"Spin doctor, aiutami! Siamo in campagna elettorale"

[Iafran]

Certo Franz.
La politica deve combinarsi con gli interessi individuali e combinarli, per un bene comune non raggiungibile individualmente.
E' in quel livello di bene comune che sta il primato della politica.
Nessuno (o, meglio, pochissimi) potrebbero raggiungere quel livello di vita senza quella azione coordinata che è compito della politica.

Chi obietterebbe a quello che hai detto?
Gli stessi politici se ne fanno portavoce in campagna elettorale, ma una volta raggiunte le stanze dei bottoni (convengo su quello che hai scritto) si mettono ... in alternativa agli interessi individuali (della totalità dei cittadini), dando la preferenza ai propri interessi che, alla fine, sono gli interessi individuali dei politici ... Da noi questo succede in una magica forma attenuata. Da noi, i politici riescono a fare i propri interessi individuali convincendo una maggioranza di cittadini che quello è anche il loro interesse. Finché funzionerà questo marchingegno, non ci sarà nessuna rivoluzione e, ahimé, nessun rinnovamento (pianogrande).
È quanto succede, infatti, in Italia "democraticamente" da circa 58 anni ... "ereditato", sotto mentite spoglie, dai periodi storici precedenti, in cui si comandava con fermezza dal trono (discriminando e violentando la metà della popolazione italiana) o da Palazzo Venezia e bisognava obbedire senza discutere.

[cardif]

Nell'individuo 'lo spirito è forte, ma la carne è debole' (ah, già l'ho scritto)

Le soluzioni ci sono, credo:
obbligo di trasparenza (da parte di chi decide) e potere di controllo (da parte dell'opposizione e dell'informazione).

Sempre che si rimanga in un sistema parlamentare di tipo rappresentativo.

[Iafran]

"La mente è forte, ma la carne è debole" (volevo suggerirtelo già prima ...) senza dimenticare che "si vive solo una volta" e che la locuzione "mors tua vita mea", bisognerebbe trasformarla in "vita mea mors tua" per risultare attuale e per dare "importanza e vanto" ai "sacrificati".

[flaviomob]

La sanità americana, come sa chiunque si sia informato sul tema (e sul forum sono girati dati e grafici in passato, mi pare), costa molto di più (diciamo nell'ordine del 50-60%) di quella norvegese o svizzera, che rappresentano delle eccellenze in Europa. Eppure gli USA nel 2006 avevano 47 milioni di cittadini non coperti da alcuna assicurazione sanitaria! Mentre i parametri indicatori relativi alla salute pubblica sono inferiori a tutti gli altri paesi industrializzati.

[franz]

La sanità americana, come sa chiunque si sia informato sul tema (e sul forum sono girati dati e grafici in passato, mi pare), costa molto di più (diciamo nell'ordine del 50-60%) di quella norvegese o svizzera, che rappresentano delle eccellenze in Europa. Eppure gli USA nel 2006 avevano 47 milioni di cittadini non coperti da alcuna assicurazione sanitaria! Mentre i parametri indicatori relativi alla salute pubblica sono inferiori a tutti gli altri paesi industrializzati.

Diciamo che piu' che "costa" meglio dire "spende". Spendere di piu' in sanità, quando non tocca la fiscalità, è grave? Se gli USa spendessero per musica piu' di noi scriveremmmo messaggi scandalizzati? Non credo. Sicuramente spende male, con certi sprechi, ma solo la metà è spesa pubblica (una spesa cumunque superiore a quella della sanità italiana pubblica). Il vero problema non è la spesa (magari potremmo calcolare quanto spendono gli americani per mangiare, per l'auto, per la casa) ma il fatto che ci fossero (ma ci sono ancora, non mi pare che obamacare sia già in funzione) quei 47 milioni non coperti. Di cui pero' pochissimi erano poveri, contrariamente alle dicerie. La maggioranza erano ricchi oppure giovani che ritenevano di non doversi assicurare. I poveri e gli anziani invece sono tutti coperti da medicare e medicaid. il problema rigurdava (e riguarda) i clandestini, gli irregolari i disoccupati di redidto elevato che non rientravano nei programmi governativi.

[pianogrande]

OK Franz.
Il privato ha come obiettivo il suo interesse personale, sono d'accordo anche io.
Avrei dovuto dire che nel fare il suo interesse personale non deve nuocere al bene comune (che è a cura del politico che deve gestire questo coacervo di interessi personali nell'ambito della comunità).
Insomma, il primato della politica sta nel fatto che il perseguire il bene comune (quando la politica lo fa davvero) sta, proprio gerarchicamente, un gradino sopra al perseguire l'interesse personale.

