lucameni ha scritto:Cosa c'entra la Sindone con una discussione sulla laicità - o meglio - su quale interpretazione di laicità?
Capisco la voglia di polemizzare e pure qualche sassolino da levarsi; cosa che capita anche a me.
Ma in ogni discorso, anche quelli più "delicati" e facili a dare la stura dei propri sentimenti più "viscerali" una parvenza di logica sarebbe gradita.
Inutile ripetere il mantra che unisce tanti atei e ovviamente i baciapile della tolleranza presunta ma intolleranza reale, peraltro a volte del tutto legittima fin tanto che rimane nei confini delle proprie idiosincrasie e non si impone al prossimo.
Un modo per buttarla in caciara? Allora si potrebbe tirare fuori pure Padre Pio.
Boh.
In un forum che non voglia essere un semplice sfogatoio - appunto - di idiosincrasie (io ad esempio ho molto presenti quelle riferite ai berlusconiani, ai fascisti e ai comunisti) c'è da aspettarsi qualcosa di meglio.
Altrimenti ci sono i bar che credo funzionino a meraviglia.
Premesso che ero intervenuto più volte nei mesi scorsi (anche a lungo, sul "ruolo" del cattolicesimo nell'evoluzione dei popoli dell'Europa), che avevo risposto qualche ora prima a Loredana in un altro post (“
E pero'....la Chiesa”
viewtopic.php?f=4&t=3415&st=0&sk=t&sd=a&start=40), in cui ribadivo l’opinione
“che la storia sia fatta di realtà parziali, di cattive interpretazioni di queste realtà parziali, di mistificazioni successive delle cattive interpretazioni delle realtà parziali. Coloro che hanno avuto potere e capacità di scrivere e di trasmettere i documenti sono alla base della storia che sappiamo, e che io considero non esaustiva.
Un rigagnolo, creato da una pioggerellina si trova, dopo millenni, ad essere diventato un fiume in piena!”Avevo iniziato (in questo post) a parlare di laicità invitando ad una rivisitazione dei fatti storici giunti a noi, i quali sono testimoniati da documenti … scritti da chi sapeva scrivere e che aveva il potere in pugno.
Sono convinto, infatti, che la laicità non si può prendere in considerazione come se si trattasse di
innestare solo un ramo dell’intera pianta "radicata" nelle parole di Cristo (molto distanti queste parole dal
"tronco e dalle ramificazioni" sviluppatesi in due millenni).
Mi sembra che si voglia usare più riguardo a coloro che propongono
"discussioni religiose di bar" che non chi le contrasta alla luce della cultura, che può svilupparsi all'esterno (del bar)!
Io constato che la sindone per i fedeli è sacra, per la scienza è un falso. La madonnina di Civitavecchia per monsignore Grillo ha lacrimato sangue e molti fedeli (insieme al vescovo) hanno gridato al miracolo. Le reliquie (vere o fasulle) dei cosiddetti “santi” sono da venerare (per i fedeli) … e toccandole, potrebbero concedere grazie. I pellegrini che vanno a Lourdes non lo fanno solo per cambiare aria: la medicina a volte è impotente (quando non è negligente) e i crocefissi, le statue e le immagini della Madonna, di Padre Pio (ti ho accontentato, lucameni) e del santo locale (sui muri e in ogni corridoio di ospedale, specialmente nel Sud) rappresentano
"l’ultima chance".
Non ho difficoltà a convenire con te: questi sono
"ragionamenti da bar", che durerebbero il tempo di una risata e forse lascerebbe imperturbato qualche avventore straniero, ma dal bar questi argomenti sono stati portati ... nelle chiese (o viceversa, molto più probabile), predicati dai pulpiti e presi seriamente in considerazione dai "fedeli" della religione cattolica.
Io non sono più uno di questi, ma essi sono la maggioranza in Italia, e sono così boriosi che impongono le loro credenze o tradizioni (agli altri).
Tali discussioni (
"baggianate", per me) sono finite per diventare ... affari dello Stato italiano, perché la stragrande maggioranza di parlamentari, in qualche modo, è stata eletta per
le "discussioni da bar" sostenute in campagna elettorale o per attendere alla loro realizzazione.Io, le
"discussioni da bar", le lascerei benissimo alle sagrestie (dove dovrebbero essere circoscritte), ma queste, sostenendo il dogma dell’infallibilità del Papa, condizionano la mia vita civile: la semplice affermazione che
“la vita è un dono di Dio” vincola la scienza (e la medicina) a non interferire troppo sul suo corso naturale, originando inimmaginabili dibattiti parlamentari
"su temi etici per l’integralismo dei cattolici italiani" e dei loro rappresentanti politici (obiezione di coscienza per medici, paramedici e farmacisti; accanimento terapeutico; interruzione della gravidanza; diniego della fecondazione artificiale, dell’uso dei preservativi, dell’aborto, della pillola del giorno dopo, etc.).
Lo stesso forum non ne è stato immune per le simpatie di qualcuno ai “comitati pro-vita” d’ispirazione religiosa.
Un cittadino dello Stato italiano si rivolgerà all’Organo sovranazionale (Corte di Strasburgo) per la difesa dei suoi diritti civili (cioè, di quelli che toccherebbero la "sfera etica" e che
"la suscettibilità" dei cattolici mette in continua discussione per l’asservimento del Parlamento italiano alle volontà dello Stato vaticano).
Che dirà la Corte di Strasburgo se la maggioranza in Italia (politica e demografica) ritiene sacra la sindone (falsa, per la scienza)? Terrà veramente in considerazione il diritto civile di “un povero cristo laico” di dubitarne?
Da quel che è successo in questi giorni, sentenzierà che la “sacra Sindone” e le reliquie, che Roberto il Guiscardo ha portato dalle crociate, possono essere considerate autentiche, in quanto tutto ciò che è tradizione dei “fedeli” in Italia possono costituire anche la loro “cultura”. E chi si troverà nelle condizioni di Beppe Englaro o di Piero Welby aspetterà decine di anni (con sofferenze fisiche e psichiche) prima che venga riconosciuto il diritto all'autodeterminazione (per l’indisponibilità del Vaticano), e chissà quanto tempo, invece, dovrà aspettare per non venire additato più come “l’assassino” della figlia Eluana, o come un suicida, e meritare il rispetto di tutti e la carità cristiana dei "cattolici"?
Sono storie che abbiamo vissuto e che hanno fatto a pugni con la laicità del Parlamento dello Stato italiano, il quale, per diventare uno Stato moderno, dovrà difendersi proprio dalle sue “tradizioni”, che si consolidano giorno per giorno: sabato scorso, nel programma “Ulisse” di Piero ed Alberto Angela, quando lo spermatozoo ha fecondato l’ovocellula, per il commentatore, ha avuto inizio ...
"il miracolo della vita"!
Le strane “conseguenze” sociali possono nascere proprio da queste opinabili affermazioni dei media, in armonia con la
"cultura popolare".