Per quanto riguarda disallineato non posso che essere d'accordo con pierodm.
Bene Maroni, ma allora dicci chi erano questi signori che hanno fatto tutto questo sconquasso e come mai non sono stati prevenuti....http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... -10311452/IL CASO
Scontri Roma, Maroni: "Non condivido rilascio"
Alfano invia ispettori, è scontro con l'Anm
Il ministro dell'Interno riferisce al Senaro. Critica il ritorno in libertà dei ragazzi fermati durante gli scontri del 14 dicembre a Roma: "Pericolo reiterazione". Sull'ipotesi di infiltrati parla di "un'illazione offensiva". Alfano dispone accertamenti sui rilasci, il sindacato delle toghe:"Interferenza indebita"
ROMA - Anche la voce del ministro dell'Interno Roberto Maroni si unisce al coro delle polemiche animate dal centrodestra sulla scarcerazione dei ragazzi fermati 1 a Roma durante gli scontri del 14 dicembre 2. Il titolare del Viminale riferisce in Aula al Senato, presente anche il collega della Difesa Ignazio La Russa, critica il rilascio dei giovani e rimanda al mittente le ipotesi (come quella formulata dal capogruppo Pd a Palazzo Madama, Anna Finocchiaro) sulla presenza di infiltrati alla manifestazione: "Un'illazione destituita di fondamento e gratuitamente offensiva". Intanto è scontro fra il ministro della Giustizia Angelino Alfano e l'Anm: il Guardasigilli ha deciso di inviare ispettori per accertamenti sui rilasci, e il sindacato delle toghe replica: "Un'interferenza indebita". E ancora, il ministro risponde: "Io sto dalla parte dei cittadini".
IL 14 DICEMBRE: TUTTI I VIDEO 3 / TUTTE LE FOTO 4
Apprezzamento per le forze dell'ordine. Maroni sottolinea come sia stata "garantita la libertà di espressione di chi voleva manifestare pacificamente" ed esprime apprezzamento per il Prefetto, il Questore di Roma e le forze dell'ordine che a suo giudizio "hanno gestito in maniera oculata una situazione di criticità e hanno evitato evitato incidenti più gravi". Esprime "vicinanza e solidarietà" ai membri delle forze dell'ordine feriti "per porre argine a una guerriglia scatenata da gruppi di violenti ispirati dal solo intento di creare incidenti e turbare il normale svolgimento dei lavori delle istituzioni parlamentari", "veri e propri delinquenti", una "minoranza di professionisti della violenza che non vorranno perdere la prossima occasione per creare violenza e terrore" e che, secondo il ministro, hanno "preso in ostaggio" il grosso del corteo.
"Sbagliato scarcerarli". Maroni rispetta ma non condivide la decisione di scarcerare i fermati, "sarebbe stato più logico mantenere lo stato di fermo", dice, e ricorda che ieri, nell'udienza di convalida, erano stati comunque confermati gli arresti "di tutti i fermati, poi rimessi in libertà con restrizioni alla libertà di movimento per sette di loro".
Scontro Alfano-Anm. "Un'interferenza indebita". Così l'Associazione nazionale magistrati commenta la decisione di Alfano di disporre accertamenti sui rilasci. Con un comunicato, il sindacato delle toghe "esprime preoccupazione" per l'iniziativa: "Siamo di fronte a un'indebita interferenza nello svolgimento dell'attività giudiziaria che rischia di pregiudicare il regolare accertamento dei fatti e delle responsabilità dei singoli". L'Anm ribadisce la condanna degli episodi di violenza e esprime solidarietà agli appartenenti alle forze dell'ordine feriti. "Ma abbiamo il dovere di ricordare - si legge nella nota - che alla magistratura è affidato il delicatissimo compito di accertare responsabilità individuali, di verificare la fondatezza delle accuse e di valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di misure cautelari, a partire dai fondamentali principi della presunzione di non colpevolezza e di assoluta eccezionalità della custodia in corso di processo". L'Anm conclude: "Sono principi che sovente molti politici ci ricordano in occasione di inchieste che toccano la pubblica amministrazione e che troppo facilmente vengono dimenticati in altre occasioni".
Alfano: "Io sto dalla parte dei cittadini". All'Anm replica lo stesso ministro, che invita l'Associazione a "non trincerarsi dietro un sindacalismo esasperato che difende sempre e comunque i magistrati. Il mio dovere è stare dalla parte dei cittadini, anche quando non sono togati. Nessuna interferenza - insiste Alfano - faccio il mio dovere tenendo a mente le prerogative che la Costituzione attribuisce al ministro della Giustizia. Ho annunciato che gli ispettori svolgeranno accertamenti. Non ho emesso giudizi preventivi, consapevole come sono delle garanzie di tutti i cittadini".
"L''infiltrato' era un minorenne". Sul sospetto di agenti-provocatori infiltrati nel corteo, Maroni replica: "La verità dei fatti si è affermata nella giornata di ieri, quando la persona travisata e con in mano un manganello e le manette, indicata come 'un agente infiltrato' è stata identificata 5 e si tratta di un ragazzo minorenne ora in stato di fermo e indiziato di rapina aggravata per aver sottratto a un finanziere lo sfollagente e le manette".
"Prevenire prossime occasioni di scontro". Secondo Maroni, martedi scorso non c'è stata "nessuna 'zona rossa' come a Genova, ma sulla base delle analisi delle informazioni pervenute, i violenti intendevano comunque arrivare a Montecitorio ed erano pronti ad assediare la Camera". Ora occorre "adeguare tempestivamente la gestione dell'ordine pubblico per prevenire altre occasioni di guerriglia urbana, la prossima settimana, quando ci saranno nuove manifestazioni in concomitanza della discussione al Senato del cosiddetto ddl Gelmini".
Maroni agli studenti: "Isolate i violenti". Maroni lancia quindi un appello alla maggioranza deli "studenti veri", a cui in fondo nuoce "la violenza di pochi": che "le componenti democratiche del movimento" isolino i violenti, prevengano le infiltrazioni dei malintenzionati, collaborino con le forze dell'ordine "invece di prendere a picconate i poliziotti". A questo proposito, Maroni ha ricordato che i feriti fra i tutori dell'ordine sono stati 100 mentre sono stati 34 i manifestanti che hanno fatto ricorso alle cure mediche.
(17 dicembre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.