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A proposito di Alta Velocità...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda lucameni il 29/06/2011, 22:05

meno male che in Italia a volte si riesce a dire NO.
Avrei paura di un paese come quello italiano, con questa classe politica, dove i cittadini ammaestrati dicessero sempre SI.
Prima mi si diceva che chi vive vicino ad una grande opera ne può sapere più di cosiddetto esperto. A meno che ovviamente non sia un imbecille.
Ne prendo atto.
Quindi siccome proprio nell'ambito Tav c'è un progetto in quel di Firenze per fare un sottoattraversamento vorrei capire la logica, anche in questo caso, di dover dire SI.
A me sfugge.
Eppure sono anni che dalle nostre parti qualche volenteroso, tra il silenzio dei media e della politica, se ne interessa e porta avanti il proprio NO. Motivato.
Quindi: o è come diciamo noi novelli no-global che ogni progetto può essere discusso nei suoi costi-benefici, tanto da poter - addirittura - essere considerato una bufala degna di un sonoro NO, oppure perchè l'Italia è un paese di conservatori e paurosi - a prescindere - ogni cosiddetta grande opera, da chiunque provenga ed a qualsiasi prezzo, è bene sia fatta. Senza se e senza ma.
Io - ammetto - sono dell'avviso che i cittadini, si spera sufficientemente informati anche e sopratutto da istituzioni che non mi pare si mostrino in merito sempre molto sollecite, possano e debbano in certi casi anche dire dei NO.

Peraltro mi pare che non si sia sempre detto NO.
Molti Si sono stati detti e se ne vedono i risultati. Ad esempio in Mugello.
Ne valeva la pena?
Forse si forse no.
Si potrà disquisire sulla cosa.
Di certo, a fronte di qualche effetto collaterale non piacevolissimo e per il quale è legittimo discutere (come ha fatto la Corte dei Conti), in quel caso il SI è stato dato e ha provocato i suoi effetti.
Effetti che forse con altro progetto e in altro paese più responsabile non ci sarebbero stati.
Quindi - credo - che parlare di SI e di NO è molto relativo se non si entra nel merito del COME e del QUANTO.
Ed essere in Italia non è proprio un dettaglio.
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda Stefano'62 il 30/06/2011, 0:53

Quello che stanno facendo in Val di Susa è vergognoso.
Il punto non è la TAV,ma i sistemi utilizzati per imporre qualcosa (che oggi è la TAV,domani è qualcosa di peggio).
Se ci sono buone ragioni per fare "una cosa in un certo momento e in un certo modo",le si espongono.
Uno Stato che invece che convincere manganella bravi padri di famiglia,pensionati e studenti,è uno Stato che non ha argomenti validi per convincerli in un modo differente,con la ragione.
E' uno Stato che dunque non ha ragioni.
E' uno Stato che ha torto,per definizione.

Ha ragione Luca.
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda lucameni il 30/06/2011, 1:42

Si per carità nel caso della Val Susa i media hanno facilmente archiviato la cosa come un presidio di pochi estremisti e nulla più.
Oppure hanno dato dei cavernicoli. Oppure li hanno liquidati come minoranze affette da sindrome Ninby in mano all'estrema sinistra.
La realtà, come spesso accade, è un po' più complessa. Ma capisco anche che ai più della cosa importi poco: ormai si è formata un'idea in qualche modo rassicurante e manichea, che viene incontro anche alle proprie certezze ideologiche e quindi da una lato il progresso e dall'altro il passato incarnato dall'estremismo sinistroide.
Prendiamone atto, magari lamentandoci in primis con la cattiva informazione che foraggia queste facili semplificazioni.
Detto questo il mio discorso ovviamente non si limitava alla Val di Susa, luogo in cui sicuramente si sono concentrati personaggi di ogni risma. Un po' inevitabile finisse così, peraltro foraggiando forme di speculare propaganda pro-tav (non credo mi dimenticherò facilmente di quel "Cavernicoli" nella prima pagina di Libero).
Ci sono realtà in cui forse certe forzature e disinteresse per il cittadino, tirato in ballo a sproposito come destinatario di un progresso solo sulla carta ma in realtà merce di scambio per speculazioni parecchio discutibili, appaiono ancora più evidenti.
Il ragionare sui costi benefici, sui costi in quanto tali ed anche chiedere chiarezza a fronte di un sistema Moretti molto simile a quello Bertolaso, è qualcosa che trascende il caso specifico della Val di Susa, ma dovrebbe essere una priorità per tutti coloro che hanno a cuore i conti dello Stato e magari ancora un barlume di rispetto per i nostri concittadini (e il nostro ambiente).
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda franz il 30/06/2011, 9:17

lucameni ha scritto:Quindi siccome proprio nell'ambito Tav c'è un progetto in quel di Firenze per fare un sottoattraversamento vorrei capire la logica, anche in questo caso, di dover dire SI.
A me sfugge.

