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Civati verso la sfiducia

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2014, 13:12

Gi.Bo.
Non a tutte le domande si può rispondere con un sì o con un no.
In politica, quasi mai.
Quali alternative aveva Renzi per fare delle riforme?

Mettersi "in ginocchio"?
Ed aspettare?

Renzi ha trattato innanzitutto con i milioni di italiani che il berlusca lo hanno votato.
A loro devi indirizzare la tua disapprovazione come faccio anche io ogni volta che me ne capita l'occasione.
Con i milioni di italiani che hanno votato Grillo non poteva parlare perché sono rappresentati da chi ha altro da fare e da pensare e non ha la minima voglia di rappresentarli.

Che cosa doveva fare?
Niente?

Credo che abbia fatto molto meglio di niente e spero che vada avanti a farlo.
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Re: Civati verso la sfiduciate s

Messaggioda Stefano'62 il 25/02/2014, 13:53

franz ha scritto:
gi.bo. ha scritto:Ti faccio una domanda secca: ha fatto bene trovare un'accordo con Berlusconi?
Si o no?

Nel metodo si', nel risultato no.

Ha fatto malissimo perchè Berlusconi è un pregiudicato.
Oltretutto non ha ancora scontato la pena perciò non è ancora "rieducato" e nemmeno "reinserito",quindi è ancora di fatto una persona della quale non ci si può fidare e da cui ci si deve guardare "tenendo una mano sul portafoglio e una sulla bambina".
Quindi è attualmente e assolutamente incompatibile per Legge con una qualsiasi carica politica e amministrativa.
Oltretutto è pregiudicato per reati che lo qualificano come un ladro un bugiardo e un corrotto ed è attualmente imputato di un monte di altre schifezze ancora peggiori,quindi un bravo politico che vuole essere rieletto dovrebbe evitarlo pure un domani a pena scontata e soggetto reinserito.

Ma nel malaugurato caso il pregiudicato soggetto a pena attuale abbia nelle mani di fatto e in spregio alla Legge le sorti di una formazione politica,allora l'unico modo per un pragmatico di fare i conti con la realtà,è farlo nella forma più lecita possibile:
vale a dire trattare coi suoi sottoposti fingendo di non sapere che essi parlano per interposta persona;
In questo modo il vero pragmatico non solo avrebbe salvato la forma senza rinunciare ad un dialogo politico realista,ma avrebbe ottenuto anche di evitare di legittimare il farabutto e alimentare una situazione assurda,ma avrebbe anche regalato credito a chi non dovrebbe essere sottoposto al farabutto bensì interlocutore legittimo,contribuendo ad allontanare il farabutto da un ambiente in cui non deve più avere voce in capitolo.

Invece Renzi e Napolitano in spregio del comportamento del pater familiae che per il Codice sono tenuti a seguire,hanno commesso una bestialità tale che non finirebbero di pagare nemmeno con decenni di buona politica.
Per il semplicissimo fatto che un bambino capirebbe ma su questo forum di "politicamente scafati" nessuno ci è ancora arrivato......che non solo hanno legittimato Berlusconi,ma anche tutti gli altri ladri e farabutti come lui che ancora non sono stati castigati......

Civati ha ragione alla grandissima a voler sfiduciare un governo che nasce sui consigli di un farabutto certificato tale per Legge,condannato e responsabile oltretutto e nello specifico del reato commesso di una percentuale rilevante della nostra pessima situazione,e che manda chiaro il messaggio che barare si può basta non farsi beccare....ma anche se vi beccano venite da noi che vi diamo una mano.....

E mi tocca pure di sentire che non c'è niente di strano.....e che magari sarebbe una questione di opinioni come se si parlasse della decisione di fare una scuola invece di un ospedale ?
Ma roba da matti....
Che schifo,e poi i nemici dello Stato sono quelli che urlano.
Ma va la....va la.

Quando si discute di fatti,e quando questi fatti hanno una rilevanza penale,non c'è il minimo spazio per le opinioni.
Berlusconi non è un soggetto politico.
Nessun ladro lo può essere.
Con i ladri ci può essere solo un tema di discussione:le truffe e i furti.
A buon intenditor.....
Ultima modifica di Stefano'62 il 25/02/2014, 14:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda gi.bo. il 25/02/2014, 14:09

pianogrande ha scritto:Gi.Bo.
Non a tutte le domande si può rispondere con un sì o con un no.
In politica, quasi mai.
Quali alternative aveva Renzi per fare delle riforme?

