matthelm ha scritto:Stefano'62 ha scritto:Ognuno naturalmente è libero di avere certi pensieri e certe idee,ma che lo faccia nel privato della sua squallida mente.
Lo ripeto per l'ultima volta. Se una persona dice bestialità dal punto di vista scientifico, in riferimento al ruolo che occupa, va mandata via a calci.
Se dice bestialità dal punto di vista religioso libero di dirlo,
quando non è nelle funzioni del suo incarico e se è invitato a farlo da chi vuole ascoltarlo.
La libertà di parola non è un optional che si può esercitare solo quando piace a qualche stracciavesti!
A molti di voi piace (oh quanto vi piace...) il famoso detto che recita circa così : non condivido quello che dici ma lotterò fino alla morte perché tu possa dirlo. Aggiungiamo che poi, per alcuni di voi, dipende dai casi, che decidete voi, se rispettarlo o no!
Così va la vita.
No caro Matt,non mi appiccichi la patente di ipocrita.
La libertà di parola è la libertà di poter dire qualcosa (oltre che pensare) senza paura di venire perseguitato emarginato o altro.
Ma il carattere di rilevanza pubblica di certi incarichi impone a chi li ricopre di fornire determinate garanzie a tutela appunto del Pubblico,cioè tutti noi.
Ed è per questo che in questi casi a fianco della libertà di parola che resta un diritto invariato (come resta invariato il diritto a non venire perseguitati sul piano privato e personale),si acquisisce anche il dovere di accettare eventuali conseguenze di ciò che si dice,quando quello che si dice ci identifica come indatti a quel ruolo.
Per un incarico come quello,che riguarda più o meno il destino scientifico dell'Umanità,ruolo dunque riservato a persone di ben più elevata e provata caratura morale di quello che ha dimostrato questo improvvido sproloquiatore,non si può accettare qualcuno di una pochezza umana simile,si rifletterebbe certamente sul suo lavoro.
Quello che ha detto c'entra eccome col suo ruolo.
Non è una persecuzione illiberale,sarebbe un licenziamento per giusta causa,a tutela dell'immagine dell'Ente e della qualità del lavoro svolto.
Traduzione:la pensi così ?
bene bravo applausi continua pure a pensarlo,però vai a pensarlo a casa tua dove non puoi fare danni.
PS
E poi a te sembra che il mio eventuale poter dire (pubblicamente,si intende,cioè ad una platea di gente che potrebbe ipoteticamente cominciare a rifletterci sopra) che Tizio merita di morire si possa inscrivere nella mia libertà di parola ?
Non ti pare che il povero Tizio potrebbe avere qualcosa da ridire su una simile Fatwa ?