D'Alema si deve vergognare!

[pianogrande]

"Se i contestatori di questa richiesta di ricambio vogliono obiettare a questa considerazione, sono benvenuti".
Matthelm

Renzi non ha detto ricambio, ha detto rottamazione.
Niente contro il ricambio di chi ha fallito ma non basta dimostrare che ha fallito.
Ci arrivavamo da soli ed io, tuttora, non considero Bersani un fallito (se non altro, per il semplice fatto che tutto è relativo).

Bisogna anche dimostrare di essere migliori dei rottamandi e di avere quindi qualche probabilità di successo in più.
Voterei subito Renzi se lo dimostrasse.

Si potrebbe obiettare che per dimostrarlo Renzi dovrebbe essere eletto.
Ma allora vanno bene tutti purché parlino male della dirigenza attuale.

Un bel casino ed è Renzi che deve risolverlo passando quindi al secondo requisito e cioè di valere qualcosa lui.
Finora lo ho sentito solo fare dichiarazioni di principio

Il problema potrebbe essere: a chi la diamo l'occasione a Renzi o a Bersani?

E' una equazione a due incognite perché anche Bersani non è mai stato premier (come ministro non mi dispiaceva).

[franz]

si utilizza per le auto ormai da buttare e non certo per le fuoriserie nuove di zecca. E' evidente che implica un tema anagrafico-generazionale e che apre un conflitto molto forte. Inoltre la visione di Renzi è lontana sia dalle radici di sinistra degli ex PCI-PDS, sia dal cattolicesimo progressista della Bindi, che fu un ottimo ministro della Sanità e prese posizione contro la privatizzazione di essa, in diverse forme.

Pareri opposti. Per me Bindi fu un pessimo ministo e lo dissi piu' volte già nel 1997. E quindi considero che dopo tutti questi anni potrebbe dedicarsi ad altro e lasciare il posto a fuoriserie nuove di zecca (che non si vedono nel PD perché i posti sono occupati). Idem per D'Alema, su cui è stato detto in passato peste e corna sulla Bilaterale sul mancata riforma del conflitto di interessi. Nel paese, PD compreso, prevale la gerontrocrazia. Lo abbiamo piu' volte fatto notare paragonando la nostra situazione con i volti nuovi che abbiamo visto in vari paesi (zapatero, primo ministro a 44 anni, blair anche lui a 44).
Ora è chiaro che i nostri cari leader sono incollati alla poltrona e se ne vanno solo se li prendi ... a monetine, per cui è ovvio che il termine rottamazione corrisponde ad una terapia d'urto in fatto comunicativo. Da noi i politici sono a vita e solo Prodi, che io ricordi, si è fatto da parte ... andando a fare il nonno (occupazione bellisisma tra l'altro ma che pare faccia schifo a D'Alema). Per quanto riguarda la "visione" mettetevi d'accordo perché Fassina ha accusato Renzi di aver copiato dal programma del PD (e perché non dovrebbe, visto che è del PD?) ed è comunque ora che ci si allontani dalle radici del PCI se non si vuole diventare un partito a rischio di finire sotto la soglia di eleggibilità.

[flaviomob]

Non mi pare che ci sia un particolare attaccamento alla poltrona nel centrosinistra. Se vediamo chi ha guidato la coalizione in questi vent'anni, inizialmente Occhetto conduceva la sinistra PDS+PRC mentre Segni era leader dei centristi. Al giro successivo ci si presentava uniti candidando Romano Prodi, "rottamato" già dopo soli due anni dalla premiata ditta Baffino&Berty (si vede che la B è il segno caratteristico della politica post muro di B...erlino!). Quindi D'Alema e Amato, ma quando ci si ripresentava alle urne altro cambio e si candidava Rutello il bello. Opposizione per cinque anni, le primarie incoronano Romano (bis) che si conferma fedele alla tradizione biennale. Intanto nasce il PD con un altro leader ancora, Veltroni, che però spariglia le carte proprio al governo Prodi. Quindi Franceschini e poi Bersani. Non mi sembra che ci sia tutta questa continuità, considerando che dall'altra parte c'erano due padri padroni come Bossi e Berlusconi. Loro sì che hanno comandato per un ventennio in maniera monolitica, mentre sul nostro versante non ci siamo fatti mancare davvero nulla. Rutelli era "giovane" quando si è candidato ma ha perso. E non dimentichiamoci che la generazione che ha consegnato il paese a Berlusca & Bossi, attraverso il voto, è stata prevalentemente quella degli aspiranti rottamatori e dintorni...
Bindi Maria Rosaria è stata ministro per quattro anni prima e poi per altri due, non mi sembra certo un brontosauro del potere politico nostrano.
L'ex presidente della Comunità montana piacentina Bersani non è mai stato eletto deputato prima del 2001. Anche lui ministro solo per 5+2 anni. E le sue liberalizzazioni furono molto più incisive del tanto celebrato e celeberrimo bocconiano attualmente a Palazzo Chigi (e senatorvitalizio).
Vorrei vedere se il Caymano all'aragosta Renzi, al suo posto, avrebbe avuto il coraggio di modificare lo statuto del partito e rimettersi completamente in gioco, dopo essere stato eletto segretario da soli tre anni.

