cardif ha scritto:non ritengo che i cattolici sono prigionieri. In effetti se lo sono è dei loro dogmi. Ma mica li odio per questo, né ne ho visto in altri; piuttosto pare che siano alcuni di loro che odiano chi non è cattolico; ma nemmeno questo mi turba: è un problema loro. A me basta che mi riconoscano la libertà di essere come voglio. ...
Ti chiedo di aiutarmi: lui continua a dire che "capisco rava per fava". Se hai letto, mi puoi spiegare tu dove sarebbe successo? Può darsi che io abbia frainteso qualcosa; ma lui non me lo spiega, direi che la sua è una affermazione dogmatica.
A me non risulta
"pare che siano ...", bensì "
piuttosto sono alcuni di loro (cattolici) che odiano chi non è cattolico", e (in altri luoghi o qualche secolo fa)
"questo turbava", perché ne andava la vita del dissidente (eretico), dopo esacrabili torture, compromettendo anche quella della sua famiglia.
La giustizia divina, la misericordia, il perdono, la remissione dei peccati (previa confessione), il pentimento, l'umiltà hanno senso per gli altri, non per chi amministra e governa lo spirito dei "poveri cristi".
La casta dei sacerdoti ha preso alla lettera (anche, arricchendolo) ciò che hanno tramandato, in tanti modi diversi, gli artefici del Vecchio Testamento, che si rifacevano tutti ad un Dio geloso, tiranno e vendicativo (gli uomini dell'epoca dovevano obbedire per diventare "società" e la promessa di punizioni o di premi era, perché ancora lo è, il miglior mezzo per addomesticare anche gli animali più selvatici).
E guai a chi non sottostava alle imposizioni dei "vicari" in carne ed ossa di questo loro Dio! (Mi viene sempre in mente il racconto breve
"L'uomo del bosco" di Hesse, ma molti fatti storici delle religioni – cattolica, musulmana, etc – sono più drammatici di qualsiasi fantasia letteraria).
In Esodo 20,2-7 sono riportate frasi che reputo molto allarmanti:
[2] Io sono il Signore, tuo Dio,che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi.
[3] non avrai altro Dio all'infuori di me.
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
[5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
[6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
[7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invanoPoco diverse (
http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_comandamenti) da quanto riportato in Deuteronomio 5,6-21
(a conferma delle mie supposizioni che gli scritti da uno scriba all'altro potevano subire modifiche, per lasciare intendere che potevano variare da un papa all'altro, fino a dare tante versioni di quelle imposte come "sacre scritture". Verrebbe da chiedere loro quale sia la "scrittura sacra più sacra"?) Se
matthelm ha affermato che (tu)
"capisci rava per fava", ce ne dobbiamo fare una ragione perché lui ha "fede" e, forse, vede dove noi, "miseri di spirito", con la sola ragione non riusciamo a vedere (sic!).
Lo so, ti può sembrare una forzatura, ma o ci affidiamo a coloro che vogliono "fregarci" con la storia della "fede" o lasciamo liberi coloro che hanno "fede" di fare quel che vogliono dei senza-fede. E' l'unica scelta lasciata ai "poveri cristi" (a noi, per intenderci) da coloro che asseriscono di professare la "fede cattolica" (
"o la minestra o ti butto dalla finestra" - un altro sic!).
Lo so che (essi) sono in netto disaccordo con la parola di Cristo, ma
"non siamo più all'epoca delle catacombe" e, dato che quello spirito originario si è disperso uscendo all'aria aperta, questi nuovi
"sacerdoti di fede" esigono che gli altri porgano sempre l'altra guancia, e che il loro regno dei Cieli sia meglio goderlo in Terra, a scapito dei
"poveri cristi" e delle
"pecorelle" contrite.
