franz ha scritto:Povertà e statalismo
Le lezioni inascoltate della Storia
di Angelo Panebianco
Che rapporto c’è fra il marxismo esibito da certi ministri ed ex ministri del governo Tsipras e il Crocifisso con falce e martello regalato dal presidente boliviano Morales a papa Bergoglio? [...]
Ovviamente io sono intervenuta su un aspetto particolare del dibattito, che poco ha a che fare con l'articolo di Panebianco.
Le lezioni inascoltate della storia sono tante, e non è detto che quelle citate da Panebianco siano le più rilevanti.
Certo, che il mercato sia il problema e lo stato la soluzione è stata una visione semplicistica, dimostratasi inadeguata.
Capitalismo di stato (perché tale si è dimostrato il cosidetto "socialismo reale") o capitalismo del libero mercato, il problema reale è la protezione delle classi più deboli nell'ambito di un sistema economico sostenibile. Non si tratta di probemi di facile soluzione, ma sono problemi reali, non superabili con formulette ideologiche.
L'Europa, pur con tutti i suoi limiti, si sta rivelando come l'unico continente che è statocapace di affrontare - sia pure in modo incompleto, parziale e non risolutivo - il problema in modo realistico, cercando di applicare gli aspetti positivi dell'una e dell'altra visione del mondo contemporaneamente, senza assolutismi ideologici.
Il superamento delle ideologie dovrebbe ormai essere un dato di fatto in Europa, ma il superamento implica comprensione dei diversi fattori in atto: da una parte l'assurdità di un'economia statale pianificata che limita l'innovazione limitando la libera iniziativa, dall'altra lo strapotere degi oligopoli finanziari del tutto indifferenti ai bisogni delle persone.
Una via di mezzo deve esistere, ed il luogo ove questa "via di mezzo" va sperimentata non può che essere l'Europa. Ma un'Europa che deve portare alti i valori della democrazia e dell'equiità sociale, continuando ad avere ben presenti davanti agli occhi i limiti dei sistemi estremi, dagli USA all'ex-URSS, da Pol Pot a Pinochet, per non parlare di Hitler e Stalin.
Annalu