Vergogna Italia, vergogna Inghilterra e Norvegia.
Non ha ancora un nome, piano C o piano D, il presunto accordo segreto tra alcuni stati europei e l’Eritrea rivelato ieri dal quotidiano inglese The Guardian. Di sicuro, se confermato, sarebbe un piano concordato con uno stato che i funzionari delle Nazioni Unite e diverse organizzazioni per i diritti umani chiamano “la Corea del Nord dell’Africa”, tanto per dare l’idea del rispetto dei diritti umani in un regime repressivo e sanguinario come quello del presidente Isaias Afwerki. Secondo il quotidiano inglese, che spesso rivela notizie scomode per i governi europei che stanno annaspando di fronte alla cosiddetta “emergenza” immigrazione — come quando ha reso pubblico un documento in cui si parlava di operazioni di terra in Libia per distruggere le barche degli scafisti — alcuni paesi avrebbero avviato delle trattative segrete per convincere il regime eritreo a rinforzare i controlli alle frontiere. L’obiettivo prefigura un disastro umanitario: blindare i confini per impedire con la forza la fuga dei cittadini eritrei verso l’Europa. Ci sarebbe anche un premio: in cambio arriverebbero soldi oppure un ammorbidimento delle sanzioni.