Esatto: il parlamento ha il compito di pronunciarsi e ha abdicato al proprio ruolo. Colpevolmente. Per questo oggi Grillo ha il 25% (e intanto Natolitano decide che Violante è un saggio... mah!).
La sinistra italiana non coincide con i partiti che la rappresentano né con la "presa" del governo. Negli anni sessanta e settanta ci sono state riforme profonde e "di sinistra" senza che il PCI governasse. Non è neppure corretto dire che in quegli anni fosse minoritaria, dato che numericamente mi pare che i partiti di sinistra superassero la DC (e pure una parte di essa si considerava di sinistra), ma dato che governare con i comunisti "non si poteva", il PSI era al governo e il PCI all'opposizione. Ciò non ha impedito di riformare la società, dato che non si vive solo di elezioni ma anche di cultura, società, spinte dal basso. Anche di referendum (radicali) su temi molto importanti.
E quelle riforme hanno prodotto uno dei paesi al mondo in cui la qualità della vita e il benessere erano tra i più elevati. I figli degli operai andavano all'università. Poi si è ceduto alle sirene della destra, travestita ora da "centristi", ora da "popolari", liberisti o liberali di turno, addirittura qualche volta da riformisti alla Craxi (= raddoppio del debito pubblico) che poi sfruttava le reti Finivest per fare il discorso su tre canali nazionali contemporaneamente... e oggi imprenditori e disoccupati si impiccano.
Ma i Soloni ancora oggi fanno la lezioncina alla "sinistra radicale" causa di tutti i mali (come se esistesse ancora, questa fantomatica sinistra radicale...)
Poi difendono le caste... anche quelle innominabili.
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