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Polito: Abbiate pietà

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda matthelm il 31/03/2013, 0:39

[b]Il Pd e quegli insulti a Napolitano[/b]

Non entro nel merito delle decisioni che il Presidente della Repubblica ha preso in queste ore al termine di uno dei momenti più travagliati della storia repubblicana. Non ho le competenze per giudicarlo, ma da iscritto e militante del PD ho le competenza e i requisiti per entrare nel merito di quello che sta accadendo, ossia del fuoco di fila che la stragrande maggioranza dei militanti del mio partito ha aperto, su Twitter e Facebook, contro Napolitano.

Nel giro di qualche minuto il Presidente è diventato il “peggior presidente della storia”, è accusato di aver messo in atto un “golpe” bianco e, last but not least, viene accusato di voler distruggere il PD. Scusate compagni, sì compagni, ma veramente state attaccando Napolitano perché invece di fare gli interessi di un partito, gli interessi del PD, sta provando a fare quelli della Nazione? [/b[b]]Capisco che a furia di parlare sempre da soli, sempre a noi stessi, sempre e solo nei nostri circoli e nelle nostre direzioni, qualcuno di noi possa arrivare a pensare che il bene dell’Italia coincida con il bene del PD, e che per il bene del PD intenda un governo Bersani a qualsiasi costo, pure senza numeri per la fiducia, basta che sia Bersani.

Ma adesso basta. Così rasentiamo il ridicolo. “Napolitano il peggior presidente della Repubblica della storia repubblicana” scritto da chi ha sostenuto, e continua a sostenere, la peggiore dirigenza del centrosinistra della storia (tanto è sempre quella, dal ’94 ad oggi) con tanto di ballo del giaguaro? No, non lo accetto. A tutto c’è un limite. Pure alla vostra decenza. E che diamine. La dirigenza che ci ritroviamo ha fallito su tutta la linea. Non ne ha azzeccata una: sono riusciti a non vincere nonostante le macerie del governo Monti, si sono appesi a uno spiraglio di apertura da parte di Grillo, che sapevamo tutti non sarebbe mai arrivato, e per finire in bellezza sono riusciti nel miracolo di resuscitare Silvio Berlusconi nelle vesti di statista, che ci ha subito messi all’angolo.

E in tutto questo sfacelo i nostri cosa fanno? Sparano sul Presidente Napolitano, che non ha fatto altro che metterci sotto tutela, vista la nostra plateale incapacità nel gestire la situazione e tirare fuori dalle secche l’Italia. Immagino che adesso ci sarà la corsa nei circoli a togliere la foto di Giorgio Napolitano e a rimuovere i manifesti (sempre lì dall’epoca dei Ds) con il suo faccione ridente e la scritta “Auguri, Presidente”. Purtroppo per noi non ci sono più i golpe di una volta. Una volta ti staccavano luce, telefoni e tv. Stavolta no. Dobbiamo beccarci tutto in diretta, live e streaming, e coi commenti di 60 milioni di Costituzionalisti. Grazie a Dio, però, fra poco giocano la Juve e l’Inter e tornano tutti a fare gli allenatori.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda Iafran il 31/03/2013, 1:14

matthelm ha scritto:E in tutto questo sfacelo i nostri cosa fanno? Sparano sul Presidente Napolitano, che non ha fatto altro che metterci sotto tutela, vista la nostra plateale incapacità nel gestire la situazione e tirare fuori dalle secche l’Italia.

Però, sta anche continuando a seguire il "cavaliere" in tutte le sue "convenienze": sì al governo tecnico per approvare quello che fa comodo al PdL, dimissioni del governo tecnico per la sfiducia del PdL, sì ad un gruppo di saggi PD-PdL per fare quello che può piacere ai "berluscones" ...
Se non è inchinarsi al "cavaliere" questo ... non è nemmeno il comportamento più idoneo per tenere nella dovuta considerazione gli interessi di tutto il popolo italiano.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda ranvit il 31/03/2013, 8:25

Napolitano ha fatto bene!

