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Debito pubblico...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Debito pubblico...

Messaggioda franz il 12/08/2012, 10:56

ranvit ha scritto:D'accordo in linea di principio, ma.....quali spese tagliare??? E come far crescita senza soldi?

Su quali spese tagliare c'è la spending review, che è una cosa che deve continuare nel tempo.
Sappiamo che c'è da tagliare. Basta fare un benchamrk con altri paesi piu' efficenti (best practice) e si vede cosa fare.
Il concetto di "crescita senza soldi" mi pare sia riferibile al pubblico, che è senza soldi. Ma davvero credi che la crescita in un paese avvenga perché il settore pubblico decide di spendere soldi (aumentando la spesa). Ma allora cosa discutiamo qui a fare di calo della spesa e riduzione delle imposte? È chiaro che se lo stato dimagrisce del 6% in 5 anni e diminuisce le imposte del 5% nello stesso periodo (ed intanto incassa anche vendendo parte del patrimonio) i privati avranno piu' soldi da spendere, investire. Da li' deve venire la crescita, dai privati, non dallo stato. Lo stato deve solo togliere gli ostacoli (la burocrazie e le tasse troppo alte).
ranvit ha scritto:Risibile sta minchia! Certo che non portano via i pali della corrente! Ma, potenzialmente, esiste la possibilità che per crearci problemi si potrebbe ridurne l'operatività; direttamente o anche semplicemente non aggiornando gli impianti!

Cioè' spendono centinaia di miliardi (le cifre di questi giorni spaziano da 100 a 400) per demolirci? Ma possono farlo gratis in mille altri modi (anzi lo stiamo già facendo da soli, leggendo i programmi PDL e PD).
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Re: Debito pubblico...

Messaggioda flaviomob il 12/08/2012, 11:16

franz, non hai capito ma non fa nulla. Si parlava di deficit della bilancia commerciale.


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Re: Debito pubblico...

Messaggioda ranvit il 12/08/2012, 11:33

Si, credo che non abbia capito :D
Le mie domande (retoriche) erano rivolte ai due articolisti.

Sulle (reiteratissime...ma per anni ci aveva abbuffato sul fatto che portando le pensioni a 67 anni si sarebbero liberati 50 miliardi all'anno risolvendo quasi tutti i ns problemi :D ) proposte di franz, osservo che anche per abbassare le tasse....ci vogliono soldi. Ma se si aspettano i risultati dei tagli alla spesa ci vogliono anni e nel frattempo saremo già morti... :D

Ecco perchè in contemporanea ci vogliono soldi da investire, cominciando dal pagare alle imprese i 100 miliardi che devono avere come fornitori di merci e/o opere dalle amministrazioni pubbliche....insomma siamo punto e accapo: non abbiamo soldi perchè dobbiamo pagare gli alti interessi causati dall'attacco all'Italia per demolire l'euro (avercela con la moglie perchè suocera intenda) e non possiamo battere moneta perchè le stupidissime regole europee lo vietano! :twisted:
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Re: Debito pubblico...

Messaggioda franz il 12/08/2012, 12:27

flaviomob ha scritto:franz, non hai capito ma non fa nulla. Si parlava di deficit della bilancia commerciale.

Veramente il thread parla del debito pubblico. Tu non so. Ceedo che non abbia capitro tu. Ma non è grave.
Poi c'è anche il problema della bilancia commerciale ma ...
Nella bilancia commerciale non c'è nulla da tagliare dal punto di vista di un pianificatore (pseudo)intelligente.
Ci sono solo milioni di consumatori che comprano e vendono. Solo uno stato protezionista puo' intervenire in quel settore.
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Re: RIDUZIONE DEL DEBITO E CRESCITA

Messaggioda trilogy il 12/08/2012, 13:36

franz ha scritto:I compromessi che non servono

di ALBERTO ALESINA e FRANCESCO GIAVAZZI

Vendere vuol dire, ad esempio, collocare in Borsa tutta Terna (l'azienda che possiede la rete di trasmissione elettrica), tutta Snam Rete Gas, le Poste. L'argomento che sono aziende strategiche è risibile: davvero temiamo che qualcuno smonti i pali dell'alta tensione, i tubi del gas o gli sportelli postali, e li porti in Cina?...


