Anzi la sinistra, quella vera, quella democratica è stata vittima del comunismo. Ti stavo spiegando che il male che affligge la nostra sinistra ha origini antiche, dai tempi dei soviet appunto, con i quali per fortuna oggi non abbiamo più nulla da condividere. La sinistra, sia quella comunista e antidemocratica, sia la nostra democratica, ha sempre avuto una tendenza masochista. La cultura del sospetto, il voler mettere a tacere il dissenso interno, non tollerare la diversità di vedute ha da sempre contraddistinto la politica della sinistra autolesionista.
Vedi caro amico, come dici tu, il confronto arricchisce il dialogo ed allora che confronto potrebbe esserci se tutti la pensassero come te?

Più che di cultura, ho sempre orgogliosamente ribadito che amo il rispetto che continuo a dare anche alle persone che offendono o tendano a etichettarti come a loro conviene.

Con il forumista PieroDm abbiamo dibattuto un po’ sui Menscevichi e Bolscevichi , ma ancora si sta informando su quel periodo quindi aspetto che abbia finito di documentarsi per riprendere il dialogo su questo. Amo citare quegli scontri che sono emblematici per tutta la sinistra, compresa quella di oggi. Sono passati quasi 100 anni ma ancora soffriamo di quei mali che fanno parte del dna della sinistra. Sembra quasi che bolscevichi e menscevichi siano spravvisuti fino ai tempi nostri.

Ecco posso dirti che io non mi riconosco in quella sinistra litigiosa, masochista, fatta di diffidenze verso i propri compagni, una sinistra che vorrebbe un filo unico di pensiero con poche divergenze, quella sinistra ove il dibattito democratico e la diversità di vedute non è una vera risorsa ma una vera iattura. Ecco se la sinistra fosse quella, io non sarei di sinistra.
Ma la sinistra si è evoluta. Per fortuna non è più comunista, è diventata democratica, aperta, pluralista (vero pluralismo che è diverso dal caos fantozziano e brancaleonesco di prodiana memoria), capace di cercare una sintesi costruttiva da una diversità di vedute che rimangano comunque nell’ambito dei valori comuni della stessa sinistra.
Concludo caro Antonio, confidando che anche tu lasci un po’ in disparte la diatriba con l’interlocutore che non ti piace e che ti concentri più sui contenuti.
Cordialità
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda pierodm il 05/01/2010, 18:34

Egregio professor Lucchetti, qualunque sia la sua missione, dovrebbe aver capito che il suo stile non funziona.
Tanto per dirne una: perché non risponde puramente e semplicemente, una tantum, alle domande e alle obiezioni che le vengono rivolte?
Perché crede di dover ogni volta rimettere in carreggiata il discorso, e di dover ogni volta fare la solita pippona sulla sua collocazione originalissima e specialissima, e di mettere in riga i suoi interlocutori, e di rifare in pilloline la storia di un secolo di sinistra?
Io mi metto fuori dal gruppo: ho detto già cosa penso, e non so se le conviene che io la consideri un infiltrato o uno in buona fede. E' infatti il contenuto oggettivo dei suoi discorsi che mi sembra inattendibile, a prescindere da cosa li muove.
D'altra parte, se ogni volta che qualcuno si trova a essere rifiutato, questo qualcuno si mette un colbacco e si crede un menscevico che combatte tra un turbinare di fiocchi di neve davanti alle cupole del Kremlino, e di conseguenza ha bisogno di considerare "gli altri" come bolscevichi, con tutta la solita giaculatoria sul "comunismo", se avviene questo stiamo freschi ...
Parlo quindi come spettatore e semplice lettore.
Provi di tanto in tanto a rispondere, senza rifarsi le domande a modo suo, senza riacconciarsele buttando tutto in caciara: in buona fede o in malafede che lei sia, questa sarebbe comunque una buona regola per far succedere ciò che lei sembra aver tanto a cuore: dialogare.
I suoi post sono invece l'ossessiva ripetizione ad infinitum della sua propria figura di improbabilissimo "disallineato" e di una altrettanto improbabilissima lezioncina di libertà, democrazia e acume politico ad una platea, quella del forum, che lei mostra di considerare popolata di ignoranti e di cretini disinformati - una cosa che non si fa, nemmeno, anzi soprattutto quando il proprio pubblico è davvero cretino e ignorante, e mi meraviglio di un docente che dovrebbe essere abituato a trattare con chi sa per certo che ha meno erudizione e preparazione.
L'asticella la metta, comunque, dove meglio crede, ma non si meravigli, né si dia la pena di farsi tanto scandalo se qualcuno di noi trova quell'asticella messa proprio male.
Si tolga il colbacco, si metta un normale cappuccetto di lana, si tolga anche la giubba menscevica intrisa di neve artificiale: ad una certa età l'umidità fa male, anche quella immaginaria.
pierodm
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda disallineato il 06/01/2010, 11:30

