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Mose

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Mose (botta e Risposta)

Messaggioda franz il 07/06/2014, 12:45

"È la burocrazia la madre di tutte le mazzette"
L'esperta dell'Istituto Bruno Leoni, Sileoni: "Ogni pratica passa da troppe mani, l'occasione fa l'uomo ladro"


http://www.ilgiornale.it/news/interni/b ... tect=false
Spiega Carlo Nordio [Ricordate?, NdR], il pm titolare dell'inchiesta sul giro d'affari attorno al Mose: «La nomina di un commissario straordinario conta molto poco.

La madre della corruzione, 20 anni fa come oggi, è la complessità delle leggi. Se devi bussare a cento porte invocando cento leggi diverse per ottenere un provvedimento, è quasi inevitabile che qualcuna resti chiusa e qualcuno ti venga a dire che devi imparare a oliarla». Semplificare, togliere invece che aggiungere (controllori, poteri, pene, leggi). «Come si dice, sono le occasioni che fanno l'uomo ladro. Se una stessa pratica deve passare per dieci mani, anziché da una, le occasioni si decuplicano. E in Italia, tra pareri, autorizzazioni, valutazioni, analisi, di occasioni certo non ne mancano» dice Serena Sileoni, vicedirettore dell'Istituto Bruno Leoni.

Troppi imprenditori e affaristi dalla mazzetta facile?
«Quando si parla di corruzione normalmente si punta il dito contro il corruttore, dimenticando che se quell'ipotesi si è avverata è perché un pubblico ufficiale si è lasciato corrompere. Questo vuol dire che laddove c'è corruzione c'è la mano pubblica, e tanto più la mano pubblica ha potere e discrezionalità di agire, come nel caso del rilascio di pareri o autorizzazioni, tanto più si creano le occasioni possibili di corruzione».

Cosa non funziona nel sistema degli appalti?
«Quello che non funziona in tutto il nostro sistema giuridico: conflitti tra norme, modifiche continue, più deroghe che regole, che si prestano a generare applicazioni non ortodosse ma comunque sostenibili, data l'ambiguità del contesto e del testo. Il ginepraio delle regole complica la vigilanza e il controllo, sia quelli specifici delle autorità predisposte che quelli, generali, dell'opinione pubblica».

Non serve un nuovo supercommissario Anticorruzione con più poteri?
«C'è già dal 2012 un'Autorità nazionale. C'è il Dipartimento della funzione pubblica che predispone il piano nazionale anticorruzione e ha funzioni di vigilanza. Ci sono i codici etici per la pubblica amministrazione. Ci sono le prefetture per i controlli antimafia. Spesso, per opere o eventi straordinari, come nel caso dell'Expo di Milano, ci sono appositi commissari delegati dal governo. E poi, ovviamente, c'è la magistratura. Non mi pare che i controllori siano pochi. Ed è bene che ognuno faccia il suo mestiere. Leggi e sanzioni non mancano. C'è una magistratura che ha il potere di applicarle.

Si dice: ci vogliono pene più severe per chi ruba, solo allora ruberanno meno.
«Le leggi e le sanzioni ci sono. Aumentare le pene a cosa serve, se continuano ad esserci ambiguità delle norme e difficoltà di arrivare alla fine dei procedimenti giudiziari? Se non è chiaro quale comportamento rientra nell'attività di pressione sull'autorità pubblica e quale configura invece un illecito - e in Italia, dove la politica non vuole una legge sulla regolazione del lobbying non è chiaro - attori pubblici e privati continueranno a usufruire di un contesto fumoso dove sono incerte le conseguenze di un determinato comportamento. Se si aggiunge che i processi sono talmente lenti da essere insicuri nello stesso esito, non c'è pungolo esterno che spinga a comportarsi onestamente».

