Non so proprio come commentare ...

[matthelm]

Iafran, le tue argomentazioni come quelle di altri non erano per me dirimenti. Come questa che riproponi: non significa niente Lepanto o non Lepanto.
La differenza la fa la frase che ha riportato Gabriele. Il fatto è e che tu ancora non hai capito il nocciolo della questione.
Che ci posso fare? Tu sarai sempre "contro" per partito preso perché come spesso mi ripeti sei non credente! il che non significa niente nella discussione. Ciao

[Iafran]

Iafran, le tue argomentazioni come quelle di altri non erano per me dirimenti. Come questa che riproponi: non significa niente Lepanto o non Lepanto.
La differenza la fa la frase che ha riportato Gabriele. Il fatto è e che tu ancora non hai capito il nocciolo della questione.
Che ci posso fare? Tu sarai sempre "contro" per partito preso perché come spesso mi ripeti sei non credente! il che non significa niente nella discussione.

matthelm ti rifiuti di prendere in considerazione quello che scrivono gli altri e i documenti (oggettivi) a cui fanno riferimento, anche adesso non sei entrato per niente nell'addebito (bonario) che ti ho fatto.
La frase che ha riportato Gabriele è sostenuta da documenti inoppugnabili, nonostante la stima che puoi avere per Gabriele.
In questo caso, non vuol dire niente se sono un credente o meno, tu stesso hai avuto da ricrederti ... gli altri se non sono uguali a te non sono, poi, tanto da meno: l'intelligenza è una dote di tutti gli uomini.

[Iafran]

Iafran ... Il fatto è e che tu ancora non hai capito il nocciolo della questione.

matthelm, non volevo dirtelo ma non ne posso fare a meno (con te a porgere l'altra guancia ci si guadagna un altro schiaffo): le "tre scimmie sagge" (quelle raffigurate in un Santuario giapponese) non vedono, non sentono e non parlano.
Le "tre scimmie", nella Sicilia profonda, (forse) vedono, (forse) sentono, ma non parlano, in altre parti vedono, sentono e parlano; le "tre scimmie sagge" non fanno mai come te che non vedi, non senti ma ... parli, parli, parli molto spesso per partito preso (o forse perché tu capisci tutto, o forse perché il dubbio non ti appartiene).

La ricerca scientifica è basata sull'osservazione, sull'interpretazione, sull'ipotesi, sulla sperimentazione e dopo sulla discussione dei risultati e sull'analisi dei dubbi.
Nel mondo delle scienze, come vedi, sono accettati solo i dubbi, i dogmi non sono pertinenti e vengono esclusi.

[pianogrande]

"Dove due anni fa il vicepresidente del Cnr organizzò, a spese del Cnr, un convegno contro Darwin" (

Questo mi era sfuggito. Lo ammetto. Indifendibile sotto tutti gli aspetti.

Mi permetto di farti notare che ti sfuggono tutti i documenti (oggettivi) a cui facciamo riferimento nei post, per esempio su questo personaggio ho scritto ieri che è anche presidente della "Fondazione Lepanto", sul cui sito (http://www.fondazionelepanto.org/) è riportato il fior fiore del suo pensiero in merito alle crociate ("Apologia della crociate"), al Darwinismo ("Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi. Per i fan di Darwin tutto si evolve. Tranne la scienza") e sugli islamici in Europa ("Roberto de Mattei: non vogliamo un’Europa islamizzata").
I pregiudizi che si nutrono nei suoi confronti sono ben fondati.

Iafran.
Se si apre uno spiraglio non dobbiamo far entrare subito i carri armati.

[Iafran]

Se si apre uno spiraglio non dobbiamo far entrare subito i carri armati.

Apprezzo e convengo, ma è meglio chiudere lo spiraglio prima che entri il carro armato.
Non sopporto chi continua a schiaffeggiare l'altra guancia.

[Stefano'62]

Stefano ai tuoi ragionamenti credo di aver risposto esaurientemente.
Io non ho preso le difese del tizio, che sono demenziali per me, ma il principio che possa dirlo quando vuole e non nell'angolo della sua camera o non nell'esercizio delle sue funzioni.
Le tue affermazioni, mi dispiace dirlo, sono solo ideologiche.

Ho capito Matt che anche tu lo censuri.
Evidentemente secondo te non è però sufficiente a mandarlo a casa,e prendo atto della tua legittima personale valutazione;ma qui il punto è che invece per altri è molto più che sufficiente,e che questa nostra valutazione pure è legittima,e che non è uno schiaffo alla libertà di espressione,e nemmeno una questione ideologica,ma una posizione che abbiamo motivato ampiamente.
Poi si può non condividere,ma certo non si possono declassare le nostre motivazioni a puntiglio ideologico.