Mettersi "in ginocchio"?
Ed aspettare?

Renzi ha trattato innanzitutto con i milioni di italiani che il berlusca lo hanno votato.
A loro devi indirizzare la tua disapprovazione come faccio anche io ogni volta che me ne capita l'occasione.
Con i milioni di italiani che hanno votato Grillo non poteva parlare perché sono rappresentati da chi ha altro da fare e da pensare e non ha la minima voglia di rappresentarli.

Che cosa doveva fare?
Niente?

Credo che abbia fatto molto meglio di niente e spero che vada avanti a farlo.
Un accodo con un pregiudicato per fare che? Una maialata cone dice franz?
A quel punto si doveva fare una proposta di legge come PD e vedere chi ci stava. Certamente trattare con le minoranze e' d'obbligo e sarebbe stato d'obbligo pure con FI se avesse presentato una sua delegazione in cui non ci fosse stato il pregiudicato.

Non e' quindi meglio di niente ma peggio di niente.

La sua presenza e' stata una provocazione a tutto il PD tramite Renzi e se non lo si capisce questo non si e' capito il nanetto in tutti questi anni.

Ora che fare dopo questo danno?
Domanda dell 100.000 ghinee, questa,
Un danno del genere il PD non se lo doveva permettere ma poiche il popolo del PD( e non solo lui :mrgreen: ) ha votato Renzi e con ostinazione vedo che pure continuano a "difenderlo". Mal che si vuole non duole.

Ma quali sono i suoi spin-doctor? Quelli che una volta erano con Berlusconi e sono ancora nel suo libro paga? Magari in nero??

Caro, pianogrande, non bisogna essere necessariamente dei geni, per capire i politici.
Basta essere un uomo qualunque della strada, con i capelli bianchi e una vita passata prestando attenzioni particolari alla politica.
Tutto alla fine si ripete. Nella politica italiana non c’è niente di nuovo.
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2014, 15:12

"........abbia nelle mani di fatto e in spregio alla Legge le sorti di una formazione politica ...... ".
Stefano62.

Sbagliato.

Nessuna legge vieta ad un pregiudicato di avere di fatto in mano le sorti di una formazione politica.

Questo anche per quello che riguarda Napolitano - Berlusconi visto che si continua a riproporre l'argomento.

I veri colpevoli sono quelli che li votano i pregiudicati.
Questo, però, si fa un po' più fatica a dirlo perché esiste una retorica (dell'opposizione) secondo la quale la popolazione è molto migliore della classe politica che la governa.
Anche questo è profondamente sbagliato.
Se Berlusconi sta dove sta è, sopratutto, perché i milioni che lo votano non sono solo degli ingenui vecchietti vittime di retequattro.
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda gi.bo. il 25/02/2014, 15:55

pianogrande ha scritto:"........abbia nelle mani di fatto e in spregio alla Legge le sorti di una formazione politica ...... ".
Stefano62.

Sbagliato.

Nessuna legge vieta ad un pregiudicato di avere di fatto in mano le sorti di una formazione politica.

Questo anche per quello che riguarda Napolitano - Berlusconi visto che si continua a riproporre l'argomento.

I veri colpevoli sono quelli che li votano i pregiudicati.
Questo, però, si fa un po' più fatica a dirlo perché esiste una retorica (dell'opposizione) secondo la quale la popolazione è molto migliore della classe politica che la governa.
Anche questo è profondamente sbagliato.
Se Berlusconi sta dove sta è, sopratutto, perché i milioni che lo votano non sono solo degli ingenui vecchietti vittime di retequattro.
Pongo sempre questo paradosso xche si possa capire il mio concesso.
Se un popolo votasse, per assurdo(ma non tanto) Riina e sapendo con chi ho a che fare, faresti dei "contratti" con lui o ti porresti delle domande tiche, morali e quant'altro?

Altra domanda: Se questo personaggio si dovesse trovare agli arresti domiciliari o in qualche gattabuia, chiederesti un permesso speciale per trovare accordi con lui, sempre per questo benedetto bene del Paese, o chiederesti che a questi colloqui venisse una sua delegazione pulita?( di questi tempi sarebbe un po' dura).

Non puoi sfuggire a queste domande. Son domande che un popolo si fa. Sopratutto quello del PD e quello della sinistra.

