La mia risposta è semplice: Montezemolo entra in politica per difendere i propri interessi o, al limite, quelli della classe sociale a cui appartiene, l'alta borghesia, gli imprenditori, il salotto buono. Quelli che , tra l'altro, ogni tanto si trovano anche qualche milionario appaltino pubblico da gestire...

Per esempio, Italia '90 e le cattedrali nel deserto
Del resto anche la tecnica utilizzata per 'scendere in campo' è la solita.
Mito: il grande imprenditore, l'uomo fatto da sé che dal nulla ha realizzato il suo sogno (silenzio sulla 'tangentina').
Speranza salvifica per il 'popolino' (silenzio sui sindacalisti licenziati dalla Fiat in 30 anni).
Presenza di un cattivo, anzi di un cattivissimo me (oggi Silvio, ieri i comunisti mangiabambini. Vuoi vedere che oggi Silvio è diventato comunista a furia di stare nel lettone di Putin?).
Elettorato progressista nel pieno marasma, smarrito, impaurito, senso di impotenza diffuso (e sindrome di Tafazzi: invece di organizzarsi per vincere, fare di tutto per delegittimare l'elezione democratica dei propri dirigenti, lotte intestine tra il Migliore e l'Africano).
Vocazione a sparare sulla croce... rossa (la sinistra a tre narici, capro espiatorio ad hoc).
Sì, le analogie con la discesa in campo di Berlusconi son parecchie ...
