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Con Api si vola, al Centro.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda flaviomob il 26/02/2011, 17:07

Io sapevo 'misericordia io voglio e non sofferenza'... ma il senso mi pare quello!
Tornando però agli interventi precedenti: non mi pare proprio che nel caso di Eluana si possa parlare di eutanasia, casomai di accanimento terapeutico. Come la mettiamo allora con la posizione della senatrice Baio?


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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Loredana Poncini il 26/02/2011, 17:38

Eluana, per me e tante persone care, non è "un caso", e neppure solo un pungolo con cui svegliare le coscienze, dato l'impatto della tecnologia sulle esistenze nostre e dei nostri familiari, dai più stretti a tutti quanti.
E' certo che è da temere tanto l'accanimento terapeutico quanto l'accanimento procreativo, (con uteri in affitto, padri biologici sconosciuti, etc etc.), perché prima ed oltre al problema gnoseologico "naturale/culturale", c' è di mezzo la riduzione del nostro corpo a mero organismo, al "Korp", mentre quello che viviamo è la Leib, (come distingue l'idioma tedesco), cioè la corporeità vissuta, e vissuta in relazione: "io sono io e la mia circostanza" (Ortega y Gasset) .
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda ranvit il 26/02/2011, 18:06

In linea di massima concordo con Loredana (e anche con lucameni e matthelm).
Si alla possibilità di rifiuto dell'accanimento terapeutico (alimentazione forzata compresa), no all'eutanasia.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda annalu il 26/02/2011, 20:19

ranvit ha scritto:In linea di massima concordo con Loredana (e anche con lucameni e matthelm).
Si alla possibilità di rifiuto dell'accanimento terapeutico (alimentazione forzata compresa), no all'eutanasia.

Vittorio

Fin qui - augurarsi una legge che consenta il rifiuto terapeutico, senza parlare di eutanasia attiva - credo che siamo in linea di massima più o meno d'accordo tutti.
Il problema si sposta però su un altro piano: cosa significa "rifiuto dell'accanimento terapeutico".
Per le proposte di legge "post Eluana" del Pdl, alimentazione forzata e respirazione forzata non sono terapie, e quindi non sono rifiutabili. Cioè io, eventuale diabetica grave, posso rifiutare di farmi amputare un piede anche se questo mi porterà a morte certa, ma non posso rifiutare di farmi inserire una sonda nello stomaco se impossibilitata a nutrirmi per via normale. Questo è il punto del contendere, inutile giocare sulle parole.
Questo, e l'impossibilità di decidere ora per un eventuale momento in cui fossi incosciente e quindi impossibilitata a reagire, ed anche l'impossibilità a delegare questa eventuale decisione ad un parente o ad altra persona cara di fiducia: se non sono cosciente non posso decidere nulla (né aver deciso preventivamente nulla), ed un ignoto medico deciderà per me secondo i "suoi" criteri.
Nessuno vuole levare ad alcuno il diritto di auspicare per sé tutte le terapie possibili, ma perché qualcuno dovrebbe poter vietare a me di rifiutarle?

Quanto alla "libertà di coscienza" dei nostri rappresentanti eletti, non avrei gravi problemi a riconoscerne la possibilità, purché la legge elettorale sia diversa ed io possa esprimere la mia preferenza. Se il candidato dichiara da prima del voto su cosa esprimerà le sue "obiezioni di coscienza", io sarò libera di votarlo o meno, ed a quel punto l'eletto, seguendo la sua coscienza, rappresenterà anche quella dei suoi elettori.
Finché invece i candidati da eleggere verranno scelti dai leader di partito, allora no, non me la sento di delegare a nessuno la mia "libertà di coscienza", votando qualcuno che delle mie scelte non sentirà il dover di tener alcun conto.

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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda pianogrande il 26/02/2011, 23:28

Non mi stanco di ripetere.
La libertà di coscienza non può che essere individuale.
Nessuno può rappresentare la libertà di coscienza di nessuno.
Nessuno può imporre la propria libertà di coscienza a nessuno.
Il politico, se vuole parlare di libertà di coscienza, deve difendere la libertà di coscienza individuale.
Se impone la propria coscienza agli altri, basta cambiare il termine.
Si tratta di imposizione (che non può essere definita libertà).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda cardif il 26/02/2011, 23:52

Non solo.
Pure io ripeto che una 'conditio sine qua non' "la si pone come condizione a monte: accetto la candidatura nel partito se si inserisce una determinata cosa nel programma. E poi si vede se si trova il consenso e si viene candidati. Oltre a prendere i voti (no! non pensavo a Binetti! ai voti elettorali!)" già scritto prima.
Va bene che la discussione si è spostata dal perché spostarsi dal Pd all'Api a eutanasia e accanimento terapeutico, ma che c'entra la patrimoniale?
Chissà che ne pensa Franz.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda lucameni il 27/02/2011, 0:31