Non si possono eludere queste domante. Non dare risposte vuol dire aumentare l'antipolitica. L'antipolitica non nasce dal nulla. Ci son sempre le cause e di queste bisogna che noi stiamo attenti. Giustificarle ci fa complici
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda Stefano'62 il 25/02/2014, 16:13

pianogrande ha scritto:
Nessuna legge vieta ad un pregiudicato di avere di fatto in mano le sorti di una formazione politica.

E io ti dico che ho studiato Economia e Commercio e che all'esame di Diritto Pubblico se rispondevi che un condannato che non ha ancora scontato la pena può candidarsi a qualcosa eri bocciato.
Poi uscito di prigione quindi reinserito,l'impedimento viene cancellato perché si presume sia stato rieducato e non è giusto impedire che viva come gli altri (anche se per certi reati che riguardano l'animus della gente il reinserimento è una bella utopia,e sarebbe opportuno che la politica comunque stia alla larga da ladri e truffatori certificati che allontanano i voti della gente con un briciolo di raziocinio).

Ma uno con pendenze attive il reo ha un concreto impedimento alle cariche pubbliche,l'unica cosa che può fare è andare a votare.

E mi fa specie che l'ipotesi contraria non faccia accapponare la pelle.
E che anzi ci si inalberi a tal punto come per i rigori delle squadre di calcio:
solo per non ammettere per motivi puramente fideistici che il nostro beniamino di turno l'ha fatta fuori dall'orello.
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2014, 17:04

gi.bo. ha scritto:
pianogrande ha scritto:"........abbia nelle mani di fatto e in spregio alla Legge le sorti di una formazione politica ...... ".
Stefano62.

Pongo sempre questo paradosso xche si possa capire il mio concesso.
Se un popolo votasse, per assurdo(ma non tanto) Riina e sapendo con chi ho a che fare, faresti dei "contratti" con lui o ti porresti delle domande tiche, morali e quant'altro?

Altra domanda: Se questo personaggio si dovesse trovare agli arresti domiciliari o in qualche gattabuia, chiederesti un permesso speciale per trovare accordi con lui, sempre per questo benedetto bene del Paese, o chiederesti che a questi colloqui venisse una sua delegazione pulita?( di questi tempi sarebbe un po' dura).

Non puoi sfuggire a queste domande. Son domande che un popolo si fa. Sopratutto quello del PD e quello della sinistra.

Non si possono eludere queste domante. Non dare risposte vuol dire aumentare l'antipolitica. L'antipolitica non nasce dal nulla. Ci son sempre le cause e di queste bisogna che noi stiamo attenti. Giustificarle ci fa complici


Domanda1
Vedo che, su qualcosa, sei d'accordo con me.
Quell'assurdo ma non tanto fa di te un osservatore realista del popolo italiano.
Ebbene, se il popolo avesse votato Riina quando era ancora eleggibile (perché Berlusconi è stato votato quando era ancora eleggibile mentre adesso non lo è più) un'altra forza politica che volesse fare qualcosa per il paese con chi discuterebbe (tranne fare un colpo di stato) con il capo dei boy scout tanto bravino ma con pochissimo potere?
Riina al potere non ce lo avrebbe portato chi discute con lui ma chi lo ha votato. La domanda, alla quale comunque rispondo, la stai rivolgendo alla persona sbagliata e dovrebbe essere ormai chiaro a chi dovresti rivolgerla. Se ce ne fosse bisogno, aggiungo che non ho mai votato Berlusconi e che se si presentasse Riina non lo voterei.

Domanda 2
Se il personaggio si trovasse in gattabuia ed avesse ancora un reale potere politico (sempre ricevuto dal popolo che lo sostiene nonostante la sua attuale residenza) prenderei atto di vivere in un paese abitato da milioni di persone che sostengono il delinquente e mi chiederei se valga la pena di darmi tanto disturbo per costoro. Potrei, quindi, decidere di emigrare nel Belucistan ma potrei anche decidere che valga la pena di dannarsi l'anima per quella parte di popolazione che il delinquente non lo vuole e non vuole che a fare patti con lui siano solo altri delinquenti. A quel punto (a prescindere dal sopraddetto colpo di stato che sfocerebbe in una tragica guerra civile visto il sostegno che ha il delinquente) ripeto io una domanda: vado a discutere col parroco del mio paesello che è tanto bravo?

