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Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 03/03/2014, 0:49

Stefano'62 ha scritto:
pianogrande ha scritto:La politica serve.
I politici servono e servono preparati e a tempo pieno.

D'accordissimo.
(Con la postilla che piuttosto che politici preferisco tecnici adeguatamente laureati nelle rispettive posizioni amministrative)
Non sono d'accordo che il tempo pieno debba durare in eterno e che i politici diventino (di fatto lo sono) una corporazione di stampo feudale.
Delle due l'una:
o troviamo un sistema che selezioni per davvero il politico e che lo cacci a pedate quando non funziona,senza invece venire ripescato dai suoi "complici" di corporazione....
oppure gli diamo una scadenza come alle mozzarelle cosi non fanno in tempo a sviluppare il potere di prendere in ostaggio la democrazia,come di fatto siamo messi oggi.

Lo ribadisco.
Politica competente ma non professionistica,sennò scatta l'inamovibilità e ci tocca ascoltare dei cialtroni che tacciano di populismo o dilettantismo quelli che sono migliori di loro,solo perché non fanno parte della loro corporazione.

Sono molto più d'accordo sulle "pedate" che sui limiti di tempo.
Se un politico funziona perché mandarlo via?
I tecnici sono utilissimi ma al servizio dei politici e non al loro posto.
La volontà politica (il porsi obiettivi di tipo politico) non può essere data per scontata.
Un tecnico può essere un fior di tecnico (o di funzionario) ma non essere capace di gestire i rapporti politici che richiedono una professionalità peculiare.
La frana di Monti dovrebbe insegnare qualcosa.
La professionalità politica non è la professionalità del tecnico.
E' un'altra cosa e non ci si nasce; si impara ed è dura da imparare.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda Stefano'62 il 03/03/2014, 3:47

Avresti anche ragione per certi versi e mi rendo conto che la professionalità politica cui ti riferisci tu non è quella che intendo io.....
Non può essere la semplice capacità di trovare soluzioni per la comunità (che secondo me è ciò che basta per far funzionare una democrazia) perché per quello non c'è bisogno di essere politici,basta un po' di inventiva e di buone idee,unite alla capacità di portarle a termine o di incaricarne tecnici specificamente competenti nei relativi campi,ed ecco che siamo già in un ambito politico di qualità ed efficienza.
E' questa la politica che voglio:teste pensanti concretamente agganciate alla realtà pubblica che una volta realizzata l'idea,se non ne hanno di nuove,lascino il campo a nuove persone con nuove idee.
In questo modo sono possibili ottimi risultati con minimo rischio da parte di individualismi o forzature lobbistiche.

Quella di cui parli tu invece presuppone un centro di potere che in buone mani sono sicuro che possa produrre grandi benefici come dici tu,ma che in mani sbagliate invece l'esatto opposto.
E noi sappiamo che dove c'è "sangue" arrivano i pescecani.
E sappiamo anche che i più accreditati a spuntarla sono i pescecani perché chi è senza scrupoli è sempre in condizioni di vantaggio.
Quindi il pericolo che quella bella arma benefica cada in cattive mani e si metta a sparare sulla folla invece che aiutarla,è enorme;e ne abbiamo la prova sotto agli occhi anche adesso,con l'equilibrio di poteri a puttane perché ogni posto gratta gratta è designato dal sistema dei partiti;i tre poteri sono diventati un trinità sotto un unico padrone,la politica di professione marcia e corrotta.

Puoi mettere i paletti che vuoi ma non ci possiamo fare niente:la politica di professione è un boccone troppo ghiotto che cadrà sempre nelle mani di malfattori (potentati economici,finanziari,altro....) disposti a barare pur di papparselo,condizionando quella stessa democrazia che vorrebbe difendere.
Lo dicevi anche tu in altri contesti e avevi ragione:chi vince fa le regole e fa tutto ciò che vuole per il motivo molto semplice che può farle.

E' per questo motivo,molto realistico,che preferisco un'arma un pochino più maneggiabile e sicura.
Una politica semplice concreta e sicura,invece di quella professionista impossibile da maneggiare senza pericolo enormi.

