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Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda Paolo65 il 08/09/2008, 17:09

Torno dalle ferie, 20 giorni, e vedo che il PD sta ancora punto a capo con le stesse polemiche.

Sarò ripetitivo ma al punto in cui siamo, dove molti leader del PD criticano in modo più o meno aperto Veltroni(Parisi in modo apertissimo,D'Alema e Marini meno),sarebbe ora di prendere una decisione.

Visto che le primarie, fasulle o no, ci sono state, Veltroni o dice chiaramente che chi sta fuori dalla sua linea politica sta out del partito, oppure va alla conta,cioè a nuove primarie,per vedere chi ha la maggioranza per fare il segretario.

Il tafazzismo denunciato da Veltroni è verissimo, ma riguarda pure lui se continua a tergiversare sulla questione della leadership.

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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda gabriele il 08/09/2008, 20:11

Francesco, mi trovi d'accordo, però io ho scritto anche altro.

Gabrive

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Purtroppo Francesco i mezzi di informazione incidono, e parecchio, soprattutto quando dicono falsità e amenità senza alcuno contraddittorio.

Non dico che non incidano. Lo fanno, ma meno di quanto siamo disposti a voler credere, per alleviare le nostre responsabilità.
Incidono di piu' i nostri demeriti (quando ci sono) e incide la capacità dell'altro di costruire il consenso.
Fatto non solo di pubblicità e falsità.
A meno che non si voglia dire che esiste una maggioranza di italiani buona quando vota per noi (è successo due volte) e boccalona o stupida quando vota per Berlusconi. In tutte le occasioni elettorali Berlusconi ha usato il suo potere mediatico, condotto con con slogan accattivanti, demagogici, falsità di ogni tipo. Ma non sempre ha vinto. Due volte abbiamo vinto noi e se guardiamo poi l'esito delle amministrative e delle europee anche qui vediamo che abbiamo inanellato vittorie su vittorie.

Quando si perde occorre capire il perché, senza cercare facili alibi.

Ciao,
Franz

PS: nei precedenti governi Prodi molte delle azioni di governo (penso ai pacchetti bersani e prima ancora alle bassanini) fuono condivise da tutti i cittadini, anche quelli che votavano per la destra. Oggi alcuni provvedimenti del governo Berlusconi (leggi ad personam escluse) sono condivisi da una larga maggioranza di cittadini, anche tra chi ha votato per noi. Questo indipendentemente dalle demagogia sparsa a pacchi durante le campagne elettorali.
Questo perché il consenso lo si conquista al centro ed il centro trova buone un buon numero di decisioni di entrmabi i governi. Ora la domanda è semplice semplice: come si conquista il consenso?
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda franz il 08/09/2008, 20:43

gabriele ha scritto:Francesco, mi trovi d'accordo, però io ho scritto anche altro.

Gabrive

Di solito quando non mi esprimo su ogni paragrafo significa che sono d'accordo in linea di massima o che non riesco a trovare elementi di disaccordo o non ho una opinione precisa su una determinata affermazione.
In media ero d'accordo.

Ciao,
Franz
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda pierodm il 09/09/2008, 2:01

L'informazione.
Comunicazione e informazione sono essenziali: non si limitano ai TG, e nemmeno alla Tv in se stessa, e non sono fatte soltanto da parole o immagini appositamente elaborate in forma giornalistica, ma si manifestano attraverso la pubblicità, l'ambiente di lavoro e l'intero "corpo" materiale e immateriale della società.
Se non si ha piena consapevolezza di questo, e se si continua a minimizzare il peso dell'informazione, è praticamente inutile perdere tempo a disquisire di politica, nella nostra situazione sociale.
L'informazione non sposta solo "il voto", e comunque lo sposta solo al termine di una lunga macerazione antropologica e culturale che ha spostato in precedenza ben altro che le "opinioni" su uno o l'altro degli schieramenti.

La sinistra - e peggio che mai gli ulivisti alla Parisi o lo stesso Prodi - hanno capito solo confusamente, mi sembra, questo dato di fatto. Diciamo che l'hanno capito quel tanto che era impossibile ignorarlo, ma sono rimasti in mezzo al guado, incerti se rimanere nell'ambito dell'antica politica umanistica pre-consumistica, o se sposare cinicamente i dettami della persuasione più o meno occulta e del marketing.
Incerti, io credo, non per insufficienza intellettuale, ma per mancanza di una vera convinzione interiore, in un senso o nell'altro: sono riusciti a mostrare il peggio di entrambe le opzioni, come succede sempre agl'indecisi.

