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Referendum: svolta storica dei lavoratori

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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda cardif il 16/01/2011, 2:25

Due cose:
la prima, di gran lunga la più importante, è un grazie a Flavio; sono contento che ha apprezzato quello che ho scritto. Chissà se altri l'hanno letto, chissà se non ne hanno tenuto conto perché nel merito non sapevano che dire, dovendo difendere indifendibili posizioni ideologiche. E' evidente che non è obbligatorio leggere tutto; però non si riesce ad essere convincenti quando si vuole sostenere una tesi ma senza controbattere nel merito la tesi avversa.

La seconda: saltando a pié pari interventi che già so non essere per me interessanti, tra le tante frasi non attinenti al tema ne ho lette due:
"Fuori dall'Italia, in Europa, quelli come i fiomisti li hanno emarginati anni e anni fa. E non ne sentono la mancanza."
"Questo atteggiamento è quello che non farà mai vincere "questa" sinistra."


C'è un'assonanza con quanto va affermando da tempo il S.S. Berlusconi che vede 'comunisti' mangiabambini dappertutto; che vorrebbe una sinistra diversa, più remissiva più consona ai suoi desiderata, visto che anche lui dice sempre che con "questa sinistra non si può dialogare".
Spero di no, se no veramente addio alla possibilità per il centrosinistra di governare se ha al suo interno queste visioni (perché, anche dopo la morte politica dell'attuale suo leader, la destra ne tirerà fuori un altro che andrà bene lo stesso per chi la pensa come lui).
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda ranvit il 16/01/2011, 11:00

flaviomob ha scritto:Vittorio, basta leggerli, gli interventi...


E tu leggi i miei....ci sono già tutte le risposte!
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda matthelm il 16/01/2011, 11:08

Cardif, il "centrosinistra" come poteva essere inteso alla nascita del Pd è finito, o sta per finire. Utilizzate pure la dizione "sinistra" perché quello è il vostro indelebile marchio che potrà coniugarsi solo con la estrema sinistra. Da lì potrete vedere che tutti gli altri sono alla vostra destra e questo vi rassicura.
Ma come potevate pensare che la storia di una parte del pd si appiattisse su Fiom e comunisti vari e altre simbologie di quel passato sconfessato dalla storia. Perché di quello si parla anche se si tende a dirlo poche volte perché è sconveniente.
La scritta sui campi di concentramento che hai ricordato ti accomuna molto a Flavio, ed è giusto così.

Cerca pure le assonanze con Berlusconi ne troverai di più fra i tuoi compagni perché come si sa gli estremi si toccano.

Delusione è dire poco.
Ultima modifica di matthelm il 16/01/2011, 11:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda ranvit il 16/01/2011, 11:10

Spero di no, se no veramente addio alla possibilità per il centrosinistra di governare se ha al suo interno queste visioni (perché, anche dopo la morte politica dell'attuale suo leader, la destra ne tirerà fuori un altro che andrà bene lo stesso per chi la pensa come lui).

Il centrosinistra al momento non ha alcuna possibilità di governare perchè al suo interno ha troppa sinistra estrema!
Basta guardarsi intorno, in giro per l'Europa, per vedere come stanno meglio tutti i Paesi tranne l'Italia, unico Paese ad annoverare una cosi' vasta presenza di.... infantili e velleitari sostenitori di teorie ampiamente fallite (un esempio per tutte : guardare le relazioni capitale-lavoro dal punto di vista del lavoro).
Certo in questo Paese c'è anche una destra altrettanto poco "europea"....ma non è stato sempre un vanto della sinistra di essere piu' colta e capace (dopo laceranti analisi) di trovare risposte ai problemi? Mi pare, visti i risultati, che dovrebbe trarne le dovute conseguenze : estinguersi!

Vittorio
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda pierodm il 16/01/2011, 11:28

Sarebbe utile che due o tre degli intervenuti su questo argomento leggessero l'editoriale di oggi sulla Repubblica, firmato da Scalfari.
Niente di clamoroso, né di specialmente notevole, per me - come penso per Flavio o Cardif e altri compagni di strada.
Ma utile per quei due o tre di cui sopra: utile per evitare di servirci nel forum la solita ribollita sulla sinistra-sinistra, su "chi non la pensa come me", e (increbile ma vero) sullo "stalinismo".

Scalfari non è né è mai stato un "comunista", o uno che ha servito salsicce alle feste dell'Unità. E' un moderato, che in questi ultimi tempi ha giustificato la tesi del SI' a Mirafiori: ma l'ha fatto, appunto, da moderato, nel senso reale del termine. L'ha fatto con il buon senso e l'intelligenza che il caso merita, e con tutta la consapevolezza che la complessità della situazione impone a chi ha la voglia e la capacità di approfondire l'argomento.
Nell'editoriale di oggi esamina tutte le implicazioni che smorzano i grotteschi entusiasmi per la stentata vittoria del SI', e che gettano molte ombre sul significato socio-politico della "rivoluzione copernicana" del piano-Marchionne.

Non è detto che si debbe essere d'accordo con Scalfari - così come con me o con Flavio o Stefano o Cardif o Pianogrande e altri - ma la decenza (la decenza dialettica, voglio dire) imporrebbe che si spiegasse la ragione del dissenso: limitarsi a dire che io, come penso anche Flavio, Cardif e gli altri) siamo "stalinisti" o residuati bellici non solo è insufficiente e ridicolo, ma anche chiaramente pretestuoso. Una miserevole scappatoia, per non rispondere mai nel merito.

