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Ronde si ronde no!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pinopic1 il 24/02/2009, 15:09

Sai qual è il problema Gab? Che tutto in questo paese deve passare per i partiti. Tutto, ogni singola azione della nostra vita deve essere ricondotta all'azione di un partito. Così non va. Il PD deve insistere nel parlamento nei consigli comunali perché chi di dovere provveda alla sicurezza dei cittadini e intervenga nelle situazioni di degrado e di illegalità. Ma non deve fare ronde democratiche. Forse facendo ronde democratiche si può impedire la nascita di ronde antidemocratiche? Non credo proprio,sarebbe una ulteriore legittimazione se mai.
Che gli abitanti di un quartiere o di un caseggiato collaborino tra di loro per vigilare, denunciare e chiedere l'intervento delle forze dell'ordine è una cosa che accadeva quando ero un ragazzino, senza bisogno di organizzare ronde e bande. Oggi, se uno vede che stanno svaligiando l'appartamento del vicino nel suo stesso pianerettolo si fa i cassi suoi però poi invoca le ronde.
Se passando da una strada assistono a uno stupro la maggior parte delle persone accelerano il passo. E poi invocano le ronde.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pinopic1 il 24/02/2009, 17:28

Roma, 23 febbraio 2009

Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni deputata radicale eletta in Friuli Venezia Giulia

Non posso che esprimere inquietudine e preoccupazione alla notizia – non smentita – che in Friuli Venezia Giulia sarebbe in corso l’arruolamento di “corpi di volontari” da adibire a cosiddette “ronde” da affiancare alle forze di polizia per la tutela dell’ordine pubblico che si vorrebbero intitolare al gerarca fascista Ettore Muti.

Ritengo inquietante e preoccupante in assoluto l’utilizzo delle cosiddette “ronde”. Lo Stato non può e non deve abdicare ai suoi compiti di tutela e garanzia dell’ordine pubblico e dell’incolumità dei cittadini; ritengo che sia imprudente, al limite dell’irresponsabilità, “ufficializzare” che cittadini di cui non è chiara la preparazione e l’addestramento, si vengano a trovare con criminali le cui reazioni possono provocare tragedie. Che poi vi possano essere “ronde” e squadre di “vigilantes” che esplicitamente si richiamano alle squadracce fasciste di antica ma non smarrita memoria, è qualcosa di inaccettabile, un qualcosa che il ministero dell’Interno per primo dovrebbe contrastare e reprimere; e in questo senso ho presentato l’interrogazione che segue:

Il testo dell’Interrogazione

Al ministro dell’Interno,

premesso che il quotidiano “Il Messaggero Veneto”, nella sua edizione del 21 febbraio 2009 ha riferito che ad Udine il “Movimento Sociale Fiamma tricolore ‘arruola’ un corpo di cento volontari, tutti cittadini italiani, molti dei quali esperti di arti marziali o ex appartenenti alla Forze Armate o a Corpi di Polizia per i servizi di sicurezza del territorio e intende intitolare i vigilantes al gerarca fascista Ettore Muti”;

che il sindaco di Udine Furio Honsell ha denunciato quello che ha definito “un atteggiamento non istituzionale, che sembra una carnevalata nel migliore dei casi e che preoccupa invece parecchio”;

che Ettore Muti, gerarca fascista fin dagli esordi, già segretario del Partito Nazionale Fascista, si distinse per i diversi assalti squadristi, e per l’occupazione della prefettura di Ravenna durante le operazioni della marcia su Roma;

per sapere quale sia l’opinione del ministro in relazione alla notizia sopra riportata.

In particolare se non si ritenga di dover intervenire per scongiurare che a Udine o altrove si intitolino squadre di cittadini in funzione di “ronda” a esponenti e gerarchi del fascismo;

se non ritenga di dover condividere il sentimento di riprovazione e repulsa, oltre che di preoccupazione e inquietudine, non solo degli interroganti, ma anche di larghe fasce di opinione pubblica, nell’apprendere che si potrebbero costituire squadre per la tutela dell’ordine pubblico intitolate a gerarchi e a esponenti del regime fascista;

se il prefetto sia stato allertato perché nell’apposito elenco – anche in ottemperanza della legge regionale del Friuli Venezia Giulia sulla sicurezza – siano raccolte tutte le informazioni relative ai presunti “arruolati”.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda Paolo65 il 24/02/2009, 19:05

Sono il primo ad aver scritto che demonizzare le ronde sarebbe un grave errore politico,ma se è vero ciò che si propone di fare in Friuli,cioè di intitolare le ronde a Muti, allora qualche parola in più va detta.

Se così sarà, allora saremmo di fronte ad un caso evidente di apologia del fascismo da denunciare alle autorità competenti.