PS
Quanto all'inefficacia dei tecnici....
il Monti che ha fallito non fu il monti tecnico bensì il monti politico.
Un tecnico economista che non fosse in delirio iper liberista prostrato ai supportes politici europei che lo hanno sospinto, non avrebbe mai fatto certe stupidaggine bollate come tali da tantissimi tecnici (economisti) veri in tutto il mondo.
Un tecnico vero avrebbe lavorato diversamente e funzionato a dovere.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 03/03/2014, 10:18

Certo che è stato il Monti politico a fallire.
Perché non ci si improvvisa politici così come non ci si improvvisa tecnici.
i problemi che tu poni sono alla base della costruzione di una democrazia e su questo penso che siamo d'accordo.
La vera lotta dura, il bisogno di evoluzione che abbiamo, stanno proprio nel fatto che alla politica (compresa la delega di potere) non possiamo rinunciare pur con tutti i rischi che questo comporta.
L'obiettivo deve essere un efficace (e sufficientemente forte) sistema di controllo democratico.
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Messaggioda Iafran il 03/03/2014, 10:30

pianogrande ha scritto:i problemi che tu poni sono alla base della costruzione di una democrazia e su questo penso che siamo d'accordo.
La vera lotta dura, il bisogno di evoluzione che abbiamo, stanno proprio nel fatto che alla politica (compresa la delega di potere) non possiamo rinunciare pur con tutti i rischi che questo comporta.
L'obiettivo deve essere un efficace (e sufficientemente forte) sistema di controllo democratico.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... io/899262/

Governo, fratelli figli e preferenze: così Tonino Gentile è diventato sottosegretario

(prima parte riportata qui viewtopic.php?f=4&t=6844&p=66454#p66454)
(...) A spingere Gentile nel sottogoverno renziano è stato il governatore Giuseppe Scopelliti, sostenuto da Renato Schifani. Tra mercoledì e giovedì scorso fonti di Ncd raccontano di violenti tumulti nel partito alfaniano. “Angelino” stava cedendo alle pressioni contro Gentile, dopo il caso dell’Ora della Calabria, e a quel punto Scopelliti si è fatto minaccioso: “Angelino se tieni fuori Tonino, i voti della Calabria te li puoi scordare e con Berlusconi sono cazzi tuoi”. Alfano ha eseguito senza fiatare. Del resto ha piazzato nel sottogoverno altri signori delle preferenze, come il siciliano Castiglione e il pugliese Cassano.

L’arroganza di Scopelliti e Gentile ha causato la prima, seria ferita al governo di Renzi. Già sindaco di Reggio Calabria, comune sciolto per ‘ndrangheta, Scopelliti è il punto più alto del Sistema Calabria. Nella nomina di Gentile, poi, avrebbe anche un fortissimo interesse personale. Convinto che sarà condannato per il caso Fallara (una sua collaboratrice che si è suicidata dopo la scoperta di un buco da 170 milioni di euro al comune), il governatore sta preparando la sua exit strategy: candidarsi alle Europee e lasciare la Regione al vicepresidente. E con Gentile sottosegretario sono garantiti i pacchetti di voti nel Cosentino. Alfano, a Cosenza, è venuto l’otto febbraio scorso. Accanto a lui tutta la famiglia Gentile e anche Gianfranco Scarpelli, il dg dell’Asp di Cosenza che ha dato le consulenze ad Andrea Gentile. In una conversazione intercettata nel settembre 2013 tra Scarpelli e Pino Gentile, quest’ultimo dice: “Quella cosa che tu mi hai detto della magistratura non è vera proprio, hai capito?”. Stavolta, per i Gentile, è andata diversamente.


. . . . . . . .
Forse ... forse ... dobbiamo essere grato all'irruenza del sindaco fiorentino se viene scoperchiato (per merito di altri che fanno opposizione) il sistema Italia della corruttela e dell'influenza delle mafie nei palazzi del potere "politico".

