La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

votare fini?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: votare fini?

Messaggioda flaviomob il 20/11/2010, 20:07

La contraddizione di Segni fu di credere di poter vincere in solitudine in un sistema totalmente maggioritario: una condizione che estraniò il centro dal parlamento italiano.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: votare fini?

Messaggioda flaviomob il 20/11/2010, 20:12

La grande coalizione tedesca è stato esattamente l'opposto del principio dell'alternanza... 8-) Ciò che in Svizzera succede tra l'altro da molte legislature...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: votare fini?

Messaggioda lucameni il 20/11/2010, 20:32

Non era un sistema totalmente maggioritario e difatti il Patto per l'Italia ebbe una sua rappresentanza seppur sottodimensionata rispetto i voti ricevuti.
Ma sopratutto erano le prime elezioni con un sistema misto.
Tutti gli studiosi del ramo concordano (Sartori, Chiaromonte etc etc) nel dire che la cosidetta tendenza bipolare si sia stabilizzata con le elezioni successive, innanzitutto grazie agli elettori e malgrado la legge elettorale.
Ne consegue che in quello scorcio del 1994 un centro o centrodestra diverso, non raffazzonato all'ultim'ora e con persone più credibili e meno ambigue avrebbe probabilmente evitato la vittoria a mani basse di Berlusconi.
Segni e i suoi si svegliarono tardi e i risultati sono stati quelli che sappiamo.
Ragionare per il 1994 sulla scorta dell'emergenza attuale è qualcosa che è comprensibile in una Bindi la quale al tempo quando apriva bocca procurava assist propagandistici per la destra (e ha qualcosa di cui farsi perdonare), ma non mi pare sia un'analisi storica e neppure dell'attualità.
Ora siamo nel 2010 e prendiamo atto di una situazione diversa.
Se poi si vuole pensare un'Italia dove la destra debba essere per forza di cose berlusconiana e reazionaria allora il ragionamento di avere una perenne alleanza tipo di salvezza nazionale può avere un senso.
Oppure se si vuole pensare che un centro destra o centro alternativo alla sinistra non abbia alcuna legittimità politica e morale.
Se il discorso è questo - ma mi pare un tantino condizionato dalle proprie passioni politiche di parte - allora basta intendersi.
Soltanto che quando c'era la possibilità di evitare o limitare di consegnare tutto un elettorato a quel tipo di destra, mi pareva a dir poco ragiovevole offrire un'alternativa appunto ad un elettorato, o parte di esso, che, vuoi anche per suoi limiti, non avrebbe mai votato uno schieramento con Occhetto e Bertinotti.
Quindi - ripeto - ragionare del 1994 come si potrebbe fare adesso nel 2010, in un momento che forse richiede una - temporanea - associazione di forze diverse destinate poi a dividersi, non lo trovo convincente e sopratutto lontano dalla realtà di 16 anni fa.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: votare fini?

Messaggioda franz il 20/11/2010, 21:22

flaviomob ha scritto:La grande coalizione tedesca è stato esattamente l'opposto del principio dell'alternanza... 8-) Ciò che in Svizzera succede tra l'altro da molte legislature...

Che problema c'è?
Il principio dell'alternanza è valido se le forze politiche decidono di essere tra loro alternative.
Lo fanno ragionevolmente ma non "a tutti i costi". Quindi ammettono eccezioni. Come la grande coalizione.
Se invece decidono di saper gestire uno spazio comune di governo, senza che ogni 4 anni uno debba disfare il lavoro della colazione che c'era prima al governo, se ci provano, e ci riescono, meglio per loro.
Sono due metodi. Nessuno è migliore in se' e per se' ma dipende dal contesto, dal periodo.

Quello che conta è che il sistema di governo, il sistema sociale, sia misto.
Che gli elettori possano scegliere.
caso a) un po' di governo (4 anni) al centrodestra, un po' di governo (4 anni) al centrosinistra.
caso b) un governo unico collegiale, che fa scelte "miste".

Nel secondo caso (b) si risparmia il fatto che un governo di tipo (a)faccia le buche e che l'altro dopo, di colore opposto le riempia.
Il caso (b) pero' è molto difficile da gestire: comporta il rischio del consociativismo ma ha il pregio della stabilità.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: votare fini?