A me pare che sul problema di Firenze i contrari abbiano ragione ma questo implica pero' anche un determinato modo di procedere nel dire NO. Per esempio occupare con la forza il cantiere sarebbe un'operazione, un tipo di NO, foriero di interventi polizieschi, a fior di stato di diritto. Il problema è quindi duplice. Da un lato uno stato prepotente che decide ed agisce senza chiedere e senza ascoltare la popolazione, dall'altro frange di estremisti ed anche di violenti (i professionisti del NO ad oltranza, il popolo dei NO) che prendono il cappello di certi movimenti spontanei e fanno quel casino che consente loro la visibilità mediatica. In mezzo, la popolazione tra due fuochi, particolarmente impreparata ad afforntare ogni tema sul piano tecnico e complesso del mondo di oggi (visto che la metà ha alle spalle solo la terza media, decisamente troppo poco). Allora chi è contrario deve operare per prima cosa nella legalità, con iniziative politiche (raccolta di firme, siti internet, conferenze, comitati) e provare ad incrinare il muro di gomma dello stato, coinvolgendo sindaci, altri politici, facendo uno sciopero fiscale, per esempio. Cose come la val di susa sono assolutamente da evitare.

A stefano faccio notare che è evidente che se alla prepotanze dello stato si risponde con la violenza (l'ocupazione del cantiere) è evidenete che lo Stato ha tutto il diritto di usare la forza per liberare il cantiere. Qui pero' dovremmo anche vedere chi decide e cosa. Perché non è possibile che 2000 persone (e nemmeno 20'000) possono bloccare un'opera che attravarsa l'europa e riguarda quindi milioni di persone. Si puo' discutere localmente di varianti nel tracciato, non del tracciato stesso e cercare di impedire i lavoro occupando il cantiere è un atto di forza inaccettabile.

Franz
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda flaviomob il 30/06/2011, 12:48

Perché non possono?
Perché un evasore siciliano a basso reddito può violare la legge (tu stesso, Franz, lo hai sostenuto) e risarcirsi da solo dell'assenza o dell'inadeguatezza dello stato sociale e chi protesta contro la TAV, con fondate motivazioni, non può occupare binari, strade e quant'altro?

---
La Val di Susa salvata dalle nonne


- di Marco Pagani -


Riporto una testimonianza piuttosto forte di un sindaco della Val di Susa a proposito del grande ruolo degli anziani nella protesta NO TAV (qui l’articolo originale di Pietro De Angelis)

“Quando le forze dell’ordine sono arrivate su, secondo me la partita era finita, nel senso che noi ci stavamo ritirando. Ma hanno pensato bene di riempire il piazzale della Maddalena di lacrimogeni. E queste signore [partecipanti dei comitati No Tav, ndr] hanno cominciato a sentirsi male. Sono persone di sessanta, settanta anni che di solito gestivano la cucina, che è il cuore pulsante del presidio, e loro sono anche il cuore pulsante del movimento. Perché sono le nonne, che si portano poi dietro le figlie, e i nipoti. Sono quelle che hanno la memoria storica di questa valle e sono state loro forse le prime a insegnarci a difenderla, questa valle, proprio perché la ricordano e la vogliono ricordare così com’era.

E pertanto vedere queste signore, che cadevano a terra, con gli occhi gonfi, con i conati di vomito, che stavano soffocando, è stata una scena tremenda, che probabilmente non verrà presa in considerazione dalla controparte, che ci dirà che il blitz è andato benissimo e non ci sono stati feriti. Quando abbiamo pensato di andare nei boschi, non è che è finita lì.

Immagine

Ci hanno inseguito nei boschi. Hanno tirato i lacrimogeni nei boschi, durante una marcia di due ore che abbiamo dovuto fare…per un sentiero impervio, con quattrocento persone in fila indiana, che hanno dovuto scalare la montagna. E con appunto queste signore, che quando sono arrivate su, dopo due ore e mezza di marcia, erano sdraiate per terra e noi mettevamo loro l’acqua sulla bocca e in fronte per farle riprendere. Questo è stato quello che è successo.”