Non gli hanno lasciato scelta! L'Italia non puo' restare senza Governo in attesa delle nuove elezioni oggi impossibili!

Il M5S si è suicidato per evidente pochezza dei suoi esponenti!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda ranvit il 31/03/2013, 9:33

Cosa diavolo avrebbe dovuto fare Napolitano???

A chi si deve la situazione d'impasse se non alla iattanza presuntuosa e fallimentare di un Pd che davanti all'incazzatura del Paese non ha altro da proporre che Bersani candidato Premier? Quel Bersani (brav'uomo per carità) ultimo rappresentante mediocre, pur se dalla faccia buona, di una generazione di ex-comunisti diventati di colpo (senza abiura) socialdemocratici piu' a destra dei socialdemocratici europei! Una socialdemocrazia improvvisata e senza fonadamenta ma con il cuore sempre rivolto ad una improbabile sinistra velleitaria sganciata dalla realtà del popolo italiano....che non avrebbe e non avrà mai dato spazio alla sinistra dei primi del novecento. Ci mancava poi proprio quel diavolo di un Berlusconi ad evidenziare la mediocrità di un gruppo dirigente mediocre, senza fantasia, arrogante e presuntuoso nel rivendicare una sorta di una improbabile e impossibile, visto il materiale umano e la sua storia, supremazia quasi genetica nell'etica e nella cultura...

E allora dagli con l'antiberlusconismo fine a se stesso che affumicando le menti di dirigenti e militanti ha impedito ed impedisce la capacità di vedere i veri problemi della gente; con la conseguente difesa ad oltranza di principi, che sebbene condivisibili, non sono certo il pane quotidiano delle persone! E il pane serve per sopravvivere! 8-)

http://www.lastampa.it/2013/03/31/itali ... agina.html

31/03/2013


La telefonata di Draghi
per scongiurare l’addio
“È troppo rischioso”




federico geremicca

roma


«Un atto estremo di generosità e responsabilità, che però rischiava interpretazioni errate: fino al punto da poter determinare, paradossalmente, un danno per il Paese».

Al Quirinale spiegano così la decisione assunta da Giorgio Napolitano. E la chiamano - appunto - decisione e non ripensamento rispetto ad una scelta già maturata nella serata di venerdì. Significa che, fin dalla conclusione dell’incontro con la delegazione Pd, sulla scrivania del Capo dello Stato c’erano appunti e rimandi a questo o quel precedente funzionali a due scelte assai diverse, anzi, opposte: dimettersi o restare. Poi, tra la notte di venerdì e la mattinata di ieri, alcune valutazioni hanno fatto pendere il piatto della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra.



Intanto, la vera e propria slavina di telefonate, mail, tweet e dichiarazioni con le quali si auspicava che il Presidente della Repubblica restasse al suo posto. Un flusso ininterrotto di sollecitazioni a «non mollare» che rendeva chiaro a Napolitano quanto fosse concreto il primo dei rischi insiti nelle sue dimissioni: che l’interpretazione del suo «atto di responsabilità» rimandasse - dentro e fuori i confini - l’idea di un Paese paralizzato, allo sbando. Una simile preoccupazione, naturalmente, era presente fin dall’inizio nelle riflessioni del Capo dello Stato: ma una telefonata giunta al Quirinale ieri mattina l’ha enormemente rafforzata...

Dall’altro capo del telefono, Mario Draghi: che non ha nascosto a Napolitano la fondatezza dei suoi timori. In Europa si sarebbe molto ricamato - ha confermato il capo della Bce - sull’«Italia nello stallo, fino al punto da costringere il Presidente alle dimissioni». E poi: come avrebbero reagito i mercati alla riapertura di martedì?



Quanto sarebbe salito lo spread? E col Capo dello Stato dimissionario - e sempre senza governo - su cosa si sarebbe potuto puntare per rassicurare i mercati? Draghi non era il primo a manifestare simili timori: timori che si aggiungevano a un altro paio di elementi di riflessione che riguardavano i tempi di soluzione della crisi e l’«eredità» da lasciare al futuro presidente della Repubblica.



