L’unica strada per il cambiamento vero è tornare a essere umili, guardare agli italiani come sono e non come li vorremmo."
Questo concetto non è sbagliato, ma - più semplicemente - non ha alcun significato politico.
"Gli italiani" non sono, presi in massa, assolutamente niente: forse è possibile affermare che sono mediamente più bassi degli scandinavi, o complessivamente più appassionati al calcio che al baseball, e roba del genere, ma politicamente ci sono italiani e italiani.
Ci sono cioè categorie, partiti, correnti di pensiero diversi: questo dovremmo tener presente quando sentiamo o leggiamo frasi come quelle di Maltese.
Per esempio, ci sono italiani che giudicano questa opposizione debole, confusa, succube del berlusconismo: è questo che intende Maltese, incitando il PD a tenerne conto?
Temo che non sia così, ossia che il senso della frase non sia esattamente questo.
In compenso sono certo che non è quella l'interpretazione di chi usa esternare frasi simili a quella di Maltese in questo forum e in sedi giornalistiche varie: essere umili e guardare agli italiani come sono significa in questi casi cercare di accodarsi alla maggioranza.
La ragione per cui quest'idea sia una mastodontica sciocchezza è assolutamente ovvia, e per altro è stata anche spiegata da alcuni amici che mi hanno preceduto.
Quello che vorrei invece rispondere, virtualmente, a Maltese è che io, nel mio piccolo, ho fatto proprio ciò che lui suggerisce: umilmente, ho cercato di vedere una certa parte di italiani come sono e non come altri vorrebbero rappresentarli, o raccontarseli. Ossia degli idioti, della gente insensibile alla vergogna e al senso del ridicolo, e in molti casi dei malfattori complici di malfattori che sperano di ricavarne un utile.
Una massa di idioti e di svergognati che però non sono la maggioranza: quindi non c'è bisogno di fare le capriole per leccargli il culo, elettoralmente, mentre invece sarebbe assai meglio (per un centro-sinistra che davvero volesse vedere la realtà com'è) cercare di rappresentare gli altri, ossia la maggioranza di gente più onesta, più civile e meno idiota.
Gli idioti sono una robustissima minoranza, che però è favorita sia dalla connaturata indifferenza degli idioti ai rischi del pensiero, sia da una legge elettorale e da un bipolarismo demenziali, sia dalle sindromi centriste e inciuciste che affliggono il centro-sinistra.
Detto in soldoni, io credo che non ha senso fare tanto casino per tenere in piedi un PD così fatto, ossia una specie di riedizione in piccolo del pentapartito che mira a fare una politica centro-democristiana: non ha senso e ha poco successo, dato che non ha un'identità e che riesce a non rappresnetare nessuno in modo significativo.
Meglio che i centristi vadano a rafforzare il terzo polo, e meglio che al limite ci sia una maggioranza di governo guidata dal terzo polo centrista: il risultato sarebbe più o meno lo stesso di una vittoria (risicata, litigiosa) di questo PD, ma rimarrebbe più chiara la possibilità di una crescita della sinistra e di una sua identità, recuperando forze che adesso sono sparpagliate o sono scoraggiate e disgustate.
Ma temo che sia troppo tardi: la sinistra e il suo elettorato sono stati ormai quasi smantellati in questi anni.