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Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda trilogy il 29/10/2016, 10:06

Queste sono immagini di furti sulla metro di roma. Ma nelle strade del centro è la stessa cosa. I turisti, in particolare giapponesi, vengono letteralmente depredati tutti i giorni. Ma a meno che non vengano rubati i documenti o le carte di credito nessuno perde tempo a fare denuncia, tanto è solo tempo perso.
http://www.romafaschifo.com/2016/10/fil ... o.html?m=1
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 29/10/2016, 11:43

La denuncia per furto rischia di essere sempre di più una pura pratica burocratica per poter chiedere l'indennizzo all'assicurazione.
Se non sei assicurato puoi anche lasciar perdere.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda Robyn il 29/10/2016, 12:52

Per contrastare questo fenomeno per la paura di ritorsioni dovrebbero essere possibili le denunce anonime
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 30/10/2016, 12:37

I regali del braccio destro di Virginia Raggi all'imprenditore indagato per Mafia Capitale

Raffaele Marra, quando era un fedelissimo di Gianni Alemanno, ha firmato contratti milionari a favore di Fabrizio Amore. Un costruttore imputato anche per associazione a delinquere e turbativa d'asta. Sull'Espresso in edicola da domenica 30 ottobre tutti i segreti e gli affari del "vero sindaco di Roma"
DI EMILIANO FITTIPALDI
28 ottobre 2016

I regali del braccio destro di Virginia Raggi all'imprenditore indagato per Mafia Capitale
Un’ombra si allunga su Virginia Raggi e rischia di avvolgere il Campidoglio. L’ombra ha il profilo di Raffaele Marra, l’uomo che negli uffici del Comune tutti definiscono senza alcuna ironia «il vero sindaco di Roma». Come ha scoperto l’Espresso, infatti, Marra quando era un fedelissimo di Gianni Alemanno ha sottoscritto contratti da milioni di euro a favore di Fabrizio Amore, un imprenditore oggi indagato in una delle inchieste su Mafia Capitale.

Un costruttore (imputato anche per associazione a delinquere e turbativa d’asta in un altro procedimento per i lavori dell’aula Giulio Cesare del Comune) che nel luglio 2009 grazie a una convenzione a trattativa diretta firmata da Marra, allora capo del dipartimento delle Politiche abitative, è riuscito a fare il colpo della vita: affittare al Comune capitolino 96 appartamenti di un residence fuori dal Grande raccordo anulare alla stratosferica cifra di 2,6 milioni l’anno. Pari a un costo medio per abitazione di 2.256 euro al mese. Il prezzo in pratica di una casa da 150 metri quadri in centro.

Una maxi-richiesta davanti alla quale il braccio destro di Virginia non fa una piega. Anzi: all’ex ufficiale della Guardia di Finanza non dispiace nemmeno che le srl italiane proprietarie degli appartamenti siano controllate al cento per cento da società anonime con sede in Lussemburgo. Holding che poi finiranno nel mirino degli inquirenti per un presunto giro di false fatture da 11 milioni di euro.

Se nei giorni scorsi sui giornali ha campeggiato la presunta "congiura dei frigoriferi" invocata dalla sindaca, mentre deputati di peso sono tornati a chiedere a Grillo di mettere mano al caos in Campidoglio «che rischia di far implodere l’intero progetto politico del M5S», la questione Marra, ascoltato consigliere della sindaca e capo indiscusso del suo cerchio magico, può far saltare di nuovo i traballanti equilibri del movimento.

Nell’inchiesta in edicola da domenica "L’Espresso", grazie alla lettura di documenti conservati negli archivi del Comune e a convenzioni a trattativa privata mai pubblicate prima, svelerà la storia dei contratti fatti da Marra a favore di costruttori e imprenditori.

E attraverso certificati di residenza, deliberazioni della giunta e fogli del catasto racconterà la passione di Marra e famiglia per il mattone: se qualche settimana fa spiegammo come nel 2010, sempre da capo delle Politiche abitative e della Casa, Marra sia riuscito a comprare un attico di lusso dall’imprenditore Sergio Scarpellini (in affare con il Comune), ottenendo uno sconto di quasi mezzo milione di euro rispetto ai prezzi di mercato in barba a qualsiasi conflitto di interessi, oggi scopriamo che il dirigente ha poi messo a segno un altro mega affare: sua moglie Chiara Perico (già assunta nel 2008 nello staff dell’assessore al Personale, l’alemanniano Enrico Cavallari), nel maggio del 2013 è riuscita a prendere dalla Fondazione Enasarco, ente sotto controllo pubblico, un appartamento da 152 metri quadri più un box auto per appena 367 mila euro, in un elegante condominio a via dei Prati Fiscali.

I Marra hanno ottenuto uno sconto del 40 per cento sui prezzi di mercato, cadeau destinato a tutti gli inquilini intenzionati a comprare. Oggi la Perico, che aveva spostato lì la sua residenza nel 2009 per ottenere il diritto di prelazione, non ci vive più: si è trasferita a Malta. Se si squilla al citofono, risponde Marra in persona.

http://espresso.repubblica.it/inchieste ... ref=HRBZ-1
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 30/10/2016, 18:05

La sindaca Raggi ha preso qualche fischio all'inaugurazione della "nuvola", non avendo resistito alla tentazione, forse un po' fuori luogo nell'occasione, di denunciare lo sforamento dei costi dell'opera.

