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Impresentabili e incandidabili

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda annalu il 02/06/2015, 14:54

franz ha scritto:... Se le leggi sono contradditorie, è difficile rispettarle. Una dice (chiaramente) che De Luca è candidabile. Altre dicono (a seconda dell'interpretazione) che forse non è insediabile. [...]

Le leggi complicate e contraddittorie hanno una lunghissima tradizione in Italia e non sembra siano ancora nati i politici davvero interessati a risolvere il problema: troppo comodo saper che, per "chi può", ci sarà sempre la possibilità di trovare una scappatoia, anche a costo della rovina degli onesti e poi del paese.
Il caso De Luca mi pare esemplare.
Il personaggio non mi è simpatico, ma non è sulla simpatia che si giudicano le persone: un uomo che rifiuta la prescrizione è a mio parere una persona coraggiosa che merita rispetto, soprattutto se i reati contestati non riguardano episodi mafiosi, ma esclusivamente la palude rappresentata dalla gestione dell'amministrazione pubblica.
Detto questo, se De Luca era candidabile non vedo come e perché si sarebbe dovuto impedirgli di candidarsi, e le notizie confuse della stampa sulla sua non-insediabilità (che sarebbe un assurdo se lo si riteneva candidabile) è tutta da verificare.
Del resto Renzi ha finito per appoggiarlo; nemmeno Renzi mi è molto simpatico, ciò nonostante non lo ritengo certo uno sciocco, quindi penso che sapesse che l'ipotesi della sua non insediabilità è per ora solo un'ipotesi giornalistica.
Quanto alla Bindi ed alla lista degli impresentabili, devo dire che sono rimasta profondamente delusa. Lei a suo tempo mi era relativamente simpatica, soprattutto perché l'ho sempre giudicata una persona onesta ed in buona fede. Allora perché si è lanciata in una iniziativa così azzardata ed approssimativa, presentando a nome di una Commissine palamentare seria come l'Antimafia una lista di nomi "impresentabili" proprio alla vigilia del voto, di modo che non ci fosse spazio per dibattiti o correzioni?
Anche la sua autodifesa non mi ha per nulla convinto: era suo dovere far conoscere gli elettori dei giudizi formulati sulla base di documenti non noti agli elettori? Non mi sembra che la lista di nomi sia stata accompagnata da notizie (ufficiali ed incontestabili) non note al pubblico che avesse desiderato informarsi, ed una sorta di pubblico anatema così "tempestiva" era prevedibile venisse interpretata sulla base di lotte intestine interne al PD.
Fosse o meno giusta questa interpretazione, non mi sembra corretto che una commissione parlamentare cerchi di influenzae in modo così diretto gli elettori, né riesco a vedere in De Luca (ma nemmeno in Renzi) il terribile rischio per la democrazia italiana che solo potrebbe spiegare tale presa di posizione.
Insomma, staremo a vedere.
Più passa il tempo, e più mi trovo costretta a non condividere l'opposizione della sinistra PD contro Renzi, come se al suo posto fosse pronto un leader capace di portare l'Italia gloriosamente verso un fulgido futuro di benessere economico.
Se cade Renzi, ho l'impressione che la "fulgida alternativa" possa essere rappresentata solo da un "impresentabile" Salvini che sta sostituendo addirittura Grillo alla guida del populiusmo italico.
Meglio Salvini di Renzi?
Quale sinistra può sostenere una simile ipotesi?
Non sono in grado di capirlo.

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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda pianogrande il 02/06/2015, 15:06

Intanto De Luca denuncia la Bindi.

http://napoli.repubblica.it/cronaca/201 ... ref=HREA-1

Mah!
Poteva anche farne a meno.
Il problema è molto ma molto più politico che giudiziario.

Anche e forse sopratutto perché politico è il problema delle leggi che non si capiscono.

Quello della Bindi è un atto politico come è politica la commissione antimafia che, se funziona così, è perché i politici hanno fatto in modo che funzionasse così.

Detto questo, la Bindi, dopo questa vera e propria buffonata (più ci penso e più questo termine rappresenta quello che è successo) dovrebbe solo andare a farsi una crociera con in mano quell'attrezzo dal manico di legno e il resto di saggina.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda Robyn il 02/06/2015, 15:23

trilogy non siamo più la culla del diritto.Se non lo siamo più dobbiamo tornare ad esserlo.In merito a minoranza dem e maggioranza dem ambedue ci mettono la loro da un lato una certa resistenza a riformare dall'altra un riformismo pasticciato più ragionevole è invece la posizione di Cuperlo.Per me la mina si disinnesca se la minoranza comprende che non è un partito nel partito e che la posizione di Fassina è superata perche il liberismo senza regole che ha generato la crisi finanziaria è finito.Dall'altra M Renzi deve prestare più attenzione alla democrazia interna il linguaggio è tutto in democrazia.D'accordo che il senato è a elezione indiretta ma non può essere di cento membri e i delegati regionali non andavano eliminati,d'accordo che l'art 18 andava riformato ma non cancellando quelli che sono i principi basilari dello stato di diritto,che la prova non può durare tre anni ma uno.La regola della maggioranza fatto eccezioni è giusta ma non si può usare senza integrare cose positive della minoranza il che non significa assecondare perche per esempio la festa dem non andava archiviata e i cento membri del senato richiesti dalla minoranza non è una scelta giusta
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda franz il 02/06/2015, 17:34

pianogrande ha scritto:Mah!
Poteva anche farne a meno.
Il problema è molto ma molto più politico che giudiziario.