Sulla prima questione i conti sono stati semplici: se anche Napolitano si fosse dimesso martedì (2 aprile) questo non avrebbe accelerato l’elezione del suo successore, visto che il Parlamento è già convocato il 15 per l’elezione del nuovo Presidente e le dimissioni del Capo dello Stato avrebbero - paradossalmente - perfino allungato (Costituzione alla mano) i tempi di un paio di giorni. Non solo. Rassegnare le dimissioni nella situazione data, avrebbe consegnato al nuovo inquilino del Quirinale un rebus difficilmente risolvibile, se non con nuove elezioni: non un grande affare...



E quindi? «Credo che Napolitano abbia dormito poco o nulla, come del resto anch’io...», ammette Emanuele Macaluso, una vita di amicizia e impegno assieme al Capo dello Stato. Infatti, deciso il «resto fino all’ultimo giorno» rimaneva un problema: con il tentativo-Bersani impantanato e nessun accordo tra i partiti, cosa fare fino al 15 di aprile? L’idea di avviare un lavoro programmatico - cioè di ripartire dalle cose da fare piuttosto che dalle formule - poteva avere un’utilità: per un nuovo mandato che lo stesso Napolitano potrebbe affidare in caso di successo oppure come «eredità» - ma stavolta positiva - da lasciare al successore.

E così, alla fine, la mossa è stata definita in ogni suo dettaglio nel corso di una lunga riunione mattutina. Giorgio Napolitano, dunque, resta al suo posto: e i commenti, interni ed esteri, sono di assoluto apprezzamento. Con buona pace di chi sperava (e spera) in un precipitare della situazione, e dell’effetto shock cercato dai giornali. Che in alcuni casi hanno perfino immaginato un Napolitano pronto ad «abbandonare la nave»...
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda pianogrande il 31/03/2013, 10:37

Non ho ancora capito quale potesse essere l'alternativa a quello che Napolitano ha fatto.
L'alternativa non era certo mettersi in ginocchio davanti a Grillo o ai suoi ingenui ed impreparati burattini.
Un governo va fatto.
Se verrà fatto con il contributo e/o la partecipazione della destra, la colpa principale sarà dei 5 stelle che è inutile che continuino ad insultare chi il suo mestiere (magari con tutti i limiti che vogliamo) cerca di farlo.
Inutile e patetico che continuino a tuonare contro il potere dei puttanieri corrotti quando gli stanno facendo un favore che quelli neanche se lo sognavano e cioè tirarsi indietro e fargli spazio.
Adesso potranno fare l'opposizione e saranno contenti ancora per un po'.
Facendo l'opposizione faranno in tempo a dimenticare la fregatura che Grillo gli ha dato visto che loro godono di brutto a fare l'opposizione a prescindere.
Quanto a darsi da fare per il paese, quella è roba da puttanieri corrotti e ancora una volta lo lasceranno fare ai puttanieri corrotti.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda ranvit il 31/03/2013, 12:41

Napolitano: l'unico ex-comunista con un po' di sale in testa!

Consultazioni di governo, Silvio Berlusconi teme la trappola di Giorgio Napolitano sul Quirinale: "Con i saggi, ha allontanato il voto. Così pesiamo di meno sulla scelta del successore"

Pubblicato: 30/03/2013 20:16 CET | Aggiornato: 30/03/2013 21:33 CET


“La mossa del bolscevico è contro di noi. Su queste premesse si vuole far nascere un governo dove non contiamo nulla, e metterci fuori dai giochi sul Quirinale”. La sorpresa lo ha gelato. Ancora una volta Silvio Berlusconi si sente tradito dal “bolscevico”, così chiama Giorgio Napolitano in privato. Perché non solo la “mossa” dei saggi non era concordata, e nemmeno i nomi. Ma nello spazio di una notte il capo dello Stato ha spostato i bottoni delle decisioni dalle segreterie dei partiti al Quirinale. O almeno questo è il tentativo: “Napolitano – dice un ex ministro – con questa idea della commissione con una mossa ci vuole fare due danni: allontana le elezioni, e ci depotenzia la trattativa sul Quirinale”.