Messaggioda matthelm il 20/11/2010, 21:42

pierodm ha scritto:Mi scuso della mia intromissione nel discorso, che evidentemnte non è gradita, ma la cosa c'interessa un po' tutti.
Lasciando da parte le ricostruzioni storiche, sule quali c'intendiamo facilmente sui punti poco importanti e facciamo da sordi su quelli che contano, scendiamo terra terra: vorrei sapere come mai i "moderati" sono così esigenti, così critici e intransigenti verso quella che chiamano "la sinistra", mentre dai partiti e dagli uomini che rappresentano il loro "moderatismo" sono stati e sono capaci di farsi fare di tutto, sopportando i comportamenti più svergognati, o - da quelle parti cosiderate più virtuose - sono stati e sono capaci di sopportare il vuoto d'idee più sfiancante e la peggiore mediocrità.

In subordine, mi piacerebbe sapere che cosa di preciso imputano alla sinistra, tanto da farsene un così ostinato raccapriccio. L'inciucismo e l'incertezza di questa attuale sinistra, tra l'altro, mi sembra che siano con ogni evidenza dovuta al desiderio di avvicinarsi per quanto possibile ai "moderati", sia come formazioni partitiche, sia soprattutto come correnti di pensiero - e questo non da oggi, ma fin dai tempi del consociativismo.

Il discorso sul bipolarismo lo riprendiamo un'altra volta: mi giunge nuovo che Luca sia possibilista in materia, dopo aver letto molte volte la sua riprovazione che avevo capito fosse sia di fatto sia di principio.
Avevo capito male?




Mi scuso se rispondo.

Pierodm, come al tuo solito non puoi fare a meno di vedere le cose con un occhio solo: quello di sinistra sinistra aggravato, se possibile, dal qualunquismo. Non c’è niente da fare è più forte di te.

Dopo il tuo classico sfogo di improperi (che di solito rinfacci agli altri…), ora mettiti tranquillo perché ti elenco qualche “moderato”, a caso, che forse nella tua “apertura mentale”avevi dimenticato o non conoscevi : De Gasperi, De Nicola, Einaudi, Vanoni, Dossetti, La pira, Marcora, Zaccagnini, Moro, Martinazzoli, Tina Anselmi, Andreatta, Bodrato, Donat Cattin, Granelli ecc. ecc. e credimi ce ne sono molti altri di vari partiti a cui si mescolavano anche personaggi “svergognati”, perché no, o pensavi che ci fossero solo dalla tue parti.

In subordine… posso solo dirti che di “sinistra”, come dovresti ormai sapere, ce n’é più di una. D’altra parte sai che lì da sempre c’è una bella lotta per dichiarasi, non ad esserlo, più bravi degli altri. E’ come una malattia, purtroppo.

Ecco, per quanto riguarda la “tua” sinistra sinistra, a me e ad altri indigeribile, si imputa di essere in perenne ritardo, ultraconservatrice e irrimediabilmente strabica.

Quando?: quando “quella” sinistra sarà capace di chiamare “fascisti rossi” quelli che si comportano come tali (tema ampiamente discusso); quando non vedranno i “padroni” o gli altri sindacati come servi e traditori; quando ammetteranno che anche quelli “non di sinistra” possono dire qualcosa di sensato; quando capiranno che il mercato non è il demonio ed il capitale può servire a “qualchecosa” di positivo; quando non si dovrà aspettare 80 anni per capire che il comunismo era una tragedia in tutti i sensi e che non occorreva aspettare tanto per capire che la “forza propulsiva” era da un bel po’ finita e che nonostante questo si “permettevano” di guardare con supponenza (come fai tu, spesso) chi aveva capito le cose un po’ prima; quando si ammetterà che anche un operaio può essere disonesto, lazzarone e licenziabile… anche e soprattutto se dipendente pubblico; quando il merito non sarà una cosa di cui vergognarsi e che la paga non può quindi essere uguale per tutti; … e così via, e così via essendo ben consapevole che si dovrebbe scrivere un tomo su queste peculiarità.