La denuncia, leggo è per diffamazione, attentato ai diritti politici costituzionali e abuso d'ufficio.
Non mi sembra che sia solo un problema giudiziario.
Forse che il ricorso alla procedura di impeachment in USA sia solo fatto giuridico e non politico?
È politico che un conflitto tra poteri sia giudicato anche dal potere giudiziario, che fa parte della organizzazione della polis.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda pianogrande il 02/06/2015, 19:18

Volevo dire che sono i politici a fare le leggi.
Il potere giudiziario interviene in base a quelle stesse leggi.
Che il potere giudiziario possa risolvere il problema politico della stupidità delle leggi intervenendo col la sua interpretazione mi sembra come la storia del capo delle barzellette che dice (parlando di un lavoro impossibile e/o male impostato): io vi ho dato la direttiva. Adesso, ai dettagli pensateci voi.

L'interpretazione giudiziaria di leggi stupide mi richiama anche il concetto dell'interprete che, per traslare in un'altra lingua una frase stupida, si sforza di farla diventare intelligente.

Insomma, De Luca vorrebbe brandire il problema per usarlo come soluzione.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda Robyn il 02/06/2015, 20:34

A Napoli sono furbi
In campania bisogna mandare un commissario ad acta,ad acta significa che è una persona adacta a fare quel lavoro.Ae wagliò simm i napl iamm facimm am pressa
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda franz il 02/06/2015, 21:30

pianogrande ha scritto:Volevo dire che sono i politici a fare le leggi.
Il potere giudiziario interviene in base a quelle stesse leggi.

Non è del tutto vero. Chi sa come funzionano le cose nei ministeri, sa che le leggi sono preparate in quelle sedi, sotto la guida esperta di magistrati. Poi i partiti (la maggioranza) fanno in modo che la legge sia il piu' possibile blindata. Ogni tanto qualche virgola scappa ma le leggi sono in gran parte fatte da magistrati o da avvocati nei vari rami del parlamento.
Politici? .... non pervenuti.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda pianogrande il 02/06/2015, 23:56

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Volevo dire che sono i politici a fare le leggi.
Il potere giudiziario interviene in base a quelle stesse leggi.

Non è del tutto vero. Chi sa come funzionano le cose nei ministeri, sa che le leggi sono preparate in quelle sedi, sotto la guida esperta di magistrati. Poi i partiti (la maggioranza) fanno in modo che la legge sia il piu' possibile blindata. Ogni tanto qualche virgola scappa ma le leggi sono in gran parte fatte da magistrati o da avvocati nei vari rami del parlamento.
Politici? .... non pervenuti.


Be', questo aspetto è interessante e significativo ma in questo caso il magistrato ha il ruolo di un funzionario, di un consulente.
Non so quanti politici sarebbero in grado solo di scriverla una legge se non attraverso specialisti.
Questo non può togliere nulla alla responsabilità politica di chi la legge la decide; almeno nelle intenzioni se non nella stesura che dovrebbe essere solo un fatto tecnico e non politico.

Se quel fatto tecnico assume una rilevanza politica, allora il politico ha abdicato e il tecnico (il funzionario) ha usurpato.

Un fatto che sarebbe gravissimo e pur sempre responsabilità del politico.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda pianogrande il 03/06/2015, 10:34

Ecco un altro parere: Raffaele Cantone "Presidente dell'autorità nazionale anti corruzione".

http://www.huffingtonpost.it/2015/06/03 ... _ref=italy

Noi abbiamo presidenti e commissari per tutti i gusti e per tutte le tasche.

In effetti, il ruolo politico (anche quello di Cantone è un ruolo politico) e quello di magistrato si confondono un po' troppo spesso.

L'articolo definisce Cantone un magistrato ma l'autorità anti corruzione ne fa, semmai, un commissario.

Così come la Bindi non è un magistrato ma la presidente di una commissione (scusate ma il femminile di magistrato mi manca).

Comunque, Cantone fa un breve elenco degli errori commessi dalla Bindi e non sono noccioline.

Non dovrebbe esserci bisogno di tutti questi pareri e mi fermo se no ricominciamo il discorso da capo.
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Re: Impresentabili e incandidabili

Messaggioda flaviomob il 03/06/2015, 23:48

Perché mai l'eventuale errore andrebbe imputato a negligenza o malafede della sola Bindi? La Commissione antimafia, in cui sono presenti esponenti di tutte le aree politiche rappresentate in parlamento, ha approvato all'unanimità il resoconto sulle candidature alle elezioni degli enti locali e ha semplicemente applicato leggi e regolamenti approvati dal parlamento e dalla stessa Commissione.

Qui il documento integrale:

http://documenti.camera.it/leg17/resoco ... .com24.pdf


Ora, chi ha intonato il motivetto dell'ennesimo coro finto garantista, orchestrato dai soliti noti, potrebbe entrando nel merito esprimere una critica puntuale e precisa alle parti del documento che ho linkato, in cui la Commissione avrebbe riportato informazioni false o svolto il proprio lavoro in maniera difforme dalla legge e dal codice di autoregolamentazione?

Altrimenti si parla solo di aria fritta e rifritta.

Dichiara il presidente emerito della Corte Costituzionale Gaetano Silvestri: “Si violerebbe la legge o la Costituzione se le indicazioni date fossero false, ma trattandosi di fatti veri e di carattere pubblico come sono gli atti giudiziari, non si fa che mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere”.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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