Il saluto fascista so che non è più considerato tale,ma associare le ronde ad un gerarca fascista dovrebbe esserlo.

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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pierodm il 24/02/2009, 19:31

Prima o poi qualcuno si deve prendere il disturbo di spiegare cosa significa "demonizzare", e perché è invalso l'uso di chiamare demonizzazione qualunque critica che sia appena appena netta e inequivocabile.
Se mi rifiuto di farmi dare una martellata sulle palle, sarei accusato di demonizzare i martelli?
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pianogrande il 24/02/2009, 22:56

La destra giocherella con le parole ma, la fortuna e la popolarità del fascismo derivava proprio dal fatto di mettere in testa un cappello o una fascia sulla manica al comune cittadino per farlo sentire importante.
Le ronde gireranno altere per le nostre strade pronte a colpire i cattivi.
A quella gente pruderà le mani in cerca dell'occasione di esercitare il proprio piccolo potere su chi conta meno di loro.
Quando mi capiterà di incrociarne qualcuna mi sentirò minacciato come quando mi capita di incrociare un qualsiasi malintenzionato.
L'occasione fa l'uomo ladro.
Il potere (piccolo che sia) fa l'uomo violento e prepotente.
Naturalmente, le stesse ronde, faranno mille salamelecchi a chi conta più di loro.
Siamo un paese fortemente gerarchizzato.
Siamo un paese a rischio dittatura previa militarizzazione che viene seminata distribuendo piccoli poteri locali.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pierodm il 25/02/2009, 0:49

Probabilmente pochi ricordano un film degli anni '50, con Totò: Siamo uomini o caporali.
Nel film i caporali non sono solo quelli che esercitano un potere coercitivo da caserma, ma chiunque viva alle spalle del prossimo, in posizioni di comando e arrogandosi autorità fasulle.

L'abilità della destra sta nel saper sfruttare le debolezze umane, facendole diventare uno strumento politico.
Anzi, direi che questa è la sua principale abilità, per la quale non serve nemmeno una speciale intelligenza ma solo una buona dose di furbizia e di cinismo.

Anche qui sul forum, oltre che negli ambienti politici, mi sembra che si stia sottovalutando il valore di questo filone dell'azione del governo, battendo soprattutto il tasto dell'efficacia della "militarizzazione" dell'ordine pubblico.
La conseguenza peggiore - e probabilmente voluta da chi ispira queste azioni di governo - è quella di trasformare la natura del contratto sociale e della convivenza, passando dallo stato di diritto allo stato-gendarme, rendendo complici i cittadini di questa trasformazione.

In una recente trasmissione - mi sembra Annozero - un professore inglese con un buffo accento italiano, ha definito in modo molto efficace il comportamento di questo governo: come quello di un uccello che dà piccole beccate d'assaggio, poi si tira indietro, poi riprende con una beccata più profonda, poi si ritrae, e così via, studiando le reazioni e intanto guadagnando strada un pezzetto alla volta.
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda Paolo65 il 25/02/2009, 10:14

Pierdom, demonizzare in questo caso significa attaccare della gente che in buona fede, ritiene di svolgere un servizio in favore della comunità. E' cosa ben diversa dal concetto di demonizzazione che spesso si usa nei confronti di Berlusconi.

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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda franz il 25/02/2009, 10:46

pianogrande ha scritto:L'occasione fa l'uomo ladro.
Il potere (piccolo che sia) fa l'uomo violento e prepotente.

Caro pianogrande, comprendo cio' che stai cercando di spiegare ma ci mancava anche un "non ci sono piu' le stagioni di una volta" ed "il furto è l'anima del commercio" per fare il pieno dei luoghi comuni.
Che l'occasione faccia l'uomo ladro per me vale solo per chi sotto-sotto è già ladro di suo, e siccome oltre ad essere ladro non è scemo, attende l'occasione giusta. Se una persona è onesta, come mi è capitato tanto di conoscere (anche in Italia per quanto possa sembrarti strano) se trova un borsellino con dentro 2000 euro si fa in 4 per cercare il proprietario e restituirglieli.
Il potere fa l'uomo violento e prepotente? Ma dove l'hai sentita questa ....... mi metti in difficoltà a cercare un termine "politicamente corretto"! Magari lo fa arrogante, se sa che difficilmente puo' perdere il potere. Ma in un contesto democratico e sano, come puo' essere per esempio in Svezia o in tanti altri paesi europei, un politico (chiunque faccia un servizio pubblico) è educato e gentile ed il potere politico è visto come una sorta di servizio verso la comunità.