Proprio perché le coscienze di tutti noi, le nostre capacità critiche e percettive sono mutate - degradate - negli ultimi venti anni, io ho detto che anche le "vittorie" del centro-sinistra non mi rassicurano affatto sulla saldezza e sulla sostanza politica del relativo elettorato.
Se vogliamo esprimerci in altro modo, diciamo che - al di là dei valori relativi tra gli schieramenti - esiste una traslazione complessiva di tipo culturale che cambia il valore assoluto anche delle idee che giudichiamo positive.

Teniamo conto, inoltre, che la comunicazione non solo crea opinioni e idee, ma le riflette e le diffonde: proprio quelle stesse idee e opinioni che, cos' riflesse, hanno valore di "volontà popolare", sulla quale si misurano non solo le idee di quelli che hanno più contribuito a crearle, ma le idee di tutti.

La conquista del centro.
Su questo tema - e per la verità anche su altri - non si può andare avanti per postulati - che poi, vedi sopra, sistematicamente ripetuti tramite la comunicazione diventano dogmi e verità.
La vittoria elettorale si conquista con la maggioranza dei voti, che provengono sia dal centro, sia dalle zone intermedie, sia dalle estreme.
Senza gli altri, i voti del centro servono a fare la birra.
Questo per ciò che riguarda i numeri.

Nel merito, il "centro" così come viene presentato dai suoi aficionados sembra più che altro una sentina di incombente malaffare, o almeno un campionario di opportunismo e di mediocrità, che "trova buoni entrambi i governi", più o meno.
Il fatto raccapricciante è che gli aficionados hanno ragione: il "centro" è fatto proprio così.
Non è un caso che la nostra politica - prima, seconda e adesso terza repubblica - sia stata e continui ad essere tanto mediocre, con la sua universale vocazione centrista e compromissoria, che ha attanagliato anche quei partiti che per un beffardo paradosso adesso piace rileggere come "estremisti" - ali di sinistra del grande centro, sarebbe semmai più corretto dire.

Io credo - lo dico con un certo semplicismo, non privo di cosciente ingenuità - che si vince proponendo (credendoci) vere riforme, e un vero cambiamento per tutto ciò che merita di essere cambiato: non credo che tutto questo sia riposto nella pisside del "centro", se non altro perché è difficile che un vero riformismo e un vero cambiamento possano essere interscambiati dall'uno all'altro schieramento, e per questo apprezzati dalla "dittatura del proletariato centrista".
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda Paolo65 il 09/09/2008, 11:58

TENSIONE NEL PD - D'Alema ha indicato per i prossimi mesi un piano di lavoro che potrebbe articolarsi su due livelli: di vertice, con una Conferenza programmatica utile a definire una proposta importante anche per costruire un sistema di alleanze in vista delle prossime amministrative; di base, per ristabilire un rapporto con la parte più sofferente del Paese. «C'è un'Italia insicura, impaurita, che alle Politiche della primavera scorsa o non ha votato oppure ha votato per il centrodestra, ed è quella che in passato era vicina ai grandi partiti che hanno dato vita al Pd, che li sosteneva e che insieme ad essi sosteneva le istituzioni democratiche. Ha detto bene Veltroni: dobbiamo riavvicinarci a quella gente, a quei cittadini, a quella parte del Paese».
COMMENTO:
D'Alema non dovrebbe indicare nulla, ma chiedere a Veltroni una riunione del direttivo per discutere insieme cosa vuole fare il PD nei prossimi mesi.
Il segretario ha già detto in linea di massima cosa vuole fare, per cui se D'Alema non è d'accordo(tutto ciò sarebbe legittimo)chieda un incontro e discuta con lui cosa vorrebbe.
Oppure, se non gli va bene Veltroni come segretario, farebbe bene anche se con termini diversi, a fare come Parisi, aprendo la strada a nuove primarie.

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Vertici PD abbiano il coraggio di confrontarsi con Parisi.