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2011/0 ... nonne.html



Immagine


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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda franz il 30/06/2011, 16:31

flaviomob ha scritto:Perché non possono?
Perché un evasore siciliano a basso reddito può violare la legge (tu stesso, Franz, lo hai sostenuto) e risarcirsi da solo dell'assenza o dell'inadeguatezza dello stato sociale e chi protesta contro la TAV, con fondate motivazioni, non può occupare binari, strade e quant'altro?

Io non mischierei le due cose.
Il valore della disubbidienza civile e fiscale, o della obiezione di coscienza, puo' arrivare a "non fare" una determinata cosa (solitamente ci si astiene da un'azione violenta o da un'azione che si percepisce come ingiusta) ma non arriva ad esercitare la violenza dell'occupazione di una proprietà altro o la resistenza attiva contro le forze dell'ordine (ben diversa dalla ben nota resistenza passiva). Come dire, in nome di un dissenso sul tema dell'aborto, posso decidere come medico di non fare aborti ma non è ammissibile che mi metta ad ammazzare chi li fa o di occupare le cliniche. E qui il nostro modo di pensarla dovrebbe essere uno solo, indipendnete della simpatia o avversione che proviamo per chi occupa. In ogni caso chi viola la legge, che passi col rosso, che sia un evasore, che occupi un cantiere o una clinica che fa aborti, è responsabile di quello che fa e ne paga pienamente le conseguenza. Si puo' provare simpatia o empatia, giustificare, ma la reazione dello stato è perfettamente giusificabile, senza se e senza ma.

Franz
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda Robyn il 03/07/2011, 22:27

Mi sembra più che positivo che i partiti non entrino strumentalmente a gamba tesa sulla questione della tav,anche se servirebbe l'alta capacità.La demogagia è un fatto del tutto innaturale per i partiti di sinistra e mi sembra illogico che pezzi di essa tentino questo approccio.Mi sembra di ricordare uno scambio di battute tra Ferrero e Fassino in cui Ferrero diceva che serviva Patos.Fassino rispondeva urtato .Brevemente bisogna ricordare che cos'è il populismo o la demagogia"Forma corrotta di democrazia in cui al bene comune si antepongono le aspirazioni irragionevoli delle masse-Arte di accattivarsi il favore delle masse per dominarle".Populismo o demagogia sono la negazione della ragione e della verità.Con il populismo si fanno promesse che poi non si possono mantenere.Di conseguenza diventa difficile governare un paese ciao robyn
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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda flaviomob il 04/07/2011, 23:20

Dalla Val Di Susa la testimonianza di un nostro lettore: "Hanno fatto il tiro al piccione e la gente ha reagito, altro che black bloc..."

LUNEDÌ 04 LUGLIO 2011 00:52

Ecco il contributo che ci è arrivato da poco da un nostro lettore che era in Val di Susa ed ha voluto condividere con Senza Soste il racconto di una giornata lunga e difficile di lotta con una cronaca che è di gran lunga differente da quella di Repubblica o dei vari Tg.

Video: Ecco il tiro al piccione dal cavalcavia sopra la baita

Sono tornato da poche ore a casa e quando ho aperto internet per vedere la cronaca della giornata di oggi a cui ho partecipato, non volevo credere ai miei occhi. Una cronaca del tutto distorta degli eventi, la parola black bloc che riemerge da Genova 10 anni dopo per descrivere una situazione e una lotta che non c'entrano niente l'una con l'altra. Ma d'altra parte c'è poco da sorprendersi, quando c'è da difendere qualche appalto e qualche lobby, Repubblica e il Pd sono i primi alfieri della conservazione e del potere. Addirittura ho visto che è stato messo un audio su due persone che parlano in inglese. Oggi ho visto migliaia di persone in corteo e forse ci sarà stato uno straniero ogni 1000 persone a dire tanto. Nesssun balck bloc di genovese memoria, nessuna persona fuori dal contesto.

Sono partito in macchina nella notte di sabato con alcuni amici, ritenendo la lotta No Tav come una continuazione di quella che è la quotidiana difesa dei beni comuni e di un modello di sviluppo diverso e alternativo. Sono arrivato a Venaus alle 7 di mattina dove c'erano centinaia di tende accampate allo storico presidio valsusino. C'era gente, molti giovani, da svariate città italiane e qualche valsusino che distribuiva mappe e dava informazioni circa i vari cortei che sarebbero partiti da diversi punti per accerchiare il cantiere. Uno da sud dalla zone di Chiomonte, uno da est da quella di Giaglione e uno da ovest dalla zona di Ramats.

