Ecco, hai colto il segno.
E mi chiedo ulteriormente se sia un problema di leader o di popolo.
Annosa questione. O anche Vexata quaestio.
Io partirei dal popolo, perché non me lo toglie nessuno dalla testa che un popolo che applaude ad un funerale (e non da ieri) è un popolo, lasciatemelo dire, di buzzurri, di burini. Sarò poco "politicamente corretto". Sarò forse anche borghese o aristocratico, lo so, ma appartengo ad un'altra cultura del rispetto umano, per cui si applaude ad un concerto musicale, alla fine di un atto lirico, ad un evento divertente e ben fatto, ad un barzellettiere.
Non si applaude e non si fischia durante un evento sacro, ad un funerale, al Papa. E tanto meno in queste occasioni di raccoglimento si scattano fotografie e si fanno selfie. Anche il vestiario solitamente deve essere adeguato. Poi mi pare logico che un popolo di buzzurri elegga degni rappresentanti e che quindi il cerchio si chiuda con la foto in questione, che unisce applausi e selfie di popolo e leader in un unico momento catartico. Nel significato più medico e farmaceutico del termine.

“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)