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Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 13/12/2016, 11:24

I rifiuti li seleziona personalmente la Raggi.
Possiamo stare tranquilli.

Forse farebbe bene a selezionare meglio anche il suo staff ma la storia dell'esame dei sacchetti neri è forse la vera rappresentazione del suo potere.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 15/12/2016, 9:29

La selezione per i ruoli dirigenziali pare che la stia proprio facendo.

LA RESTAURAZIONE
Campidoglio, tutti gli «alemanniani»
Ascesa dei dirigenti vicini alla destra
Da Raffaele Marra ai ripescati nelle super partecipate Ama e Atac: nel Campidoglio dell’era Raggi tornano in superficie (con incarichi apicali) i manager che erano potenti durante la gestione della giunta Alemanno. Un segnale di «pericolo» per Beppe Grillo
di Andrea Arzilli

Un conto è la Rete, un altro è avere una rete, un network. Tra le tante questioni che il M5S, molto entusiasmo ma zero pregresso da amministratore, si è posto prima e dopo la conquista del Campidoglio, il sistema per governare la Capitale è senz’altro quella centrale. In questo senso la parola chiave è stata subito identificata: esperienza. Tipo quella che avevano già i falchi di Virginia Raggi, l’uomo del Personale Raffaele Marra e il capo della segreteria politica Salvatore Romeo. Figure discusse, certo. Le loro nomine sono finite in procura e all’Anac, ora l’analisi verte pure sulla legittimità delle loro firme su decine di documenti. Ma resilienti di lungo corso, profili ora rampanti, collegati ed esperti. E a Roma l’esperienza è tutto.
E’ per questo che oggi, col Campidoglio in crisi per (l’ennesima) grana dimissioni di Paola Muraro e con le galline dalle uova d’oro Ama e Atac nella bufera, il potere del duo Marra-Romeo cresce tanto da far ri-emergere la muraglia di dirigenti «alemanniani», di ritorno nei trasporti e nei rifiuti. Cognomi noti come Limiti, Muzi, Rubrichi e D’Ignazio in Ama, i fratelli Gian Francesco e Stefano Regard, Emilio Cera, Pierluigi Pelargonio e Franco Middei in Atac. Come pure il caso di Patrizia Del Vecchio, ex dell’Atac di Alemanno che Raggi ha riciclato con promozione e due incarichi al Dipartimento cultura. Rieccoli.
Un reticolo che rimanda alle ere geologiche dell’ex sindaco di destra e di Franco Panzironi, ex ad di Ama coinvolto con l’allora dg, Giovanni Fiscon, nell’inchiesta su Mafia Capitale. Una svolta a destra che rappresenta, sì, una discontinuità con la gestione pd, ma pure un segnale «pericoloso», stando al garante M5S, Beppe Grillo.
Esempio. L’inghippo che, dopo il varo del nuovo assetto aziendale, ha spinto il dg di Ama Stefano Bina, uomo di area Casaleggio, a varcare la soglia delle dimissioni, è generato dal ritorno degli uomini forti dell’era Alemanno. Sotto impulso, manco a dirlo, dei soliti Marra e Romeo. Quattro casi danno il quadro di un metodo scientifico: Emiliano Limiti, ex responsabile degli acquisti in epoca Fiscon, indagato (e prossimamente archiviato) per associazione mafiosa, è stato promosso a capo della direzione amministrazione e finanza; poi Giuseppe Rubrichi, neo direttore delle risorse umane, arrestato nel 2009 per traffico di rifiuti a Colleferro. Quindi Alessandro Muzi, il nuovo manager del servizio engineering: buoni rapporti col ras dei rifiuti Manlio Cerroni, nel primo blitz della Raggi con Muraro, a Rocca Cencia, si fece fotografare accanto a sindaco e assessora esibendo la copertura politica. Copertura di cui, oggi, raccoglie i frutti.
15 dicembre 2016 | 07:04
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 15/12/2016, 15:13

Inchiesta sulle nomine del sindaco di Roma Virginia Raggi, perquisizioni in Campidoglio

Pubblicato il 15/12/2016
Ultima modifica il 15/12/2016 alle ore 13:46
EDOARDO IZZO
ROMA

E’ arrivata la polizia ieri in Campidoglio. Il reparto della polizia di Stato specializzato nei reati contro la pubblica amministrazione guidato da Maurizia Quattrone si è presentata in Campidoglio per acquisire atti e documenti relativi alle nomine di dirigenti dell’amministrazione Raggi. Il blitz degli investigatori è legato all’inchiesta della Procura di Roma che procede a modello 45, cioè contro ignoti e senza ipotesi di reato ne indagati. Le nomine al vaglio degli inquirenti sono quelle dei dirigenti Raffaele Marra, Carla Raineri, Salvatore Romeo decise dalla sindaca Virginia Raggi.

Le perquisizioni con tanto di accertamenti dei magistrati sono stati disposti dopo l’esposto presentato dall’ex capo di gabinetto Carla Romana Raineri a seguito delle segnalazioni dell’Anac di Raffaele Cantone. La procura di Roma vuole verificare se siano state rispettate tutte le norme di legge o se le nomine nascondano delle «corsie preferenziali» illegali per favorire un candidato a danno di altri. A partire da oggi inizierà lo studio dei dossier ed è possibile che a breve siano convocati a Piazzale Clodio le prime persone «informate sui fatti» per descrivere le varie fasi che le hanno precedute. Tutto era partito da un primo esposto depositato da Fratelli d’Italia nel quale si ipotizzava il reato di abuso d’ufficio.
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L’azione legale, legata anche ai compensi assegnati, era stata annunciata il 23 agosto scorso e riguardava non solo la nomina di Raineri, ma anche quella del capo della segreteria del sindaco, Salvatore Romeo. Due nomine saltate a pochi giorni dalla formazione della giunta. Un vero e proprio record nella storia del Comune di Roma. Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, aveva depositato l’atto spiegando i motivi del ricorso alla Procura, ma anche alla Corte dei Conti, Ghera aveva detto che “per i casi del capo di Gabinetto e del capo Segreteria della giunta Raggi, da quanto ci risulta, potrebbero essere stati commessi errori grossolani”. “In relazione alla nomina di Romeo – affermava il capogruppo – a destare evidenti perplessità è il trattamento economico, ben 120 mila euro, un compenso decisamente elevato visto che la funzione di capo segreteria è rimasta immutata da decenni e non sono state aggiunte mansioni in più a tale ruolo tanto da giustificare un emolumento così elevato”.

