Cuperlo ha firmato................

[pianogrande]

Mi ricordo: Bertinotti chiedeva più fondi per il Sud (o in alternativa le 35 ore), Prodi li negò entrambi. Probabilmente ci sarebbero costati molto meno dei debiti che sta facendo oggi Renzi.

Infatti i fondi per il sud li avrebbe mesi Bertinotti di tasca sua e le 35 ore erano solo per il barbiere di Montecitorio.
Certo che ci vuole un bel coraggio per rimpiangere Bertinotti (parlando di Prodi, pensa te).
Ormai siamo a confronti e considerazioni davvero avvilenti.

[ranvit]

Ormai siamo a confronti e considerazioni davvero avvilenti.


Concordo

[flaviomob]

Non dico che Prodi avesse torto a voler risparmiare, dico che se a un alleato di governo prometti una cosa e poi non la fai, ti vota contro. E se poni la fiducia cade il governo. Se non la poni al massimo riscrivi la finanziaria.
Le 35 ora in Francia sono state introdotte e stanno molto meglio di noi. Tutti gli opinionisti concordano, oggi, che si andrà verso un mondo in cui lavoreremo di meno, visto l'incremento di produttività e la carenza di posti di lavoro. O governi questo fenomeno o ti ritrovi con i voucher, il precariato, ragazzi che non possono versare i contributi per la pensione, eccetera. Anche la redistribuzione di reddito a favore del Sud è normale in uno stato solidale: dipende da "come" la fai (vuoi vedere che i leghisti siete voi, stavolta? ah ah )

[mariok]

Come al solito partiamo per la tangente.

Siamo partiti dall'affermazione di @ranvit, che in modo un po' colorito sostiene che questi quattro personaggi, andandosene, non tolgono niente al PD.

E, comunque la pensiamo su Prodi Bertinotti o Veltroni, il fatto che sono più i voti che fanno perdere di quelli che fanno guadagnare è un dato incontrovertibile.

Ne sono convinti loro per primi, che continuano a dire che non se ne andranno nemmeno con le cannonate.

Quelli che sono andati via, come Civati, Fassina, D'Attorre, Cofferati, certo danni ne hanno fatti, perché è chiaro che l'elettorato si disgusta e si disaffeziona con tutti questi conflitti, ma loro, in termini elettorali, non ne hanno tratto nessun vantaggio, non hanno spostato un solo voto alla sinistra del PD, al più hanno fatto aumentare le astensioni o i voti ai grillini.

[flaviomob]

il fatto che sono più i voti che fanno perdere di quelli che fanno guadagnare è un dato incontrovertibile.

Se è un dato, dimostralo.

Il dato autentico è l'emorragia di voti del PD nelle elezioni locali. Il disastro di Roma, Napoli e Torino. Di tutto il Sud.

Dove invece la sinistra è rimasta unita e il PD ha lavorato, ricambiato, a favore della coalizione, tenendo a debita distanza Renzi e tutto il cucuzzaro, come a Milano, si è vinto. La prima differenza tra centrosinistra e centrodestra a Milano continua ad essere la questione morale: gli elettori lo vedono bene, da vicino. Altrove, si sistemano i figli sulle poltrone.

[mariok]

il fatto che sono più i voti che fanno perdere di quelli che fanno guadagnare è un dato incontrovertibile.

Se è un dato, dimostralo.

Non mi va di perdere tempo, tanto è inutile

[flaviomob]

Dov'è il dato incontrovertibile?

[ranvit]

Bisogna forse ricordare che con la "Ditta" il Pd era al 25% mentre ora è intorno al 31%???

[mariok]

L'operazione che più colpisce, come accennato in un articolo di Jacoboni sul fenomeno Trump che ho postato altrove, è quella del dirottamento delle "incazzature" dal PD, che pure le meritava e le merita, a Renzi.

In questo modo un'intera classe dirigente storicamente responsabile della situazione attuale, che prima ha coltivato le divisioni nel centro-sinistra (ai tempi dell'ulivo) e poi le ha riprodotte nel PD attraverso la famosa "fusione fredda", oggi tenta di uscirne assolta scaricando i risultati di fatti e misfatti di 20 anni sull'ultimo arrivato, che finisce con l'essere utilizzato come capro espiatorio dei loro fallimenti in modo da consentirgli di sopravvivere politicamente.

[pianogrande]

L'operazione che più colpisce, come accennato in un articolo di Jacoboni sul fenomeno Trump che ho postato altrove, è quella del dirottamento delle "incazzature" dal PD, che pure le meritava e le merita, a Renzi.

In questo modo un'intera classe dirigente storicamente responsabile della situazione attuale, che prima ha coltivato le divisioni nel centro-sinistra (ai tempi dell'ulivo) e poi le ha riprodotte nel PD attraverso la famosa "fusione fredda", oggi tenta di uscirne assolta scaricando i risultati di fatti e misfatti di 20 anni sull'ultimo arrivato, che finisce con l'essere utilizzato come capro espiatorio dei loro fallimenti in modo da consentirgli di sopravvivere politicamente.

Analisi che condivido completamente.
Dimostrazione anche che un uomo da solo non ce la può fare e che quindi bisogna partire da lontano a portare il partito dalla propria parte.
Ma questo tempo non c'è e si rischia tra l'altro di perdersi per strada.

Dobbiamo allora vedere Renzi cadere sotto i colpi del vecchiume irriducibile?

Renzi tenga duro e drammatizzi al massimo questa situazione.
Almeno il paese avrà qualcosa da imparare e le mummie viventi qualcosa da perdere.

Con questo, continuerò a criticare Renzi tutte le volte che lo merita ma anche a riconoscere che è dura.