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Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda flaviomob il 17/01/2012, 16:33

Praticamente, una metafora di Silvio Berlusconi...


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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 17/01/2012, 18:38

flaviomob ha scritto:Praticamente, una metafora di Silvio Berlusconi...

Con la differenza (aggravante) che SB è stato eletto dagli italiani. E piu' di una volta.

Altra differenza è che a Schettino hanno urlato "Torni a bordo, cazzo!" mentre a Berlusconi hanno fatto capire in tutti i modi "si tolga dalle palle, cazzo!".
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda Stefano'62 il 18/01/2012, 12:15

:lol:
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda pianogrande il 18/01/2012, 12:24

Eccelso esempio di come (non solo) in Italia i veri uomini con le palle non stanno mai ai vertici,e bisogna cominciare a riflettere seriamente su questo e sulla adeguatezza dei sistemi di formazione delle gerarchie.
Franz

Purtroppo, i veri uomini con le palle hanno un difetto che li escluderà sempre dal vertice.
Gli fanno da contrappeso e mantengono la schiena dritta.
Penso che, prima ancora delle quote rosa (quello che dico vale anche per le signore) si debba pensare alle quote accompagnamento.
In pratica, per ogni imbecille incapace ma ben protetto, affiancarne uno capace (anche pagandolo meno).
In un primo momento i costi aumenterebbero ma, col tempo, tutto funzionerebbe e questo costo aggiuntivo verrebbe largamente recuperato.
Non è neanche escluso che si cominci ad evidenziare la differenza in modo così plateale che ...... ma forse è solo un sogno.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda Iafran il 18/01/2012, 14:04

franz ha scritto:Altra differenza è che a Schettino hanno urlato "Torni a bordo, cazzo!" mentre a Berlusconi hanno fatto capire in tutti i modi "si tolga dalle palle, cazzo!".


E così gli "innamorati" del "capo", hanno trovato, senza volerlo, il suo successore diretto (a rappresentarli): il comandante del c..osta e della co...(da)rdia.

http://blog.libero.it/OrsodiBiella/10985360.html (SU FACEBOOK A SOSTEGNO DI FRANCESCO SCHETTINO)

http://affaritaliani.libero.it/?refresh_ce (La moglie difende Schettino "Gli italiani lo devono rispettare")

Se il comandante fosse riuscito a figurare fra i dispersi ... si sarebbe goduta in qualche isola (famosa?), da vivo, una bella "medaglia alla memoria" ... Peccato che non sia riuscito a fare il buco alla ciambella, nonostante la sua alta "specializzazione".
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 18/01/2012, 15:00

Iafran ha scritto:(La moglie difende Schettino "Gli italiani lo devono rispettare").

Ne approfitto per spezzare una lancia (o meglio una scialuppa) sul fatto che pur avendo qui per prima aperto il caso e individuato qualche cosa di torbido - nelle primissime ore - attorno al comportamento della nave (e quindi per forza di cosa al suo comandante responsabile) considero che i processi debbano essere fatti nei tribunali, non dai giornali, dai blog e dai forum.
Quindi tutti meritano rispetto, colpevoli o innocenti, presunti o conclamati che siano.
Qui cerchiamo di aggiornarci, informarci, criticare, anche giudicare (perché no?) ma la cosa si ferma qui.
Se la moglie ed i compaesani chiedono rispetto, hanno ragione.

Mi è piaciuta molto la puntata ieri sera di Ballaro', che ho seguito tutta senza cambiare canale (un mio record di fedeltà).
Anche la parte umoristica di Crozza l'ho gradita ma proprio li' poteva evitare di evidenziare la parlata napoletana strascicata come quella di un ignorante ubriaco e confuso che Crozza ha affibiato al comandante di cui parliamo. Mi è sembrato come ampliare le responsabilità - pur chiare a noi cittadini che si informano - all'intera regione campana. Non mi è sembrato giusto, anche perché chi nelle telefonate contestava con rigore le responsabilità a Schettino era un conterraneo.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda Iafran il 18/01/2012, 15:53

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:(La moglie difende Schettino "Gli italiani lo devono rispettare").

Ne approfitto per spezzare una lancia (o meglio una scialuppa) sul fatto che pur avendo qui per prima aperto il caso e individuato qualche cosa di torbido - nelle primissime ore - attorno al comportamento della nave (e quindi per forza di cosa al suo comandante responsabile) considero che i processi debbano essere fatti nei tribunali, non dai giornali, dai blog e dai forum.
Quindi tutti meritano rispetto, colpevoli o innocenti, presunti o conclamati che siano.
Qui cerchiamo di aggiornarci, informarci, criticare, anche giudicare (perché no?) ma la cosa si ferma qui.


