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Contro la crisi più tasse ai ricchi

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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda pianogrande il 11/04/2009, 21:38

Quest'ultima mi piace.
Non è giusto, né mettiamo davvero in sicurezza le strade, se c'è in giro chi può correre come vuole e quanto vuole tanto, se gli arriva la multa, non gli fa neanche il solletico.
Quella della multa proporzionata al reddito non la sapevo ma è un vero atto di giustizia.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda pagheca il 11/04/2009, 22:32

anche in alcuni paesi scandinavi (Finlandia) le multe sono proporzionali al reddito. Ricordo chiaramente che il figlio del proprietario di Nokia prese una multa di svariati miliardi per eccesso di velocita' alcuni anni fa.
Purtroppo questo e' il classico caso in cui approvare una legge del genere e' impossibile perche' andrebbe contro gli interessi di chi le leggi le fa. Gente di solito assai abbiente e che abusa del proprio potere per scorrazzare come vuole in macchina anche quando non c'e' nessuna urgenza.

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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda pierodm il 12/04/2009, 1:10

In materia di economia - soldi - sono una schiappa: cosa che non ha mai fatto del male alla comunità nazionale, ma ai miei interessi sì.
Ma qualche idea ce l'ho anche io.
Per esempo, quella delle multe commisurate al reddito ce l'ho da tempo immemorabile.
Ho anche delle idee ababstanza chiare sulle banche, ma è meglio che non le esprimo: mi limito a rimandare ad un romanzo di Balzac - non ricordo però quale - in cui in una paginetta viene descritta con estrema chiarezza tutta l'essenza dell'impresa bancaria ... ovviamnte vista dalla parte di una persona normale, non di un banchiere.
Non è vero, del resto, che nell'ambito dello stato non ci siano organi in grado di dare buoni consigli alle banche, non per vocazione ma per conoscenza della materia: per esempio, i carabinieri e la polizia, che sono esperti di comportamenti criminosi, e le procure antimafia, e quelli che si occupano di usura ed estorsione.

A riprova del fatto che sull'economia sono una schiappa, c'è una mia personale idea di cosa sia la circolazione del denaro in relazione alla ricchezza di alcuni.
In poche parole, somiglia alla circolazione del sangue: se è viscosa, e se ci sono accumuli significativi, il soggetto è destinato a fare una brutta fine.
Se vogliamo raccontarla in forma morale invece che sistemica, non è il benessere di qualcuno maggiore di quello di qualcun altro che è sbagliato, ma appunto la "ricchezza", cioè un accumulo esagerato e assolutamente sproporzionato ai meriti.
Io ho attualmente una dotazione patrimoniale di cinquecento euro - salvo spese bancarie e interessi passivi maturati nel week end - Berlusconi di dieci miliardi di euro: Berlusconi "vale" venti milioni di volte più di me?
Nell'impossibilità - o difficoltà - di attuare un sistema che impedisca accumuli eccessivi alla fonte, la tassazione progressiva - in misura molto superiore all'attuale - è l'unico modo per rimettere in circolazione una massa ingente di risorse economiche.

Ma va be', lasciamo stare: se il mondo regge, ne riparliamo - non noi, ma qualcuno lo farà - fra cinquant'anni, a mano a mano che certi concetti che oggi sembrano eretici si faranno strada per necessità.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda carlo gualtieri il 14/04/2009, 8:30

Questa discussione su come ripartire il fardello delle tasse credo non tenga conto di alcune anomalie italiane. Una inesorabile lotta all'evasione che avesse pieno successo significherebbe perdere altri 10-15 punti di PIL, la cui componente proveniente dal nero è in Italia elevatissima.D'altronde prendersela solo con quei pochi, fra i ricchi, che pagano le tasse e le pagano tutte, é effettivamente demagogico. Per cui credo ci voglia molto pragmatismo, e fare molti sforzi per incastrare evesori che hanno un tenore di vita vistosamente incompatibile con le loro dichiarazioni. E poi bisognerà pagare il costo della pirateria edilizia che ha provocato tanti enormi danni in Abruzzo, di fronte all'ora della verità rappresentata dal terremoto... e credo che abbia ragione Amato, non c'é altra strada che un'addizionale. Poi aspettiamo che la comunità internazionale riesca effettivamente a neutralizzare i paradisi fiscali, e poi vediamo.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda pinopic1 il 14/04/2009, 10:59

carlo gualtieri ha scritto:Questa discussione su come ripartire il fardello delle tasse credo non tenga conto di alcune anomalie italiane. Una inesorabile lotta all'evasione che avesse pieno successo significherebbe perdere altri 10-15 punti di PIL, la cui componente proveniente dal nero è in Italia elevatissima.


