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Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda Stefano'62 il 11/02/2009, 15:55

Paolo65 ha scritto:Inoltre, il linguaggio catto-comunista sempre pacato e forbito, che però ha nascosto anche un gran numero di nefandezze, sta venendo travolto da un linguaggio più diretto e meno formale(che non ha diminuito però il numero di nefandezze).

Essere più specifici per piacere,invece di parlare in astratto di cose inesistenti.
Quali nefandezze,e come ha fatto un linguaggio forbito a nasconderle ?
Che cosa cavolo è il linguaggio "catto-comunista" ?
Mia nonna era comunista e cattolica e pregava a casa sua perchè era stata scomunicata dal Papa;continuava a pregare perchè sapeva che non era stato Dio a scomunicarla.
La bugia che i comunisti fossero tutti atei ha reso necessario inventare un termine idiota (catto-comunista) che aveva lo scopo di sbeffeggiare coloro che dimostravano l'evidenza della balla,sottolineando una inesistente contraddizione tra l'essere comunisti e anche Cristiani.
Oggi nell'Ulivo (di Prodi,Cattolico dichiarato) c'è ancora gente che subisce passivamente quel tipo di propaganda.
Incredibile

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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda lucameni il 11/02/2009, 16:49

C'erano i comunisti credenti, e anche parecchi, perchè ognuno fa e pensa come gli pare.
Ma non vedo scandalo nel mostrare la contraddizione tra marxismo e cristianesimo (quanto scritto da Marx, l'ateismo di stato nei paesi di socialismo reale vorrà pur dire qualcosa, almeno come "indizio" di un qualcosa di problematico tra fede cristiane e fede marxista).
Ad essere proprio coerenti.
Che poi nei fatti le cose vadano e siano andate diversamente è altro discorso. Come altro discorso le strumentalizzazioni fatte per delegittimare politicamente chi voleva conciliare le due "Chiese" (perchè tali erano).
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda pinopic1 il 11/02/2009, 17:37

Veramente venivano definiti spregiativamente catto-comunisti i cattolici di sinistra. E in generale esiste l'usanza di usare il termine "comunista" con accezione negativa ovviamente contro tutto ciò che sembra essere i sinistra. Quindi per i cattolici di sinistra si usa cattocomunista.
Solo che mi sfuggono (avrò perso la memoria) le nefandezze dei catto-comunisti: Giuseppe Dossetti, Franco Rodano, Felice Balbo, Adriano Ossicini, La Pira .......
Però viene ancora usato sempre in senso dispregiativo per delegittimare i cattolici che stanno nel CS da ambienti di destra fascistoide e cattolico-fondamentalisti (cercare in rete please).
Anche le nefandezze di questi cattocomunisti (Prodi per es.) contemporanei indicati dalle suddette fonti mi sfuggono; sarà la vecchiaia.
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda chango il 11/02/2009, 17:44

Paolo65 ha scritto:In questo paese c'è e continuano ad esserci tutti i canoni di un paese democratico.

Non è il paese perfetto,anzi,ma è un paese in linea con tutte le democrazie più evolute.

La libertà che ci è concessa oggi è la stessa che gli italiani godono dal dopoguerra.

Continuare invece a gridare che il fascismo è alle porte, e quasi peggio del fascismo stesso: nel primo caso si inganna la gente ma almeno essa vive in libertà; nel secondo non c'è inganno ma neppure la libertà.

Pierdom, ho 10 decimi. Forse tu hai lenti deformanti della realtà.

Paolo


dire che la libertà che ci è concessa nel 2009 è la stessa che era concessa negli anni Cinquanta non vuol dire essere in linea con le democrazie più evolute.
vuol dire che questo paese ha semplicemente smesso di evolversi.

la libertà di stampa e una corretta informazioni con Berlusconi in politica non è certo migliorata.
in Italia temi come le coppie di fatto, il testamento biologico, l'omosessualità sono temi che è quasi impossibile trattare in modo da paese democratico evoluto. e questi sono tutti temi che hanno implicazioni non secondarie sulle libertà degli individui.
solo per citare solo alcuni esempi lampanti.

siamo una democrazia di basso livello. un paio di gradini sopra l'Iran, qualche rampa di scale sotto le democrazie più evolute.
e Berlusconi non aiuta.
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda pinopic1 il 11/02/2009, 18:01

Libertà concessa?
La libertà non la concede nessuno. Noi cittadini accettiamo un certo grado di limitazione della libertà individuale per esigenze di civile convivenza e di sicurezza. E si misura in relazione alle condizioni esistenti. In un'epoca in cui è possibile tecnicamente un pluralismo di offerta televisiva, di informazione e spettacolo, è una grave limitazione della libertà che una percentuale altissima di questa offerta venga gestita da un solo soggetto che per di più fa il capo partito e di governo.
Negli anni cinquanta il problema non si poneva.
nel duecento nessuno si preoccupava se non trovava il giornale in edicola.
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda pierodm il 11/02/2009, 19:23

Quelli che ci vedono bene
Vedo, sento, tocco: e poi? Poi c'è la trasmissione dei dati, e quindi l'interpretazione. Qui viene il difficile.

