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Democratellum

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Democratellum

Messaggioda franz il 18/06/2014, 21:07

pianogrande ha scritto:La mia osservazione era di lasciar maturare i tempi (di non volere tutto e subito) di cominciare, intanto, a fare qualcosa:

Ecco, giusto. È un problema di priorità. Non si piu' fare tutto insieme. Si procede passo per passo.
Per me prima la DD, poi gli altri passi li decide il popolo, appunto. :-)
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Re: Democratellum

Messaggioda annalu il 19/06/2014, 13:14

franz ha scritto:[...]È un problema di priorità. Non si piu' fare tutto insieme. Si procede passo per passo.
Per me prima la DD, poi gli altri passi li decide il popolo, appunto. :-)

Visto che sei così certo che la Democrazia Diretta possa risolvere la maggior parte dei problemi, vorrei che tu mi facessi capire bene cosa intendi per DD, e soprattutto, come pensi che un sistema in vigore in un paese di 7 milioni di abitanti possa venir trasferito con successo in un paese che di abitanti ne conta 60 milioni, e con tradizioni completamente differenti da quelle svizzere.

Ho cercato di capire qualcosa su come funziona la DD in Svizzera, e quel poco che ho capito mi ha lasciato piuttosto perplessa.
Oltre alle forme di DD che trovo positive, come i referendum propositivi e non solo abrogativi – sia pure con regole tutte da discutere – altre caratteristiche della DD Svizzera le trovo preoccupanti e poco realistiche nella realtà italiana.
Per esempio, in Svizzera si vota su questioni federali (cioè di tutto il paese) circa quattro volte l’anno, più ovviamente le elezioni su problematiche locali: ti immagini il costo esorbitante che quattro elezioni l’anno potrebbero comportare? E poi, quanti dei 60 milioni di italiani pensi che avrebbero la possibilità ed il tempo di informarsi abbastanza così da votare (4 volte l'anno almeno) conoscendo bene ciò su cui votano?

Del resto non è che in Svizzera non ci siano opinioni discordanti riguardo al loro stessa democrazia. Riporto come esempio un articolo pubblicato dal Dipartimento Svizzero degli Affari Esteri che mi sembra tratteggi con chiarezza alcune difficoltà della DD in Svizzera, che certo in Italia verrebbero ingigantite:

I diritti dei cittadini
Pro e contro della democrazia diretta


La democrazia diretta svizzera garantisce alle nuove leggi di beneficiare di un vasto consenso; nel contempo, tuttavia, questo sistema rallenta il processo politico.
I fautori del sistema della democrazia diretta sostengono che esso costringe i membri dell'Assemblea federale a ricercare il compromesso durante la discussione di un progetto legislativo: non insistono sui punti più controversi per non mettere a rischio tutto il provvedimento.
lnoltre, da ai membri dei gruppi di opposizione o delle minoranze la possibilità di aprire un dibattito su questioni che altrimenti continuerebbero ad essere ignorate.
Gli oppositori del sistema sostengono che è lento e complicato. Possono passare anche cinque anni prima che un'iniziativa popolare diventi legge, I referendum possono anche essere utilizzati per rimandare cambiamenti sociali o politici. Un esempio è quello del diritto di voto per le donne, approvato dal Parlamento nel 1959, ma poi respinto dall'elettorato (interamente maschile) in un successivo referendum. Gli uomini approvarono il progetto solo nel 1971. I critici affermano inoltre che la "doppia maggioranza" da un vantaggio ingiusto ai cantoni più piccoli, che tendono ad essere conservatori.
Quest'anomalia è emersa chiaramente nel 1992, quando gli svizzeri sono stati chiamati a decidere sull'eventuale adesione allo Spazio economico europeo. Il voto popolare era diviso quasi esattamente a metà, ma quello cantonale, con 16 voti contro 7, ha respinto nettamente la proposta.
Per ironia della sorte, qualsiasi tentativo di riformare il sistema dovrebbe essere approvato da questi piccoli cantoni, certo non disposti a rinunciare al loro potere di voto.
In un mondo di rapidi cambiamenti, di comunicazioni istantanee e di globalizzazione, trovare un equilibrio tra partecipazione democratica e maggiore efficienza non è una sfida che si può risolvere una volta per tutte, né in Svizzera né altrove.
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Re: Democratellum

Messaggioda pianogrande il 19/06/2014, 13:33

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:La mia osservazione era di lasciar maturare i tempi (di non volere tutto e subito) di cominciare, intanto, a fare qualcosa:

Ecco, giusto. È un problema di priorità. Non si piu' fare tutto insieme. Si procede passo per passo.
Per me prima la DD, poi gli altri passi li decide il popolo, appunto. :-)


Mi chiedevo cosa fosse la "DD" e non ho risposto in attesa di informarmi.
L'ho capito dalla risposta di Annalu.
Vedo proprio che le cose devono maturare.