Pura demagogia o peggio malafede. Sono decenni che in un modo o nell'altro veniamo costretti a vendere, chiudere,ridimensionare le nostre grandi aziende in settori strategici. Per fare un esempio, ai ragionieri, abbiamo venduto praticamente tutte le catene di supermercati. Che c'era di male? Oggi queste catene in mano ai francesi e ai tedeschi sono piene di loro prodotti, vini, formaggi, birre ecc. Hanno rafforzato l'intera catena produttiva e commerciale del paese. Gioco di squadra paese.

Vendiamo Terna? Perchè non diciamo al Baden wuttemberg di venderci EnBW? Perchè quelli schierano i carri armati. Ogni paese difende le sue grandi aziende, in particolare quelle ad alta tecnologia con le unghie e con i denti, perchè sono un asset fondamentale per ogni paese, in termini di conoscenze, comptenze scientifiche e manageriali. Solo in Italia questo non avviene. La trasmissione di elettricità non sono pali della luce, sono tecnologie e competenze avanzate. Cavi sottomarini, programmi sofisticati che gestiscono i carichi di energia. Con lo sviluppo delle rinnovabili sono tecnologie del futuro. Gli investimenti nella rete sono uno dei fattori determinanti per lo sviluppo di un paese. La produzione dei cavi ad alta tecnologia è uno dei settori in cui siamo all'avanguardia mondiale, cedere Terna significa anche indebolire questo settore favorendo il gioco di squadra degli altri paesi. Altro che pali della luce.

Vogliamo prendere un'altra azienda nel mirino, come Finmeccanica? E' uno dei principali investitori in ricerca e sviluppo del paese, lo stesso dicasi di ST microeletronics. E' sufficiente trasferire all'estero la ricerca e sviluppo o i brevetti per impoverire l'intero paese. Altra azienda cedibile? Ansaldo energia. I vari ragionieri della partita doppia non sanno o fingono di non sapere che dentro quell'azienda ci sono anche le tecnologie sui magneti superconduttori. Non vi dicono nulla? Sono aggeggi da fantascienza indispensabili per un eventuale sviluppo dei reattori a fusione nucleare
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Re: RIDUZIONE DEL DEBITO E CRESCITA

Messaggioda franz il 12/08/2012, 14:23

trilogy ha scritto:Sono decenni che in un modo o nell'altro veniamo costretti a vendere, chiudere,ridimensionare le nostre grandi aziende in settori strategici.

Cerchiamo di capire, Trilogy. Se noi siamo costretti a vendere chiudere,ridimensionare mentre i tedeschi no (non servono i carri armati, prova comprare VW e vediamo il prezzo di mercato) un motivo ci sarà.
Estremizzando possiamo paragonare il fatto che qualcuno secoli fa ha comprato oro in cambio di perline, andando in sud america. Non discuto il prezzo ma il fatto che i maya o atzechi o incas non sono venuti, via nave, a comprare l'Europa, spaventandoci con cavalli e archibugi. Un motivo logico razionale esiste. Se non vi sovviene, c'è un bel libro di Diamond (armi, acciaio, malattie) che rinfresca la memoria. Se noi dobbiamo vendere e svendere mentre i tedeschi (e gli altri AAA) no è contemporaneamente merito loro e demerito nostro.
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Re: RIDUZIONE DEL DEBITO E CRESCITA