Quanto ad essere - più o meno coscientemente - di destra, vorrei far notare che ciò risulta semplicemente dal raffronto tra le frasi, i concetti, i giudizi, le parole e il tono usati dai berlusconiani e quelli usati dai nostri due o tre colleghi del forum: non sono "simili" ma identici.
Non si tratta del fatto di appoggiare o meno il SI' - questo lo fa anche Scalfari, come detto, così come lo fanno anche altri, e come lo hanno fatto molti degli operai che hanno votato, a malincuore - ma del contorno di commenti e giudizi che accompagnano questo SI', e dei commenti rivolti a coloro che manifestano grandi perplessità o sono nettamente contrari.
La copia carbone della Santanché, né più né meno: è questo il PD che volete, Ranvit e Matthelm? E' questo, evidentemente che intendete, quando vorreste "epurarlo" della sinistra che definite "estrema".

Io credo che questa divisione feroce tra noi esiste solo perché vi rifiutate di ragionare e di confrontarvi nel merito, e preferite cogliere ogni pretesto per ripetere il vostro mantra sulla "sinistra-sinistra": se ragionassimo meglio sono certo che sarebbe assai più facile incontrarci, almeno su alcuni concetti fonfamentali, pur rimanedo probabilmente in disaccordo. Ma un disaccordo ragionevole e civile.
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda ranvit il 16/01/2011, 11:54

Appunto, Scalfari è stato per il Si....

Condivido in gran parte quello che dice Scalfari...infatti. Non capisco invece il richiamo ad un suo editoriale da parte dei sostenitori del No...misteri della dialettica della sinistra -sinistra.

E' evidente (o dovrebbe esserlo) che utilizzando tutto l'armamentario dialettico della sinistra-sinistra non si provoca altro che l'irrigidimento dell'interlocutore, definito di destra (e quindi uno cui non si riconosce la posizione di sinistra per quanto riformista), e quindi l'inutilità del ricorso ad una moderazione dialettica ed alla relativa etichettatura di stalinista (nel senso che "non c'è peggior nemico di chi ti sta vicino ma non coincide....).

Vittorio
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda Robyn il 16/01/2011, 12:04

Il problema più grave è la flessibilità dell'orario di lavoro di come è stata concepita,6 e 4 giorni e ,10 ore in quattro giorni.Lunico modo per porre rimedio e riportare l'orario normale è riuscire a fare quello che si fà in 6 giorni in 5 giorni e quello che si fà in 10 ore in 8 ore con l'innovazione tecnologica.Sinceramente non capisco a cosa serve questo tipo di flessibilità o per far fronte a picchi di lavoro momentanei oppure per diminuire i tempi di consegna ciao robyn
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda cardif il 16/01/2011, 12:06

Faccio un ultimo tentativo. Limitandomi al minimo dell'aspetto pratico, chiedo:
1) 10 minuti ogni otto ore di maggior lavoro e minor riposo sono utili alla produttività dell'azienda?
2) è congrua la remunerazione con 23 euro netti di questo maggior lavoro, pari a circa 3 ore e mezza al mese?
3) lo spostamento a fine turno della pausa mensa, è utile alla produttività?
Le mie risposte sono scontate (avendo un indelebile marchio comunista non posso rispondere diversamente):
1) no, perché il maggior carico di lavoro comporta una riduzione di resa dell'operaio;
2) no; un operaio obbligato ad accettare quella remunerazione è con ogni evidenza sfruttato.
3) no, perché toglie un momento di relax e di recupero di resa da parte dell'operaio.

Sono dimostrate le presunte utilità di quest'accordo, spacciate per certe:
1) utilizzo di capitali USA nella produzione dei Suv.
2) produzione e vendita di un milione di vetture in più in Europa.
3) investimenti per 20 miliardi.
Io penso che:
1) no: i capitali USA rimarranno là, dove si produrranno e motori e si venderà almeno la metà dei suv assemblati in Italia.
2) no: non ci sono stati negli anni dell'era Marchionne investimenti nella ricerca di nuovi modelli, tanto che la vendita della Fiat è calata molto di più di quella delle altre case.
3) no: reperirli con l'aumento medio di duemila euro a vettura su dieci milioni di vetture comporta una minore concorrenzialità del prodotto e presumibile minor vendita.

Ma, a pensarci bene, è inutile aspettare opinioni nel merito se non ce ne sono state prima; l'ideologia capitalista ha colpito ancora. Perciò mi fermo.

Però, visto che non si è capito, lo ripeto. La frase "Il lavoro rende liberi", che misero i nazisti all'ingresso di Auschwitz, l'ho ricordata quale esempio di errore nel ragionare per iperbole; come in quel caso: da quella frase ai forni crematori; non era un'accusa di nazismo (a meno che uno non abbia la coda di paglia).
Dal fatto che io l'abbia citata, senza nessuna logica si fa scaturire un accomunamento con Flavio.
La solita accusa alla Berlusconi: 'Comunisti!' Se per chi lo dice significa ragionare come ragiono io, ebbene sì: sono comunista, e pure contento di essere accomunato a Flavio. Io non ho la coda di paglia.
L'etichettatore ha continuato ad etichettare senza offrire pareri di merito. Bà, si vede che di più non riesce a fare.
E poi dice che a uno gli saltano i nervi e deve intervenire la Moderazione...

p.s. accidenti, è successo di nuovo: mentre scrivevo questo commento ne sono stati inviati altri che non ho ancora letto.
Ultima modifica di cardif il 16/01/2011, 12:24, modificato 1 volta in totale.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda Robyn il 16/01/2011, 12:12

Non bisogna mai dimenticare che la valorizzazione del capitale umano che si compone di una moltitudine di cose è una cosa fondamentale della competitività.La competitività non è solo investimenti ,prezzi concorrenziali,innovazioni di prodotto,e innovazioni in genere.Al centro dev'esserci sempre la persona ciao robyn
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Re: Referendum: svolta storica dei lavoratori

Messaggioda flaviomob il 16/01/2011, 12:20



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