La prima maturazione sta nell'accettare che la situazione è complicata e c'è bisogno di lavorare per una sua evoluzione positiva.
Purtroppo e per la stragrande maggioranza dei comuni mortali, anche se diciamo a un ammalato alzati e cammina quello lì resta.
Vedevo il ballottaggio come passo avanti molto significativo e fattibile nonostante una classe politica che altro che alzati e cammina (a parte quella frazione che si sta muovendo con una certa energia).

Se la risposta è la "DD" addirittura come punto di partenza, rimango un po' disorientato.

Dopodiché mi rioriento e continuo a fare la mia piccola campagna per un sistema elettorale più democratico possibile.

Meglio essere ricchi e sani che poveri e malati diceva un tale.
E aveva anche ragione.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Democratellum

Messaggioda Robyn il 19/06/2014, 13:47

La democrazia diretta non può avvenire con il web,perche il web coinvolge una platea ristretta di votanti.Se proprio si vuole il referendum propositivo già esiste in Italia e non interessa gli articoli della costituzione.Semplicemente basta affiancare al referendum sull'abrogazione totale o parziale di una legge ordinaria una proposta di legge firmata da almeno 100.000 elettori.Il referendum in italia è culturalmente visto come l'ultima schance per cambiare le cose quando il parlamento non riesce a decidere.L'abuso dello strumento referendario porta alla disaffezione del referendum
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Re: Democratellum

Messaggioda flaviomob il 19/06/2014, 13:59

Si possono accorpare più referendum in una sola tornata durante l'anno, utilizzando il voto elettronico (che è cosa diversa da quello digitale) per risparmiare. Oppure per non spendere un centesimo si può dilazionare il voto: con lo stesso meccanismo con cui è possibile, per tot mesi, recarsi in comune e firmare a favore di un referendum, si può prevedere un arco di tempo altrettanto elevato per votare: ovvero, ad esempio, sui dieci referendum istituiti per l'anno 2015 si può votare da gennaio a marzo negli orari d'ufficio in comune, senza alcun costo aggiuntivo (direi che di PA spendiamo già abbastanza :) )

La questione più singolare e critica per il nostro paese, secondo me, è l'oligopolio mediatico, che ci rende un paese a "parziale" libertà di stampa: ciò avrebbe un'influenza deleteria sulle scelte da compiere in DD.

E' anche vero, però, che gli ultimi referendum (o referenda) hanno dato prova di una maggiore maturità e indipendenza del corpo elettorale dal "mainstream" informativo...


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Re: Democratellum

Messaggioda franz il 19/06/2014, 14:50

annalu ha scritto:Visto che sei così certo che la Democrazia Diretta possa risolvere la maggior parte dei problemi, vorrei che tu mi facessi capire bene cosa intendi per DD, e soprattutto, come pensi che un sistema in vigore in un paese di 7 milioni di abitanti possa venir trasferito con successo in un paese che di abitanti ne conta 60 milioni, e con tradizioni completamente differenti da quelle svizzere.

Un contesto simile, a livello locale e anche nazionale, lo troviamo in USA, Canada, Australia, Germania. In alcuni sono referendum nazionali, in altri solo locali (ma "locale" in USA significa anche California, ... = 38 milioni di abitanti) per cui la dimensione della popolazione per me non conta. Le "tradizioni" non contano. Che tradizion hanno gli USA? Dire che una cosa non si puo' fare perché non è nelle "tradizioni" è una brutta scivolata. Pensa se fosse stata detta ai temp dell'unità di'Italia, del passaggio da monarchia a repubblica. Non ci sarebbe mai una prima volta, se dovessimo seguire le tradizioni. Mi pare un argomento molto interessante per un conservatore, non per un progressista.
annalu ha scritto:Ho cercato di capire qualcosa su come funziona la DD in Svizzera, e quel poco che ho capito mi ha lasciato piuttosto perplessa.
Oltre alle forme di DD che trovo positive, come i referendum propositivi e non solo abrogativi – sia pure con regole tutte da discutere – altre caratteristiche della DD Svizzera le trovo preoccupanti e poco realistiche nella realtà italiana.
Per esempio, in Svizzera si vota su questioni federali (cioè di tutto il paese) circa quattro volte l’anno, più ovviamente le elezioni su problematiche locali: ti immagini il costo esorbitante che quattro elezioni l’anno potrebbero comportare? E poi, quanti dei 60 milioni di italiani pensi che avrebbero la possibilità ed il tempo di informarsi abbastanza così da votare (4 volte l'anno almeno) conoscendo bene ciò su cui votano?

