La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Sul concetto di Giusta Causa

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda ranvit il 08/10/2014, 11:35

franz ha scritto:è iniziata la stagione dei saldi?



Magari! 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda Robyn il 08/10/2014, 12:31

1 anno per arrivare alla sentenza di primo grado è tanto soprattutto in ambito lavorativo.In UK il primo grado dura 3 o 4 mesi se poi si aggiungono il secondo e il terzo grado si arriva al massimo ad 1 anno.L'art 18 andrebbe modificato in modo tale che per le discriminazioni la maternità i motivi sindacali c'è la reintegrazione mentre per gmo e disciplinari il giudice stabilito preventivamente che non si tratta di discriminazione o licenziamento privo di causa o che è a causa della maternità o motivi sindacali può intimare la reintegrazione ma non imporla.Se intima la reintegrazione per gmo e disciplinari il datore di lavoro può evitarla se paga alle 24 mensilità altre 6 mensilità in più
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda franz il 08/10/2014, 13:12

Secondo me il probema della "giusta causa" è proprio che nel licenziamento il datore di lavoro deve indicare per iscritto (sulla lettera) il motivo.
Una cosa che a quanto mi risulta non esiste in altri paesi. C'è un contratto di lavoro, stabilito tra due parti, ed ognuno dei due puo' disdirlo. Io mi sono piu' volte licenziato, senza che dovessi indicare il motivo o che questo dovesse essere giustificato ex-ante o ex-post. Perché il datore di lavoro italiano invece deve farlo? Stando all'estero ho anche perso (in un'occasione) il posto di lavoro. Nella lettera il motivo non era indicato, anche se io lo conoscevo benissimo (crisi del settore) perché non è obbligatorio. In questi casi c'è il sussidio di disoccupazione, all'estero. Perché dovrei lottare per un reintegro in una a zienda in difficiltà 8e che non mi vuole) se per due anni ho tempo di riqualificarmi e ricevo un reddito adeguato?

Ovunque pero' se il lavoratore si sente ingiustamente licenziato può rivolgersi al giudice (direttamente o tramite il suo sindacato) il quale emetterà una sentenza sul caso. Questo è possibile a prescindere dalla presenza o meno nella lettera del "giustificato motivo". Cambia pero' l'ambito di relazione. Se imponi a datore di scrivere il motivo, è lui a doverlo trovare e poi eventualmente doverlo sostenere (l'onere della prova). Se non lo imponi sta al lavoratore dimostrare che sotto c'è era un motivo illeggittimo. Nel mondo occidentale la norma è che l'onere della prova di un atto illeggittimo spetta a chi lo subisce. In Italia, dove quasi tutto è alla rovescia, è il contrario. In compenso in Italia non esiste sussidio di disoccupazione che sia degno di questo nome.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda Robyn il 08/10/2014, 13:41

Il datore di lavoro deve specificare la causa,stà al lavoratore attualmente dimostrare che la causa non è quella specifica dal datore di lavoro e al giudice stabilire se è realmente come dice il lavoratore
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda franz il 08/10/2014, 15:27

Robyn ha scritto:Il datore di lavoro deve specificare la causa,stà al lavoratore attualmente dimostrare che la causa non è quella specifica dal datore di lavoro e al giudice stabilire se è realmente come dice il lavoratore

Vero, cosi' oggi in Italia. Un vero unicum, a quanto ne so.
Non è detto che debba essere cosi' per sempre.
Perché il lavoratore non deve indicare la causa, quandi pone fine lui al rapporto di lavoro?
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda Robyn il 08/10/2014, 16:11

Questo non è vero.Per esempio nella legge antimobbing presente in europa se il lavoratore denuncia il mobbing non stà a lui dimostrarlo ma a chi è accusato,c'è l'inversione dell'onere della prova.Non mi pare che tu poni un problema dirimente sù cui concentrarsi
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda franz il 08/10/2014, 16:21

Stiamo parlando di licenziamenti, nel senso di scioglimento del rapporti di lavoro.
Non saltiamo di palo in frasca.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda Robyn il 08/10/2014, 16:45

Il lavoratore se vuole può indicare la causa,può licenziarsi per giusta causa per non perdere gli ammortizzatori.In merito all'indicazione della causa bisogna sempre mettere in conto che storicamente esiste uno squilibrio nei rapporti di forza tra lavoratore e datore di lavoro e negare questo è nichilismo allo stato puro.Parliamo invece di inversione dell'onere della prova nella legge antimobbing,sò che farai finta di niente
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda franz il 08/10/2014, 17:40

Robyn ha scritto:Il lavoratore se vuole può indicare la causa,può licenziarsi per giusta causa per non perdere gli ammortizzatori.In merito all'indicazione della causa bisogna sempre mettere in conto che storicamente esiste uno squilibrio nei rapporti di forza tra lavoratore e datore di lavoro e negare questo è nichilismo allo stato puro.Parliamo invece di inversione dell'onere della prova nella legge antimobbing,sò che farai finta di niente

All'estero il lavoratore che si licenzia ha gli ammortizzatori come tutti e non deve indicare alcuna causa. Si licenzia e basta.
Lo squilibrio che citi è una balla colossale, messa ovviamente in giro dai sindacati per affermare la propria indispensabilità.
In quasi 40 anni di lavoro non ho mai visto alcuno squilibrio con i tanti datori di lavoro che ho avuto.
Sono un lavoratore specializzato (come ormai praticamente tutti) e se mi vogliono, il mio prezzo è quello che dico io. Un accordo si trova sempre ed io non sono mai stato parte debole. Solo parte.

Se vuoi aprire un thread sull'inversione dell'onere della prova nella legge antimobbing, fallo pure.
Qui mi pare sia OT.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Sul concetto di Giusta Causa

Messaggioda Robyn il 08/10/2014, 17:49

Il problema è la costituzione.La costituzione afferma che spettano al lavoratore le dovute protezioni per la disoccupazione involontaria il che significa che se si licenzia lui non gli spettano gli ammortizzatori,a meno che specfichi una giusta causa come ad ex il caso del mobbing,infatti se vuole mantenere la sua integrità fisica e morale in assenza di una legge che contrasti le vessazioni è costretto a fare così
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 50 ospiti