annalu ha scritto:Tra tutti i dubbi e le incertezze, mi sembra che una parola chiara e definitiva venga proprio dal neopresidente della Consulta, che esprime la propria opinione in merito.
Va anche sottolineato che uno dei motivi che possono aver spinto berlusconi a ricorrere ancora alla Consulta è proprio l'insediamento del del presidente Quaranta, che si era ipotizzato fosse a lui favorevole: la sua opinione quindi assume un maggiore significato, e mi sembra porti chiarezza anche rispetto ai dubbi di Franz.
Si tratta in realtà dei dubbi espressi da varie parti, tutte "da questa parte" per intenderci. Leggi Rodotà, Guzzetta e vari siti legati alle rinnovabili che hanno riportato gli aspetti paradossali.
Dubbi che ritengo non campati in aria.
Naturalmente possiamo farne anche una questione di fede. Mi fido della Consulta, dell'indicazione di partito, del tal dei tali.
Oppure posso provare a pensare con la mia testa. Sempre che lo strumento sia adeguato allo sforzo
Ora la Cassazione spiega che
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I"l'articolo 5 comma 1 non esprime solo programmi per il futuro ma detta regole aventi la forza e l'efficacia di una legge che apre nell'immediato al nucleare (solo apparentemente cancellato dalle dichiarate abrogazioni contenute in un provvedimento che completa le sue stesse revisioni abrogative con una nuova disciplina che conserva e anzi amplia le prospettive e i modi di ricorso alle fonti nucleare di produzione energetica)".Riporto l'articolo citato, che troveremo sulla scheda domenica.
Il comma 1 dell’articolo 5 (Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari) della legge 26/05/2011 n.75 1 recita: “Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche, mediante il supporto dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea,
non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare.”
Ecco, sarà che non sono abbastanza bizantino (ma lo considero un fatto positivo) ma io in quello che leggo non trovo un'apertura immediata al nucleare. Ovvero. Si potrebbe considerare così:
a) non si procede al nucleare;
b) ma si raccolgono ulteriori evidenze scientifiche;
Da qui si puo' intuire che una volta raccolte codeste evidenze, si puo' ripensare o meno al nucleare.
Di fatto è una moratoria. Non un'apertura immediata. Non certo un abbandono definitivo. Ma in nessun caso una decisione di legge o referendaria puo' prevedere un abbandono definitivo, perché il popolo è sempre sovrano e con esso il Parlamento e quindi tra 15 anni, di fronte a nuovi sviluppi tecnologoci si puo' sempre decidere liberamente, senza che le passate decisioni siano di ostacolo. Quindi moratoria o abbandono, è sempre tutto temporaneo.
Come moratoria è truffaldina, e lo stesso Berlusconi lo ha ammesso.
E qui bene ha fatto la Consulta a sostituire il vecchio testo, non piu' valido, con uno nuovo.
Ma ora il fatto è che noi siamo chiamati a votare su questo nuovo articolo, quello che stabilisce questa moratoria truffaldina. Se lo abroghiamo, abroghiamo la moratoria (vera o finta che sia). Ed è questo il passaggio logico che non capisco. E che il neopresidente della Consulta non mi spiega. È chiaro che una volta deciso, da parte della Consulta, che andava messo ai voti il nuovo testo, non si poteva far altro che sottoporre al voto i due articoli incriminati, quelli inseriti dal decreto omnibus. Ma il primo è una richiesta di abrogazione della moratoria e l'altro è l'abrogazione del piano energetico nazionale, da farsi entro un anno, in cui non si parla di nucleare (ma dove questo potrebbe anche rientrare dalla finestra se qualcuno si inventasse nuove evidenze entro 12 mesi).
Ora cosa succede se eliminamo la moratoria? Per prima cosa per 5 anni il parlamento non puo' votarne altre (chiedo conferma perché di questo non sono sicuro). E se non la eliminiamo o non raggiungiamo il quorum? Per 5 anni non possiamo proporre referendum in tema (qui si' perché la legge del '70 è chiara). Il governo potrebbe riproporre il nucleare, se bocciassimo la moratoria?
Idem per la richiesta di un piano energetico nazionale. Che senso ha abrogarlo? Ci salva dal nucleare?
A me sembra un grande pastiiccio e capisco che di fronte a tanto casino, l'unica opzione sia un atto di fede.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)