Messaggioda trilogy il 12/08/2012, 15:54

franz ha scritto:Cerchiamo di capire, Trilogy. Se noi siamo costretti a vendere chiudere,ridimensionare mentre i tedeschi no (non servono i carri armati, prova comprare VW e vediamo il prezzo di mercato) un motivo ci sarà.
Estremizzando possiamo paragonare il fatto che qualcuno secoli fa ha comprato oro in cambio di perline, andando in sud america. Non discuto il prezzo ma il fatto che i maya o atzechi o incas non sono venuti, via nave, a comprare l'Europa, spaventandoci con cavalli e archibugi. Un motivo logico razionale esiste. Se non vi sovviene, c'è un bel libro di Diamond (armi, acciaio, malattie) che rinfresca la memoria. Se noi dobbiamo vendere e svendere mentre i tedeschi (e gli altri AAA) no è contemporaneamente merito loro e demerito nostro.


non serve tirare in ballo VW basta pensare alla Fiat quando ha provato a comprare opel in Germania. Gli hanno sbarrato la strada, e non era neanche un'azienda strategica, ma creava problemi all'industria tedesca nella gamma alta. E' così in tutto il mondo.
Il libro di Diamond l'ho letto tempo fa, molto bello. Ma lo scontro che c'è attorno alle grandi aziende non basta leggere libri di storia economica, bisogna leggere in parallelo quelli di geopolitica o di spionaggio. In Italia bisogna rileggere le storie di Mattei e dell'eni, di Gardini con la soja e l'etanolo ecc. Interessante ad esempio è "spie" scritto da Tavaroli, quello dello scandalo Telecom, descrive bene il contesto in cui si muovono queste imprese.
Se poi noi dobbiamo svendere e loro no è merito loro che tutelano e sostengono le grandi imprese nazionali e demerito nostro che le demoliamo in tutti i modi.
Comunque sulle vicende, e le campagne stampa, che riguardano questi colossi, bisogna sempre tenere conto che attorno vi ruotano interessi enormi e distinguere i buoni dai cattivi può essere molto più difficile di quello che sembra.
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Re: RIDUZIONE DEL DEBITO E CRESCITA

Messaggioda franz il 13/08/2012, 12:09

trilogy ha scritto:non serve tirare in ballo VW basta pensare alla Fiat quando ha provato a comprare opel in Germania. Gli hanno sbarrato la strada, ...

Che strano che invece quei brutti e sporchi capitalisti americani hanno "concesso" (?) a FIAT di comprare la Chrysler.
Anzi, altro che concesso, hanno fatto ponti d'oro.
Non c'è che dire, forse ha ragione Berlusconi (e Ranvit): è tutta colpa della "Kulona". :lol:
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Re: Debito pubblico...

Messaggioda ranvit il 13/08/2012, 12:12

Non ce l'ho con la Kulona ma con la Germania...e, della serie anche le pulci hanno la tosse, con Finlandia, Olanda e Austria 8-)
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Re: Debito pubblico...

Messaggioda flaviomob il 13/08/2012, 14:57

Franz, se non segui il filo logico degli interventi è inutile ribattere, piantiamola qua.
Avevo ipotizzato che in presenza di un passivo prolungato della bilancia commerciale italiana nei confronti della Germania e altri paesi "forti" dell'area Euro, dato che non è possibile svalutare la moneta solo in Italia, si utilizzasse quello che poi Trilogy ha specificato essere un tipo di intervento già teorizzato da alcuni economisti per evitare una crisi di liquidità. Qual è la relazione col debito pubblico? Attenzione che i mercati non ci danno fiducia - sui titoli di stato - non solo per la quantità del debito pubblico ma principalmente per una mancata crescita del pil che rende insostenibili gli interessi sul debito in prospettiva e che aumenta il rapporto debito/pil.
La politica della BCE è fallita, come giustamente scrivi, perché le banche non prestano denaro alle imprese e ai lavoratori ma solo allo stato, acquistando BTP et similia.
O lasciamo morire il paese reale oppure dobbiamo porci il problema di trovare risorse che possano rilanciare l'economia rimettendo in circolazione denaro (da prestare a lavoratori ed imprese) senza ingenerare nuovo debito - deficit in un paese che non ha più la sovranità monetaria che gli permetterebbe di agire sul cambio (in funzione, appunto, della bilancia commerciale).


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