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Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda Manuela il 04/03/2013, 14:10

Di questi tempi Renzi è più evocato del fantasma dello zio ricco che non ha lasciato detto dove ha nascosto il tesoro!

Purtroppo in molti casi, Renzi è sventolato come una bandierina, il piano B, quello che vincerà le elezioni e, castigando i grillini, riporterà la politica sui suoi consueti binari.... Mi pare, leggendo qua e là, che molti di quelli che si appellano (adesso!) a Renzi, pensino che la sua sola presenza possa risolvere il problema, lasciando tutto il resto com'è. Come in campagna elettorale, quando si pensava che portarsi in giro Renzi come una madonna pellegrina avrebbe evitato lo smottamento di voti verso Grillo (ho già detto altrove che gli elettori sapevano benissimo che avrebbero votato il programma di Bersani, non quello di Renzi).

Pochi si ricordano di evocare, assieme a Renzi, i temi forti della sua campagna, alcuni dei quali Bersani si è dichiarato disposto a discutere, ma non ad accettare in linea di principio (l'eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti, di cui si è parlato in un altro punto di questo forum).
Ho abbastanza fiducia - ma con i politici non si sa mai! - nella lungimiranza di Renzi per sperare che non si farà trascinare in questo gioco che, ancora una volta, spera di poter cambiare tutto lasciando tutto com'è.
La proposta di Renzi prevede una radicale inversione di rotta rispetto alle politiche portate avanti da Bersani - a partire dalla vocazione maggioritaria del PD, a tutte le politiche sul fisco, il lavoro, il debito, ecc.ecc. - e una vera, sostanziale, rottamazione di una generazione di dirigenti che ha fallito il proprio compito.

L'entrata in campo di Renzi non dovrebbe e non potrebbe essere indolore... non c'è rivoluzione senza che rotolino teste.
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Renzi: "Io premier? Non esiste, ho perso primarie"

Messaggioda franz il 06/03/2013, 8:32

Renzi: "Io premier? Non esiste, ho perso primarie"
Vendola: "Ci vuole una squadra che stupisce"
La dirigenza del partito convocata per domani. La riunione sarà in diretta streaming sul web. La linea è quella dettata dal segretario: provare a formare un governo di minoranza. Il sindaco di Firenze, che intanto è stato ricevuto da Mario Monti, in tv conferma: "Ho perso primarie, per ricandidarmi devo vincere qualcosa". Sarà al vertice. Il leader di Sel a Bersani: faccia una rosa di nomi in grado di sorprendere. E Michele Santoro lancia la sua proposta per un esecutivo Pd-M5S con Stefano Rodotà premier

ROMA - Si accendono i riflettori sulla direzione del Pd convocata per domani che, come già avvenuto in altre occasioni ufficiali, sarà trasmessa in diretta streaming sul web. La palla è nelle mani di Pier Luigi Bersani, che tenterà di strappare l'approvazione all'unanimità della sua linea: provare, cioè, a formare un governo di minoranza per "stanare" i 5 Stelle e costringerli ad assumersi la responsabilità di votare un programma snello fatto di otto punti, molti dei quali vicini ai loro.

Occhi puntati su Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, ex sfidante di Bersani, oggi ha incontrato Mario Monti a Palazzo Chigi e domani sarà presente alla riunione. Ma intanto questa sera ha partecipato a Ballarò, e alle domande di Giovanni Floris ha ribadito la linea della lealtà al segretario - senza però risparmiare note critiche sulla conduzione della campagna. Renzi premier "è un'ipotesi che non sta né in cielo né in terra: secondo lei dopo aver perso le primarie passo dall'uscita di servizio? Farò qualcosa quando vincerò: è anche questa la credibilità della politica". Non risparmia critiche alla campagna elettorale, Renzi: perdere le elezioni, dice, "è stato come tirar fuori un rigore, mi sono mangiato le mani". E probabilmente uno degli errori, aggiunge, è stato essersi seduti dopo le primarie.