pierodm ha scritto:Egregio professor Lucchetti, qualunque sia la sua missione, dovrebbe aver capito che il suo stile non funziona.
Tanto per dirne una: perché non risponde puramente e semplicemente, una tantum, alle domande e alle obiezioni che le vengono rivolte?
Perché crede di dover ogni volta rimettere in carreggiata il discorso, e di dover ogni volta fare la solita pippona sulla sua collocazione originalissima e specialissima, e di mettere in riga i suoi interlocutori, e di rifare in pilloline la storia di un secolo di sinistra?
Io mi metto fuori dal gruppo: ho detto già cosa penso, e non so se le conviene che io la consideri un infiltrato o uno in buona fede. E' infatti il contenuto oggettivo dei suoi discorsi che mi sembra inattendibile, a prescindere da cosa li muove.
D'altra parte, se ogni volta che qualcuno si trova a essere rifiutato, questo qualcuno si mette un colbacco e si crede un menscevico che combatte tra un turbinare di fiocchi di neve davanti alle cupole del Kremlino, e di conseguenza ha bisogno di considerare "gli altri" come bolscevichi, con tutta la solita giaculatoria sul "comunismo", se avviene questo stiamo freschi ...
Parlo quindi come spettatore e semplice lettore.
Provi di tanto in tanto a rispondere, senza rifarsi le domande a modo suo, senza riacconciarsele buttando tutto in caciara: in buona fede o in malafede che lei sia, questa sarebbe comunque una buona regola per far succedere ciò che lei sembra aver tanto a cuore: dialogare.
I suoi post sono invece l'ossessiva ripetizione ad infinitum della sua propria figura di improbabilissimo "disallineato" e di una altrettanto improbabilissima lezioncina di libertà, democrazia e acume politico ad una platea, quella del forum, che lei mostra di considerare popolata di ignoranti e di cretini disinformati - una cosa che non si fa, nemmeno, anzi soprattutto quando il proprio pubblico è davvero cretino e ignorante, e mi meraviglio di un docente che dovrebbe essere abituato a trattare con chi sa per certo che ha meno erudizione e preparazione.
L'asticella la metta, comunque, dove meglio crede, ma non si meravigli, né si dia la pena di farsi tanto scandalo se qualcuno di noi trova quell'asticella messa proprio male.
Si tolga il colbacco, si metta un normale cappuccetto di lana, si tolga anche la giubba menscevica intrisa di neve artificiale: ad una certa età l'umidità fa male, anche quella immaginaria.


Carissimo Piero,
grazie del tuo “egregio”, detto da te mi onora davvero.
Non ho missioni se non quella di partecipare al forum come fai tu e come fanno altri, quindi ti invito a liberarti dalle tue ossessioni. Tu mi obietti che tendo spesso a ripetere stesse cose. Permettimi di farti notare che anche tu non scherzi, che invece di dibattere sui contenuti continui a farmi oggetto delle tue critiche. Non che questo sia vietato, ma se mi fai le solite domande, ti do le solite risposte.
La storia dei menscevichi, che spero tu abbia avuto modo di studiartela un po’, Io la trovo affascinante.
Non ho bisogno di mettermi nessun colbacco, ne' di combattere nessuna guerra. Se ritieni che non ti abbia risposto su qualche argomento, posso rimediare. Qualcosa può scappare, anche perché te lo dico in confidenza e con tutta sincerità, spesso trovo i tuoi post un po’ banali soprattutto quando “attacchi” l’interlocutore invece di parlare del merito e quindi ammetto che posso aver saltato diverse righe dei tuoi post.
Un altro appunto che ti faccio è che non considero mai gli interlocutore degli ignoranti ne tantomeno cretini. Se ti ho dato questa impressione, mi dispiace ma è un tuo problema, perché come hai scritto tu, sono abituato a parlare a delle platee di alunni quando insegno o di partecipanti ad incontri su temi di attualità e non mi è permesso considerare degli idioti chi mi ascolta. Sarebbe per me controproducente. Rimando a te la posizione dell’asticella, perché questo giochetto non mi appassiona. Però caro amico, come ti ho detto, se ho omesso qualche risposta sono pronto a rimediare.
Vuoi provare a superare gli attacchi personali? Se mi fai le domande alle quali ritieni di non aver avuto risposte, mi impegno a leggere totalmente i tuoi post e fornirti le mie impressioni su ciò che chiedi.
Nel frattempo di prego di accettare i miei saluti che come ben sai sono sempre cordiali.
Tuo Professor Luchetti
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda pierodm il 06/01/2010, 20:46

