antonio bianco ha scritto:E qui Disiallineato mi risponde da berluschino:
Caro Antonio,
noto che i vizietti di etichettare come simpatizzante degli avversari chi dissente dal pensiero comune, non muore mai. E' un antico vizio e difetto che la sinistra si porta appresso, forse perchè parte del proprio dna. Accadeva ai tempi dei soviet durante i vari congressi, è continato ad accadere nel vecchio PCI e succede anche oggi nel PD che si è spogliato quasi del tutto dai vecchi peccati originali impresentabili e inaccettabili del comunismo. Ma i vizietti rimangono.
In sintesi: mi da del "Comunista"! Tipico e ingenuo attacco berluschino .
Caro professore,
Evita l'inutile tesi di non essere allineato con tutti su tutto e poi raccontare di essere di sinistra! Quale sinistra? La mano sinistra di Bondi ?
Non temere, vieni allo scoperto! Il confronto tra idee diverse, ho già detto, arricchisce il dialogo, pertanto ritengo che sarebbe piacevole per tutti noi democratici confrontarci onestamente soprattutto con un berluschino.
Avere il coraggio di ammettere di aver raccontato una piccola bugia penso che sia un valore per un uomo, specialmente se uomo di cultura come ti dichiari.
Questo è l'ultimo commento che farò su questo argomento. Fiducioso rimango in attesa che tu ristabilisca la verità.
Ciao...
auguro a te, e a tutti i forumisti
uno strepitoso 2010.
Antonio.
Caro amico Antonio buon anno 2010 pure a te ed ai tuoi cari,
voglio premettere che non ti ho dato del comunista, perché ritengo questo troppo offensivo e volgare. Diciamo che sarebbe una delle ultime offese che farei solo in preda all’ira o se colpito gravemente nella mia dignità.
Stavo riflettendo che non accettare che ci possono essere persone disallineate dal pensiero unico è un antico male della sinistra. E questo termine non significa solo comunismo. Anzi la sinistra, quella vera, quella democratica è stata vittima del comunismo. Ti stavo spiegando che il male che affligge la nostra sinistra ha origini antiche, dai tempi dei soviet appunto, con i quali per fortuna oggi non abbiamo più nulla da condividere. La sinistra, sia quella comunista e antidemocratica, sia la nostra democratica, ha sempre avuto una tendenza masochista. La cultura del sospetto, il voler mettere a tacere il dissenso interno, non tollerare la diversità di vedute ha da sempre contraddistinto la politica della sinistra autolesionista.
Vedi caro amico, come dici tu, il confronto arricchisce il dialogo ed allora che confronto potrebbe esserci se tutti la pensassero come te?
Più che di cultura, ho sempre orgogliosamente ribadito che amo il rispetto che continuo a dare anche alle persone che offendono o tendano a etichettarti come a loro conviene.
Con il forumista PieroDm abbiamo dibattuto un po’ sui Menscevichi e Bolscevichi , ma ancora si sta informando su quel periodo quindi aspetto che abbia finito di documentarsi per riprendere il dialogo su questo. Amo citare quegli scontri che sono emblematici per tutta la sinistra, compresa quella di oggi. Sono passati quasi 100 anni ma ancora soffriamo di quei mali che fanno parte del dna della sinistra. Sembra quasi che bolscevichi e menscevichi siano spravvisuti fino ai tempi nostri.
Ecco posso dirti che io non mi riconosco in quella sinistra litigiosa, masochista, fatta di diffidenze verso i propri compagni, una sinistra che vorrebbe un filo unico di pensiero con poche divergenze, quella sinistra ove il dibattito democratico e la diversità di vedute non è una vera risorsa ma una vera iattura. Ecco se la sinistra fosse quella, io non sarei di sinistra.
Ma la sinistra si è evoluta. Per fortuna non è più comunista, è diventata democratica, aperta, pluralista (vero pluralismo che è diverso dal caos fantozziano e brancaleonesco di prodiana memoria), capace di cercare una sintesi costruttiva da una diversità di vedute che rimangano comunque nell’ambito dei valori comuni della stessa sinistra.
Concludo caro Antonio, confidando che anche tu lasci un po’ in disparte la diatriba con l’interlocutore che non ti piace e che ti concentri più sui contenuti.
Cordialità