PS - Prima del "suicidio" Orsola Fallara ha indetto una conferenza stampa, riportata in un video:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12 ... iti/82479/

Reggio Calabria, suicidio nel regno di Giuseppe Scopelliti di Lucio Musolino

(...) Poche ore prima del tentato suicidio aveva tenuto una conferenza stampa per rispondere alle accuse dell’opposizione e per le quali era indagata dalla Procura della Repubblica. L’incontro con i giornalisti è stato uno sfogo che, col senno di poi, ha il sapore di un testamento.
(...)Dopo le scuse, la Fallara era passata al contrattacco. Se l’è presa con esponenti politici di centrosinistra, avvocati parenti di altri dirigenti, il sindaco facente funzioni Peppe Raffa e l’ex consigliere comunale del Pd Demetrio Naccari.
Inquietante la sua frase prima di licenziare i giornalisti: “Da domani Naccari e Raffa saranno i responsabili di quel che mi succederà. Sono riusciti a distruggere Orsola Fallara, hanno provato a fare di me lo strumento per gettare fango sul “modello Reggio” ma non ci riusciranno perché quel modello ha cancellato il 208 (ex ghetto rom al centro della città, ndr), riaperto il teatro Cilea, incrementato i servizi sociali e l’acqua nelle case. E poi io avrò sbagliato, ma non posso accettare lezioni di morale da chi non ha titoli per darne. È vero che mi sono rivolta alla giustizia civile del Tribunale per sapere se ho diritto o meno a ricevere quelle somme, ma dopo tanti pareri contrastanti e dopo aver fornito le carte alla Procura mi restavano solo il Tribunale e la giustizia divina”.
Prima del tentativo di suicidio, la Fallara si è scagliata contro chi, dopo un lungo letargo, ha svolto il ruolo di opposizione in una Reggio, feudo incontrastato di Peppe Scopelliti che per otto anni ha “drogato” i cittadini con un fiume di soldi in spettacoli e feste. Milioni e milioni di euro spesi che oggi si traducono in un buco in bilancio difficile da colmare.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda flaviomob il 03/03/2014, 13:16

Anche io sono d'accordo con Pianogrande: non c'è nulla di male nell'essere "professionisti" della politica se questo porta a governare bene, ad esprimere una maggiore qualità, ad essere più competenti ed efficaci.
Il pre-giudizio che si è creato contro chi è in parlamento da molte legislature è indicativo dei tempi in cui viviamo: il "politico" generico viene guardato con sospetto, è uno che accumula potere e cerca di fregare me, cittadino indifeso e sottorappresentato. In realtà ci sono "giovani" o tecnici (appunto, lo stesso Monti che in realtà ormai rappresenta una figura in cui è impossibile separare il tecnico e il politico, dato che è senatore a vita e che si è rimangiato la parola data di non candidarsi) in grado di fare danni ancor più gravi dei politici "professionisti" più stagionati. Io rimango dell'idea che tra Bersani e Renzi sia il primo quello in grado di fare meno danni, nonché il più competente (soprattutto in economia).

Ciò detto, anche Grillo invece di essere una novità ha rappresentato un'occasione mancata. Se M5S avesse selezionato, sempre tra i giovani (ma non solo), i migliori ricercatori italiani, magari costretti a lavorare all'estero, e avesse fatto crescere una nuova classe dirigente onesta e trasparente nelle amministrazioni locali (invece di fare promesse a vanvera, come l'inceneritore di Parma, e di inaugurare lo stillicidio di espulsioni proprio nella regione dove aveva più consiglieri eletti nei vari enti, come l'Emilia Romagna), avrebbe garantito non solo il rinnovamento ma anche e soprattutto la qualità e la competenza del personale politico.


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Re: 4 stelle?

Messaggioda Stefano'62 il 06/03/2014, 15:59

Allora forse non ci capiamo sui termini......
Quando dico che il sistema dei partiti attuale rende utopistica l'attuazione della democrazia mi riferisco non alla disputa professionismo\dilettantismo del politico,bensì alla sua inamovibilità\impunità.

Penso che siamo tutti d'accordo che il professionista non è colui che lavora tutta la vita in un campo invece che un giorno,bensì è quello bravo e competente a prescindere da quanto tempo fa quel lavoro.
Se invece uno è inetto cialtrone o poco adeguato (lasciamo perdere i ladri e i corrotti per il momento) non penso si possa chiamarlo professionista solo perché fa cazzate per tutta la vita.
Vi pare ?