Ecco perché, dopo il breve intervento del capo dello Stato, scatta l’ordine del silenzio ai dichiaratori. Smarrito, tutto lo stato maggiore del Pdl prova a capire il senso di una iniziativa di cui era al buio. E c’è un motivo se la prima, gelida, dichiarazione di Angelino Alfano arriva ben quattro ore dopo le parole di Napolitano: “O governissimo o voto” ribadisce per l’ennesima volta. Con una aggiunta importante: “Se l’esplorazione avviata oggi porta verso un accordo pieno, politico e di legislatura tra le forze maggiori, bene”. Sennò, le urne.

Silvio Berlusconi teme che l’accrocco del Colle sia l’ennesimo remake di uno schema che conosce bene: bastonare la sinistra (o meglio Bersani), che il vecchio migliorista considera poco riformista imponendo di forza la sua linea. Ma con l’obiettivo finale di far fuori lui. È come se Napolitano si muovesse come capo “intelligente del Pd”. Come ai tempi di Monti. E a mettere insieme gli elementi della “mossa” il timore diventa sempre più denso. Berlusconi aveva impostato tutta la sua partita sul Quirinale come un grande scambio con Bersani: “Vuoi i miei voti per il governo? Allora dammi il Colle” era il ragionamento. Tenuto su dal ricatto del voto. Con le dimissioni del Quirinale poi la partita sarebbe stata perfetta: prima il voto sul Colle, poi il via libera a Bersani. Per questo aveva giocato di sponda col Pd per creare il grande stallo.

Adesso lo spariglio di Napolitano complica tutto. Nell’arco di una giornata il capo dello Stato ha risuscitato il governo Monti, anche “simbolicamente”. Ha spostato il baricentro delle decisioni dal Parlamento (dove il Pdl ha i numeri per creare l’inferno) ai saggi. E ha preso tempo, dando margini al gioco di Palazzo: “Il tempo dei saggi – dice una vecchia volpe come Fabrizio Cicchitto – deve essere ragionevole ma non indefinito”. Ecco il punto: se si allungano i tempi, si chiude la finestra di luglio per il voto. E soprattutto se i “saggi” finiranno l’opera dopo l’elezione del capo dello Stato, diminuisce, e non poco, il potere contrattuale di Berlusconi.

Ma c’è di più, nell’amara sorpresa di Pasqua. Da Arcore trapela più di un segnale di scetticismo sui saggi. Non è un caso, è il ragionamento, che al Pdl siano arrivati due schiaffi. Con la scelta di Gaetano Quagliariello, non proprio un fedelissimo del Capo. E soprattutto di Mario Mauro, colui che ha “tradito” per andare con Monti, e artefice della grande scomunica del Ppe a Berlusconi. E’ vero che le commissioni sono una specie di gruppo di studio per tenere i fili di un dialogo tra partiti che nei giorni si è slabbrato. Ma il pensiero di Berlusconi è che su queste basi stia nascendo un’operazione “ostile”. E non solo sul fronte del governo.

E' lo spettro del parricidio che si materializza come ai tempi dell’operazione di Monti. Le tappe sono chiare. Un’elezione del capo dello Stato che avviene senza i voti determinati del Pdl, e poi la nascita di un governo a “bassa intensità politica”, di larghe intese, ma dove il suo “peso” sia irrisorio. Con la nomenklatura del suo partito – al momento compatta – tentata dall’appoggiare l’operazione. Soprattutto ora che riprendono i processi. Il 20 e il 22 aprile, in piena elezione del capo dello Stato, ripartono sia Ruby sia Mediaset. Un paio di udienze, poi la requisitoria. E senza la pistola carica del voto, nell’inner circle del Cavaliere, avanza il sospetto che qualcuno possa essere sensibile alle sirene del “governo Napolitano”. La trappola insomma. Ecco perché Berlusconi ha diramato la convocazione dei gruppi parlamentari già per martedì. Per far saltare tutto il miglior alleato si chiama Bersani, prima che nel Pd capitoli di fronte al “partito di Napolitano”. Occorre rialzare la temperatura, da subito.