Prova a pensare che sta robaccia che ha detto per gente che vive (anzi muore) all'altro capo del mondo,l'avesse detta invece per un terremoto per esempio in Sicilia,e poi dimmi onestamente se non avrebbe dovuto essere protetto da una scorta armata,e se mezza Italia non avrebbe chiesto la sua testa.
L'Italia è già troppo infamata da personaggi squallidi in posti rilevanti,e il mondo ci guarda e a volte ride e altre volte sputa in terra;vediamo di cominciare a fare un pò di pulizia.
Lo ribadisco,licenziamento per giustissima causa.

[flaviomob]

Che poi le convinzioni religiose mica giustificano dichiarazioni tanto gravi nei confronti di un intero popolo come quello giapponese... La chiesa cattolica ha doverosamente espresso solidarietà alle popolazioni colpite, non certo giudizi 'di Dio' deliranti come il tomo in questione. Riveste una carica istituzionale, in un certo senso rappresenta l'Italia, quindi tutti noi (che lo paghiamo).
Ha offeso un popolo in difficoltà rendendosi cinicamente ridicolo. Si dimetta immediatamente!

[cardif]

Stanotte niente sonno ed eccomi qua a leggere ... (e poi scrivo).
Iafran, sono stato fuori per tenere delle conferenze in giro per il mondo
(in verità volevo un po' di riposo per mandar giù cose indigeste).
Come agnostico non escludo che possa esistere qualcosa (è un problema più grande di me) ma certamente non credo che esista un Dio simile a quello descritto.
Lo tsunami giapponese "è stata un’esigenza della giustizia di Dio". !!!!!??????
Se questo è il 'buon' Dio dei credenti, sono contento di non esserlo. Però capisco il loro maggior attaccamento alla vita: hanno paura di incontrarlo lassù (Veronesi ha detto che i credenti sono più attaccati alla vita dei non credenti).
Spero per loro che siano pochi i credenti per i quali il loro Dio è capace di questa esigenza di giustizia (non capisco l'esigenza, né che centra la giustizia; forse per capirlo dovrei conoscere l'intero 'pensiero' di De Mattei, ma credo proprio che non m'interessi).
Visti i suoi titoli, credo che ci sia stato lo zampino della Chiesa per farlo arrivare là; credo che lui sia un suo uomo. E se la Chiesa tace, acconsente? E' quello il suo Dio? Andrebbe chiesto alla Chiesa di non interferire nelle nomine, ma è un lavoro improbo.
In quanto al ruolo, non penso che sia stato messo là a fare o indirizzare la ricerca; sarà una di quelle cariche 'premio' per le quali l'unico 'lavoro' è riscuotere il lauto stipendio (che serve a fargli superare il disagio), mentre il lavoro vero lo fa la bassa manovalanza dei veri ricercatori peggio pagati d'Europa.
Non escludo che un ricercatore non possa essere credente, ma che ricercatore è colui che non trova di meglio che addebitare al suo Dio ciò che non capisce o che 'fatica' a spiegarsi? Oltre al fatto che un ricercatore 'ricerca', mica sa già che trova; intendo come atteggiamento mentale.

Annalu dice: "suona condanna definitiva per tutti coloro che non condividono la religione"; mi sa che è la posizione della Chiesa, non solo di De Mattei; è quella basata sul primo dei dieci comandamenti.

L'idea delle due identità, per cui in una veste si può anche dire una bestialità ma nell'esercizio delle funzioni si può essere altro, non mi convince. E' quella per cui il prete dice: 'fate come vi dico, non come faccio', con tutto quel che segue. Non mi convince perché non ci credo nello sdoppiamento (se non in casi patologici): chi la pensa in un certo modo opera pure di conseguenza. Se per caso ne avesse facoltà, De Mattei potrebbe finanziare o meno una determinata ricerca in funzione del suo credo. E' questo che lo rende inadatto al ruolo, secondo me.
Comunque, vorrei che una passeggiatina a Fukushima la facesse; forse, da buon cattolico, tornerebbe contrito e pentito; oppure direbbe che è stato frainteso, chissà.
cardif

[Iafran]

Non escludo che un ricercatore non possa essere credente, ma che ricercatore è colui che non trova di meglio che addebitare al suo Dio ciò che non capisce o che 'fatica' a spiegarsi? Oltre al fatto che un ricercatore 'ricerca', mica sa già che trova;

(Questa poteva andare nell'argomento "Sorridere", ma è partita dal tuo post)

"Gesù Cristo, ma che ti abbiamo fatto per meritarci certi tuoi "fedeli"?"

Io, invece, mi sono già data la risposta, ma per quieto vivere ...