Libertà di coscienza è un gran bel termine ma temo un po' troppo vago, se non si scende nel campo delle fattispecie concrete.
Anche nelle società più libere e tolleranti esistono limiti condivisi, tanto più quando si toccano temi delicati che investono il rispetto del prossimo.
Penso alle ovvie polemiche sul partito pedofilo in Olanda.
Oppure alle proposte di eutanasia sui minori.
E senza arrivare a certi eccessi, credo che anche su temi che sembrano frutto di conquiste intoccabili vi siano limiti.
La stessa l. 194 pone dei limiti (3 mesi etc etc) e non lascia tutto alla coscienza individuale.
Quindi non userei la "libertà di coscienza" così, come un mazzolo da brandire come tabù intoccabile.
E' in realtà toccato eccome. E mi meraviglierei che non lo fosse visto che non sempre le decisioni individuali "di "coscienza" si limitano ad investire soltanto la propria persona.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda pianogrande il 27/02/2011, 11:12

lucameni ha scritto:Libertà di coscienza è un gran bel termine ma temo un po' troppo vago, se non si scende nel campo delle fattispecie concrete.
Anche nelle società più libere e tolleranti esistono limiti condivisi, tanto più quando si toccano temi delicati che investono il rispetto del prossimo.
Penso alle ovvie polemiche sul partito pedofilo in Olanda.
Oppure alle proposte di eutanasia sui minori.
E senza arrivare a certi eccessi, credo che anche su temi che sembrano frutto di conquiste intoccabili vi siano limiti.
La stessa l. 194 pone dei limiti (3 mesi etc etc) e non lascia tutto alla coscienza individuale.
Quindi non userei la "libertà di coscienza" così, come un mazzolo da brandire come tabù intoccabile.
E' in realtà toccato eccome. E mi meraviglierei che non lo fosse visto che non sempre le decisioni individuali "di "coscienza" si limitano ad investire soltanto la propria persona.


Questo è già un altro discorso.
Dove la libertà di coscienza può essere lasciata e dove no e perché etc.
Ed è, già, una bella lotta.

Quello che premeva a me (e ad altri) è che il politico non può imporre niente a nessuno in nome della propria libertà di coscienza.
Se si vuole parlare di libertà di coscienza, questa non può che essere individuale.
Altrimenti, stiamo parlando di altro.
Se la legge impone un comportamento, il politico che ha votato a favore di tale imposizione non può nascondersi dietro nessun paravento.
Il partito che lascia "libertà di coscienza" ai propri parlamentari è un partito che rifiuta di farsi carico del problema vero.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda annalu il 27/02/2011, 11:44

E che dire quando la "libertà di coscienza" viene allargata alle categorie più varie?
Che slalom dovrà fare una donna che vuole avere il diritto ad acquistare un certo farmaco, e si trova a doversi barcamenare non solo tra medici obiettori, ma anche tra farmacisti obiettori?

Da: ANSA.it:
Comitato bioetica, sì obiezioni di coscienza farmacisti
Il comitato, garantire il diritto della donna ad ottenere il farmaco
25 febbraio, 19:15

ROMA - Sì alla possibilità per i farmacisti di esercitare l'obiezione di coscienza per non vendere la pillola del giorno dopo, ma va al contempo garantito il diritto della donna ad ottenere il farmaco richiesto. E' la posizione espressa dal Comitato nazionale di bioetica (Cnb) in un parere sull'argomento votato nella seduta svoltasi oggi. Si tratta di una risposta, spiega il vicepresidente del Cnb Lorenzo D'Avack, "sollecitata dalla deputata dell'Udc Luisa Santolini, in merito all'obiezione di coscienza che può essere invocata dai farmacisti per non vendere prodotti farmaceutici per i quali non si può escludere la possibilità di un meccanismo di azione che porti all'eliminazione dell'embrione", sia pure non ancora annidato nell'utero materno.

FEDERFARMA, GARANTIRE FARMACI E' DOVERE La farmacia e dunque il farmacista "hanno il dovere di dispensare, sotto prescrizione, ogni tipo di farmaco". E' la posizione di Annarosa Racca, presidente di Federfarma, che commenta così il parere espresso dal Comitato nazionale di bioetica (Cnb), che ha detto sì alla possibilità per i farmacisti di esercitare l'obiezione di coscienza per non vendere la pillola del giorno dopo. "Certo che se in farmacia fosse presente un obiettore di coscienza - aggiunge Racca - allora nella stessa farmacia ci dovrà essere un altro farmacista non obiettore, perché le nostre strutture non solo svolgono un servizio fondamentale sul territorio ma sono anche un terminale del Servizio Sanitario Nazionale. E in quanto tale - conclude - devono garantire un servizio, che è quello di dispensare tutti i farmaci che sono in commercio".
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Re: Con Api si vola, al Centro.

Messaggioda Loredana Poncini il 27/02/2011, 12:42

"CON API SI VOLA, AL CENTRO" come mai, mi son chiesta ?,
e la patrimoniale come l'ICI, brandita come una spada di damocle, mi spega il volo nell'alveare dei moderati...
Non per niente S.B., anche ieri, dal palco dei repubblicani, tra gli inviti carnevaleschi ai bunga-bunga morigerati, da gran mago della comunicazione efficace e corruttrice qual purtroppo è, ha tirato fuori dal cilindro:
" FINCH'E' CI SARA' IL SILVIO, LA PATRIMONIALE NON CI SARA' MAI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! "'
(dopo qualche fischio dalla platea, prima del discorsetto, l'applauso dei convenuti è stato unanime.... 8-)

p.s. forse non ci resta proprio altro che far lo slalon tra i non obiettori, da ex-figlie della lupa, per aiutare le nostre figlie e nipoti ad abortire questi eventuali figlioletti e nipotini di lupi mannari...
Avete presente capuccetto rosso ?
Noi ci torturiamo sulle nostre coscienze per cercar di restare anime belle, mentre le multinazionali degli aborti cesarei ci pensano loro a far l'oro sulla nostra pelle, anzi , sui nostri uteri, quando i loro preservativi non bastano a contenere qualche spermatozoo ribelle....
Non mi resta proprio che piangere dentro il mio burqa occidentale di donna con i pantaloni ed i capelli tagliati alla maschietta, da ex-principessa, a serva tuttofare, a pseudomanager di chi ? non lo so...
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