Il giudizio sui grillini, poi, sottitende una critica a una parte della leadership Pd:
"Li recuperi sfidandoli" e "non dicendo: vi diamo la presidenza di una Camera facciamo, un bell'inciucione", ha detto Renzi - e a Floris che gli chiedeva se il riferimento fosse a D'Alema ha replicanto sorridendo: "è lei che lo dice". In ogni caso, ha aggiunto, "non si possono trattare come i dorotei della Prima Repubblica". "Credo - ha concluso - sia un errore pensare di fare lo scambio delle cariche istituzionali" anche perché si tratta di "uomini di tutti i giorni". Quanto a Bersani, "non ha bisogno dei miei consigli, ci ho parlato il giorno dopo le elezioni: credo domani presenterà la sua proposta e tutto il Pd credo gli andrà dietro, gli dirà 'Ci siamo' e se non va in porto è colpa di Grillo". Un governo Pd-Pdl? "In un paese normale non sarebbe uno scandalo, in Italia non si farà", e un governo tecnico "quanto dura?". E davanti a tante ipotesi di difficile realizzazione, il sindaco di Firenze sottolinea: "queste sono cose che deve fare Napolitano" e ha aggiunto "meno male abbiamo una persona come lui in quel ruolo". Una battuta infine per Berlusconi: "Sono andato ad Arcore, ma solo a pranzo. Mi ha guardato e ha deciso di non invitarmi a cena...". L'ex premier, conclude Renzi, "vorrei poter garantire che vada in pensione, come dice sempre di voler fare".

Renzi ha sciolto la riserva e ha confermato la sua partecipazione al vertice di partito. Ma non si sbottona sui contenuti del suo colloquio con il premier uscente: "E' stato un incontro istituzionale, uscirà un comunicato", taglia corto il sindaco di Firenze. L'attenzione attorno a lui è crescente, dal momento che è considerato il naturale successore di Bersani come candidato premier se si dovesse tornare presto alle urne. E Paolo Gentiloni, renziano della prima ora, propone di attribuirgli il "premio disciplina per come si è comportato in questi giorni e dopo il 2 dicembre", ossia dopo la sconfitta alle primarie.

Oggi il segretario non parla, ma Massimo D'Alema ci tiene a ribadire che il Pd "ha la maggioranza assoluta alla Camera e nessuna soluzione può prescindere dal partito", invitando ancora una volta Beppe Grillo ad assumersi "le sue responsabilità". Più duro Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, secondo cui "se non ci sono le condizioni per fare un governo con Grillo, la parola va immediatamente restituita agli elettori: riproporre un esecutivo tecnico senza mandato per attuare l'agenda di altri sarebbe come allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica". Fassina ha poi bocciato categoricamente un governo di larghe intese con il Pdl.

Fa appello all'unità interna Walter Verini: "Saremo tutti d'accordo nell'accogliere la proposta di Bersani nell'avere la prima parola nelle consultazioni. E' un dovere per il partito come il nostro. Noi vogliamo provare davvero a dare una risposta al Paese. Per fortuna che c'è un presidente come Giorgio Napolitano che saprà far tesoro delle istanze del Pd per trovare una soluzione".

Nel dibattito interviene anche Nichi Vendola che, a margine della direzione nazionale del Sel a Roma, suggerisce all'alleato di spiazzare tutti con una mossa a sorpresa: "Bersani deve fare la prima mossa e gli suggerisco di presentarsi con un programma che parli al Paese e con una squadra di governo che possa stupire". Il governatore della Puglia ribadisce che l'esito elettorale ha punito il centrosinistra perchè "invece di vedere le domande di giustizia sociale che provenivano anche dalla pancia del paese ha parlato di Monti, Monti e ancora Monti".

Punta su nomi celebri e qualche volto noto della tv, invece, la proposta lanciata da Michele Santoro per un governo Pd-M5S. La squadra del conduttore di Servizio Pubblico comprende Stefano Rodotà premier, all'Interno Anna Maria Cancellieri, alla Sanità Gino Strada, alla Cultura Salvatore Settis, alla Difesa Fabio Mini, agli Esteri Laura Boldrini, all'Istruzione Milena Gabanelli, al Welfare Maurizio Landini, alle Politiche agricole Carlo Petrini, all'Ambiente Catia Batioli, allo Sviluppo Economico Fabrizio Barca, all'Economia Luigi Zingales, alla Giustizia Piercamillo Davigo, alle Pari Opportunità Irene Tinagli.

