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Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 31/07/2015, 8:31

Chi sa se anche lui ha una figlia che lavora alla Mondadori...


Voto Azzollini, Manconi: “Perché ho votato no all’arresto”
Pubblicato il 30 luglio 2015 da Giuseppe Spadaro
http://www.termometropolitico.it/118433 ... resto.html

Dopo Pietro Ichino arrivano le motivazioni del senatore del Pd Luigi Manconi che spiega, prendendo carta e penna, perché ha votato contro la richiesta di arresto per il senatore Azzollini giunta dalla Procura di Trani.

La decisione del Senato e la votazione contraria all’arresto ha scatenato il dibattito politico. Divisioni anche nel Pd dove anche la vicesegretaria Serracchiani ha stigmatizzato l’esito della votazione.

Azzollini, intervento del senatore Manconi
C’è da annotare che Ichino e Manconi sono tra i pochissimi senatori che hanno reso pubblica la propria decisione spiegando i motivi. Mentre molti altri senatori che conti alla mano hanno votato come Ichino e Manconi continuano a trincerarsi dietro la modalità segreta del voto e dentro un assordante silenzio.

“Il voto segreto su questioni relative alla libertà personale di terzi è una prerogativa e una garanzia. Ma è un diritto soggettivo al quale si può rinunciare. Non ho alcuna difficoltà, di conseguenza, a rendere pubbliche le ragioni del mio voto contro l’autorizzazione all’arresto del senatore Antonio Azzollini, condivise a maggioranza dall’Aula.

E, infatti, il Senato non è né la prima né l’ultima della aule giudiziarie che si occuperanno della vicenda per il semplice motivo che non è un’aula giudiziaria. A noi non spetta valutare la fondatezza delle accuse rivolte ai parlamentari, che ormai possono essere mosse e perseguite liberamente, senza più sottostare all’autorizzazione parlamentare. A noi tocca, come si dice, valutare se nella richiesta di arresto del Sen. Azzollini vi sia del fumus persecutionis. E l’unico modo è analizzare rigorosamente la stretta necessità della misura cautelare richiesta, anche alla luce di una recente legge di riforma che ribadisce per tutti i cittadini la necessaria attualità dei suoi presupposti: impedire la fuga dell’indagato, l’inquinamento delle prove, la reiterazione del reato. Nonostante le argomentazioni prodotte dalla Procura di Trani, nulla tra le carte trasmesse lascia intendere che il Sen. Azzollini voglia sottrarsi al giudizio, inquinare le prove o commettere nuovamente il reato di cui è accusato. Quindi, manca la stretta necessità di sottoporlo agli arresti domiciliari violandone la libertà personale e le prerogative di parlamentare.

Il Senato, col suo voto, ha voluto dire questo: e l’ha fatto anche grazie alla scelta equilibrata del capogruppo del Pd, Luigi Zanda, che ha richiamato “il libero convincimento” di ciascuno.

Detto questo, spiace dover rilevare per l’ennesima volta come tra coloro che – opportunamente in questo caso – hanno votato a favore delle garanzie di un collega, siano così pochi quelli che si battono a favore delle garanzie dei povericristi, dei migranti e dei profughi e delle persone senza tutele.

Infine, credo abbiano dato un contributo fondamentale a respingere l’autorizzazione contro Azzollini i due interventi dei senatori di 5 Stelle, addirittura eccezionali per demagogia reazionaria, che hanno ottenuto il risultato di persuadere molti incerti e convincere tanti dubbiosi a votare in maniera esattamente opposta”.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 31/07/2015, 8:58

Una cosa, non credo da poco.
Sicuramente un illustre senatore che pronuncia quella frase nei confronti di due suore (fare come vi dico altrimenti vi piscio in bocca) non gode di alcuna simpatia popolare (e nemmeno mia personale). Credevo, dai vari resoconti di stampa, che la frase fosse stata catturata da un'intercettazione telefonica. Chiara, limpida, inoppugnabile, datata con precisione al secondo. Invece ieri leggo che non si tratta di intercettazione ma di una frase ascoltata da un testimone stando in una stanza adiacente. Probabilmente il pomposo linguaggio giuridico chiama questo una "intercettazione ambientale", da qui l'equivoco.

