lucameni ha scritto:Ammesso che sia un gioco - e non vedo giochi di sorta - se il "gioco" è prendere o lasciare a che gioco giochiamo?
Perchè i progetti ci sono, si possono leggere, sono stati chiariti da tempo (a mio avviso da ben 14 anni, ma il discorso porterebbe lontano).
A quel punto come si gioca?
Che sia un gioco o non lo sia, poco importa. Anche una cosa che non è un gioco puo' essere vista come tale. E viceversa.
Esiste una disciplina matematica (la teoria dei giochi) che si adatta alla biologia, alla psicologia, all'economia, alla politica. Il che non vuol dire che quelle cose siano un gioco.
Ogni agonismo in cui piu' attori si muovono, per raggiungere un obiettivo (individuale o comune), è interpretabile come gioco, in cui seguire strategie e tattiche. Puo' piacerci o ppure no ma chi le conosce ha piu' possibilità di vincere (raggiungere il suo obbiettivo). Quindi meglio conoscere che ignorare.
Chi non le conosce probabilmente non sa nemmeno di "essere giocato".
Come si gioca, chiedi. Tipicamente uno muove (il bianco) e l'altro risponde (il nero) ma se è bravo il secondo puo' invertire le parti. Ogni particolare gioco ha il suo "come". Per capirci, non giochi a dama "come" se fossero scacchi, anche se l'area di confronto è lo stesso (la scacchiera). Non giochi a morra come a poker. Il come (tecnicamente si chiama "euristica") dipende quindi dal gioco e sopratutto dalle sue regole.
Il campo d'utilizzo della teoria dei giochi è immenso e immagini che nel centrosinistra ne ignorino le basi piu' elementari (almeno si direbbe dai risultati).
Consiglio questi approfondimenti:
in campo psicologico: Eric Berne: a che gioco giochiamo?
in campo biologico: Richard Dawins: il gene egoista
in campo morale, economico e politico: Làszlo Mèrò: Calcoli Morali
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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