Alle 9 e 30 abbiamo raggiunto il campo sportivo di Giaglione dove c'era la solita grande atmosfera popolare dei cortei No Tav: gazebo con materiali informativi e gadgets, famiglie, cani, anziani, giovani tutti uniti contro questo grande spreco dal disastroso impatto ambientale. Verso le 10 e 15 parte il corteo verso il cantiere della Maddalena che vede per la prima parte una mezzoretta di strada sterrata percorsa da quasi 5000 persone. Quel sentiero però non può condurci al cantiere perchè ad un certo punto iniziano gli sbarramenti e sarebbe impossibile andare avanti. Ma i valsusini conoscono bene le montagne e sapevano già che ci sarebbe stato da deviare verso un sentiero nel bosco che attraversa il torrente. Molte famiglie con bambini e molti anziani si fermano al bivio sapendo che a quel punto c'è da fare almeno un'altra ora su un sentiero scosceso e motlo duro in mezzo al bosco. Ma prima di abbandonare la compagnia salutano tutti coloro che continuano il percorso e li ringraziano. Dal sentiero di Giaglione si vede già il ponte dell'autostrada dove una macchia blu continua sullo sfondo significa la presenza di decine e decine di camionette della polizia.

Il percorso per gente di mare come me è abbastanza duro con continui saliscendi e sentieri stretti e scoscesi. Ci vorrebbe l'abbigliamento da montagna ma io al massimo in casa avevo le infradito e qualche scarpa da ginnastica. Dopo un paio di pause con annesso riposo e panino, arriviamo alla baita dopo il torrente verso le 12. E' quello il punto di arrivo e da quel momento serve iniziare l'accerchiamento alle recinzioni del cantiere. Dopo la baita c'è un bivio: verso l'alto si arriva quasi al ponte autostradale dove inizia il cantiere. Verso il basso si va alle recinzioni dei campi circostanti il cantiere. Il popolo No Tav ascolta in silenzio le indicazioni mandate col megafono. Verso il basso vanno coloro che cercheranno di avvicinarsi a questi terreni, verso l'alto chi vorrà cercare di abbattere la barricata ma l'azione verso l'alto è considerata la più pericolosa perchè lì verosimilmente arriveranno decine di lacrimogeni.. Verso il basso si iniziano a muovere i valligiani più anziani, verso l'alto i più giovani ma anche molti altri valligiani over40 ben muniti di occhialini e mascherine per alleviare l'effetto dei gas. Alcune signore sui 45 anni distribuiscono a chi va verso l'alto le pasticche di Malox che se sciolte nell'acqua e versate sugli occhi fanno diminuire il bruciore.

Non appena i due cortei si muovono inizia un lancio impressionante di lacrimogeni (video). Tutta la vallata sotto l'autostrada è una nube continua di lacrimogeni. Anche perchè la polizia è posizionata almeno 20 metri sopra (video) i manifestanti ed è gioco facile seguire ogni movimento e sparare (video). Ma non finisce qui. Il vantaggio di altezza viene trasformato in un tiro al piccione. La polizia dal ponte autostradale mira ad altezza d'uomo (audio)(video) le centinaia di persone che avanzano a piedi. Il primo a farne le spese è un cinquantenne valsusino che cammina qualche metro avanti a me. Colpito pieno alla coscia da un lacrimogeno dovrà essere portato via con l'elisoccorso perche la profonda ferita rischiava di aver preso l'arteria femorale. Dopo di lui saranno molti a cadere sotto i colpi dei cecchini. Ma dopo il suo ferimento si capisce che l'accerchiamento del cantiere non sarà come nel 2005. Questa volta la polizia è pronta a tutto e i manifestanti allora rispondono con gli unici mezzi a disposizione: i sassi. Alcuni giovani per avvininarsi alle recinzioni si inventano una specie di testuggine romana fatta con dei pannelli di legno che coprono l'avanzamento fino alle reti. Con questa tecnica i lacrimogeni rimbalzano sugli "scudi" mentre un paio di manifestanti raccolgono i lacrimogeni e li spengono in una cariola piena d'acqua. Grazie a questa tecnica questi ragazzi sono riusciti a fare un buco nella rete, che non è servito a niente concretamente ma che ha avuto un grosso significato simbolico, salutato da urla e applausi di coloro che erano scesi in basso e da coloro che stavano alla baita.