Ma tutto questo non sarebbe niente se purtroppo ancora nel 2010 quei vizi di fondo albergano in molte teste di sinistra sinistra.
Alcuni di noi hanno imparato a conoscerli/ti e hanno concluso che è meglio non avere più compagni di strada così.

Abbiamo provato ed abbiamo verificato: basta ed avanza!

Non dirmi che sono stato “violento”, è anche uno sfogo, non lo faccio spesso.
Come tu sai sono un “moderato” ma non orbo.

Per il bipolarismo concordo con Ranvit, Lucameni e Franz ... la Germania…e la Gran Bretagna, patria del bipolarismo, dove hanno capito che forse una terza forza non è un dramma. E se l’hanno capito loro… c’è speranza anche per noi.

D’accordo?
Ultima modifica di matthelm il 20/11/2010, 21:45, modificato 1 volta in totale.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: votare fini?

Messaggioda ranvit il 20/11/2010, 21:44

Eh franz.....è una parola spiegarlo a chi vede il bianco ed il nero (e pure flaviomob quando vuole ....non è male :D )!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: votare fini?

Messaggioda ranvit il 20/11/2010, 21:48

Minchia Mathelm...!!! Perfetto!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: votare fini?

Messaggioda flaviomob il 21/11/2010, 1:19

Certamente citi personaggi di gran caratura Matthelm, ma non possono essere allo stesso tempo 'moderati' e 'di sinistra', deciditi.
Per quanto riguarda gli appunti di Luca, sono già stati consegnati alla storia: infatti già nel 1996 sinistra e centro sentirono l'esigenza di unirsi nel progetto dell'Ulivo dopo che la pericolosità di Berlusconi era emersa in tutta la sua drammaticità. La destra ha avuto gravi colpe in quegli anni, perché poteva approfittare del quinquennio all'opposizione per cercare una conformazione più coerente con la tradizione del centrodestra popolare o conservatore europeo, mentre Berlusconi si è mantenuto a galla in ogni modo, grazie anche a qualche bicamerale. Inutile che Fini arrivi adesso a stracciarsi le vesti, è tardi e l'Italia è in rovina.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: votare fini?

Messaggioda flaviomob il 21/11/2010, 1:28

vorrei sapere come mai i "moderati" sono così esigenti, così critici e intransigenti verso quella che chiamano "la sinistra", mentre dai partiti e dagli uomini che rappresentano il loro "moderatismo" sono stati e sono capaci di farsi fare di tutto, sopportando i comportamenti più svergognati, o - da quelle parti cosiderate più virtuose - sono stati e sono capaci di sopportare il vuoto d'idee più sfiancante e la peggiore mediocrità.


Perché sotto sotto l'anima dell'italiano medio è quella. Tutto si tiene, tutto si digerisce. La mediocrità dilaga, il vuoto è assurto a valore assoluto del sistema mediatico privato (grande fratello, c'è posta per te, verissimo) e non. Non è un caso che l'Italia sia nella merda. Non è solo Berlusconi...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: votare fini?

Messaggioda lucameni il 21/11/2010, 1:38

"Per quanto riguarda gli appunti di Luca, sono già stati consegnati alla storia: infatti già nel 1996 sinistra e centro sentirono l'esigenza di unirsi nel progetto dell'Ulivo dopo che la pericolosità di Berlusconi era emersa in tutta la sua drammaticità. "


Appunto dopo il 1994 quando ormai B. aveva non vinto ma stra-vinto.
Quindi le mie osservazioni in merito alla scarsa lungimiranza dei nostri sinistri e centristi, e perciò sulla necessità di non lasciare praterie di consenso alla destra di B., non cambiano ed anzi si confermano.
Se poi - ripeto - si ritiene che un sistema bipolare implichi che per forza di cose dover scegliere tra un Berlusconi e un Occhetto (mi riferisco al 1994), senza che siano legittimate altre scelte, è un altro discorso.
Se inoltre sono questioni "consegnate alla storia" non necessitavano neanche gli appunti in merito al doversi alleare fin dal 1994, quando ancora il bipolarismo non era stabilizzato e tanto meno l'avventura politica berlusconiana.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 32 ospiti

cron