Matt: Si va bene, cosa cambia in sostanza? E poi non è forse vero che in genere i clandestini in maggioranza non sono della nostra razza?
Non facciamo i soliti distinguo tipici della sinistra parolaia.

Lodevole pensiero, ovviamnte condivisibile, del quale però non capisco bene la frase finale: i sottili distinguo sono in genere associati al bizantinismo e al gesuitismo, o ai cavilli da azzeccagrbugli, e specialmente quelli esemplificati nel discorso di Paolo sono esattamente i distinguo surreali usati dalla Lega o da altri movimenti razzisti europei, quando vogliono nascondersi dietro a un dito. Che cazzo c'entra la sinistra, parolaia o meno?

Paolo
Fermo restando quanto detto sopra, a Matt, sarebbe opportuno che tu ci spiegassi cosa intendi per "razzismo".
Io ho dato la mia, diciamo, definizione qualche settimana fa nel forum.
Possiamo concordare - anzi dovremmo - sul fatto che non tutti gli atti spregevoli, antidemocratici o discriminatori sono classificabili come "razzismo": potrebbero definirsi semplicemente infami, vigliacchi, disumani, xenofobi, violenti, idioti, o, messi in rapporto ad un quadro ideologico generale, fascisti ...
Il razzismo in se stesso è una teoria socio-politica che ha la pretesa di avere basi scientifiche: dubito che nella maggioranza dei comportamenti infami, vigliacchi, violenti, etc, i miserabili protagonisti abbiano in testa una qualunque teoria, forse nemmeno quelli che appartengono a qualche gruppo organizzato con camice verdi, grige o fucsia.
Quindi - in assenza di certezze e anche di probabilità circa la presenza di teorie propriamente razziste, o anche di una esplicita negazione - si usa guardare la questione dai risultati visibili e dai comportamenti: se la violenza si esercita su quelli che casualmente parlano rumeno, o quelli che casualmente hanno la pelle nera, e si fanno leggi che individuano l'oggetto in base alla lingua o alla nazionalità o al colore della pelle, è lecito parlare di sia "razzismo", sia in modo più arzigogolato di "discriminazione nei confronti dei diversi". Ma se si preferisce entrare in dettagli, va bene anche "infamia", "violenza", "idiozia", "fascismo", "xenofobia", "vigliaccheria".

Io dico: d'accordo che siamo in un periodo di trasformazione, di passaggio, di cambiamento, ma dover sempre, in ogni discorso, ricominciare daccapo, dalle aste e dai cerchietti della politica, mi sembra non solo faticoso, ma preoccupante.
Viene da chiedersi in quale direzione gira questo "periodo di trasformazione". Che cos'è che si sta trasformando?
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda lucameni il 11/02/2009, 19:32