[ranvit]

Votero' Renzi (non perchè mi entusiasmi quanto per rinnovare il Partito), ma in fin dei conti non è poi cosi' importante chi vince le primarie.....alle elezioni politiche non vincerà nessuno

[Robyn]

Infatti nell'ambito della sinistra il ricambio c'è sempre stato graduale o veloce mai di stasi.In merito al ricambio bisogna capire cosa si intende poichè esistono persone valide in tutte le età e persone non valide in tutte le età.Le capacità però non bastano poiche servono anche altri pregi,poichè senza questi altri pregi come ad esempio intendere la politica come bene comune,le persone che ci vogliono rappresentare non valgono nulla.Passata la fase della rottamazione delle persone come se fossero oggetti,bisogna passare a quella delle idee.La sinistra ha rapidamente abbandonato qualsiasi soggezzione psicologica ai dogmi dell'ideologia socialista o comunista che in passato l'ha posseduta,ma questo è avvenuto senza rinunciare a quello che possono essere considerati i suoi pregi come ad esempio la giustizia sociale ed è inutile insistere con delle insinuazioni.Invece penso che nel campo di Renzi esista ancora la soggezzione psicologica a certi modelli culturali come il Marchionismo,la finanza,la politica come buisinnes dei poteri forti o della finanza con la quale bisogna dialogare dal momento che essendo quella che ci ha portato in questa situazione è essa stessa la soluzione del problema.Questa soggezzione culturale che fà riferimento al solo mercato come panacea di tutti i mali al tatcherismo,al berlusconismo,all'idea che l'economia è solo utilitarismo che poi darà i suoi frutti è quella nella quale coloro che fanno riferimento all'area renzi devono rottamare dalla loro testa dal momento che dimostrano soggezzione culturale a certi modelli,il che significa pensiero acritico e privo di autonomia.Per esempio si parla di low coast ma il low coast bisogna saperlo fare perchè può creare delle falle che possono limitare la libertà.Infatti non è solo l'impresa che è libera di esercitare perche se si lasciasse totale libertà all'impresa si toglierebbe libertà al lavoratore.In breve la libertà non è solo quella dell'economia ma è anche quella del lavoratore,il suo tempo libero,un reddito che gli consenta libertà.Diciamo che i liberal di sinistra non si lasciano infinocchiare e incastrare da certe idee capestro del dio mercato e dai boys scouts
ciao robyn

[franz]

Intanto il duo (e la dualità) Veltroni D'Alema è stato il motivo conduttore per 20 anni buoni e molte delle persone succedutesi al comando della sinistra (quando non errano loro stessi) erano definiti dei semplici comprimari portati da uno dei due.
Non a caso D'Alema ha ricordato a Bersani a chi deve la sua elezione. Quando si parla di ricambio si allude a loro.
La galassia nata con la frantumazione della DC, nella sua parte sinistra, è piu' composita e li' c'è stato piu' rinnovamento (Bindi, Prodi, Letta, Castagnetti, Franceschini, Renzi) ma anche li non mancano le cariatidi (marini, de mita).
Rutelli è caso a parte: sulla scena politica da 30 anni, l'unico rinnovamento che ha dimostrato di saper condurre è quello del guardaroba (le giacche politche indossate:radicali, verdi, margherita, ulivo, PD, alleanza per l'italia).

[flaviomob]

Bersani non deve nulla a nessuno e ha ribadito a D'Alema che, se vuole candidarsi in deroga allo statuto del PD, deve chiedere l'autorizzazione agli organi competenti. Su Penati può darsi che non ci sia nulla, sarà tutto più chiaro al momento della sentenza (come per Renzi sulle contestazioni della Corte dei Conti e su Vendola della magistratura). In ogni caso io sceglierò Puppato ed eventualmente Bersani al secondo turno giocoforza, dato che non hanno "pendenze"... a loro carico

[Robyn]

Ma forse a D'Alema interessa poco il parlamento ma interessa
di più che chi venga dopo sappia far camminare la sinistra sulle
proprie gambe che non perda riferimenti ciao robyn

[pianogrande]

E quando i riferimenti sono troppi?