Ma il testimone, si legge sulle carte attivate ai senatori, quando viene sentito dagli inquirenti non ricorda quando la frase è stata "intercettata". È vago sull'anno (2006, 2007, 2008) e sul periodo dell'anno (non faceva freddo e non faceva caldo, quindi era o primavera o autunno). Diciamo che se questo è il principale ed unico testimone su quella frase, non occorre essere dei Perry Mason per capire come andrà a finire durante il processo. Devono esistere decisamente ben altre prove a sostegno dell'accusa perché questa non lo è. Chi sta in un'altra stanza puo' intendere solo alcune parti di un discorso, quelle tipicamente ad alta voce. E ci sono decine di motivi per cui uno potrebbe proferire quella frase, magari solo perché sta raccontando un episodio in cui qualcuno ha detto quella frase. Vera o falsa che sia, una versione della difesa tesa ad accreditare la tesi del "racconto" porterebbe qualsiasi giuria, in assenza di altre prove, a seguire il classico detto "in dubbio, pro reo". Il tutto quindi è in mano alle due suore, che non mi pare abbiano confermato l'episodio (altrimenti si saprebbe). Certo, loro non sono solo testimoni ma principalmente imputate (e se ricordo bene sono state anche arrestate) e quindi la loro testimonianza non è certo neutrale. A me tutto sommato pare il solito pasticcio all'italiana, dove in questo caso enti religiosi truffano lo stato per mezzo miliardo. Il declino, economico e morale, avanza. E non pare che la giustizia sia in grado di arrestarlo.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 31/07/2015, 22:34

Sull'immunità parlamentare si fà solo molto clamore,ormai è diventata la foglia di fico del populismo.Fatta eccezione per le opinioni espresse e per i voti dati nell'esercizio delle sue funzioni,fra parlamentare e cittadino comune le differenze sono poche.In caso di giudizio definitivo che può essere al primo grado,se non si presenta ricorso,il parlamentare ha lo stesso trattamento del cittadino comune.Le autorizzazioni a procedere riguardano singoli aspetti della fase pre-giudizio cioè con processo in corso.La regola è che la libertà personale,il domicilio e la corrispondenza sono inviolabili ma le eccezioni a questi principi possono essere regolate dalla legge oppure può essere l'autorità giudiziaria con atto motivato a richiedere delle restrizioni.Lo stesso vale per i parlamentari solo che le restrizioni alla libertà personale al domicilio e alla corrispondenza vanno chieste dal potere giudiziario ai membri della camera di appartenenza del parlamentare
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda flaviomob il 01/08/2015, 9:13

Si vede che Manconi è rimasto all'avversione per i magistrati che aveva quando faceva l'apologia della lotta armata... Ah, i anni Settanta!


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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 01/08/2015, 13:58

L'eguaglianza cittadino comune e parlamentare si può realizzare se si legifera in materia di intercettazioni e custodia cautelare.Attualmente si naviga a vista sia per i cittadini che per i parlamentari perche manca la legislazione e questo crea degli spazi dove il populismo può infilarsi.Fatte le leggi sù intercettazioni e custodia cautelare i parlamentari saprebbero come regolarsi in seguito ad una richiesta di autorizzazione,ma non avrebbe più senso perche se il trattamento fra cittadino e parlamentare è più o meno lo stesso a quel punto si potrebbe cambiare l'art 68 e fare il trattamento eguale senza più la necessita della richiesta di autorizzazione da parte della giustizia e la necessità che il parlamento si esprima,rimarrebbero solo le opinioni espresse e il voto dato nell'esercizio delle funzioni parlamentari,il parlamento sarebbe meno esposto alle delegittimazioni che si combattono anche separando Pa e partiti
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda pianogrande il 01/08/2015, 14:40

Il primo grosso problema, secondo me, è l'oggettività di questa tutela per i parlamentari.
OK; tuteliamoli per certi tipi di reati come quelli di opinione o assimilabili.

Chi giudica se la tutela è applicabile?
Un voto del parlamento.
E che oggettività/obiettività ha un voto del parlamento?
Zero.

Zero per vari motivi di cui i principali sono l'appartenenza a quale partito e/o la trasversalità/mutuo soccorso.

Eccolo il problema principale.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 01/08/2015, 15:31

i parlamentari sono già tutelati per le opinioni espresse e per i voti dati nell'esercizio delle proprie funzioni non è prevista un'autorizzazione a procedere per le opinioni espresse e per i voti dati nell'esercizio delle funzioni parlamentari di conseguenza non è previsto un voto parlamentare in questo senso,la richiesta del giudice di trani per l'esercizio delle funzioni parlamentari è inapplicabile perche non è prevista dalla costituzione
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 01/08/2015, 16:35

pianogrande ha scritto:Il primo grosso problema, secondo me, è l'oggettività di questa tutela per i parlamentari.
OK; tuteliamoli per certi tipi di reati come quelli di opinione o assimilabili.