Insomma.
Quello che manca alle tue argomentazioni è ammettere che il nostro paese è abitato da milioni di individui ai quali non frega una beata ...... se Berlusconi è quello che è. Idem vale per la volgarità e il razzismo della lega e potrei continuare.

A te la scelta.
Puoi fare politica (reale e non illusoria) in questo paese oppure seduto sotto un albero, in mezzo a un prato verde, con quattro pecorelle che brucano ed un fedele cagnone dal pelo bianco che non ti tradirà mai.
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda gi.bo. il 25/02/2014, 20:36

pianogrande ha scritto:
gi.bo. ha scritto:
pianogrande ha scritto:"........[i]........Insomma.
Quello che manca alle tue argomentazioni è ammettere che il nostro paese è abitato da milioni di individui ai quali non frega una beata ...... se Berlusconi è quello che è. Idem vale per la volgarità e il razzismo della lega e potrei continuare.

A te la scelta.
Puoi fare politica (reale e non illusoria) in questo paese oppure seduto sotto un albero, in mezzo a un prato verde, con quattro pecorelle che brucano ed un fedele cagnone dal pelo bianco che non ti tradirà mai.
La scelta mia?
Non vado a fare accordi con un delinquente anche se ha un seguito di "merli".
Ho la maggioranza e questo mi basta per trovare eventualmente accordi con altri.
I delinquenti in galera e se questo ha un suo seguito, cazzi loro.
Un po' di dignita' e di etica, perdio!
Inutile insistere per giustificare questa scelta scellerata.
Io, sto' con gli onesti e con loro posso confrontarmi ma non con i delinquesti. Questi stanno da un'altra parte indipendentemente da quanti siano :mrgreen:
Se non si riesce a capire questo sarete i primi a far affondare questo PD o farlo assomigliare il piu' possibile a FI.
Il PD dovrebbe farsi carico di reinserire un'etica e una morale ad un popolo che per decenni e' stato abbandonato a se stesso e lasciato crescere nel berlusconismo.
Berlusconi e la sua truppa sono una cosa e la sinistra(ops ho cannato?)dovrebbe essere tutt'altra cosa.
Siamo d'accordo su questo o esistono delle analogie all'interno dei rispettivi programmi ?
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2014, 23:32

E io ti dico che ho studiato Economia e Commercio e che all'esame di Diritto Pubblico se rispondevi che un condannato che non ha ancora scontato la pena può candidarsi a qualcosa eri bocciato.
Stefano62

Sbagliato ancora.
Non si parlava di eleggibilità ma di possibilità di "avere di fatto in mano le sorti di una formazione politica".
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Re: Civati verso la sfiducia

Messaggioda pianogrande il 25/02/2014, 23:47

"Il PD dovrebbe farsi carico di reinserire un'etica e una morale ad un popolo che per decenni e' stato abbandonato a se stesso e lasciato crescere nel berlusconismo."
Gi.Bo.
Perfettamente d'accordo.
Vale per ognuno di noi e continuo a dire noi perché, tutto sommato, vedo spiragli di sentire comune a prescindere dalle reazioni un po' sopra le righe.
L'importante è partire dal principio che quelle persone non sono tutte cresciute nel berlusconismo perché ingenue o impreparate o non protette.
Troppo semplice e perfino buonista questa visione.
Il popolo italiano è composto da una larga fetta di furboni arroganti e prepotenti e l'approccio a costoro non può essere lo stesso del vecchietto ipnotizzato da retequattro.
Questo tipo di persone c'è sicuramente anche a sinistra il che complica non poco.
Consapevoli di questo, il lavoro non è solo di carattere culturale ma è una vera e propria lotta che richiede coraggio e determinazione.
Lotta che può portare anche a pesanti esclusioni sociali se non peggio.
chiamiamo le cose col loro nome.
In prima linea a contrastare una azione del genere ci sarebbe tutto il movimento dei corrotti, dei mafiosi, degli evasori fiscali e ripeto fino alla noia sono milioni e votano e sostengono i loro politici e non vanno tanto per il sottile.
Questo è il quadro e sicuramente un partito politico va misurato anche da come si comporta contro questo tipo di popolazione. Nei confronti di milioni di persone quindi e non solo del pregiudicato che hanno mandato al potere. Questa sarebbe l'azione che al pregiudicato toglierebbe forza.
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