Messaggioda Sandra Zampa il 09/09/2008, 19:22

I vertici del PD abbiano il coraggio di confrontarsi con Parisi sui contenuti

Magda Negri e Albertina Soliani hanno ragione: il Pd non puo’ rinunciare al contributo, anche duro e aspro, che puntualmente arriva da Arturo Parisi.

Nei suoi recenti interventi dai toni a tratti eccessivi, ci sono ragioni che non vanno trascurate alle quali occorre rispondere con coraggio e nella verita’. I vertici del Pd trarranno benefici per il partito e per il popolo delle primarie se sapranno confrontarsi con rispetto e rispondere nel merito agli stimoli che arrivano da uno dei padri dell’Ulivo.

Non possiamo dimenticare che Parisi e’ stato tra quanti hanno saputo dedicare la propria intelligenza e coerenza al rinnovamento del sistema politica italiana e alla rinascita del centrosinistra 10 anni orsono.


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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda lucameni il 09/09/2008, 23:31

Per carità, immagino che sia intelligente e coerente.
Ma bisogna misurarsi sulle politiche proposte; e non mi pare che il bipolarismo, le ostinazione e le alleanze amate da Parisi siano da rimpiangere o da auspicare.
Che poi c'abbia messo cuore e impegno è altro discorso, ma non cambia una virgola sul giudizio negativo che molti di noi possono dare sul Cs da lui auspicato.
Giudizio positivo se la battaglia fosse incentrata sulla moralizzazione o sul rifiuti di ambiguità e inciuci.
Ma è possibile farlo, lodando Berlusconi (e di conseguenza il bipolarismo che ne è scaturito)?
Non credo proprio.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda ranvit il 10/09/2008, 12:57

Il bipolarismo è fondamentale nella gestione di un Paese moderno perchè garantisce una certa governabilità. Per non parlare dell'alternanza che ne consegue, che evita le incrostazioni del potere ad opera di un'unica parte politica.
E per questo bisogna dare atto a Berlusconi che ne è stato uno degli artefici principali.

Semmai il problema è la legge elettorale.

Vittorio
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda incrociatore il 10/09/2008, 14:28

ranvit ha scritto:Il bipolarismo è fondamentale nella gestione di un Paese moderno... E per questo bisogna dare atto a Berlusconi che ne è stato uno degli artefici principali.

Semmai il problema è la legge elettorale...

secondo me la seconda affermazione rende discutibile la prima... visto anche che la seconda è indubbiamente opera dell'inneffabile, e la prima forse sarebbe giusto darla a merito di Mariotto Segni...
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Re: Governo ombra, Parisi gela Veltroni: esperienza fallimentare

Messaggioda Paolo65 il 10/09/2008, 14:48

Pare incredibile che i leader del PD non si rendano conto che mentre loro fanno grandi manovre politiche, la nascita del PD, usino nuove forme democratiche per la scelta dei dirigenti, vedi le primarie anche se taroccate(per poi scannarsi il giorno dopo, sia su cosa debba fare il partito che sul suo segretario), la DX si compatta su cose semplici, chiare anche al più ottuso dei cittadini e riesce ad avere il più grande consenso elettorale dal dopopguerra ad oggi.

Vabbè che io non li ho mai ritenuti quelli del CS degli statisti, nè ,come ho sempre letto negli ultimi 15 anni,i migliori(i migliori le vincono spesso le elezioni, non il contrario),ma non ho neppure mai creduto che fossero dei babbei sprovveduti come paiono essere oggi!!!

Alla fine della giostra tutte queste polemiche non sono figlie di diverse e legittime diverse posizioni politiche, ma nascono dall'esclusione del potere che certi leader non vogliono accettare.

Che le primarie avrebbero portato un accentramento del potere nelle mani di 1, lo sapevano pure i sassi, visto che il sistema è stato copiato dagli USA, dove alla fine emerge solo la figura del pretendente alla presidenza.

Parisi e D'Alema non lo avevano capito?? Se è così sono degli allocchi che non meritano di prendere il posto di Veltroni, al contrario sono stati degli stolti a non presentarsi alle primarie......e chi è stolto non merita di governare un partito come il PD che si deve opporre allo strapotere di Berlusconi.

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