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Di Pietro, ovvero l'infantile!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda ranvit il 19/06/2011, 11:58

Molto bene Graffieti, condivido tutto.

Manca solo una cosa...il Pd deve rinnovarsi negli uomini! Troppe "anime morte"!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda matthelm il 19/06/2011, 13:30

Giorgio Graffieti ha scritto:Sta finendo, finalmente, l'idea che il PD debba scegliere con chi stare in favore della più sensata logica che sono gli altri a dire se vogliono stare con il PD.


Osservazione molto interessante, che condivido, anche perché ricorda la linea Veltroni così sbeffeggiata ma che Bersani, con estrema pazienza, ha recuperato e sta un po' alla volta mettendo in pratica.
Vendola, per esempio, pensa di trattare e condizionare il Pd come se i pesi specifici dei due partiti fossero uguali.
Non deve essere così perché il Pd non è la Sel, o la idv, e questo ha un suo preciso significato in politica e come messaggio agli elettori a cui non va bene qualunque soluzione.
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Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda lucameni il 19/06/2011, 13:38

Il cambiamento (apparente) di Di Pietro nei confronti del terzo polo etc etc.
La persona è furba e credo stiano venendo più che mai al pettine i nodi del fatto che l'IDV è diviso da un'anima sicuramente centrista e destrorsa (penso al pur ottimo Li Gotti), seppur antiberlusconiana, e una di sinistra sinistra che negli ultimi anni, a fronte del fallimento clamoroso dei rifondaroli, ha cercato altri lidi.
Non so quanto potranno ancora convivere insieme, anche se alla fin fine su certi temi possono andare d'accordo.
Adesso se niente niente il PDL imploderà - ma tutto da verificare - per una destra non berlusconiana si possono aprire praterie infinite.
La mia vera preoccupazione semmai è il perpetuarsi del berlusconismo senza Berlusconi, il riciclaggio dei più furbi e il perpetuarsi di un malaffare e disinformazione spacciate, anche dai media cosiddetti riformisti, come iniziative di modernità.
E fermo restando che a sinistra c'è ancora una voglia infinita di farsi del male (anche) con argomentazioni che non stanno nè in cielo nè in terra, divisi tra berlusconiani travestiti da riformisti di sinistra e mummie sessantottine che evitano del tutto un esercizio di buon senso (eclatante nel tema del mercato del lavoro) che non corrisponde al tanto decantato "realismo" spesso accettazione passiva di una realtà da riformare e indecorosa.
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Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda gabriele il 20/06/2011, 7:58

Giorgio, mi parli di sondaggi. Allora vanno bene o no? (sto scherzando) 8-)

La tua analisi non la condivido e condivido molto poco anche la tua osservazione:

"Il dato elettorale delle altre elezioni è viziato dal sistema diverso e dal voto di coalizione per un candidato Presidente, Sindaco etc..."

L'influenza della scelta del Sindaco è minimale come lo è il diverso sistema di voto. Non dimentichiamoci che esiste la possibilità del voto disgiunto. Inoltre il parco elettorale era talmente grande da porre preminente il risultato delle amministrative come prevalente ad ogni sondaggio.

Quel 4% quindi non è farlocco.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda Robyn il 20/06/2011, 9:07

lucameni
Attualmente il cs è maggioranza nel paese,ma non ha ancora un programma ben definito.Bisogna affrontare i punti deboli innanzitutto che sono la politica estera e il mercato del lavoro.Infatti se non si affrontano questi nodi rischiamo di portarceli dietro.A quel punto l'elettorato di cs non accetterebbe litigi veti e via discorrendo.Gli italiani non ci mettono niente ad andare a destra.E più lento invece il passaggio da destra verso sinistra .Per quando riguarda la politica estera l'Italia deve partecipare alle iniziative di pace.Per quando riguarda iol mercato del lavoro ci possono essere delle resistenze sull'abolizione del reintegro ma sappiamo tutti che il reintegro scarica tutta la flessibilità sui giovani.Bisogna quindi passare da un mercato del lavoro che protege il posto fisso ad un mercato del lavoro che protegge il lavoratore.In merito al contratto unico ci vuole del tempo prima di ricondurre ad unitarietà il mondo del lavoro.Forse più che contrato unico bisogna affrontare i singoli problemi che sono la dualità del mercato del lavoro ,la formazione ,le protezioni ,la precarietà,la dignità del lavoro creare lavoro ed uno sviluppo diffuso .Infatti se non c'è una molteplicità di soggetti in economia non può funzionare un mercato del lavoro flessibile in cui un lavoro può durare minimo 8 o 10 anni ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Di Pietro, ovvero l'infantile!

Messaggioda flaviomob il 23/06/2011, 15:24

Anche le recenti amministrative, checché se ne dica, hanno dimostrato che il PD risulta sempre più essere forza centrale per qualsiasi prospettiva di cambiamento... capace anche di far eleggere uomini fuori da esso, ma avanzando elettoralmente... Pisapia a Milano viene fatto passare come la vittoria della "sinistra radicale" ma SEL ottiene il 4 e il PD il 30%... Napoli, ovviamente, è una storia a parte.... ma anche li, paradossalmente, senza il PD non vanno da nessuna parte.


Le amministrative e i referendum hanno dimostrato che il PD è un contenitore piuttosto "incolore" e che la sua base elettorale sceglie, dove può farlo, come le pare sempre più autonomamente: le primarie, il doppio turno e i quesiti referendari sono forme più dirette di democrazia rispetto alle liste bloccate per il parlamento.

La dirigenza del PD dove poteva faceva danni (Veltroni), mentre ora mantiene un basso profilo con fotografie modello manifesto funebre, segno evidente di paralisi d'intenti (Bersani in maniche di camicia dall'andare OLTRE...tomba :P) che perlomeno, assumendo una posizione più che passiva, limita i danni e lascia talvolta i voti in libera uscita come al secondo turno napoletano.
Nel frattempo la vecchia cupola Dalemiana, per mano di Bersani (ma solo dopo le consultazioni) è riuscita a far fuori Concita dalla direzione dell'Unità nel silenzio generale... i vecchi vizietti non si perdono mai.

La differenza è che Di Pietro le firme per il referendum le aveva raccolte, il PD era rimasto alla finestra...

PD: il partito che non c'è... e forse fa meno danni così! :lol:


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