Forse ha detto una cosa vera,anche se Fuksas ha dichiarato che è falso.

Ma ciò che lascia di stucco è la sua incapacità di rispondere alle domande in proposito dei giornalisti, dimostrando di non conoscere i dati a sostegno delle sue affermazioni.

Ora, quello che non ci si può non chiedere è: visto che il suo non era un discorso a braccio, ma lo ha letto, prevedendo le polemiche che avrebbero suscitato le sue dichiarazioni, non poteva almeno documentarsi, per non fare la figura della sprovveduta?

https://video.repubblica.it/edizione/ro ... 343/257609
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 31/10/2016, 1:00

Essere sprovveduti e dilettanti e non ritenere di spiegare le castronate che si dicono, fa parte della più classica arroganza del potere che i cinque stelle avrebbero dovuto combattere.
Ormai sono più i vaffa che hanno accumulato a proprio carico che quelli distribuiti.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda mariok il 31/10/2016, 12:26

Sprovveduti, dilettanti, arroganti. Evidentemente è questo che riesce ad esprimere la democrazia della rete.

Non c'è d'altra parte molto da meravigliarci, se facciamo per un attimo mente locale su quali sono i meccanismi di selezione.

Essa avviene attraverso le votazioni on-line di 50-60.000 (su base nazionale) iscritti al blog, i cui frequentatori non brillano mediamente certo per equilibrio, capacità di valutazione, serenità di giudizio.

Sulla democrazia interna del PD c'è molto da ridire, però gli iscritti sono circa 400.000, molto oltre il doppio dei circa 135.000 M5S, che alle elezioni non partecipano mai tutti.

Nella desolazione del panorama politico attuale, c'è però da dire che è il primo, o secondo di strettissima misura, partito italiano.

Non possiamo quindi, comunque la pensiamo, non porci la domanda su cosa accadrebbe nel caso vincessero le elezioni e fossero costretti a governare.

Roma ce ne sta dando un'idea. Ma si potrebbe tuttavia sostenere che grandi danni, o comunque maggiori di quelli fatti dai governi fino ad oggi, non potrebbero farne.

E' in parte vero, ma c'è un ma. Ed è rappresentato dal fatto che uno dei punti "qualificanti" del loro programma è il referendum sull'euro.

Personalmente non credo che riuscirebbero a farlo, né che, nel caso si facesse, vincerebbe il Sì per l'uscita.

Tuttavia il caso greco ci insegna che il solo annuncio provocherebbe una crisi finanziaria con chiusura degli sportelli bancari, mancanza di liquidità e tutto il resto.

La preoccupante domanda da porsi a questo punto è: sarebbe capace questa classe dirigente di gestire una simile crisi?

Il problema, mi sembra, non è come la pensiamo sull'euro e su questa Europa, dalla quale comunque non usciremmo, ma quali sarebbero le conseguenze di una crisi del tipo greco, con tanto di troika e tutto il resto, governata da simili personaggi.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda flaviomob il 31/10/2016, 20:59

Possono governare Roma perchè il partito che ha la maggioranza relativa dei voti ha quella assoluta dei consiglieri. Domani governeranno l'Italia allo stesso modo, grazie all'Italicum e al Senato svuotato dalla riforma Boschi, se vincerà il sì.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda pianogrande il 01/11/2016, 3:43

flaviomob ha scritto:Possono governare Roma perchè il partito che ha la maggioranza relativa dei voti ha quella assoluta dei consiglieri. Domani governeranno l'Italia allo stesso modo, grazie all'Italicum e al Senato svuotato dalla riforma Boschi, se vincerà il sì.


Possono governare quello che vogliono grazie alla inconsistenza della concorrenza che è la loro vera ed unica forza.

In pratica il paese è in degrado e i 5S sono il primo pesante risultato do tale degrado.

A tale degrado si sono brillantemente adattati e, sempre di più, rappresentano il paese degradato moralmente e intellettualmente.

La classe politica/dirigente dovrebbe migliorare e tirarsi dietro il paese ma non sembra in grado di farlo per cui, nel futuro, si prospetta una attività politica prevalentemente distruttiva.
Non si fa troppa fatica, si prendono voti e poi che il paese si arrangi.

Ripeto fino alla noia che la politica è solo una delle forme di potere che governano il mondo e ogni singolo paese.

L'Italia sta decidendo di farne a meno della politica e sarà questa la vera fine della democrazia.

Nessuna altra forma di potere è democratica ... nessuna.
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Re: Il M5S, la monnezza ed i conflitti di interesse

Messaggioda diffidente il 01/11/2016, 9:18

A me il M5S sembra un partito populista dove si portano avanti idee piuttosto balorde e dove, secondo me, non c'é una idea vera di governo e si da molto spazio al poulismo. Ora, anche se in molt credono, e lo votano, che sia un partito/movimento isprato alla Sinistra Radicale, vediamo che diversi sui membri importanti vengono dal Mondo della Destra dura, molti suoi membri condividono sui social media slogan riconducibili a Mussolini ed alcuni dirigenti sono addirittura figli di dirigenti dell'allora MSI, come mi pare sia il caso di Di Battista.
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