Quindi intendiamoci sui termini.
Probabilmente ho sbagliato a utilizzare il termine politica di professione....
(ma io ritengo sia possibile essere professionisti solo in qualcosa di concreto,cioè avvocati ingegneri insgnanti e via dicendo....politico invece deve essere non una professione ma uno status lavorativo temporaneo durante il quale si mette a disposizione le proprie skills in ambito pubblico)....
ma vorrei che sia chiaro che il significato del messaggio "no al politico professionista" non è che sia la politica fatta bene a essere nociva.
Quello che va eliminato è l'attuale sistema dei partiti che istituisce di fatto il posto fisso in politica a chiunque abbia la fortuna (lui,non noi) di entrarci,a prescindere dalla capacità.
E che determina di fatto uno schifoso e tacito gioco delle parti trasversale che favorisce il professionismo della cialtroneria del raggiro e della corruttela.

E' quello che va eliminato,non la possibilità di essere un bravo professionista al soldo della comunità pubblica per un certo lasso di tempo.
Se non si trova un sistema alternativo per OBBLIGARE i partiti a smetterla con il gioco del "cane non mangia cane" e a smetterla di tirarsi l'un l'altro fuori dalle peste.......,il male minore è praticare la politica a tempo determinato con bravi professionisti tecnici,ognuno nel campo in cui ha dimostrato di essere competente.
E' ora di finirla coi politici nulla facenti che saltano da un ministero all'altro senza avere la più pallida idea di quello di cui devono occuparsi.....ma tanto che gliene importa,non sono certo la per quello,ma solo per obbedire agli ipse dixit del Moloc e per arraffare,e allora tutto fa brodo.

L'inamovibilità politica è la tomba della democrazia.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 06/03/2014, 18:31

D'accordo (e ci mancherebbe!) su un sistema che mandi a casa cialtroni, incapaci etc. e in un'altra residenza meno ospitale i ladri e corrotti.
L'altra cosa su cui provo io a spiegarmi in un altro modo è che la politica si impara facendo politica e non facendo l'ingegnere o il contrabbassista o il medico o il fisico nucleare.
Portavo l'esempio di Monti a lampante e imperitura dimostrazione che la politica non si impara facendo l'economista.

Una volta che i cialtroni e via elencando se ne vanno per rigetto automatico da parte del sistema (meglio se il rigetto è preventivo) non ha più senso mettere limiti di tempo (che è un metodo selettivo ndo cojo cojo e può fare danni incredibili).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: 4 stelle?

Messaggioda Stefano'62 il 07/03/2014, 16:46

pianogrande ha scritto:Portavo l'esempio di Monti a lampante e imperitura dimostrazione che la politica non si impara facendo l'economista.

Io invece per esempio imputo a Monti di essere stato più un politico cialtrone che bravo tecnico.....
Lo testimonia la disapprovazione internazionale sulle sue scelte giunta dai suoi stessi pari che gliele criticavano apertamente.....tecnici migliori di lui evidentemente dato che hanno risollevato le sorti dell'economia statunitense con una politica diametralmente opposta e molto più "tecnica".
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Re: 4 stelle?

Messaggioda flaviomob il 07/03/2014, 17:58

Monti è (stato) un cialtrone senza dubbio: in primo luogo per essersi rimangiato la parola data, poi per quello che ha combinato e per aver accettato un vitalizio da senatore. Una vergogna abissale!


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Re: 4 stelle?

Messaggioda pianogrande il 07/03/2014, 18:28

Stefano'62 ha scritto:
pianogrande ha scritto:Portavo l'esempio di Monti a lampante e imperitura dimostrazione che la politica non si impara facendo l'economista.

Io invece per esempio imputo a Monti di essere stato più un politico cialtrone che bravo tecnico.....
Lo testimonia la disapprovazione internazionale sulle sue scelte giunta dai suoi stessi pari che gliele criticavano apertamente.....tecnici migliori di lui evidentemente dato che hanno risollevato le sorti dell'economia statunitense con una politica diametralmente opposta e molto più "tecnica".


Non capisco l'invece.
Un "politico cialtrone" è un politico bravo?
Oppure, un politico è cialtrone per definizione?
Monti, economista di chiara fama, come politico è stato un fallimento.
Tutto qua.

I provvedimenti tecnici vanno non presi ma suggeriti dai tecnici a politici che abbiano chiari gli scopi.
Avere chiari gli scopi politici è mestiere da politico e non da tecnico.
Far passare i provvedimenti suggeriti dai tecnici è mestiere da politico (a volte, da politico consumato).

Un tecnico messo in una carica politica altro non è che un politico improvvisato.
Un dilettante.
Inutile illudersi.
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