pierodm ha scritto:Non c'è niente di peggio che discutere il contesto, per diventare antipatici. E tutto il resto...
E io non c'ho capito niente.
A me piace leggere e però quando leggo voglio pure capire. Adesso, per esempio, sto ultimando la lettura di "L'abbraccio benedicente" di Nouwen (che personalmente non consiglierei perché sto quasi alla fine e ancora non ne ho capito il senso, ma che comunque terminerò di leggere: per cercare di capire qualcosa di più).
Avevo cominciato a leggere il primo messaggio di
Piero e la prima frase (
"Ma sì, voglio farmi qualche altro nemico.") mi aveva incuriosito: pura e semplice curiosità che volevo sciogliere continuando a leggere il seguito della discussione. Curiosità che, per chiarezza, ripeto:
perché l'argomento avrebbe dovuto generare inimicizia e, presumibilmente, da parte di chi. Avevo pure un'altra curiosità: perché scrivere quel messaggio se poteva portare a questo, ma non l'ho scritto.
Non avendo ancora capito il senso di quella frase, ho scritto quel commento, prima che l'argomento fosse abbandonato.
E c'ho pure aggiunto la considerazione che ho fatto sul limite di comunicabilità che secondo me esiste tra le persone (tutte), e che ritengo un dato di fatto; non è una critica. Avevo fatto riferimento anche ai coniugi (che a volte, proprio per la difficoltà di comunicazione, impiegano qualche anno per rendersi conto di essere caratterialmente incompatibili). E' un'opinione. Sbagliata? Non lo so.
Nessun riferimento ad offese fatte o percepite. Nessuna intenzione critica da parte mia.
Se si scrive in questo forum non si vuole mica tenere la discussione al coperto da 'occhi indiscreti', altrimenti si userebbe la posta riservata.
E questa è un'altra prova della verificità del mia opinione; infatti, ripeto, non ho capito niente del commento di Piero e non so nemmeno se quello che ho scritto è coerente con una sua corretta interpretazione.
L'impressione che ho è che anche il mio commento sia stato interpretato in modo non coerente col significato che io glio ho dato.
Ecco un motivo per cui mi piace il confronto: imparo qualcosa. Viste varie osservazioni ricevute, ho capito che il mio modo di scrivere ha una vena che viene percepita come critica, ma io so che non c'era nessuna intenzione da parte mia. Quando lo voglio fare è molto chiaro anche a me che di critica si tratta.
cardif