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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda flaviomob il 31/03/2013, 13:54

Buona Pasqua a tutti!

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Non troll non d'accordo col caro non leader.
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Salvatore Borsellino: ‘Caro Beppe, non sono un troll’

- Salvatore Borsellino -

Caro Beppe, sono Salvatore Borsellino, quello che come dicono tanti pseudo giornalisti pagati apposta per sguazzare nel fango e lanciarne schizzi in ogni direzione dicono che faccia di professione il fratello di Paolo.
In effetti di professione faccio l’ingegnere, ritengo di averlo fatto sempre bene e il mio lavoro mi piace tanto che continuo a farlo anche anche se ora, a settanta anni, prima o poi mi toccherà smettere.
Non ho mai adoperato pseudonimi o nickname sulla rete, ho sempre firmato con il mio nome anche se così mi è toccato da sempre sopportare i commenti e gli insulti degli idioti che mi intimano di tacere, di non mettermi in mostra: ai partenti delle vittime tanti ritengono che debbano essere tolti i diritti civili, che non abbiano il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni.
Vengo accusato di nutrire chissà quali mire politiche nonostante mi sia sempre categoricamente rifiutato di partecipare a qualsiasi competizione elettorale e abbia sempre tenuto accuratamente fuori il movimento, che è spontaneamente nato intorno alla mia lotta per la Verità e per la Giustizia, il movimento delle Agende Rosse, da qualsiasi contaminazione con i partiti politici.
Come tutti i cittadini italiani, tranne quelli che ne sono stati privati, di diritto, per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o per indegnità morale, o di fatto, come gli studenti dell’Erasmus, ho esercitato nell’ultima tornata elettorale il mio diritto di voto.
Come ho già in un altro post dichiarato, rinunziando volontariamente al diritto sancito dalla Costituzione di mantenere segreto il mio voto, dopo molte perplessità che sono arrivate a rasentare la crisi di coscienza, ho deciso di dare il mio voto al Movimento 5 Stelle.
Per questa mia decisione mi sono procurato anche gli strali e spesso anche gli insulti di chi è arrivato addirittura ad accusarmi di essere una delle cause dell’insuccesso elettorale della lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
Lo ho fatto in piena autonomia e ritengo di avere spinto e convinto anche tante delle persone con le quali, per diversi motivi, sono in contatto, a fare la mia stessa scelta.
Scelta dovuta alla convinzione che il sistema di partiti che si sono spartiti il potere fino ad oggi sia arrivato ad un punto di putrefazione tale da non permetter un vero cambiamento se non rivoltandolo dalle fondamenta, ed alla convinzione che solo dalle forze giovani presenti nelle tue liste potesse venire l’impeto per realizzare questa rivoluzione. Tanti di questi giovani li conosco personalmente e insieme abbiamo combattuto tante delle battaglie per la Giustizia e la Verità anche perché parecchi dei giovani che militano nel tuo Movimento a 5 Stella sono idealmente vicini anche al mio movimento delle Agende Rosse.
E’ andato tutto come speravo che andasse, il successo elettorale è andato molto al di la di quello che erano le previsioni, almeno le previsioni dei sondaggi, falsati da fattori correttivi che tengono conto delle aspettative di chi commissiona il sondaggio e non riescono o non vogliono tenere conto dei fenomeni nuovi o imprevisti come è stato appunto il tuo movimento e la rabbia di tanti elettori che ha prevalso sull’indecisione e sulla rinunzia ad esprimere il proprio voto.