Chi giudica se la tutela è applicabile?

Non esiste soluzione logica. Normalmente fai decidere ad un potere terzo e superiore ma poi alla fine avresti il problema di decidere come trattare oggettivamente i casi di tutela di questo organo terzo. Non si puo' andare avanti all'infinito.
Anche la logica matematica parte da postulati indimostrabili. Sono dati per veri e basta. Non sono costruiti partendo da altre cose dimostrate. Alla fine ti devi fidare e basta e se qualcuno tradisce la fiducia, devi poterlo rimuovere.

Il che mi riporta alla mente uno dei vari argomenti di Popper sulla democrazia: il problema non è tanto stabilire come eleggere un rappresentante del legislativo o nominarne uno dell'esecutivo o del giudiziario. Il problema principale è come rimuoverlo appena appare evidente che è stato fatto un errore mardornale, sia perché era fin dall'inizio un incapace che ha ingannato la maggioranza, sia perché è pur sempre possibile che una brava persona dia fuori di testa di colpo, diventi un altro, cambiando radicalmente, anche per la pressione a cui è sottoposti in casi di grandi responsabilità. In democrazia chi dovrebbe rimediare agli errori il popolo stesso, il corpo elettorale. Chi ha eletto, deve poter destituire.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 01/08/2015, 17:22

L'immunità completa per l'esercizio delle funzioni parlamentari è una immunità che esiste nei confronti del potere giudiziario,che se manca,può dare vita a persecuzioni giudiziarie e limitazioni alla libertà di esercizio parlamentare,non è una tutela nei confronti del corpo elettorale.Se un parlamentare tradisce la fiducia,e qui si arriva al punto che non si può promettere ciò che non si può mantenere,alle successive elezioni gli elettori possono non rieleggere il rappresentante,la stessa cosa per un partito che ha la maggioranza assoluta e governa.Alle successive elezioni gli elettori possono rovesciare la maggioranza e premiare il partito di opposizione
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 01/08/2015, 18:21

mariok ha scritto:
E, infatti, il Senato non è né la prima né l’ultima della aule giudiziarie che si occuperanno della vicenda per il semplice motivo che non è un’aula giudiziaria. A noi non spetta valutare la fondatezza delle accuse rivolte ai parlamentari, che ormai possono essere mosse e perseguite liberamente, senza più sottostare all’autorizzazione parlamentare. A noi tocca, come si dice, valutare se nella richiesta di arresto del Sen. Azzollini vi sia del fumus persecutionis. E l’unico modo è analizzare rigorosamente la stretta necessità della misura cautelare richiesta, anche alla luce di una recente legge di riforma che ribadisce per tutti i cittadini la necessaria attualità dei suoi presupposti: impedire la fuga dell’indagato, l’inquinamento delle prove, la reiterazione del reato. Nonostante le argomentazioni prodotte dalla Procura di Trani, nulla tra le carte trasmesse lascia intendere che il Sen. Azzollini voglia sottrarsi al giudizio, inquinare le prove o commettere nuovamente il reato di cui è accusato. Quindi, manca la stretta necessità di sottoporlo agli arresti domiciliari violandone la libertà personale e le prerogative di parlamentare.



E' un incredibile arrampicarsi sugli specchi.
"il Senato non è un'aula giudiziaria" ma "a noi spetta di valutare la fondatezza delle accuse"
Se fossimo davanti ad una giuria si potrebbe dire che è una tesi contraddittoria.

Poi:
" noi tocca, come si dice, valutare se nella richiesta di arresto del Sen. Azzollini vi sia del fumus persecutionis."
Contraddizione nella contraddizione. La ricerca del "fumus" ha nulla a che fare con la valutazione della fondatezza.

"Nonostante le argomentazioni prodotte dalla Procura di Trani, nulla tra le carte trasmesse lascia intendere che il Sen. Azzollini voglia sottrarsi al giudizio, inquinare le prove o commettere nuovamente il reato di cui è accusato."
E si ritorna al giudizio di merito e non sulla ricerca del "fumus". Il giudizio lo definirà il collegio giudicante, non il Senato, che come ha ben detto il senatore dalla idee un po' confuse non è organo giudicante, ad eccezione di un'unica fattispecie che è quella relativa alla messa in stato d'accusa del presidente della repubblica.

Quindi per il senatore il fumus persecutionis va ricercato nelle accuse stesse, ovvero se ci sono o meno, anche se il Senato e quindi i senatori, non sono organo e membri giudicanti.

Qui siamo alla follia. Un continuo rigare lo specchio con le unghie pur di rimanerci attaccato.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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