Cittadini si mettono uvunque al servizio della collettività. Dagli anziani che davanti alle scuole controllano il traffico e gli attraversamenti pedonali negli orari di entrata ed uscita, a normali cittadini che fanno parte di commissioni nei vari elti locali. Anche, in caso di emergenza, di cittadini che collaborano in modo organizzato con la polizia per aiutare a reprimere certi reati (spaccio di droga in certi quartieri, per esempio).
Le tue generalizzazioni quindi non riguardano certo l'uomo (l'umanità) in generale ma solo il nostro paese.
Ma anche qui starei attento a generalizzare perché di italia ne esistono tante e non tutte meritano una critica cosi' generica.

Ovvio che dove piu' lo stato latita o male organizzato, si rende necessario lo sforzo del cittadino per sopperire.
Per me tuttavia è piu' drammatico vedere cosa devono fare i parenti dei malati negli ospedali italiani per sopperire alle carenza drammatiche del nostro SSN.

Il nostro sforzo, piu' che criticare i fautori delle ronde (rondaioli) dovrebbe concentrarsi sulla razionalizzazione e sulla organizzazione dello stato, dove è possibile ottenere grandi aumenti di produttività con minori costi e minor impiego di personale (ho riportato il caso della polizia francese). Purtroppo quando siamo stati al governo non siamo stati capaci di fare molto su questo fronte per cui capisco che siamo poco credibili e che quindi, da bravi Don Chiscotte con i suoi mulini a vento, ci scagliamo contro le ronde.

Ciao,
Franz
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pierodm il 25/02/2009, 11:30

Franz
Innanzi tutto: Pianogrande non ha "cercato di spiegare", ma ha spiegato, sia pure in modo sintetico.
Mi sembra piuttosto - per usare il tuo stile - che proprio tu stai "cercando di capire" quello che Pianogrande ha spiegato - ma con scarso successo, e non per deficienza intellettuale, ma solo per partito preso - che è peggio.

La faccenda delluomo ladro è una specie di barzelletta, nel modo in cui la metti tu.
Logico che il ladro si dimostra tale se gli si presenta l'occasione: fino a quel momento è una specie di "ladro a salve" o un "criminale dormiente" - il che conferma in sostanza quello che dice il luogo comune citato da Pianogrande.
Ma il luogo comune cessa di essere banale nel momento in cui introduce un'altra realtà: quella per cui chiunque, se sottoposto alla tentazione o alla pressione delle circostanze, può (può, non deve) diventare un ladro.
La tua "tesi" è una forma di retaggio lombrosiano, per cui ci sono quelli destinati geneticamente al ladrocinio, mentre tutti gli altri sono immunizzati ed esenti dalle debolezze umane.
L'alternativa a questa tua visione non la voglio nemmeno approfondire, per quanto è ovvia e - mi auguro - largamente consolidata.
Tuttavia, sei libero di coltivare la tua visione, ma almeno dovresti evitare di farne uno strumento per dare del "banale" agli altri.

La faccenda del rapporto tra potere e violenza - arroganza, prevaricazione, superbia - è più grave.
Grave - va be', diciamo fastidioso - è intanto il tuo accenno a "ma dove l'hai sentito", come se il tuo interlocutore fosse uno scemetto incapace di avere un pensiero suo, ma si limitasse a ripetere a pappagallo qualche sciocchezza orecchiata in giro.
Ma, benché non proprio ineccepibile, questo potremmo metterlo nel cartoccio dei modi di dire, della discussione amichevole, della conversazione informale.
Il fatto è, però, che tu insisti in sostanza nel concetto, presentando il problema come se la devianza indotta dall'esercizio del potere - anche del piccolo potere - fosse una remota evenienza, mentre la realtà assolutamente predominante sia quella di rapporti umani e sociali ispirati ad un valore del tutto opposto.
Che questa sia una sciocchezza credo che non abbia bisogno di speciali teoremi dimostrativi - e mi chiedo perché la sostieni, anche perché mi sembra di aver letto nel passato diverse argomentazioni molto divergenti da questa, da parte tua.

Se la ragione la devo ricercare nella tua volontà di sostenere le ronde, proposte da questo governo, penso che sia davvero un calcolo sbagliato e inopportuno.
Il motivo di questo mio giudizio sta in tutto quello che stiamo dicendo sull'argomento, e non mi sembra il caso di farne un riassunto.
pierodm
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Re: Ronde si ronde no!

Messaggioda pinopic1 il 25/02/2009, 12:00

Tabacci a Lupi a Ballarò: attenti che chi di ronde ferisce di ronde perisce.
Pisanu al TG3: Sono inutili e possono diventare pericolose. Se si butta il cerino acceso nel pagliaio si può infiammare tutto.
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