veramente Franco Rodano catto-comunista lo era per davvero, altrimenti non avrebbe fondato il Movimento dei Cattolici Comunisti.
Un La Pira, pur portato ad accogliere i comunisti per "redimerli", era invece un democristianissimo che più democristiano non si può. Bisognerebbe solo ricordare i suoi scritti sull'ateismo comunista: in quel senso di cattocomunista non aveva proprio nulla.
E' vero perciò più che mai che il termine catto-comunista sia stato usato in maniera impropria proprio perchè riferito a persone molto diverse o con intenti diversi: chi era effettivamente elettore comunista che doveva conciliare la fede cattolica con la fede nel socialismo reale e nei suoi referenti (molto poco cristiani e democratici) presenti nell'est europa; chi era semplicemente un cattolico di sinistra che in economia guardava ad un modello chiaramente socialista (spesso con più convinizione di molti socialisti laici); chi auspicava un compromesso storico antelitteram.
Certo mi dispiace che, in presenza di un B., da sinistra si persista a guardarsi indietro, magari mitizzando qualcosa che proprio non aveva nulla di mitico.
Il fatto che sia caduto il muro di Berlino, e con lui, il più grande sostegno all'utopia comunista (concretizzatesi come assassina e dittatoriale ove ha preso il potere), poteva essere una grande occasione di cambiamento profondo per una sinistra in procinto di liberarsi di quei miti che le hanno impedito di governare il paese per tanti anni.
Invece certi certe timidezze nel lasciarsi alle spalle un passato non sempre glorioso - per così dire - persistono inevitabilmente come foraggio per la propaganda berlusconiana.
Con Prodi abbiamo avuto ministri comunisti ortodossi e non siamo entrati in alcun regime stalinista, al più il governo non ha fatto che incrementare il proprio grado di tafazzismo. Il che non è poco a dircela tutta.
Sarebbe bello poter vedere in azione una sinistra ancor più depurata da certe nostalgie di appartenenza.
A quel punto la lotta politica potrebbe davvero basarsi sul "programma" (più o meno stato nell'economia ad esempio) e non certo sullo strumentale rinfacciarsi un passato che ha visto il più grande partito della sinistra guardare ad un Chiesa eretica e per nulla democratica.

Qui però siamo andati fuori tema.
Sempre meglio non stuzzicarmi col comunismo.
Il mio retaggio di anti si fa sentire.
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda matthelm il 11/02/2009, 21:29

“Che cazzo c'entra la sinistra, parolaia o meno?”

Pierodom: Dopo questa domanda cortese come non rispondere?

Vedi, se posso, tu sei un esempio, a mio modo di vedere, di sinistra parolaia. Moltissimi esponenti della recente e passata sinistra radicale che poi magari sono passati alla destra berlusconiana o hanno fatto cadere un governo di centro sinistra che per loro non era di sinistra come loro lo volevano, lo sono. Quelli che parlano per essere più ancora più a sinistra degli altri senza porsi domande su come andrà a finire tanto loro poi al momento opportuno saranno su un altro carro.

Non ne hai mai conosciuti? Possibile che li abbia notati solo io, Forse perché non sono mai stato dei loro.
La sinistra parolaia è per esempio la discussione che stavamo facendo sul decreto sicurezza ove qualcuno, sicuramente di sinistra, spacca il capello per spiegare cose che non hanno bisogno di spiegazioni.

Basta così, credo, altrimenti diventiamo troppo “parolai di sinistra”.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda Loredana Poncini il 12/02/2009, 9:21

... e del c.d. CENTRO ? Che fa ? Che fare ?
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Re: Sinistra impara: a legittimare B ora siamo al golpe!

Messaggioda Paolo65 il 12/02/2009, 9:50

PIERDOM SCRIVE:
Il razzismo in se stesso è una teoria socio-politica che ha la pretesa di avere basi scientifiche: dubito che nella maggioranza dei comportamenti infami, vigliacchi, violenti, etc, i miserabili protagonisti abbiano in testa una qualunque teoria, forse nemmeno quelli che appartengono a qualche gruppo organizzato con camice verdi, grige o fucsia.
Quindi - in assenza di certezze e anche di probabilità circa la presenza di teorie propriamente razziste, o anche di una esplicita negazione - si usa guardare la questione dai risultati visibili e dai comportamenti: se la violenza si esercita su quelli che casualmente parlano rumeno, o quelli che casualmente hanno la pelle nera, e si fanno leggi che individuano l'oggetto in base alla lingua o alla nazionalità o al colore della pelle, è lecito parlare di sia "razzismo", sia in modo più arzigogolato di "discriminazione nei confronti dei diversi". Ma se si preferisce entrare in dettagli, va bene anche "infamia", "violenza", "idiozia", "fascismo", "xenofobia", "vigliaccheria".
COMMENTO:
Proprio in base alle tue affermazioni non vedo come tu possa definire la norma voluta dal governo razzista.
Con quella norma,sbagliata, si crede di contenere e limitare i reati che derivano dalla presenza di molti clandestini.
Clandestino non è sinonimo di razza è una condizione che ha a che fare con le norme di questo paese, che nel caso specifico indicano una illegalità.
Quindi non è nè una legge razzista nè infame nè violenta nè fascista nè xenofoba nè vigliacca. Al massimo è idiota perchè non produrrà nulla di concreto e sbagliata perchè i medici devono curare e non sostituirsi ai poliziotti.
Ancora, quella norma indica che anche questo governo non è in grado di produrre una politica seria sull'immigrazione, sia in termini di accoglienza che di contrasto.

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