Leggo ora sui siti web nazionali il consueto e consolidato schema dei buoni e dei cattivi. Niente di più falso. Ogni volta che dall'alto scendeva qualche giovane ferito portato a braccia, le ali di folla si aprivano verso l'infermeria e la gente che era rimasta alla baita applaudiva lo sfortunato giovane. La "battaglia" è andata avanti per alcune ore fino a quando stremati dai lacrimogeni e dalla stanchezza abbiamo iniziato a risalire i sentieri verso Giaglione. Il numero dei poliziotti feriti penso sia in maggior parte una statistica Inail e un pretesto per una ferie estiva che altro, erano talmente posizionati in alto e super attrezzati che penso che difficilmente potessero essere feriti. Sul percorso di ritorno invece si poteva riscontrare la presenza di feriti fra i manifestanti, in particolare alcuni colpiti dai lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo.

L'ultima foto di questa giornata valsusina è un ciclista sulla sessantina che, mentre stremati da un'altra ora almeno di sentieri di ritorno, ci ha guardato e ci ha chiesto da dove venivamo. Noi gli abbiamo risposto: "Da Livorno". Lui ci ha detto: "Grazie".

http://www.senzasoste.it/livorno/dalla- ... black-bloc

(sul sito link a vari video)


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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda flaviomob il 04/07/2011, 23:59

La TAV della mafia di Lunardi

4 luglio 2011 23:50
- di Rita Pani -

Comprendo che in tanti non comprendano perché, con tanta forza, si possa voler dire no alla TAV. Lo comprendo perché a vederli quei treni che vanno veloci ed entrano ed escono dalle gallerie, portandoci da Roma a Milano in tre ore, sembrerebbero anche belli, e utili. Lo comprendo perché la propaganda che parla forte e usa parole a modo fa credere che sia il futuro che si avvicina. Ancora, nelle stazioni, c’è chi davanti alla potente locomotrice tutta rossa di quei treni si fa prendere una fotografia, per ricordo di quella volta che è andato anche lui a 300 chilometri all’ora.
Magari al prossimo racconterò la storia di un ministro italiano, che per lavoro gestiva una società di escavatori e spostamento terra. Non era certo quel tipo di azienda che ti manda un signore ciccione con una ruspa arrugginita perché devi farti un pozzo nero! No, era uno specializzato a perforare le montagne. Era un ministro della Repubblica Italiana, che per spiegare il successo della sua azienda, e per spiegarci come avrebbe insegnato all’Italia a farsi grande con le grandi opere, ebbe a dire che con la mafia, si può anche convivere.
Magari la prossima volta che mi toccherà passare dentro una delle innumerevoli gallerie che separano Firenze da Bologna, racconterò al viso preoccupato o divertito del mio vicino di viaggio ignaro e reso dotto dalla propaganda, che il ministro Lunardi, con la sua società Rocksoil rischiò di essere inquisito per disastro ambientale, ma il padrino suo, quello che governava con tutta la schiera di criminali al suo seguito inserì un codicillo nel decreto legge che poi approvò: “Le terre e le rocce da scavo anche di galleria non costituiscono rifiuti anche se contaminate da sostanze inquinanti derivate dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione”.
Comprendo che sia facile, leggendo i giornali e guardando le “foto gallery” – ormai irrinunciabili dal momento che ci esentano anche dal perder tempo a leggere – credere che si debba dare solidarietà alle forze dell’ordine aggredite dai comunisti/anarco/qualcosa che il pdo (partito degli onesti) non esita a chiamare terroristi. Comprendo anche il Presidente della Repubblica, che deve auspicare la fermezza contro i violenti.
Quello che comprendo meno, è perché le forze politiche che in teoria dovrebbero tutelare la parte sana di quel che resta di questo paese martoriato dalla criminalità, non prenda posizione contro l’uso di armi chimiche proibite sparate contro le persone in Val di Susa; perché nessuno abbia denunciato i pestaggi e le torture inflitte ai fermati, perché non si parli della sessantenne morta schiacciata da un mezzo militare. Perché nessuna forza politica abbia denunciato lo scempio ambientale che la TAV infliggerà al territorio grazie a leggi ritoccate per far cessare le indagini sui disastri ambientali già attuati in Italia.
Oddio, non è proprio che non lo comprenda. Lo comprendo eccome. Perché con la mafia non ci si limita più a conviverci. Ormai, in Italia, è la mafia l’unica ad aver ancora diritti.
Rita Pani (APOLIDE)

http://r-esistenza-settimanale.blogspot ... nardi.html


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Re: A proposito di Alta Velocità...

Messaggioda ranvit il 05/07/2011, 9:23

La Tav si deve fare. Se ne è discusso per anni. Sono state accolte varie istanze dei no-Tav locali.

Facciamola finita!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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