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gabriele ha scritto:Ciao Francesco.
Io penso che in una pianta sana le mele marce vengano buttate giù dall'albero ancora prima di far danni.
pinopic1 ha scritto:Ma cos'è non guardi più la TV? Che i grandi fondi si stanno liberando di titoli che avevano in portafoglio e quindi ne determinano il calo delle quotazioni lo ha detto Colaninno. Non avevo bisogno che lo dicesse Colaninno, ma se lo dico io poi tu mi spieghi che ho detto una castroneria.
pinopic1 ha scritto:Un esempio da profano. In questi 15-20 anni si è ridotta notevolmente la disponibilità di case popolari; è cresciuto invece l'indebitamento per l'acquisto della casa. Anche i precari accendono mutui; i lavoratori a 1000 euro al mese che si impiccano a un mutuo per il resto della loro vita. E' un fatto casuale o è la scelta obbligata della politica, dei governi, di sostenere ede estendere il mercato dei mutui?
pinopic1 ha scritto:Un altro.
L'altra sera a Porta a Porta è stato proiettato un video di Veltroni. Deve aver parlato di redistribuzione della ricchezza (non ne sono sicuro perché mi sono allontanato qualche minuto). Ricordo però che dopo, quando sono tornato, tutti i presenti (Colaninno, De Benedetti, Baldassarri, il sorridente rappresentante dell'ABI, Giannino il ribassista) sono stati concordi nel sostenere che la redistribuzione del reddito non fa partire l'economia. E dicevano che lo ha detto anche un economista famoso del quale non ricordo il nome. Veltroni (se era stato lui a introdurre il tema) appariva ai miei occhi come un ideologico sinistro veterocomunista. Ma forse ha ragione (se lo ha detto), e comunque genererebbe più giustizia sociale (affermazione ideologica).
pierodm ha scritto:Il mercato libero, di per sé, non è "sano" e nemmeno malato, ma è semplicemente darwiniano, come lo "stato naturale" degli ecosistemi: solo che i topi o i predatori che non ce la fanno a sopravvivere non fanno parte di alcun "popolo sovrano" che vive, lavora, vota ed eventualmente s'incazza, e che sia pure limitatamente impara dall'esperienza e dalle disgrazie di chi soccombe.
pierodm ha scritto:Quanto all'economia che serve a produrre ricchezza.
L'economia - più propriamente le attività produttive, finanziarie e commerciali - non producono solo ricchezza, ma producono sia ricchezza sia povertà, e producono sia progresso sia consumo di risorse, e sia entusiasmo sia depressione, sia fatica sia soddisfazione. Sia libertà, sia oppresione e sfruttamento. Dipende da che parte la guardi, e che cosa cerchi di vedere.
Se non si ha una piena e costante coscienza di questa fatale ambiguità - che vale in qualunque sistema e qualunque regime politico - non si capisce che cosa significa "essere di sinistra", e non si capisce nemmeno perché è esistita e dovrebbe esistere la sinistra.
pinopic1 ha scritto:Sempre in queste sconclusionate serate televisive si dice che sia aumentato notevolmente il divario tra ricchi e non ricchi. Che la ricchezza è stata prodotta, i profitti ci sono stati, specialmente le banche ne hanno usufruito. Ma la ricchezza non è stata redistribuita.
Guardandomi intorno, per quello che posso vedere, sono propenso a crederci.
Sui profitti delle banche non credo si possano avere dubbi.
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