“In merito alla nomina della Raineri – aveva precisato il capogruppo di Fratelli d’Italia – crediamo invece che il sindaco avvocato e il magistrato in questione potrebbero aver sbagliato l’interpretazione della norma. Scegliendo infatti l’art. 110 del Tuel hanno eluso due requisiti importanti della norma: il primo, accertarsi che all’interno dell’amministrazione nessuno avesse i requisiti richiesti e quindi avviare una procedura per il reperimento di una figura in grado di svolgere quel ruolo; il secondo, bandire un avviso pubblico”.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda gabriele il 15/12/2016, 15:15

mariok ha scritto:Inchiesta sulle nomine del sindaco di Roma Virginia Raggi, perquisizioni in Campidoglio


Che fosse da mettere nel 3d "ma che giustizia è?" :?:
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 15/12/2016, 15:30

gabriele ha scritto:
mariok ha scritto:Inchiesta sulle nomine del sindaco di Roma Virginia Raggi, perquisizioni in Campidoglio


Che fosse da mettere nel 3d "ma che giustizia è?" :?:


Forse sì. Ma sta bene anche qui, considerato che il M5S su questa giustizia ci ha lucrato per anni.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda gabriele il 15/12/2016, 15:40

mariok ha scritto:Forse sì. Ma sta bene anche qui, considerato che il M5S su questa giustizia ci ha lucrato per anni.


Scherzavo ;)
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda trilogy il 15/12/2016, 17:42

Quelli che fa girare le scatole è che poi fanno i moralisti....con questo andazzo a fine legislatura non ci arrivano, li arrestano prima.

Roma, giovane e neolaureata ma molto grillina: la consulenza è sua

Dopo aver distribuito posti di sottogoverno nei municipi a mogli, compagne e portaborse di consiglieri comunali e parlamentari della Repubblica, la Parentopoli grillina si arricchisce di un nuovo, interessante capitolo. Stavolta a beneficiarne è Alessandra Manzin, classe 1985, assunta il 9 dicembre negli uffici di diretta collaborazione dell'assessora alla Città in movimento Linda Meleo per le sue "doti e competenze specifiche - recita la delibera di giunta n.106 - nel campo del diritto amministrativo.
Una laureata poco più che trentenne che, oltre alla sua vantata professionalità, gode però anche di qualcosa in più: un patrimonio di legami e conoscenze che evidentemente nel M5S fanno la differenza. Manzin, infatti, oltre ad affiancare in Parlamento il senatore Andrea Cioffi - già di per sé un titolo di merito per i grillini - è anche la fidanzata di Dario Adamo, uomo della Casaleggio Associati nonché assistente di Rocco Casalino in Senato, dove è responsabile dell'area web e social media. Ovvero il campo nel quale la sindaca di Roma, che ormai comunica ogni scelta amministrativa e politica esclusivamente su Facebook...

fonte: http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/ ... ref=HREA-1
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mauri il 15/12/2016, 19:03

queste sono baggianate non si può rimanere nudi e puri e i 5 stelle si stanno adeguando iniziano a sporcarsi le mani anche perchè sono 4 gatti parenti compresi
povera raggi le stanno facendo un mazzo così, ha tutti contro partiti politici poteri occulti mafia capitale dirigenti, le contano tutti i peli del sedere è assurdo dopo 5 mesi di governo cosa mai avrà combinato, invece dovrebbero indagare e condannare tuti i politici intrallazzoni di questi ultimi anni masiccome sono tutti sodali non scattano indagini, tutti contro 5 stelle
beh a questo punto spero che la signora davide ce la faccia a sconfiggere golia
auguri mauri
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda trilogy il 15/12/2016, 19:56

È lo capisco; tengono famiglia e la disoccupazione è alta, e i parenti vanno sistemati. Ma stanno perdendo la faccia e rischiano grosso.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 16/12/2016, 1:01

mauri ha scritto:queste sono baggianate non si può rimanere nudi e puri e i 5 stelle si stanno adeguando iniziano a sporcarsi le mani anche perchè sono 4 gatti parenti compresi
povera raggi le stanno facendo un mazzo così, ha tutti contro partiti politici poteri occulti mafia capitale dirigenti, le contano tutti i peli del sedere è assurdo dopo 5 mesi di governo cosa mai avrà combinato, invece dovrebbero indagare e condannare tuti i politici intrallazzoni di questi ultimi anni masiccome sono tutti sodali non scattano indagini, tutti contro 5 stelle
beh a questo punto spero che la signora davide ce la faccia a sconfiggere golia
auguri mauri


Insomma, un complotto.
Deve essere il naturale seguito del complotto che ha mandato i 5S al Campidoglio.

Adesso, tutte le porcherie che combinano sono solo l'anti complotto; la contromossa.
Non ci stanno a fare da bersaglio e cercano di farsi buttare fuori in tutti i modi.

Loro sono furbi e a loro non glie la raccontano.
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