Hai perfettamente ragione, ma ... gli avvocati (come le donne) ne sanno una in più del diavolo e quello che viene sentenziato dai tribunali, a volte, è molto distante da come si sono svolti i fatti.
Le cose certe sono, purtroppo, i morti, che non possono dire le loro opinioni. Fatto sta che, da quanto detto da alcuni testimoni, tutti si sono fatti un’idea dell'avventatezza della manovra (indipendentemente "dell’inchino" per prassi a 100 m dall'isola, quanto una qualsiasi barca deve essere a 200 m da riva, se ha i motori accesi) e della volontà del comandante a nascondere la realtà (se non è dolo questo!), a non ammettere e a non pubblicizzare lo stato di emergenza ed infine a ritardare i soccorsi o a vanificarli del tutto!
Il tribunale può anche riconoscere qualche attenuante, ma l'incapacità, l'irresponsabilità e l'inadeguatezza del comandante non saranno mai evidenziate nella loro effettiva dimensione.

Francesco Bogliari, editore e giornalista, esperto di management, fa il punto su comando, leadership, responsabilità.

http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 70112.html

Concordia/ Il naufragio del management

La telefonata tra il comandante della Capitaneria di Porto di Livorno (Gregorio De Falco) e il comandante della Costa Concordia (Francesco Schettino) dovrebbe diventare un caso di studio obbligatorio in tutte le scuole di management, per chiunque studi comando, leadership, responsabilità.

SCHETTINO. Comando: esercita il comando in maniera superficiale ed esibizionistica. A quanto dichiara chi era presente, il classico “comandante di nave da crociera” che – fra libagioni e belle donne - sembra la caricatura di una professione. Leadership: non esercita alcuna leadership ma, appunto, solo comando esteriore, tanto che quando la sua incapacità di gestire la situazione – peraltro da lui provocata - si appalesa in maniera definitiva qualcuno – non si sa ancora bene chi, forse un gruppo di marinai di vario grado e funzione – ordina ai passeggeri di abbandonare la nave; praticamente un’insubordinazione collettiva, che non si concilia con la leadership. Responsabilità: nel caso di Schettino dobbiamo parlare di irresponsabilità, un comportamento da immaturo incosciente concentrato esclusivamente su di sé, tanto che fugge dall’imbarcazione e si rifiuta di risalirvi seppure comandato a farlo.

DE FALCO. Comando: prende in mano immediatamente la situazione, anche se a distanza, e appena si accorge dell’incapacità di Schettino gli toglie bruscamente il comando, con tono di voce duro e sprezzante: “Adesso comando io!” Leadership: sa cogliere con grande rapidità la drammaticità della situazione e prendere in mano altrettanto rapidamente la gestione della crisi. L’autorevolezza della voce, la chiarezza logica delle domande e la sicurezza nel destituire Schettino ne fanno un “leader situazionista” di grande forza. Responsabilità: ciò che guida l’azione di De Falco è proprio il senso di responsabilità collettiva, cioè il bene della “comunità” di oltre 4.200 persone chiuse dentro quella nave. Esattamente l’opposto dell’egoismo narcisista di Schettino.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda franz il 18/01/2012, 17:00

Iafran, tutto bene cio che dice Francesco Bogliari ma è superficiale, rispetto a quanto palesemente non dice e che anche un comico come Crozza sa cogliere (vedi Ballarò). Ma quel capitano, con quelle caratteristiche di Comando, Leadership, Responsabilità chi cavolo (o meglio "cazzo, alla Di Falco) lo ha scelto?
Perché è evidente che sopra, nella catena di comando costruita per scegliere i comandanti come Schettino, c'è chi a sua volta doveva esercitare come minimo responsabilità e poi tutto il resto.
Per me è come scoprire che un docente alle elementari è un pedofilo o una persona violenta, che usa pestare i bambini.
L'esecrazione non puo' fermarsi al caso del singolo docente ma anche su chi lo ha selezionato e sul metodo di selezione.
Anzi qui se vuoi il caso diventa "politico" e non personale e penale, perché coinvolge la polis ed i metodi usati per tutelare la sicurezza della collettività.
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda matthelm il 18/01/2012, 18:33

Sono perfettamente d'accordo Franz. Ad ognuno il suo.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Naufragio al Giglio, tra misteri e polemiche

Messaggioda pianogrande il 18/01/2012, 20:16

C'era una cosa che tutti i "preposti" (responsabili di qualcosa, in particolare di persone) nel mio lavoro sapevano.
Era l'importanza di richiamare formalmente (se il caso anche prendere provvedimenti disciplinari) un addetto in caso di inadempienza alle norme di sicurezza.
Questo creava vari tipi di tutela:
- L'obbligo di fornire attrezzature e mezzi di protezione idonei, procedure chiare e documentate etc. (se no il richiamo sarebbe stato autolesionista).

- Dimostrare, in caso di incidente, dovuto a non rispetto di normative e procedure, che esistevano i controlli in materia e che (l'esempio più classico) il fatto di non fare uso del casco, era già stato oggetto di provvedimenti.

L'accusa che più si temeva (da parte della direzione, o peggio, della magistratura) era di aver lasciato fare fino al momento dell'incidente.

Nel caso di questo comandante e da questo punto di vista, non mi sembra che la Costa abbia brillato.
Fotti il sistema. Studia.
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