[flaviomob]

No: si parla di cittadini statunitensi. Molti della classe media o medio-povera non si assicurano perché non hanno i mezzi per farlo e comunque, pensando di godere di buona salute, che non ne valga la pena. Col risultato che, se devono chiamare un'ambulanza e andare al pronto soccorso, si vedono arrivare una parcella di 800$... Se poi hanno bisogno di un intervento chirurgico o si attaccano o si indebitano a vita (se trovano un prestito...)

[franz]

OK Franz.
Il privato ha come obiettivo il suo interesse personale, sono d'accordo anche io.
Avrei dovuto dire che nel fare il suo interesse personale non deve nuocere al bene comune (che è a cura del politico che deve gestire questo coacervo di interessi personali nell'ambito della comunità).
Insomma, il primato della politica sta nel fatto che il perseguire il bene comune (quando la politica lo fa davvero) sta, proprio gerarchicamente, un gradino sopra al perseguire l'interesse personale.

e' tutto molto bello ma ora arriva il difficile. Definire bene comune.
non so se hai realizzato ma tutti i politici lo invocano. Secondo loro tutti operano per il bene comune e nell'interesse generale.
Hai mai sentito un politico affemare il contrario, che lui lavora attivamente per perseguire il male comune? Non credo.
A fronte della facilità con cui qualsiasi politico o sindacalista puo' affermare di perseguire l'interesse generale occorrerebbe uno stumentario oggettivo di verifica, un metodo, un algoritmo, un calcolo.
E lo si cerca da tempo, da parte degli economisti. Da Pareto in poi tutti cercano di rendere oggettivi i concetti di ottimalità sociale. Possibile che tutti i politici abbiano contemporaneamente ragione? Anche se cosi' fosse, qualcuno propone un bene comune A che ha piu' punti del bene comune B? Ora per ora questo metodo non esiste e quindi il concetto di bene comune ed interesse generale è indeterminato e va bene per i discorsi politici e la demagogia. Per ora quindi ci si limita al "non nuocere agli individui, da soli o in gruppo". Che poi è alla base dell'ottimo paretiano. E guarda che questo sarebbe già un grande vantaggio, anche se è stato teorizzato circa 100 anni fa e mai applicato dalla politica.

[Iafran]

Definire bene comune.
non so se hai realizzato ma tutti i politici lo invocano. Secondo loro tutti operano per il bene comune e nell'interesse generale.
Hai mai sentito un politico affemare il contrario, che lui lavora attivamente per perseguire il male comune? Non credo.
A fronte della facilità con cui qualsiasi politico o sindacalista puo' affermare di perseguire l'interesse generale occorrerebbe uno stumentario oggettivo di verifica, un metodo, un algoritmo, un calcolo.

Non si sente mai dai politici "che lavorano per perseguire il male comune". In campagna elettorale, poi, sono tutti agnellini; quando poi, affermano (innocentemente o spregiudicatamente?) che "non si è più in campagna elettorale", gli economisti possono sentire il bisogno di un "qualcosa" per misurare quanto si sia realizzato l'interesse generale ... i cittadini e le finanze dello Stato, però, lo avvertono bene: se c'è un passivo (2 – 3 = - 1), i politici non hanno fatto il loro dovere, se poi c'è stato un arricchimento personale (come penso potrebbe esserci stato per qualcuno, visto l'ammanco nelle casse del MPS) la Magistratura dovrebbe solo appurarlo, se ne sarà capace dopo tempo ... anche con l'aiuto delle intercettazioni telefoniche (che i politici hanno fatto di tutto per vietarle).

[pianogrande]

"Per ora quindi ci si limita al "non nuocere agli individui, da soli o in gruppo". Che poi è alla base dell'ottimo paretiano. E guarda che questo sarebbe già un grande vantaggio, anche se è stato teorizzato circa 100 anni fa e mai applicato dalla politica". Franz

Non è poco ed i parametri di misura possono essere abbastanza evidenti.
Si può sempre complicare andando a sottilizzare sul concetto di nuocere.
Qualcuno si inventerà qualcosa per dire lo faccio per il tuo bene.
Almeno, però, abbiamo chiaro il problema.
Siamo d'accordo sul fatto che la politica deve fare il bene comune ma questo è difficile da definire o peggio quantificare.
Se la discussione (e l'azione) politica si spostasse su questo tema sarebbe la conquista del millennio.
Magara! Diceva un simpaticissimo allenatore di calcio.