(lucameni)
Qualche anno fa ho visitato una moschea per curiosità e tuttora visito chiese cattoliche, ortodosse, riformate e altre (senza nessuna preclusione) per trarne riflessioni, oltre che per soddisfare un bisogno di conoscenza.
Naturalmente subisco il fascino di questi monumenti e ne percepisco il messaggio in relazione alle mie sensibilità umane, culturali, artistiche e, parimenti, sono spinto a fare dei paragoni, delle associazioni, delle critiche.
Un comportamento il mio, come quello di milioni di cittadini.
Tutto è più facile quando si guardano i simboli e i valori delle fedi che ci sono distanti: quella vicina, che è alla base del nostro background culturale e della quale ne subiamo l'imprinting a livello inconscio, la teniamo, invece, al di sopra delle parti.
Essere "buonista o stravedere" per la propria fede è giusto?
Verrebbe voglia di dire di sì, ma sarebbe meglio rispondere con più cautela perché il "sì" può nascondere anche un errore madornale, dovuto proprio ad un giudizio farcito di particolarismo (o di "settarismo" in senso lato): ognuno può accusare il credente di un'altra "fede" di essere infedele (alla propria, naturalmente). Con le conseguenze a tutti note.
Basterebbe un po’ di disponibilità e di rispetto in più verso l'altro, il diverso, l'inusuale e si sarebbe in pace con la propria coscienza e con il mondo intero.
Io rifuggo da ogni funzione religiosa, però qualche giorno fa, mi sono ritrovato al funerale della mamma di un amico, ho presenziato in chiesa tutta la funzione cattolica, non l'ho fatto per mie esigenze, bensì per rispetto alla religiosità della signora: altre volte in simili circostanze ne avevo volutamente fatto a meno ... penso di non avere fatto cose giuste.
Se si verificasse una cerimonia religiosa di un amico cinese o musulmano o ebreo mi adatterei alle convenzioni e prassi che la fede religiosa del mio amico comporta.
Robyn ha scritto:Mò tu lascia stare di metterti a litigare con la chiesa
Immaginavo che dovevi essere un tipo simpatico, me ne hai dato la prova.
Ti ringrazio del consiglio: vedrò!