A me sembra evidente che la tua missione sia quella di rompere, spezzare, portare confusione e malanimo.
Non m'interessa discutere con te nel merito delle cose che dici, perché le cose che dici sono banalissime, anche se tu sei evidentemente convinto che siano argute e rappresentative di chissà quale "libertà di pensiero" - oltre a ciò sono anche spesso estremamente aderenti alle più stucchevoli posizioni dei più stucchevoli destraioli.
Tutte robe, queste, delle quali abbiamo avuto qualcosa da dire dieci o quindici anni fa, al loro primo apparire, e che francamente adesso non offrono più nessuna attrattiva, nemmeno polemica.
Tanto per dirn una, la bella uscita dei "musi gialli": espressione certamente razzista, ma prima ancora che razzista, espressione volgare. Questa espressione ti rappresneta, purtroppo, perfettamente, e dà il senso a tutto ciò che dici sull'argomento: chi, come me e altri amici del forum, non ha bisogno di queste controprove per aver chiaro il senso ultimo dei tuoi post, da tutto inizio non ha interesse a discutere con te.
Tanto per dirne un'altra, il tuo accenno all'eventualità di usare l'epiteto di "comunista" per offendere scientemente l'interlocutore. Lasciamo perdere la malignità e, ancora, la volgarità sciocca di una simile dichiarazione. Vediamone solo la più elementare opportunità.
Tu sei entrato in un forum nel quale - devi saperlo bene - c'è un orientamento di centro-sinistra, vale a dire sostanzialmente di PD e dintorni. Ciò significa - devi saperlo bene - che la maggior parte dei partecipanti ha un passato di iscritto, simpatizzante, votante "comunista": passato, in quanto il PCI non c'è più. Presenti sono ancora - anche questo devi saperlo bene - molte idee sulla sinistra, che sono anche idee su noi stessi, ovviamnte, che se pure critiche non sono certamente quelle che può esprimere un Gasparri o un Capezzone, per tacere di "Silvio", come tu lo chiami.
Quindi, con la tua frasetta, devi sapere bene che stai praticamente offendendo direttamente molta gente del forum: non "criticando", non esprimendo idee, ma solo offendendo, e lo fai essendone assolutamente consapevole. Lo fai perché lo vuoi fare, e credi di scampartela perché lo fai di sfuggita e ungi la tua malignità con una palata di salamelecchi.
E infatti te la scampi, se questo significa evitare le rampogne del Moderatore, che si attiva solo se uno o scherza o dice vaffanculo.
Alla fine, hai fatto il tuo lavoro, hai lanciato il tuo sasso, hai detto il tuo vaffaculo mascherato a molti di noi: vuoi anche che ci s'imbastisca sopra un "dibattito"?

E qui veniamo a te - e, di riflesso, al Moderatore.
Le "questioni personali", in un dialogo, fanno parte del gioco. Ne diventano parte eminente, a tratti, quando il fattore personale emerge in modo non eludibile, condizionante.
Del resto, le idee, gli argomenti, le parole usate nell'esprimerli, sono un elemento personale, e tu in particolare - mi ricordi qualcuno ... - fin dalle prime epifanie hai fatto della tua figura, della tua "personalità", delle tue abitudini, delle tue propensioni, della tua pretesa "originalità" un elemento identificativo sistematico e quasi ossessivo, benché fosse non richiesto e anche assai poco usuale in un contesto di persone educate e con un normale senso del ridicolo.
Basta, ho già "dialogato" abbastanza. Credo per l'ultima volta.
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda cardif il 06/01/2010, 23:06

E vai! Con Ianfran siamo in tre!
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: DiPietro: meglio perderlo

Messaggioda Iafran il 07/01/2010, 1:44

pierodm ha scritto:Basta, ho già "dialogato" abbastanza. Credo per l'ultima volta.

cardif ha scritto:E vai! Con Ianfran siamo in tre!

Ssss, zitto cardif! Non lo facciamo sapere a Lidia Ravera (thread "2010 – 10 propositi di un cittadino", viewtopic.php?f=5&t=2264) che stiamo evitando "il confronto con quelli che non la pensano come me" e che stiamo evitando quasi "come la peste quelli che non pensano proprio".
Di fatto ci stiamo ribellando agli sfottò dei "b.ones" ("berluscones", per intenderci): un comportamento che anche per il 2010 non ci possiamo permettere (e così per gli anni a venire).
I "b.ones" possono permettersi di snobbarci, noi no: sarebbe un lusso (un peccato mortale) per noi!
Noi dobbiamo guardare ... solo al regno dei cieli: da li, poi, non ci saranno limiti alle nostre "soddisfazioni".
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