Un politico tedesco in passato ha dichiarato che su certi temi in cui la popolazione svizzera è chiamata a votare, il livello di competenza medio della popolazione superava quello dei politici tedeschi. Cosa significa? Che la DD è una palestra. Piu' ti eserciti, piu' ti rafforzi. Costi? La democrazia costa. E l'ingoranza? E la Casta? Una piccola precisazione sui termini. Non sono elezioni ma votationi. Si chiamano elezioni quando eleggi persone. Si chiamano votazioni quando voti su determinati temi. Comunque per i costi posso fare un'analisi, se serve.

Poi è chiaro che ogni cosa ha pro e contro, anche il federalismno e la DD, ma in pratica noi stiamo rinunciando a tutti i pro, per paura dei contro? Altro ragionamento spiccatamente conservatore.
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Re: Democratellum

Messaggioda franz il 19/06/2014, 14:57

Robyn ha scritto:L'abuso dello strumento referendario porta alla disaffezione del referendum

No, veramente non è solo l'abuso ma soprattutto il fatto che poi i referendum non siano rispattati dal potere politico.
Che dire del referendumj che ha privatizzato la rai, che ha abolito il finanziamento pubblico?
In ongi caso non mi risultano proposte di DD da effettuale esclusivamente via web quindi il problema mi pare incosistente.
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Re: Democratellum

Messaggioda franz il 19/06/2014, 15:02

pianogrande ha scritto:Mi chiedevo cosa fosse la "DD" e non ho risposto in attesa di informarmi.
L'ho capito dalla risposta di Annalu.

Scusa ma con tutto il rispetto per annalu, lei ha premesso che del tema non se ne intende e che ha cercato di informarsi.
Io penso che tu, come chiunque altro, farebbe bene a considerare sicuramente il parere di chi ne sa poco e che onestamente si informa come annalu ma anche (e soprattutto) quello di chi come il sottoscritto dice di saperne qualche cosa. E nel mio caso non per scienza infusa o per aver letto chissà quanti libri ma semplicemente perché in un sistema DD ci vivo da quasi 30 anni e quindi posso spiegarvi per filo e per segno quello che é e come costruirlo.

In attesa, mi pare piu' saggia una sospensione di giudizio.
Sono a disposizione per ogni chiarimento.
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Re: Democratellum

Messaggioda franz il 19/06/2014, 15:12

flaviomob ha scritto:Si possono accorpare più referendum in una sola tornata durante l'anno, utilizzando il voto elettronico (che è cosa diversa da quello digitale) per risparmiare. Oppure per non spendere un centesimo si può dilazionare il voto: con lo stesso meccanismo con cui è possibile, per tot mesi, recarsi in comune e firmare a favore di un referendum, si può prevedere un arco di tempo altrettanto elevato per votare: ovvero, ad esempio, sui dieci referendum istituiti per l'anno 2015 si può votare da gennaio a marzo negli orari d'ufficio in comune, senza alcun costo aggiuntivo (direi che di PA spendiamo già abbastanza :)

Tutto è possibile ma se vogliamo che data una proposta si voti il piu' presto possibile, allora una vlta all'anno non basta.
In CH ci sono 4 date all'ano ed il calendario è già noto da qui al 2033 http://www.admin.ch/ch/i/pore/va/vab_1_3_3_1.html
In quelle date si concentrano tutit i referendum federali, cantonali e comunali.
L'idea di dilazionare è buona ma ha tra i contro ha di dilazionare anche la campagna elettorale, rendendola lunga e quindi piu' costosa ... ma anche meno efficente, perché quando la campagna è ancora in corso parte dell'elettorato ha già votato.
Qui per abbattere i costi si vota per posta e quindi i seggi sono ridotti al minimo. Le schede sono conteggiate con sistemi elettronici massivi: scanner e bilance di precisione.
Per quanto riguarda la svizzera segnalo questo link https://www.ch.ch/it/referendum/ mentre per quanto riguarda il referendum nel mondo ci sono ottime pagine nelle wikipedia italiana ma anche in quelle di altre lingue
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Re: Democratellum

Messaggioda flaviomob il 19/06/2014, 15:18

La campagna elettorale si concluderebbe a mezzanotte prima del primo giorno utile per il voto. Certo, se ci fosse il voto elettronico, si farebbe molto prima.


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