Scusa, perché?
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda Stefano'62 il 14/04/2009, 12:34

pinopic1 ha scritto:
carlo gualtieri ha scritto:Questa discussione su come ripartire il fardello delle tasse credo non tenga conto di alcune anomalie italiane. Una inesorabile lotta all'evasione che avesse pieno successo significherebbe perdere altri 10-15 punti di PIL, la cui componente proveniente dal nero è in Italia elevatissima.


Scusa, perché?

Anche a me piacerebbe saperlo.
Credo che abbia fatto confusione,infatti nel PIL non esiste una componente proveniente dal nero.
Esiste invece una fetta sottratta al PIL proprio dal nero.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda carlo gualtieri il 14/04/2009, 20:17

neanche per sogno. Il PIL. prodotto interno lordo, misura la ricchezza, la capacità di produzione di una nazione, ed é composto da voci che sono, specie nel manufatturiero, fortemente compenetrate di prodotto che è nato in nero, in sleale competizione con chi invece non lavora in nero. Esistono moltissimi sistemi per far dimenticare che il prodotto é nato in nero. Sta di fatto che molti testi di evconomia danno uno spazio rilevante a questa componente del PIL.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda franz il 14/04/2009, 20:44

Stefano'62 ha scritto:
pinopic1 ha scritto:
carlo gualtieri ha scritto:Questa discussione su come ripartire il fardello delle tasse credo non tenga conto di alcune anomalie italiane. Una inesorabile lotta all'evasione che avesse pieno successo significherebbe perdere altri 10-15 punti di PIL, la cui componente proveniente dal nero è in Italia elevatissima.


Scusa, perché?

Anche a me piacerebbe saperlo.
Credo che abbia fatto confusione,infatti nel PIL non esiste una componente proveniente dal nero.
Esiste invece una fetta sottratta al PIL proprio dal nero.

Una parte del nero è fortatamente conteggiata nel nostro PIL, su base statistica (da una quindicina di anni).
Questo perchè un PIL artificilmente basso ci avrebbe messo tra i paesi poveri, bisognosi di ricvevere aiuti.
Mi pare che i principi contabili europei che hanno condotto a questa rettifica siano il "sec-95".

In realtà dovremmo distingere tra nero (attività illegale che non puo' mai emergere) e sommerso (attività legale ma in regime di evasione).
Nel sommerso molte attività non possono emergere perché non sarebbero piu' redditizie. Tuttavia aziende intermedie che usano parte di quei semilavorati dovrebbero allora comprarli da ditte che lavorano "alla luce del sole" a prezzi piu' elevati ed il PIL aumenterebbe. Forse qualcunoavrebbe meno finte borsette di gucci ma a chi serve una borsetta o un orologio ... dovrebbe comprarne altri veri, costruiti in regola, con imposte e contributi pagati.

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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda giampy il 14/04/2009, 21:46

Sono nuovo di questo forum, penso che l'evasione fiscale sarà sempre più un problema locale, credo che la riforma fiscale in senso federalista se non darà anche degli strumenti per combattere l'evasione ci saranno realtà dove una prevalenza di redditi dipendenti le renderà più ricche mentre realtà con economie più turistiche o seconde case rischiano di dover chiedere la famosa sussidiarità tanto voluta da UDC ed AN. Altro pensiero che mi assilla è cosa succederà quando sarà attuato il federalismo fiscale a quei Comuni, Province e Regioni che hanno contratto i famosi prestiti derivati? Mi sa che ci toccherà il terzo livello della crisi come nei video game.
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Re: Contro la crisi più tasse ai ricchi

Messaggioda franz il 15/04/2009, 8:09

giampy ha scritto:penso che l'evasione fiscale sarà sempre più un problema locale, credo che la riforma fiscale in senso federalista se non darà anche degli strumenti per combattere l'evasione ci saranno realtà dove una prevalenza di redditi dipendenti le renderà più ricche mentre realtà con economie più turistiche o seconde case rischiano di dover chiedere la famosa sussidiarità tanto voluta da UDC ed AN.

Nel vero federalismo fiscale sono le realtà locali a scovare gli evasori. è loro interesse.
Nelle varie simulazioni a livello per ora regionale, vi sono risorse economiche sufficenti per un buon federalismo fiscale sia usando localmente parte delle imposte dirette sia quelle indirette. Il problema è vedere come sono messe le disparità all'interno delle regioni (tra le varie provincie) e quelle dentro le provincie (tra i vari comuni).
In linea di principio i comuni del nord dovrebbero aumentare le imposte, per poter pagare meglio i dipendenti e far fronte a servizi che sono piu' cari (la vita al nord costa un 30% in piu') mentre al sud puo' succedere l'inverso, se sanno cogliere la palla al balzo ed evitare tanti sprechi clientelari. Questo puo' portare sempre piu' aziende a trasferirsi al sud, riequilibrando il paese.

Franz
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