(05 marzo 2013)
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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda Iafran il 06/03/2013, 12:27

"Maledetti" talk show ... che hanno relegato i cittadini ad essere solo spettatori (anche affezionati) di un'avida e parassita classe politica!
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28% italiani vuole Matteo Renzi premier

Messaggioda mauri il 08/03/2013, 15:39

un risultato lusinghiero, quindi aveva ragione che con me al 40
ciao, mauri

Matteo Renzi premier raccoglie il 28% del gradimento degli italiani e il 35% di quello degli elettori di centrosinistra. Il sindaco di Firenze piace anche al 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle, al 27% di quelli di centrodestra e al 26% dei sostenitori di Mario Monti.
http://it.notizie.yahoo.com/sondaggio-s ... 33075.html
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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda flaviomob il 09/03/2013, 10:40

Monti aveva un gradimento superiore al 50% e vediamo bene che fine ha fatto... Se Bersani è tutto questo disastro, come ha fatto Renzi a perderci contro alle primarie? E' semplice: si è sdraiato su una linea di politica economica vetusta e inefficace, retorica e fuori tempo massimo. E' andato ad Arcore e ha fatto finta di non esserci mai stato (ma l'hanno beccato). Ha alzato i toni come un Grillo qualsiasi (ma la gente preferisce l'originale) quando poteva tranquillamente puntare sul ricambio generazionale.
Riuscire a perdere con Bersani... non c'era riuscito quasi nessuno! ;) Forse ha capito che è meglio fare il sindaco a Firenze...
Ci vuole gente nuova davvero.


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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda ranvit il 09/03/2013, 11:14

Ti sbagli flaviomob! Bersani vinse le primarie per l'ottusità dei militanti del Pd fedeli agli ottusi dirigenti! Se fossero state primarie aperte avrebbe vinto REnzi!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda flaviomob il 09/03/2013, 11:52

Con i "se" e con i "ma" non si combina nulla. Le primarie aperte le ha fatte solo il PD e la sua coalizione, non mi risulta che ne' Grillo ne' Berlusconi si siano arrischiati a consultare i non iscritti. E comunque Grillo stava facendo a fette anche Renzi, che ha aumentato l'indebitamento di Firenze e che ha comprato derivati (coi soldi pubblici) come fece la Moratti.


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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda ranvit il 09/03/2013, 12:35

E' vero!
Ma con Bersani, a parte i militanti "incalliti", era ampiamente previsto che si rischiava di perdere.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Renzi: se Bersani fallisce sono pronto a candidarmi

Messaggioda mauri il 13/03/2013, 19:12

ho la sensazione sia oramai tardi, il pd ha perso il treno e gli elettori hanno preso coscienza e gusto alle prospettive che mette sul piatto grillo, l'unica possibilità per il pd di risollevarsi è che grillo ascolti la sirena bersani
ciao mauri

Il sindaco rompe gli indugi:
“Sono fedele alla ditta, ma anche pronto alla premiership”
Tra dieci giorni ci sarà un governo Bersani? Un governo del presidente? O torneremo a votare? Le domande le ha rivolte L’Espresso al sindaco di Firenze, che però precisa subito di non volersi sostituire al Capo dello Stato: «Credo - dice - che sarà una legislatura breve, mi auguro che almeno si riesca a scrivere una buona legge elettorale. Il mio modello è il sindaco d’Italia». «Solo da noi - spiega - il vincitore è oggetto di interpretazione: se alla Sistina si votasse con il Porcellum sarebbero eletti in quattro. E ora a venti giorni dal voto stiamo per infilarci nel rito nobile delle consultazioni. Ci mettono meno a fare il papa che il presidente della Camera!».
http://www.lastampa.it/2013/03/13/itali ... agina.html
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Re: Renzi: «Sono pronto a fare il premier»

Messaggioda Robyn il 13/03/2013, 19:37

eh,la ditta,il circolo
al circolo vanno a beve
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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