Tanti di quei giovani appartenenti al tuo movimento sono oggi in Parlamento, ne costituiscono una forza dalla quale non si può prescindere e sono pronti a misurarsi con le responsabilità di cui noi elettori li abbiamo investiti.
Sono pronti a mettere in atto i punti del vostro programma, ad impedire che il parlamento legiferi ad uso e consumo di una banda di malfattori che per anni hanno detenuto il potere sostituendo al bene comune i propri tornaconti personali e di casta.
Avete già ottenuto dei grandi risultati.
Alla Camera è stata eletta come Presidente un figura degna di impersonare quella istituzione, al Senato è stato evitato che si perpetuasse l’occupazione di quella carica da parte di una persona indegna di occuparla.
Entrambi gli occupanti di queste cariche fanno a gara, e non lo avrebbero fatto mai senza la vostra presenza in Parlamento, a dimezzarsi gli emolumenti.
I partiti, nella speranza di riuscirne ad evitarne il sacrosanto azzeramento, si riducono autonomamente i finanziamenti che finora hanno fraudolentemente sottratto dalle casse dello Stato contravvenendo ad una specifica volontà del popolo italiano sancita da un referendum.
Sono scoppiate le contraddizioni tra gli altri partiti spingendone uno a proclamare l’impossibilità di fare un governo con una partito con il quale fino ad oggi ha sempre trescato in segreto e l’altro a pretendere l’impossibile, l’elezione di un imputato in procinto di essere condannato e di essere interdetto dai pubblici uffici, alla presidenza della Repubblica.
A questo punto sarebbe stato però necessario un cambio di rotta, non continuare a pretendere per il Movimento a 5 Stelle una responsabilità diretta di governo che non può essergli concessa perché non ha i numeri per governare da solo e perché per governare dovrebbe avere il sostegno di quello stesso partito al quale si è rifiutato fino ad ora qualsiasi sostegno, anche esterno, anche soltanto per superare lo scoglio procedurale della fiducia.
A questo punto occorreva da parte vostra proporre dei nomi di personalità esterne alla politica, e ce ne sono in Italia, che potessero fare da garanti formando un governo, indispensabile in questo momento per il nostro paese, al quale potere dare la vostra, la nostra fiducia.
In caso contrario succederà quello che sta per succedere, PD e PDL e lo stesso capo dello Stato butteranno la maschera e governeranno insieme il paese in maniera palese come fino ad oggi hanno fatto in maniera occulta. E quelle giovani forze che sei riuscito a portare fino al Parlamento non avranno la possibilità di esprimere le loro potenzialità che resteranno inutili e inespresse.
Oppure, ed è lo scenario più tragico, si andrà a nuove elezioni, tu stesso verrai accusato di questa iattura ma, soprattutto, il Movimento 5 Stelle non riuscirà ad avere il consenso che è riuscito ad ottenere nella precedente tornata elettorale.
Sarà una occasione perduta che non si ripeterà mai più.
Non è un troll o un fake a dirtelo, sono io, che mi firmo con il mio nome, su 100 persone che mi hanno dichiarato di avervi dato il voto, e tanti li ho convinti personalmente, almeno 80 non ve lo ridarebbero.
Ed io, e me ne rincresce perché ci avevo creduto, sono tra quelli.

http://www.19luglio1992.com/index.php?o ... i&Itemid=4


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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda Stefano'62 il 31/03/2013, 14:31

Ma chi l'ha detto che ai M5S non piace la scelta di Napolitano ?
E' dal primo giorno che Grillo dice che non è necessario fare a tutti i costi un nuovo governo politico e instabile per fare approvare le urgenze più condivise,e tutte le sue chiusure successive avevano come unico sbocco possibile (e auspicato)esattamente questo o qualcosa di simile.

