Davvero uno scandalo!
Ecco uno degli argomenti che dovrebbe "brandire" il Cs....ne sarà capace?
Vittorio
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ranvit ha scritto:Davvero uno scandalo!
Ecco uno degli argomenti che dovrebbe "brandire" il Cs....ne sarà capace?
Vittorio
ranvit ha scritto:Davvero uno scandalo!
Ecco uno degli argomenti che dovrebbe "brandire" il Cs....ne sarà capace?
Vittorio
pinopic1 ha scritto:I numeri della Sicilia fanno paura ma il sistema è diffuso anche in regioni amministrate dal CS e nelle altre amministrate dal CD.
Nessuno ha interesse a modificarlo.
franz ha scritto:Il problema a mio avviso è costituito dall'elefantismo delle regioni, a torto individuate come elemento fondante del decentramento prima e del federalismo poi. Nelle regioni sono stati piazzati migliaia di funzionari ... quando i partiti sono diventati piu' magri - per mancanza di risorse economiche dopo la caduta del muro.
Poi in alcune regioni il sistema è piu' presente, in altre meno. Non facciamo di ogni erba un fascio.
Ma l'errore non sta tanto nella buona o cattiva volontà di chi amministra ma proprio nel concetto di "amministrare" localmente sulla base di soldi che in gran parte arrivano da una cassa centrale.
La soluzione è il federalismo, completo, integrale (e quindi anche fiscale).
Quando una giurisdizione deve ottemperare ai suoi compiti con risorse tributarie proprie, il Re è subito nudo ed i cittadini possono subito valutare il grado di ottimizzazione dei soldi pagati con le imposte. E se seguissimo il percorso della sussidiarietà (prima i comuni, poi distretti e province, poi le regioni, poi infine lo stato nazionale) ritengo che il 50~60% dei fondi tributari dovrebbero andare ai primi due livelli e le regioni, per i loro poteri di coordinamento e controllo (ma non di gestione) finirebbero per essere molto piu' "magre" di adesso.
La vera rivoluzione in sintesi è eliminare il concetto di "ente amministrativo" (come oggi sono comuni e province) e di avere solo "organi giurisdizionali politici", come sono i comuni, i distretti, le contee, i länder, i cantoni, gli "states" nei paesi federali.
Piccoli stati di diritto (in grado di legiferare sui temi di loro competenza) dotati della indispensabile tripartizione del potere e della autorità impositiva, coordinata ovviamente con tutti gli altri livelli e regolati a livello costituzionale comune.
Per rispondere alla domanda del thread .... si, se non cambiamo questo siamo diventati conservatori, oppure non siamo capaci di cambiare, siamo impotenti.
E tra conservatori ed impotenti non so cosa si debba preferire.
Ciao,
Franz
pinopic1 ha scritto:Concordo con quanto scrivi.
Solo qualche osservazione: se al momento in alcune regioni il sistema è meno presente (o meno visibile) non è detto che non diventi più presente col tempo. In Lombardia, per esempio, ho la sensazione che oggi sia più presente di un tempo.
La prevista riesumazione della Cassa per il Mezzogiorno o di qualcosa di simile mi fa poco sperare in un sistema federale dove i finanziamenti non arrivino da una cassa centrale.
Gli aspetti più deteriori del sistema si manifestano chiaramente nelle regioni dove più debole è il tessuto produttivo capace di creare lavoro e ricchezza. Ma l'esistenza stessa del sistema politico-affaristico-clientelare è un ostacolo alla crescita di un virtuoso sistema produttivo. Insierme alla mafia, il principale ostacolo, perché umilia il merito, disperde risorse, crea una situazione di concorrenza sleale tra le imprese e alimenta conflitti di interesse.
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