
Peccato che la concretezza, pur necessaria, nella realtà politica non sia affatto sufficiente, anzi !!!

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franz ha scritto:Iafran ha scritto:Nel 2010, in Puglia, Adriana Poli Bortone, la candidata dell'UdC+IoSud+MpA, ha ottenuto il 8,71% dei voti, però a Vendola sono mancati i voti dell'Udeur e del Partito dei pensionati, che nel 2005 rappresentavano il 3,46%, mentre nel 2010 (nell'altro schieramento) sono scesi a 0,7%.
Queste liste (Udeur + pensionati) se non passavano al PdL avrebbero confermato le percentuali precedenti o avrebbero avuto le stesse preferenze che hanno avuto schierandosi nel Cdx?
Forse si o forse no, nel dubbio sarebbe bastato un 1,2% (a fronte dello 0,70% reale attuale e del 3,46% passato), per determinare la vittoria di Vendola nelle elezioni del 2010, con il 49,89 % delle preferenze (48,69 + 1,2), mentre il candidato opposto, Rocco Palese, anche con l'aggiunta del 8,71% della Poli Bortone, e la mancanza dell'1,2% ipotetico (dato a Vendola) si sarebbe portato al 49,76% (42,25 + 8,71- 1,2).
Chiaro che la storia non si fa con i se e che se ci proviamo possiamo fare ipotesi sia sul posizionamento di poli bortone ed anche di altri (e non ci sono limiti alla fantasia). Realisticamente il risultato ha piu' possibiltà di cambiare per i 185'000 voti della poli bortone che per i 9'000 udeur e 4700 dei pensionati.
Loredana Poncini ha scritto:Per fortuna c'è uno che è concretissimo !![]()
Peccato che la concretezza, pur necessaria, nella realtà politica non sia affatto sufficiente, anzi !!!![]()
Vale, vale! Con "testoni" come voi non basta mai ripetere le ovvietà....siete lontani "mille miglia" dalle cose concrete!
pierodm ha scritto:Iafran, per pensare - anche solo pensare, intendo - che certe cose diventino standard non basta che siano elencate in dieci, cento o mille punti.
Io ho un criterio, comunque, diverso, specialmente laddove il discorso si sposta dal piano amministrativo a quello politico.
Il criterio della "idea-guida": un concetto essenziale, un principio, uno scopo.
La politica, soprattutto se proiettata nei cinque anni di una legislatura e misurata sulla complessità e varietà dei problemi che è chiamata ad affrontare, è difficilmente risolvibile in una serie di promesse o di propositi - anche perché i propositi di un leader o di un partito inevitabilmente andranno a scontrarsi con ostacoli oggettivi.
Quello che invece è assai più ragionevole è aspettarsi una precisa volontà imperniata su un principio che servirà da guida al leader o al partito di fronte ad ostacoli e difficoltà. Una "credibilità flessibile, diciamo così, ma non per questo meno concreta: anzi, la flessibilità è garanzia di maggior realismo e di un pragmatismo al servizio di un'idealità."
Per esempio, io trovo che la frase di Pertini, che ho citato in un altro post, sia perfetta: non entra in dettagli, ma dà la misura di un leader e della sua idea-guida. Se il leader, il personaggio ha credibilità - in base alla sua storia, alla sua faccia, al suo stile, alla sua cultura, com'è il caso di Pertini - sappiamo quali saranno le strade che cercaherà di percorrere nel suo mandato, nell'esercitare il potere che gli viene affidato.
ranvit ha scritto:....e in Italia siamo ancora molto distanti dagli standard dell’Europa civile: ricercare solo "il bene" non ci farebbe recuperare questo gap, che suona quasi come il nostro peccato originale.
Iafran
Bella contraddizione....gli "standard dell' Europa civile"sono stati raggiunti attuando, sia con il Ppe che con il Pse, politiche contrapposte, nella maggior parte dei casi, a quelle prospettate da molti di voi!
Mettetevi d'accordo!
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