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Replica di Michele Boldrin ( replica che condivido)

Vero solo in parte. Se la burocrazia e' la madre di tutte le mazzette allora la spesa pubblica e' lo sperma che la feconda. Senza la seconda la prima non ha piu' grasso da far colare.
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Re: Mose

Messaggioda Robyn il 07/06/2014, 18:22

Da queste cose si vede che premiership e leadership possono essere coincidenti e allo stesso tempo i partiti possono essere separati dalla Pa,le paure di identificazione fra partito e stato non esistono.Le cose da fare sono diverse.La prima è ridefinire il raggio di azione dei partiti separandoli dalla Pa e dalle banche,i partiti semplicemente sono dei corpi intermedi che interpretano e traducono in parlamento le aspirazioni degli elettori.La seconda è semplificare le regole e la terza è moralizzare la vita pubblica,il che significa che le leggi si rispettano che il principio di legalità garantisce la democrazia.La cosa più importante però è il recupero di principi basilari che stanno al corretto funzionamento dell'economia di mercato.Per esempio per entrare nella Pa devo fare dei concorsi senza raccomandazione se ci sono delle opere pubbliche vince il progetto migliore attraverso le gare,il prestito mi viene dato se dò garanzie di restituzione,premiare il merito e la professionalità nel lavoro,combattere i cartelli che sono contro la concorrenza,stà cioè nel ripristino e nell'accettazione di alcuni principi basilari liberali.La corruzione è soprattutto venire meno a questi principi
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Re: Mose

Messaggioda mauri il 07/06/2014, 21:48

macch'è principi del cavolo, ai corrotti da subito gli vanno requisiti tutti i beni compreso familiari ed amici, va fatta terra bruciata intorno, tolte tutte le pensioni stipendi e vitalizi vari, vanno messi in galera e buttata la chiave, vedi che in questo modo la corruzione si abbatte del 99%, invece questi più rubano più sono protetti e la fanno franca eccicredo che continuano a fare i delinquenti
ciao mauri
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Re: Mose

Messaggioda pianogrande il 08/06/2014, 13:07

Chi incarichiamo di fare pulizia?
A chi diamo questo potere?

Cosa se ne farà di questo potere?
Lo userà per rubare anche lui?

Mancherà sempre un pezzo a questo meccanismo?

A chi... ?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Mose

Messaggioda Iafran il 08/06/2014, 15:50

pianogrande ha scritto:Chi incarichiamo di fare pulizia?
A chi diamo questo potere?

Ovvio ... a quei cittadini ... che non pensano che "così fan tutti", che mantengono ancora la capacità di volere il meglio (non ci vorrebbe molto per migliorare quel che "offre il convento") e che hanno la capacità di indignarsi per l'andazzo ... delle "alte sfere".
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Re: Mose

Messaggioda franz il 08/06/2014, 16:10

ecco, sono d'accordo, ma è chiaro che per arrivarci occorre cambiare pesantemente la Costituzione, per inserire tutti gli strimenti di democrazia dietta che servono.
E sarebbe anche ora, alla faccia di chi dice che la nostra costituzione (centralista e praticamente priva di DD) sarebbe la piu' bella del mondo.
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Re: Mose

Messaggioda pianogrande il 08/06/2014, 16:47

Aggiungo a costo di indisporre che noi non siamo il popolo più bello del mondo.
Fotti il sistema. Studia.
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Messaggioda Robyn il 08/06/2014, 21:11

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Re: Mose

Messaggioda trilogy il 09/06/2014, 11:12

flaviomob ha scritto:[..]Messa alla prova dei politici, come avviene nella legislazione USA: le forze dell'ordine possono fingersi imprenditori o privati cittadini che offrono bustarelle a parlamentari e consiglieri per "tentarli". Se il politico accetta la dazione illecita finisce in carcere. Dopo avrebbero troppa paura per continuare a farlo.


Transparency International definisce la corruzione come “lʼabuso del potere a fini privati".
E' una definizione molto ampia, ma importante perchè chiarisce bene la relazione che c'è tra "potere" e il suo "utilizzo" per fini personali o privati. Dare a qualcuno in Italia, ma anche altrove, un potere del genere significa inquinare la cosa pubblica, di ricatti, manipolazioni più di quanto già lo sia.
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Re: Mose

Messaggioda flaviomob il 09/06/2014, 12:06

In teoria anche chi compie le intercettazioni potrebbe ricattare il politico di turno invece che consegnare le intercettazioni al magistrato. Se ci fidiamo della magistratura, e vediamo bene che è uno dei pochi poteri dello stato che rimane fedele alla consegna, il controllo ci può stare anche attraverso la messa alla prova dei politici (con riscontri oggettivi certi).


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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