La scelta di Napolitano,sparata dai media più stupidi come grande genialata,in realtà era non solo l'unica possibile lecita e prevedibile,ma addirittura la migliore.
E adesso il nervosismo impaurito di berlusconi con i suoi ridicoli anatemi da imprigionando,i cui interessi-quelli veri non quelli millantati-conosciamo benissimo,ne è la dimostrazione e lo considero un motivo di grande ottimismo.

Ora PD e M5S potranno fare passare in Parlamento tutte le riforme più urgenti e condivise senza bisogno di chiedere un voto di fiducia di dubbia interpretazione e dalla valenza ambigua e politichese,con ritorni politici pericolosi.
(A questo proposito diciamola poi tutta...che Bersani ha proprio avuto sfiga ad essere lui il vincitore invece di berlusconi,che ben più di lui avrebbe meritato gli inevitabili pesci in faccia di grillo a qualsiasi antagonista della vecchia politica.....o invece di Renzi,che con quel finto nuovismo è molto più dinosauro-democristianese di bersani...altro che pesci gli avrebbe tirato grillo dopo quella viscida e patetica uscita da quella rovina giovani della DeFIlippi).

Napolitano ha fatto benissimo.
Non sarà un gran chè come Presidente se da Cossiga (escluso) in qua mi sono tutti piaciuti di più,visto che si è comportato più da Diccì lui che quelli veri.
Ma dire che sia stato il peggiore della storia.....oltretutto per una scelta sacrosanta anzichenò.......è abbastanza grossa e ingiusta,ripensando a certi predecessori poi.....

Bene così,ottimo.
Un altro mattoncino tolto dal muro.

PS
E adesso che PD e M5S ragionino insieme sul prossimo PDR,che NON dovrà assolutamente essere un dinosauro come D'Alema, Marini,Amato o Letta (bleahhhh il peggio del peggio ),altrimenti M5S ci sputa sopra e sarà colpa del PD se poi dovrà cercare i voti del PDL.
Io non vedrei male la Bonino....donna e anti Moloc da sempre.
Una buona garanzia visti i tempi.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda ranvit il 31/03/2013, 14:48

E' quello che auspicavo anch'io, vista la situazione, ma vediamo se davvero il M5S avrà un colpo d'ala...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Polito: Abbiate pietà

Messaggioda lucameni il 31/03/2013, 15:11

Da quanto si legge niente colpo d'ala: http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... -55685481/

Peraltro è micidiale che Crimi e la Lombardi, personaggi arroganti e del tutto inadeguati al ruolo, non abbiano manco fatto un nome di alto livello sul quale il Pd non poteva sottrarsi. Qualcosa di quanto meno demoralizzante, non fosse altro che i nomi non mancavano affatto. Proprio per questo so per certo che nei gruppi parlamentari c'è molto malumore: una mossa che porta a elezioni, a inciucio, a non mandare avanti i punti più ragionevoli del loro programma soltanto per la cinica strategia elettorale dei loro guru (non parlamentari).
Dopo mesi di articoli fotocopia e molto tristi finalmente Travaglio ha fatto un'analisi condivisibile, seppur sempre molto mite nei confronti del m5s, evocando scenari drammatici per i gruppi presenti in Parlamento. Non so davvero quanti vorranno rimanere lì, immobili a favorire un governo Pd e Pdl, sperando malamente di lucrare elettoralmente e così mandando all'aria i loro propositi di cambiamento legislativo etc etc.
Da quello che ho colto, sapendo anche che agli occhi di alcuni parlamentari addirittura Bersani al colloquio via streaming ha fatto la figura di un gran signore rispetto i loro due capogruppo, mi sa che molti giochi siano aperti. Non tutti alla fin fine stanno prendendo bene le sparate di Grillo e temono di tornare presto a casa senza aver combinato nulla di nulla se non aver favorito un prossimo governo Berlusconi.

Questi "saggi" poi non mi sembrano proprio la creme de la creme. Non c'era niente di meglio?
Per l'Italia si prospettano tempi durissimi se i "rinnovatori" sono così privi di buon senso e le figure istituzionali si affidano a personaggi compromessi con un sistema malato e corrotto.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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